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I ponti termici strutturali devono essere attenuati

6 risposte

Calcolare i ponti termici non è facile, e costa tempo progettuale. Non è una scusa per non attenuarli durante la progettazione o al limite in fase esecutiva.  La posizione dei pilastri è importantissima per poter attenuare adeguatamente il ponte termico. Gli aggetti, le terrazze e le scale esterne addossate devono prevedere un taglio termico.

Lasciamo perdere camere d’aria o giunti di malta, parliamo adesso solo di presenza di eterogeneità di struttura, ad esempio i pilastri in calcestruzzo.

ponti-termici-comuni

Il pilastro che intermezza una parete provoca una perturbazione del flusso termico (le isoterme relative al campo di temperatura non sono più parallele alle superfici, sono disturbate) e ciò provoca disomogeneità delle temperature superficiali interne. E’ un ponte termico di struttura:

ponti-termici-comuni copia

Tendiamo sempre a sottovalutare. Anche le pareti che si incontrano in un angolo causano l’incremento del flusso termico internamente: si tratta di un ponte termico geometrico:

ponti-termici-comuni

Nelle case molto disperdenti costruite negli anni passati i ponti termici non avevano gran peso, ma in case ben coibentate i ponti termici diventano importanti: solo loro possono aumentare la dispersione termica fino al 40%.

Non vi interessa il comfort? il peggioramento del fabbisogno energetico? il maggior costo per riscaldamento? la formazione di macchie dovute alla condensa? Allora tenete presente che i ponti termici sono anche causa di fessurazioni: la discontinuità di resistenza termica causata da materiali con conduttività termica diversa nell’involucro causa tensioni e quindi disgregazione superficiale!

Se in progetto sono rimasti disegnati i pilastri come nella figura sopra, chiediamo al nostro progettista una correzione:

  • indietreggiamo le strutture in calcestruzzo in modo da poter aumentare lo strato di coibentazione in quelle zone, almeno sul lato esterno!
  • calcoliamo la trasmittanza di quell’elemento che risulta maggiormente disperdente fino a scoprire quale spessore di maggior coibentazione sia indispensabile per ottenere l’uniformità dei valori U dei tamponamenti e degli elementi strutturali in cls.

ponti-termici-comuni corretti

Correggendo questi particolari, le strutture in cls non saranno più leggibili con le differenze di temperature superficiali interne e nemmeno con un termometro digitale laser a infrarossi potrete notare la struttura più fredda. Provare per credere.

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6 risposte a “I ponti termici strutturali devono essere attenuati”

  1. vorrei avere un bagaglio di esperienze personali di cantiere e intonacature per dare anche a me tante risposte. le reti solitamente risolvono il problema della crepa anche se ho visto anch’io molti difetti.

  2. Buongiorno,
    se posso mi collego alla domanda di Luca Mazzone, per chiederle se invece, allineando il pilastro sulla parte interna (calda), non ci si debba preoccupare di crepe e fessurazioni dovute all’accostamento di materiali con diversa dilatazione termica.
    Ho letto di reti portaintonaco in fibra di vetro che promettono di “attenuare” questo fenomeno.
    Ho anche pensato di inserire una banda comprimibile (lana di roccia?) tra pilastro e laterizi, ma mi pare un’idea con più svantaggi che vantaggi.
    Come consiglia di risolvere questo problema?
    Grazie

  3. tenga presente che il pilastro allineato verso la parte fredda trasmette anche al solaio inferiore e al solaio superiore, quindi avere qualche centimetro disponibile sul lato esterno è sempre utile ad attenuare il ponte termico.
    la sua soluzione è valida se è l’unica possibilità di intervento.
    possibilmente, è corretto attenuare il ponte termico circondando completamente il pilastro di isolante e poi utilizzare una tramezza rettificata sul lato esterno per garantire continuità e omogeneità di materiale sul lato esterno.

  4. Avatar Luca Mazzone
    Luca Mazzone

    Buonasera,
    dal suo articolo leggo che consiglia la risoluzione del ponte termico del pilastro, arretrando lo stesso ed isolando maggiormente sul lato esterno.
    In presenza di pilastri con spessore inferiore a quello della muratura, è altrettando valido tenere il pilastro allineato alla muratura esterna ed andare ad “isolare” internamente colmando la differenza di spessore tra pilastro e muratura anche semplicemente con una tavella?
    In questo modo il pilastro sarebbe chiuso sui 4 lati, esternamente dal cappotto e sugli altri 3 lati dalla muratura.

  5. la malta di allettamento equivale ad un ponte termico.
    ecco perchè i migliori blocchi porizzati hanno facce “rettificate”, in pratica perfette per planarità e parallelismo e permettono di eseguire murature con giunti di 1 solo mm di malta speciale (leggi collante).

    non conoscendo la zona climatica dove sorgerà questa abitazione ad un solo piano posso dire che i porizzati ad alte prestazioni sono da usare preferibilmente in zone climatiche con estati non troppo calde.

    l’uso di un porizzato ad alte prestazioni non esula il progetto dal risolvere il ponte termico del piede della muratura e dei fori serramenti.

  6. Avatar Dario Zanetti
    Dario Zanetti

    Salve sono Dario Zanetti,
    intanto porgo i miei complimenti per il sito, molto utile ed interessante, le scrivo per avere un consiglio. Sto realizzando una nuova abitazione ad un solo piano, per la muratura perimetrale di tamponamento pensavo ad un blocco da 25 cm ed un cappotto da 15+rasatura ecc…. ma mi è stato proposto al posto della soluzione suddetta l’utilizzo di un blocco dello spessore di 45 cm senza cappotto o isolamenti vari ma posato senza malta ma con un collante.
    Ora la mia domanda è è veramente possibile o consigliabile utilizzare un blocco senza materiali isolanti tenendo conto che punto ad una abitazione in classe B? e le canaline degli impianti? sono realizzabili su tali blocchi?
    Grazie per la cortese risposta.
    Cordiali Saluti
    Dario Zanetti