La committenza ha deciso di intervenire sul tetto, un solaio inclinato in latero cemento 16+4.
La casa è abitata e tutti sono preoccupati per le piogge durante il rifacimento della copertura. Io non sono preoccupato, sul solaio, si può posare un freno al vapore con le giuste caratteristiche:
- antiscivolo,
- resistente allo strappo
- calpestabile
- resistente alle intemperie durante i lavori
Quale coibente utilizzare?
- I poliuretanici? non offrono sfasamento.
- Le lane di roccia? nemmeno.
- I nuovi pannelli in lana di vetro ad alta densità con elevata resistenza alla compressione? nooo
se sotto il tetto ci abitano, lo sfasamento aiuta molto il comfort:
non tanto perchè lo sfasamento assicura protezione dall’irraggiamento, ma piuttosto perchè tutta la massa interna del solaio (che non si surriscalderà più come prima) permetterà d’estate di scaricarci energia e d’inverno di accumularne.
Con soli 14 cm di pannelli in fibra di legno abbiamo già una trasmittanza U pari a 0,25 W/mq·K ( dovrebbe essere 0,24 in zona climatica E!) e sfasamento di quasi 14 ore,
ma come dicevo, la massa interna adesso offre una capacità termica areica interna di ben 71 kJ/mq·K: questa sì è una bella prestazione!
Tutto questo solaio pesante che prima era solo fonte di dispersione e di surriscaldamento diventa accumulo e inerzia.
I nuovi pannelli in lana di vetro ad alta densità
si vantano di avere una trasmittanza U dynamica di 0,191 e un calore specifico pari a 1030 J/kg.K.
addirittura più bassa di quella richiesta per legge (0,20) e ben 0,009 Watt sotto il limite del DPR 59 !
😐 faccio notare che nell’immagine qui sopra c’è un errore: la trasmittanza termica periodica moltiplica i metri quadri per il simbolo K (Kelvin, dal grande Lord Kelvin) e NON k (kilo, 1000)…
il D.P.R. del 2 aprile 2009 n.59 si occupa di contenere l’energia consumata per il raffrescamento e raccomanda di rispettare bassi valori di trasmittanza termica dinamica (o periodica):
- Udyn basso = buona capacità di un elemento di sfasare il flusso termico che lo attraversa nell’arco delle 24h: per il tetto è richiesta una Udyn < 0,20W/mqK
Con lo stesso spessore in fibra di legno otteniamo trasmittanza termica periodica Udyn pari a 0,15W/mq·K (25% meglio) e pari a 0,04W/mq·K considerando il solaio
confrontiamo anche il calore specifico della fibra di legno ( 2100 J/kg.K)
è più del doppio della lana di vetro !
Non avrei dubbi sulla scelta del materiale coibente, e poi, gli sfridi della fibra di legno ce li possiamo bruciare nella stufa d’inverno… 🙂
Se non si temono piogge ed il solaio è sano, senza crepe e senza fori, basta che sia pulito e si può posare la fibra senza un freno al vapore, prima dei listelli ci va un manto impermeabile trspirante garantito e la nuova copertura a falda ventilata è quasi pronta per affrontare i prossimi 30 anni.
ad Anna Maria
N.B. Se si tratta di una costruzione nuova, o di una struttura scoperchiata in stagione sfavorevole con precipitazioni, l’umidità contenuta nel calcestruzzo è una variabile di cui tenere conto nella stratigrafia!
Certamente l’umidità presente nel calcestruzzo deve essere misurata: con un Misuratore di umidità di materiali professionale possiamo toglierci questo dubbio.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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