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Le travi del tetto e il cordolo in cls

5 risposte

Come progettista della coibentazione vengo consultato per una proposta della stratigrafia tetto e non per la progettazione della struttura lignea.

La progettazione statica è solitamente già eseguita e non resta che analizzare il pacchetto di coibentazione con le relative soluzioni alle problematiche della traspirazione e della migrazione del vapore attraverso la copertura.

annegare le travi della copertura nel cordolo perimetrale in calcestruzzo?

gettare il cordolo annegando le travi in legno

La migrazione del vapore di un pacchetto traspirante impone delle scelte per quanto riguarda i manti e i pannelli isolanti, un’attenzione ormai diffusa. E’ spesso sottovalutato il rischio di compromettere la durata degli elementi lignei portanti del tetto e questo aspetto riguarda proprio il materiale legno che se da un lato è un ottimo materiale da costruzione, dall’altro non ama l’umidità.

Ovviamente il tema esula dal mio compito, nè le mie competenze sarebbero  adeguate, ma ho ben imparato che annegare le travi della copertura nel cordolo perimetrale in calcestruzzo può portare a diversi problemi: il più importante di questi, la difficoltà di garantire la tenuta all’aria, che ci rimanda ai rischi di condense interstiziali.

La testa della trave che si infila nel cordolo del tetto rischia di accumulare umidità, anche perchè in quell’inserimento non c’è areazione e spesso è una zona con temperature più basse rispetto all’elemento edile sottostante.

Se tutto lo studio del tetto ha come scopo una copertura con buone caratteristiche di isolamento termoacustico e durabilità, allora nessun aspetto va trascurato.

Per l’attacco al cordolo meglio pensare a connettori appositi che lavorano a secco, per tenuta meccanica, evitando di gettare il cordolo annegandoci le travi in legno.


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autore – Federico Sampaoli  isolamento tetto in legno - Le travi del tetto e il cordolo in cls 1


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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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5 risposte a “Le travi del tetto e il cordolo in cls”

  1. Avatar Ottavio Moretti
    Ottavio Moretti

    Buon giorno,
    dal tetto della mia abitazione escono all’esterno del cornicione per qualche metro delle travi di legno a formate una sorta di gazebo. Queste travi, rivolte a nord, soggette alle intemperie ed al sole si stanno deteriorando. Pesavo di porre rimedio alla loro decadenza coprendole con una lamiera di rame ad U rovesciata. Temo però che fra il legno ed il metallo si possa creare della condensa e quindi muffe e marcescenza del legno stesso. Le chiedo gentilmente se mi può suggerire qualche accorgimento per evitare che, fenomeni di condensazione possano deteriorare le travi .
    Ringraziandola anticipatamente porgo
    Cordiali saluti
    O.Moretti

  2. solitamente i problemi legati alla migrazione del vapore sono gravi ed evidenti in zone climatiche molto fredde con umidità relative indoor troppo alte.
    sigillanti elastici (Dispersione a base di copolimeri acrilici, privo di plastificanti e alogeno) da posare all’interno fanno un buon lavoro e sono sovra vernicabili.

  3. La domanda sorge spontanea:
    se una persona si ritrova con un tetto gia costruito con questa tecnica anche se sbagliata non dal punto di vista statico cosa potrebbe fare per evitare eventuali danni?
    Se la trave di legno invece è passante il problea non dovrebbe sussistere?
    Ciao grazie

  4. vedo anch’io tanti stratagemmi.
    credo che osservare alcune regole di progettazione sia doveroso, poi il cantiere è spesso un formicaio di compromessi, anche per limitare le tensioni tra varie figure professionali: non sempre c’è un team affiatato e disposto a cambiare per migliorare.

  5. Buonasera.proprio per questo problema del legno, ho visto in un progetto che la parte di trave annegata successivamente nel getto in c.a.,veniva prima ricoperta con dei pannelli in Xps,insensibili all’acqua.che ne pensa?come sempre grazie.