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VMC nozioni - La VMC d'estate non funziona 1

La VMC d’estate non funziona

30 risposte

Ci si aspetta sempre troppo dalla ventilazione meccanica controllata

  • vorremmo che cambiasse l’aria alla casa
  • che la riscaldasse d’inverno
  • la raffrescasse in estate
  • la deumidificasse
  • che autopulisse i filtri
  • che non consumasse energia elettrica
  • e costasse anche pochissimo
VMC nozioni - La VMC d'estate non funziona 2
Non perdiamoci nei luoghi comuni. Voglio solo esprimere il concetto di funzionamento per spiegare cosa succede in regime estivo all’impianto di VMC:
    • NON tutte le VMC prevedono il Free-cooling (e cioè il by-pass del recuperatore di calore) che permetterebbe di portare in casa direttamente l’aria esterna dall’esterno
    • in estate, con temperature esterne elevate, succede che l’umidità relativa dell’ ambiente interno aumenta pescando l’aria calda esterna: quindi per far funzionare una VMC in piena estate, l’aria dovrebbe venire pre-deumidificata. Oppure lo scambiatore di calore dovrebbe essere di tipo entalpico.

federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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30 risposte a “La VMC d’estate non funziona”

  1. È stato gentilissimo, la ringrazio per la preziosa consulenza e farò tesoro delle sue spiegazioni. Nessuno mi aveva illustrato il funzionamento della macchina in sede di messa in funzione da parte dell’azienda che mi ha costruito la casa. C’è molta superficialità e poco rispetto del cliente. Cordiali saluti.

  2. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    Buonasera Sig. Antonio, in estate non deve assolutamente bypassare il recuperatore di calore e, a dire il vero, non so come abbia potuto farlo. L’unico modo sarebbe ingannare il free-cooling. In ogni caso, non lo faccia, poiché così peggiorerebbe notevolmente il funzionamento del sistema deumidificatore. Come ha detto, i problemi al pavimento sono proprio dovuti alla rimozione del recuperatore. Si assicuri inoltre di effettuare la taratura della macchina, in modo che la presa d’aria esterna e l’espulsione siano bilanciate, con una differenza di portata non superiore al 5%. Non superi mai un ricambio standard di circa 0.5 Vol/h. In ogni caso, contatti il centro assistenza per la taratura.

  3. Avatar antonio
    antonio

    Ho un impianto vmc zehnder con deumidificazione. In estate bypasso il recuperatore di calore e attivo la deumidificazione (che consuma molta energia elettrica), ma di giorno è inevitabile che la vmc attinga dall’esterno aria anche a più di 30°C, quindi mi va a vanificare il raffrescamento e innesca un circolo vizioso perchè col pavimento a 16°C e aria immessa a 30°C, si crea inevitabilmente condensa sul pavimento. Non sono per niente soddisfatto della vmc in estate.

  4. @ mirko

    la cantina, il sensore punto di rugiada ecc…
    secondo me è da progettare tutto l’interrato

  5. @ Federico

    Si ho lavato tutti i vestiti in lavatrice ma con Napisan, penso vada bene comunque.
    Adesso mi sto attivando per mettere delle VMC nei 3 locali anche se non so bene ancora come strutturare il tutto, riguardo la domanda di prima, se meglio un locale chiuso con deumidificatore impostato a 60% o un locale areato ma con condizioni esterne sfavorevoli e che porta quindi umidità interna , quale sarebbe meglio come situazione secondo lei? Gli igrometri citati li avevo già presi e sto seguendo i suoi consigli su aprire solamente quando il punto di rugiada esterno è inferiore a quello interno, ma se installo una VMC non voglio accenderla e spegnerla manualmente altrimenti tanto vale che apro le finestre(parlo del periodo estivo ovviamente). Ad oggi ho solamente visto Ambientika che ha il sensore punto di rugiada da collegare alle loro VMC singolo flusso così da gestire tutto in automatico, ma oltre 500 euro tra centralina e adattatori mi sembra un po’ eccessivo..

