In Commissione bilancio alla Camera è arrivata la proposta di restringere la platea delle esenzioni IMU prima casa agli immobili con rendita catastale inferiore ai 750 euro.  Il decreto, nella sua formulazione attuale, contiene la soppressione per tutte le prime case.
Sì – in effetti – chi guadagna bene potrebbe anche permettersi di pagare l’IMU senza tanti pensieri. Ma cosa mi dite di tante persone che hanno sì una casa con rendita catastale alta, ma non guadagnano affatto bene???
Chi per esempio? L’anziana signora che vive da settant’anni in un castello, ora dovrebbe venderlo per pagare l’IMU? Il contadino che vive delle sue cose nella sua vecchia grande fattoria, ora deve vendere casa, campi e animali per poter pagare l’IMU?
Credo che ognuno meriti di mantenere la propria residenza, senza distruggersi la vita, per pagare un balzello che oggi c’è, domani non c’è, ieri c’era, l’altro ieri non c’era.
E anche lasciare la tranquillità ad ogni cittadino italiano che a casa sua, se non cade il tetto, può stare un po’ tranquillo.
Se esce e si compra una macchinona, tassalo. Se esce a far shopping tassalo. Ma se resta a casa sua, e vive delle sue cose, e si mantiene, non cerchiamo in tutti i modi di rovinargli la vita!
L’autunno della vita è fatto per mettere insieme i ricordi, raccogliere quello che si è seminato, e non per combattere!
Ecco la mia proposta: semplice, chiara, e a mio avviso equilibrata:
l’IMU NON si paga sull’UNICA CASA
Siamo d’accordo?
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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