Molti lettori che vogliono approfondire il tema VMC, ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, si saranno già imbattuti in pagine web tanto interessanti quanto ricche di sigle o abbreviazioni a cui non siamo abituati.
Ricorrenti sono ERV che sta per Energy Recovery Ventilation e HRV, cioè Heat Recovery Ventilation.
Le macchine HRV recuperano solo l’energia sensibile, invece le ERV grazie al nucleo entalpico permeabile all’umidità permettono in estate di deumidificare l’aria immessa dall’esterno sfruttando l’aria esausta espulsa dall’interno, già deumidificata per esempio dal condizionatore, riducendo i consumi del condizionatore d’aria.
Le ERV, in regime invernale mantengono l’umidità interna ad un livello ottimale (senza scendere sotto il 40%) : il nucleo entalpico permeabile all’umidità umidifica l’aria esterna immessa all’interno che contiene tassi assoluti di umidità molto bassi.
Ricordiamo sempre che quando all’esterno ci sono -5° C, l’aria estera immessa all’interno contiene una umidità assoluta di 3 g/mq e una umidità relativa del 90%, appena questa raggiunge i 20° C ambiente l’umidità relativa sarà il 17,6% (ci sono solo e sempre 3 grammi di acqua in ogni metrocubo d’aria).
L’ Umidità relativa (Ur), espressa in percentuale rispetto a quella assoluta, ci dice quanto vapore è contenuto nell’aria di un ambiente: la misurate con facilità se avete uno strumento come questo:
Se a una certa temperatura T l’aria contiene il 60% di umidità relativa significa che essa contiene il 60% della quantità massima di vapore che può essere contenuta a quella temperatura. Se scende la temperatura, l’umidità relativa sale fino a saturazione (Ur 100%), quando inizia la formazione di acqua: questa temperatura più bassa si dice Temperatura di condensa o di rugiada. Tutto questo a pressione costante!
In estate più il clima è umido e maggiore sarà l’apporto dell’ERV e maggiore sarà il risparmio energetico, ma anche maggiore sarà il comfort grazie al mantenimento di una temperatura ed un tasso di umidità costanti ed omogenei, evitando gli sgradevoli sbalzi di temperatura e umidità provocati dai ricambi d’aria incontrollati effettuati apprendo le finestre.
Una macchina ERV lavora proprio come un recuperatore di energia totale a condizione che ci sia una differenza di temperatura e/o di umidità tra interno ed esterno.
Non dimentichiamo che una macchina per ventilazione VMC ci aiuta a mantenere livelli di umidità confortevoli senza dover arieggiare spesso, ma allo stesso tempo ci permette di abbassare il livello di Co2 presente negli ambienti. E’ sorprendente come in un locale correttamente arieggiato cresca la concentrazione di Co2 appena si chiudono le finestre: già dopo qualche ora, a seconda della cubatura dell’ambiente, la concentrazione supera facilmente le 1100ppm!
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…questo articolo è stato ideato, scritto e diretto da Federico Sampaoli,
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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