  6. @ mirko

    purtroppo adesso dobbiamo bonificare o buttare ciò che stato aggredito dalla muffa, secondo me l’ambiente è rimasto abbastanza fresco ma si è permesso all’aria o esterna o di altri ambienti di entrare in cantina.
    se c’è un deumidificatore, intanto svuotiamo l’ambiente dal vapore, buttiamo quel che non vogliamo tenere, puliamo quel che teniamo (magari con spruzzino e acqua ossigenata) controlliamo gli intonaci e distanziamo tutto dai muri.
    a questo punto si potrebbe fare un trattamento con ozono dell’ambiente (https://amzn.to/3Z44QiW) e i vestiti in lavatrice con acqua ossigenata aggiunta.
    dopo di che: nuove abitudini:
    se il punto di rugiada misurato all’esterno risulta ad una temperatura minore rispetto al punto di rugiada misurato all’interno, allora posso fare un ricambio d’aria senza rischiare di portare altra umidità all’interno.

    per scoprirlo ci serve un termoigrometro con punto di rugiada, anzi meglio 2 (uno sul davanzale esterno e uno in casa): https://amzn.to/44Po7XP oppure https://amzn.to/42OIlir (costa ma è utile)

  7. @ Federico

    Innanzitutto grazie per la risposta,
    Il mio problema è l eccessiva umidità, tanta che mi ha creato muffa ambientale andando a depositarsi su tutto quello che avevo dentro (vestiti, scarpe, scatole, accessori,ecc) . Stupidamente non ho mai arieggiato e questo il risultato. Secondo lei, ai fini di proliferazione muffa, è meglio locale chiuso ma con deumidificatore fisso a 60% quindi stessa aria, oppure far girare l aria anche se quella esterna che entra è peggiore e quindi con più umidita?

  8. @ mirko

    grazie di leggermi.
    dipende dal problema della cantina!
    all’inizio della stagione invernale manterrà una certa temperatura accumulata d’estate e disperderà poco visto il confine con il terreno.
    durante l’inverno aprendo la finestra della cantina certamente l’umidità interna scende, la stessa magia la farà anche una vmc e senza raffreddare ulteriormente la cantina.
    visto che ci sono 3 ambienti interrati secondo me vale la pena progettarli tutti insieme in base alle necessità di abitarli pensando anche all’isolamento interno per evitare condense superficiali.

  9. Buongiorno Federico, sto leggendo molti suoi articoli, uno più interessante dell altro. Mi ricollego alla domanda subito qua sotto di Lorenzo dell 11/7.
    Mi trovo nella sua stessa situazione, cantina di 10mt x 3 con bocca di lupo e muri perimetrali interrati, no riscaldamento, in inverno rimane con la porta chiusa in modo tale da non raffreddare il resto dei locali interrati (bagno e taverna). Conviene secondo lei mettere solamente un estrattore con sensore umidità (tipo che rimane spento e al 60% lui parte in estrazione) oppure una VMC sempre attiva con sempre sensore umidità impostato ad es sempre al 60% che una volta raggiunto lui parte in estrazione e nn più a flusso alternato?
    In estate invece da quanto ho letto sarebbe consigliabile lasciarla spenta o comunque in sorveglianza (che se supera x % di UR impostata lui parte in estrazione) finché passa il periodo di caldo torrido con alta umidità. Potrebbe consigliare qualche VMC con sensore che accennava nel commento di risposta a Lorenzo? Parlo sempre di VMC con filtro ceramico a singolo foro non interessandomi più di tanto il recupero di calore visto che come dicevo non ci sono caloriferi in questo locale.
    Grazie mille

  10. @ lorenzo

    se la installeremo al posto della finestra o stringendo la finestra di circa 45cm, la vmc potrebbe arieggiare la cantina ma solo con il sensore dell’umidità assoluta perchè deve interrompersi appena l’umidità assoluta esterna è più alta di quella interna!
    mentre d’inverno può restare sempre accesa senza rischio di portare ulteriore umidità all’interno!

