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condensazione superficiale e muffa

La condensazione superficiale, la muffa e il fattore di temperatura

8 risposte

La condensazione superficiale e la crescita di muffe avviene per colpa delle condizioni climatiche interne ed esterne, ma la vera responsabile è la qualità termica dell’ involucro edilizio. Parlo del fattore di temperatura sulla superficie interna fRSi, è lui che decide il rischio di formazione di condensa e muffe.

condensazione superficiale e muffa Adesso vengo al nocciolo di questo articolo. Sembra che il clima e i difetti di costruzione decidano tutto sulle muffe. Sono fattori importantissimi, è vero, ma il comportamento di chi abita la casa è decisivo e affatto secondario.

Noto spesso che il problema viene sottovalutato al suo comparire, qualche macchia qui e là viene tranquillamente accettata senza porre alcun rimedio. Ma è proprio da quelle prime macchie che inizia la nostra convivenza con le spore nell’aria dell’ambiente: l’ambiente diventa pericoloso per la salute!

condensazione superficiale e muffa

Solitamente la comparsa delle muffe è in corrispondenza dei ponti termici, non sottovalutiamo tali punti – affrontiamoli!

Ricordate il mio precedente articolo Progettare la temperatura superficiale interna? Spiegavo come calcolare la Temperatura superficiale interna:

temperatura interna 20°C – (trasmittanza * Rsi (che vale 0,13 mqK/W per flusso termico orizzontale)) * (temperatura interna 20°C – temperatura esterna)

deve sempre essere > 12,6° C

Se abbiamo 20° in casa e un’umidità relativa del 50% tutto sembrerebbe in ordine, come mai dietro l’armadio mi trovo tutta quella muffa?

muffa dietro l'armadio

Probabilmente perchè quella parete è una parete molto fredda, forse esposta a nord, forse controterra, forse costruita con un materiale assai sfavorevole, probabilmente in calcestruzzo! Con 20° in casa e un’umidità relativa del 50% la temperatura superficiale interna di quella parete nascosta dall’armadio e lontana da corpi scaldanti come termosifoni o altro, magari segna solamente 12,6°.

Sapete con 12,6° a che valore cresce l’umidità relativa? Intorno all’ 80% ! Ottima notizia per le muffe!

Il fattore di temperatura di progetto in corrispondenza della superficie interna, minimo accettabile, deve essere > 0,7

è il valore minimo per evitare la formazione di muffe. Anche la normativa UNI EN 13788 ci dice che è necessario il calcolo dell’umidità relativa dell’aria interna e quindi il calcolo del valore accettabile dell’umidità volumica di saturazione (o della pressione del vapore di saturazione sulla superficie) sulla base dell’umidità relativa superficiale che viene richiesta.

Dalla temperatura superficiale minima accettabile e dalle temperature interne ed esterne si ricava il fattore f RSi,min

Termografia + verifica progettuale della formazione di condensa = verifica del corretto isolamento (a prescindere da quanto riportato nella L.10/91 sulle dispersioni termiche e della classe energetica dell’edificio, che da sola non assicura l’assenza di condensa).

Con una spesa di pochi euro potete dotarvi di un termometro a raggi infrarossi e fare misure precise senza contatto con il puntatore laser integrato e risoluzione display 0.1 °C. L’apparecchio è in grado di effettuare la misurazione su di una superficie di 2,5cm ad una distanza di 20,3cm Display LCD retroilluminato. Il campo di misura del Mini Termometro a Infrarossi è di 8:1, questo significa che se il termometro si trova ad una distanza di 20,3 cm dalla superficie da misurare, questa deve avere una superficie di almeno 2,5 cm.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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8 risposte a “La condensazione superficiale, la muffa e il fattore di temperatura”

  1. sicuramente le zone con temperatura superficiale interna più bassa saranno più fredde quando la temperatura esterna si avvicinerà allo zero.
    senza coibentazione, esterna o interna che sia, l’unico modo per sollevare le temperature superficiali interne è abbandonare l’abitudine di far funzionare il riscaldamento con orari e lunghe interruzioni preferendo un impianto che funzioni 24ore al giorno con temperature di mandata più basse.
    il rischio muffa invece dipende dal livello di umidità interno che va contenuto il più possibile per evitare la condensa superficiale delle zone più fredde.
    una vmc puntuale può aiutare molto in questo senso.

  2. Ho appena acquistato una casa di 20 anni, per curiosità ho misurato le temperature superficiali con una temperatura esterna di 9 gradi e ho rilevato in alcuni punti temperature di 14/15 gradi quando all interno ne avevo 20. Secondo lei quando farà più freddo esternamente la temperatura superficiale potrà scendere ulteriormente? Se così fosse sarei a rischio muffa perché la temperatura esterna arriva anche sotto zero. Quanto influisce la temperatura esterna sulla temp superficiale? Ovviamente parlo di ponti termici non isolati…..
    Grazie

  3. la presenza di spore aumenta la possibilità di nuove spore.

    è da ricordare che se si è in una situazione come descritto di 20° e 75% di u.r. senza alcun ricambio d’aria e improvvisamente si arieggia con temperature esterne ben superiori l’umidità relativa interna salirà ancora. al contrario in inverno l’aria interna tenderà ad essere più secca.

  4. Ho già provveduto, d’estate è costante sui 20° e 75% di u.r. senza alcun ricambio d’aria. L’altro ieri ho aperto le finestre e il giorno dopo ho notato la muffa, non so se è collegato al fatto che ho aperto le finestre o la muffa c’era già

  5. le spore sono presenti e volano ovunque. bisognerebbe monitorare la situazione di umidità interna con uno strumento come questo: https://espertocasaclima.com/2011/09/troppa-umidita-casa-termoigrometro-compra/ e poi cercare di riportare l’ambiente in equilibrio

  6. Come si puo spiegare la formazione di muffa su sedie, cuscini o vestiti in estate all’interno di un interrato con elevata umidità?stranamente la muffa non si forma sulle pareti che confinano su un cavedio interrato….. teoricamente la muffa si forma su superfici fredde…… che questi oggetti siano piu freddi?mah..

  7. esattamente!
    l’interrato, solitamente più fresco dei piani superiori, fa rilevare umidità relativa più alta (specialmente se è stato arieggiato anche minimamente) perché l’aria calda estiva che si raffresca nell’ambiente interrato fa risultare un aumento dell’umidità relativa.
    come inversamente accade in inverno quando l’aria fredda esterna portata in casa riscaldata fa scendere il livello di umidità relativa.

    fortuna vuole che la muffa non si sviluppa d’estate.

  8. Avatar Roberto

    Dopo i vari discorsi e riflessioni su muffa, condensa e umidità ho deciso di acquistare un rilevatore di umidità. Fuori con 30/35° c’è un umidità che va dai 50 ai 70% di U.R., in casa con finestre chiuse ho 27° e 65% di U.R. nell’interrato con finestre a tenuta sempre chiuse e coibentazione delle pareti esterni in calcio silicato ho 20° e 77% di U.R.. La mia riflessione è stata………: ma considerato l’elevata umidità anche esterna anche se dovessi coibentare molto di più l’interrato, l’umidità interna non cambierebbe, vero?anche perchè tutta l’aria che entra dall’esterno è carica di acqua e con le temperature piu basse ovviamente si alza l’umidità…. giusto?