Anni fa quasi assenti, poi qualcuna, ora fiumi di immagini.
Con il buon vecchio rullino era anche difficile la corretta archiviazione delle foto di uno o più cantieri.. oggi la foto digitale è veramente un ottimo attrezzo di cantiere… e poi si deve comunicare con il committente, con l’artigiano, con il progettista: come farlo senza immagini?
Per qualcuno è anche la prova del lavoro fatto bene che poi, all’avanzamento dei lavori, non si vedrà più: una sorta di protezione. Protezione dalle critiche.
Ma se tutto questo è possibile oggi in cantiere, chi dobbiamo ringraziare? Steven Sasson e il lavoro svolto nel 1975 in un laboratorio Kodak!
(leggi l’intervista del 2005). Sasson era un giovane ricercatore per la Eastman Kodak che aveva appena ricevuto il compito di lavorare su una fotocamera completamente elettronica a tempo perso. Decise di puntare sul digitale in tutto il processo e solo in fase di registrazione convertire il segnale in analogico. Pesava 3,9 Kg, alimentata da 16 batterie AA, la prima fotocamera digitale della storia.
La risoluzione si attestava a 0,01 Mp (10.000 Pixel su un sensore CCD 100 x 100), il tempo di scrittura su cassetta era di 23 secondi e altrettanti ne servivano per leggere e visualizzare l’immagine a schermo.
Sia Steven che la Kodak non avevano idea dell’impatto che tale scoperta avrebbe avuto nel mercato fotografico e sull’azienda stessa.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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