  11. Avatar Lorenzo

    Buongiorno,
    ho letto un po di articoli molto utili interessanti ma ho ancora qualche dubbio circa la mia situazione.
    Vorrei risolvere il problema di umidità nella cantina di 15mq. che ha solo 1 finestra a bocca di lupo sull’sterno.
    Montare una vmc con recupero del calore non credo sia possibile perchè i muri perimetrali sono interrati. Si può montare tagliando il vetro della finestra? (sarebbe brutto esteticamente ma direi che è il minore dei problemi).
    Per il periodo estivo una semplice vmc con recupero del calore secondo lei sarebbe sufficente?
    Grazie mille

  12. un impianto radiante inserito nello spessore del massetto è poco dinamico e dunque, meglio lasciarlo lavorare senza interruzioni alzando ancora il termostato.
    mentre si prova a farlo lavorare in continuo si potrebbe anche cercare di capire quanta superficie è interessata dall’impianto e quanta rimane fredda con un termometro ad infrarossi da pochi soldi

  13. Penso che la soluzione di picchiare l’impiantista sia percorribile.il bagno mi rimane freddo anche se imposto 22 gradi sul termostato in quanto solamente dopo 4 ore il pavimento inizia ad essere caldo ma l’ambiente non raggiunge mai la temperatura impostata.credo sia stato fatto un errore di calcolo sulla superficie da riscaldare.ma ora cosa si può fare?

  14. un pavimento radiante elettrico non ha il difetto di essere lento e quindi poco dinamico: al contrario.
    il problema è invece la superficie radiante, forse poca o mal calcolata. ho visto spesso lasciare zone di pavimento completamente senza impianto radiante nei bagni: un po’ per la complicazione della posa, un po’ per evitare la zona occupata dal piatto doccia.
    tutte cose che peggiorano la capacità dell’impianto di scaldare a sufficienza il bagno.
    ma chi avrebbe mai voluto un impianto radiante a pavimento con un piatto doccia gelido o un contorno vaso e bidet senza riscaldamento?
    già un bagno normale ha poca superficie di pavimento, se ne togliamo anche… il bagno non si scalderà mai.
    verifichi lei stesso quale zona del pavimento non è riscaldata dall’impianto radiante con un termometro ad infrarossi da pochi soldi e poi eventualmente picchi l’impiantista.

  15. Grazie per la risposta Le chiedo se secondo Lei è corretto non provvedere in tal caso ad alcuna installazione di riscaldamento nei bagni ma solamente prevedere una serpentina elettrica a pavimento, che però fatica a riscaldare l’ambiente in quanto lento nel rilasciare calore.o se sarebbe meglio riscaldare autonamente il bagno con uno scaldasalviette.

  16. sperando che il minimo non sia troppo, è corretto.
    naturalmente un appartamento può essere stato progettato per 4 o magari 5 persone, poi nel caso specifico ci potrebbe abitare una persona sola che nemmeno sa cucinare e cena fuori, è al lavoro 6 giorni su sette e la domenica va fuori città.
    questo caso dimostra che è certamente inutile un continuo ricambio d’aria.
    è anche vero che un edificio di nuova costruzione può contenere ancora molta umidità di cantiere a seconda della stagione di conclusione lavori e montaggio finestre e una vmc che funziona è un’ottima soluzione alla troppo poca o mancata stagionatura.
    le riprese nei bagni sono quelle che estraggono solitamente le maggiori quantità di umidità interna, certamente il recuperatore di calore può recuperare solo una certa percentuale di calore (solitamente più del 75%) ma se confrontata con una ventilazione manuale di una finestra spalancata si comprende facilmente che significa efficienza e non bagno freddo.

  17. Buonasera, ho da poco comprato un appartamento in edificio nuovo classe A+ con VMC controllata. Chiedo se è corretto tenere sempre accesa la ventilazione (minima) anche in inverno giorno e notte. Inoltre, avendo la ventilazione anche nei bagni da dove esce l’aria cattiva, mi dicono che esce anche il calore del bagno per questo avrò sempre bagni freddi. E’ corretto quanto asserito dai tecnici?

    Grazie.

  18. quel “nonostante sia ben intonacato e trattato con prodotti idrorepellenti” mi preoccupa non poco, potrebbe essere più chiaro elencando gli strati dall’interno verso l’esterno?

    la ventilazione forse insufficiente si dovrebbe valutare insieme ad altri fattori: abitudini d’uso dell’ambiente, frequenza di utilizzo, numero di persone che utilizzano, tipologia di riscaldamento dell’ambiente, periodo di riscaldamento, posizione dei corpi scaldanti, temperatura media interna.
    vorrei capire se anche al secondo livello la situazione è simile.

    dulcis in fundo, violo la privacy per chiedere qual’è l’isola. anche la curiosità vuole la sua parte

  19. Avatar Grammatico Paolo
    Grammatico Paolo

    Il mio problema riguarda una villetta sita in un’isola: aria salmastra. Villetta su due livelli, dei quali uno è cantinato (circa 50 mq.) e la cui intercapedine consta di un muro ipogeo. In questo ambiente sottostante e dopo tutti i tentativi di vario genere, non riesco a risolvere l’annoso problema dell’umidità . Soprattutto per quanto attiene al muro ipogeo tufaceo, nonostante sia ben intonacato e trattato con prodotti idrorepellenti. Si potrebbe, secondo la vostra esperienza,trattare di scarsa ventilazione che pur essendoci potrebbe risultare,come io sospetto, insufficiente ? Mi sento di poter ipotizzare che l’umidità non è da risalita capillare ma da condensa quindi potrebbe, a vostro parere, essere utile un’areazione forzata? Se SI con quale apparecchio e con quale caratteristiche. Ringrazio del riscontro e degli utili consigli. Paolo Grammatico

  20. non è molto chiara la situazione.
    l’aria si sente uscire, dunque la vmc è attiva.

    se invece si tratta della sensazione di meno benessere rispetto al periodo invernale, questa sensazione è normale.
    la vmc offre il suo massimo beneficio proprio in periodo di riscaldamento.

  21. Buongiorno,
    Abito in un palazzo in classe A con la vmc. Ho notato che a partire da maggio questa non ha piu’funzionato mentre d`inverno e`sempre andata(si sente l`aria uscire dalle bocchette).Solo una volta ha ripreso a funzionare per tre giorni e poi basta. Mi domandavo se e’normale e se e’ stata spenta per il periodo estivo. Potrebbe essere solo un .problema del mio appartamento?
    Grazie

  22. una coibentazione esterna vi permetterebbe basse dispersioni e, a seconda della stratigrafia anche grande protezione dal caldo.

    prima di pensare a come raffrescare è bene pensare a che materiale usare per la coibentazione e come schermare il sole.

    l’ampliamento a sud è certamente sfavorito in entrambe le stagioni. il verde potrebbe aiutare molto in regime estivo.

    Tutte le considerazioni vanno però fatte analizzando tutti i componenti e i dettagli dello stato di fatto.

    ma se la domanda era il desiderio di un consiglio: il consiglio è pensiamo dopo alla pompa di calore, prima decidiamo come intervenire sull’involucro e sull’ombreggiatura!

  23. Buongiorno
    seguo con interesse da tempo gli argomenti casapassiva. Sto rper ristrutturare una casa singola in centro storico di Bassano del Grappa (VI), è un rudere abbandonato dagli anni 60. Avremo circa 240mq da scaldare e raffrescare su3 piani, interrato ( con 2 ambienti scaldati e vivibili), piano terra e 1 piano. Tutte le finestre sono a sud e al piano terra la cucina è un ampliamento a sud con 3 pareti di vetro protette da frangisole motorizzati. D’estate anche per un mese almeno abbiamo parecchio caldo, 32-35° diurni, mentre d’inverno c’è una media di 3-8°. La mia temperatura obiettivo in casa è di 22° di inverno ( in tutti gli ambienti) e di 26 ° d’estate.
    Avremmo previsto una pompa di calore aria-acqua viessman in combinazione con una caldaia a condensazione per le punte di freddo invernali. In questo caso faremmo riscaldamento a pavimento + raffrescamento a pavimento, abbinato a VMC con controllo umidità.
    In alternativa per risparmiare solo caldaia a condensazione e VMC , ma per raffrescare l’ampliamento tutto esposto a sud come faccio ?? non voglio controsoffitti e ho tutto il soffitto travato con legno originale di recupero.
    Dato che si tratta di una ristrutturazione di un rudere verranno presi in mano tutti i muri, solai e tetti, coibentazione attenta e eliminazione di ponti termici.
    Mi date un consiglio su come procedere ?
    grazie
    Fabrizio

  24. a confrontare le prestazioni, i consumi elettrici, le qualità di filtraggio, le portate, i livelli di rumorosità e i diversi stadi impostabili delle piccole VMC decentralizzate ci si potrebbe sedere per ore e ore e ore. a volte per il cliente lo faccio.
    naturalmente resta la buona regola che se voglio sperimentare una vmc economica e piccola e forse rumorosa e forse con scarso filtraggio lo posso fare in un bagno ma non nella camera matrimoniale dove voglio riposare in silenzio.

    il miglioramento del clima indoor dovuto ad una VMC decentralizzata si avverte anche nei locali adiacenti, dipende dall’uso e da altre mille variabili

  25. Avatar alessandro
    alessandro

    edit
    leggendo i vari articoli qui, e i vari disegni, forse non so se va bene un ventilatore che butta fuori x stanza e una bocchetta che tira dentro con sportello automatico sotto, l’ideale da quello che ho capito è al piano alto butto fuori aria e al piano sotto tiro dentro aria pulita pero cosi facendo in inverno giu trovo freddo e alle camere piu caldo.
    poi di inverno resta diviso, cioè il vano scale ha una porta sopra e una sotto, riscaldando trovo il vano scale gelido e sopra e sotto caldo.
    e per il discorso filtro in entrata? che basti un semplice filtro della cappa in materiale da trapuntino per capirci? quello bianco? tanto se apro le finestre mica si filtra l’aria.
    e per il discorso che voglio farlo andare per 5 minuti all’ora . va bene o è meglio 1 ora continua 2 volte al giorno?

    scusate la confusione ma sto sclerando…. con questa vmc..

    meglio marley o vortice?

  26. Avatar alessandro
    alessandro

    Salve,
    abito in provincia di treviso, temperature di solito:
    inverno intorno allo 0° e estate 30° circa.
    abito in un appartamento di 80 mq 40 al 1° piano e 40 al 2° piano.
    cucina e soggiorno divisi da una parete senza porte, bagno e antibagno,
    secondo piano 2 camere matrimoniali e 1 bagno grande.
    siccome sopra alle camere alla mattina quando mi sveglio trovo sempre l’aria viziatissima volevo fare un impianto fai da te per risparmiare parecchi soldi visto il costo anche di un solo recuperatore di calore con foro unico.(circa 270/300 euro)
    volevo forare con un carotatore a secco e aspirare la polvere tutte le stanze. spiego meglio:
    esempio che applichero a tutte le stanze.
    sopra una finestra foro con griglia esterna con chiusura a portelletta con all’interno una ventola come questa:

    http://www.marley.it/it/prodotti/impianti_di_aerazione/ventilatori/ventilatori_da_inserimento_nei_tubi/index.htm

    collegata a un circuito che le fa partire tutte tipo 10 minuti all’ora x tutto il giorno o solo alla notte, devo decidere.
    sotto alla finestra un altro foro con una portelletta che chiude quando non tira aria x non far entrare l’aria quando fuori c’è vento forte.
    cosi di notte mi cambia l’aria e anche se antra freddo x piu di 10 minuti non dovrei perdere troppo calore in inverno, voi cosa dite?
    in alternativa ci sarebbe questo recuperatore di calore

    http://www.marley.it/it/prodotti/impianti_di_aerazione/ventilatore_aria_fresca_con_scambiatore_di_calore_di_marley/index.htm

    che pero costa circa 300 euro e se devo metteren almeno uno x stanza o circa a una stanza e mezza forando i muri di foratine che dividono le stanze spenderei una cifra esagerata anche mettendone solo 4 che sarebbero il minimo secondo me spenderei 1200 Euro…..
    poi per quel minimo che mi serve di riciclo non penso che abbatta cosi tanto la temperatura anche se entra aria a 0° x 10minuti all’ora su un foro da 100mm…….
    (sono mie ipotesi, aspetto conferma di un esperto o che se ne intende)

    tornado al mio discorso con l’idea che ho in mente, spenderei 30 euro x ventola da interno, 10/15 euro x foro di ventole, filo e tutto penso che con 50 euro x stanza e devo fare 5 stanze me la cavo. tot 250 euro circa..

    poi pero in teoria non serve che fori anche le pareti che dividono le stanze x far circolare meglio l’aria, oppure è meglio che metto una sola ventola x piano e la faccio andare x piu tempo?

    ecco uno sckizzo .

    http://uptiki.altervista.org/viewer.php?file=k8fqs8v5ablhlk87jpo.jpg

    aspetto consiglio grazie.

  27. d’inverno con -5 °C e umidità relativa 80% ci sono solo 2grammi di acqua in 1kg d’aria (d’estate già con 25 °C e umidità relativa 70% ci sono ben 14grammi d’acqua in 1kg d’aria).

    Nella stagione fredda l’aria esterna contiene (a parte alcune coincidenze meteo) comunque molta meno umidità dell’aria ambiente (essendo quella esterna più fredda).

    L’aria interna (calda) subisce anche l’extra apporto di umidità dovuto alla presenza di più persone contemporaneamente aumentando vistosamente il tasso di umidità.

    il ricambio continuo fa entrare nell’ambiente l’aria “relativamente secca” esterna e ce la offre pre-riscaldata grazie allo scambiatore di calore!

    Riassumendo,
    nel periodo di funzionamento dell’impianto di riscaldamento, la VMC garantisce un continuo ricambio dell’aria e di conseguenza garantisce una sensibile riduzione dell’umidità.

    in estate lo scambiatore entalpico riporta fuori l’umidità che si porterebbe in casa (in teoria d’estate abbiamo temperature più elevate all’esterno e dunque probabilmente più elevata umidità relativa).

    Come funziona il recuperatore entalpico?

    Lo scambiatore è realizzato con materiali porosi che permettono il trasferimento del vapore acqueo dell’aria uscente a quella entrante.

    il vapore acqueo dell’aria umida uscente condensa
    viene assorbito su un lato della membrana porosa
    l’umidità recuperata è trasmessa sull’altro lato della membrana, all’aria fresca,
    nessun odore o trasmissione di batteri

  28. Avatar Luca Fregnan
    Luca Fregnan

    Sig. Sampaoli,

    Con tutto il rispetto, non credo di afferrare il senso della sua risposta al mio commento… provo a spiegarmi meglio: considerando la dovuta attenzione dedicata alla coibentazione, ai serramenti e in genere ai ponti termici, credo valga la pena dotarsi di una VMC all’altezza. Il clima estivo delle nostre zone però rende necessaria una correzione dell’aria anche d’estate. Se d’inverno recupero il calore, fornito da varie fonti, d’estate dovrei invece trasferirlo dall’aria che entra a quella che esce abbattendo anche l’umidità – ma probabilmente può accadere che di notte ciò non sia necessario. E’ possibile assemblare una VMC che faccia davvero quello che lei descrive nel suo post e cioè:

    – che cambi l’aria alla casa (vabè)
    – che la riscaldi d’inverno (chiaramente)
    – la raffreschi in estate (ecco il punto!)
    – la deumidifichi
    – che autopulisca i filtri (questo certo non lo pretendo)
    – che non consumi energia elettrica (chiaramente ironico)
    – costi anche pochissimo (ok, costerà quanto deve, ammettiamo che in linea di principio non sia un problema)

    ?

  29. se siamo in procinto di decidere la ristrutturazione non ci si dovrebbe limitare a contenere le dispersioni, ma si dovrebbero investire molte attenzioni sulla protezione dal caldo.
    Con una buona protezione dal caldo eviteremo il veloce surriscaldamento degli ambienti
    Con una accurata scelta dei materiali interni ci assicureremo miglior comfort
    Con un progetto termotecnico su misura per le nostre necessità e in base ai compromessi a cui siamo disposti, possiamo delegare ad un impianto la regolazione dell’umidità interna.

  30. Avatar Luca Fregnan
    Luca Fregnan

    Buongiorno Sig. Sampaoli,

    Questo articolo casca a fagiolo! Sto pensando di ristrutturare un fabbricato per destinarlo ad abitazione (in provincia di Rovigo… siamo vicini di casa), e la mia intenzione è quella di installare una VMC centralizzata che serva gli ambienti lungo tutto l’arco dell’anno… e mi stavo giusto chiedendo: ma devo inserire una unità di climatizzazione? perchè per quanto la casa sia coibentata alla perfezione (capitolo a parte), se fuori ci sono 35° con umidità 80% dentro non ci si sta… e come si va a trattare l’aria allora, vale a dire, cosa si deve integrare alla VMC per avere un sistema “quattro stagioni” che dia un adeguato comfort tutto l’anno?