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isolamento interno - Coibentare dall' interno un monolocale 1

Coibentare dall’ interno un monolocale

9 risposte

 In Italia, salvo i comuni sopra i mille metri d’altitudine, la superficie minima utile è di 28 metri quadrati, oppure 38 mq, se per due persone. I limiti variano anche da comune a comune, a Milano o a Napoli, ad esempio, i metri quadri minimi sono 30.

isolamento-interno-monolocale

La superficie minima utile è la superficie degli alloggi misurata al netto di

  • murature,
  • pilastri,
  • tramezzi,
  • sguinci,
  • vani di porte e finestre,
  • di eventuali scale interne,
  • di logge e balconi.

Ma se per tanti motivi, in occasione di una riqualificazione energetica, fossi costretto a coibentare dall’interno, e perciò diminuisce la superficie netta, cosa succede? Perdo l’abitabilità?

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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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9 risposte a “Coibentare dall’ interno un monolocale”

  1. quando si interviene per un isolamento interno con materiali igroscopici non si è esonerati dal dovere di staccare i mobili dal muro.
    se si intende addossare il mobile sull’intera parete in aderenza, quasi quasi non sceglierei più la strada dei materiali igroscopici ma penserei ad un isolamento che funge anche da barriera al vapore come se volessi piastrellare la parete.
    poi è da progettare la soluzione dei ponti termici verticali e orizzontali seguendo la struttura dell’edificio

  2. parete di 60 cm in pietra,armadio che copre quasi interamente la stessa,circa 8 cm di aria fra muro e armadio.sono partito convinto di mettere un isolamento in pannelli di silicati di calcio ma presso il magazzino edile dove volevo acquistarli mi hanno paventato il rischio che l’umidità assorbita dai pannelli in fase di rilascio si depositi sull’armadio trasferendo così la muffa dal muro all’armadio.quanto è reale questo rischio?
    grazie,Luca

  3. Forse i muri sono ammalorati dalla risalita capillare e non dalla bassa temperatura o dal non uso.
    Nel dubbio non sceglierei mai una controparete in cartongesso (con lana di roccia o altri materiali) (nascono mostri lì dietro), ma mi concentrerei sul risanamento:
    rimozione della muffa
    rimozione di pitture esistenti
    picchiettatura delle superfici per favorire l’adesione degli intonaci
    eventuale trattamento con primer ai silicati
    posa di isolamento termico a cappotto interno in pannelli isolanti ed igroregolatori di calcio silicato
    leggi https://espertocasaclima.com/isolamento/i-pannelli-in-silicato-di-calcio-non-sono-i-pannelli-in-idrati-di-silicato-di-calcio/
    rasatura
    armatura
    finitura a base di grassello di calce

    Prima di questo, ruberei qualche centimetro (possibile) per l’isolamento contro terra… altrimenti le dispersioni verso il basso distruggeranno il comfort sognato.
    xps senza cfc

  4. Avatar marco de pinto
    marco de pinto

    Installare un soffitto radiante NON può permettersi di chiedere una trasmittanza delle pareti minima.
    Non esiste ad oggi nessuno che può confermare quanto dice.
    Chieda ad altri tecnici! …è un consiglio, chiedere non costa nulla. Sbagliare sul proprio immobile invece risulta costare molto.
    Cordiali saluti

  5. Come prima cosa volevo complimentarmi per il suo sito/blog, molto utile e sempre aggiornato, e sottoporle un esempio di possibile futuro intervento che credo possa essere interessante e stimolante sotto molti aspetti.

    Il fabbricato in oggetto risale ai primi anno ’70 con tutti gli aspetti (nanche egativi) costruttuvi dell’epoca; è subentrata l’idea di “sistemare senza stravolgimenti esagerati” la taverna per poterla sfruttare maggiormente.
    Parliamo di locale controterra, inutilizzato negli ultimi anni, con impianto di riscaldamento a termosifoni attualmente spenti e la presenza di un camino, oltre che di n°4 bocche di lupo.
    Lungo le pareti perimetrali, in alcuni punti, l’intonaco si tende a staccare a causa dell’umidità (essendo locale non riscaldato da ormai parecchi anni).
    L’impossibilità di intervenire dall’esterno mi costringe, mio malgrado, a dover intervenire dall’interno.
    Come ben sa in commercio ci sono molteplici possibilità di soluzione e materiali utilizzabili, sempre ben proposti dai propri rivenditori / commercianti.
    Come ottimamente affrontato nel tuo blog, negli articoli specifici, ci possono essere diverse soluzioni: eps – lana di roccia – fibra di legno – silicato di calce – lastre di cartongesso già accoppiato – eps accoppiato a celenit – pavadentro di naturalia-bau etc etc….insomma una miriade di possibilità.
    Io concordo pienamente con te nella scelta di un materiale trasparente – capillare ed igroscopico.
    La mia idea di progetto prevede la posa di alcuni cm di materiale isolante a plafone e lungo le pareti perimetrali per queste ragioni: non diventando un locale da utilizzo fisso e non potendo andare a rifare tutto il pavimento con inserimento dell’isolamento, vorrei cercare di migliorare la situazione portando anche dei benefici al piano terra (quello di vero utilizzo) attraverso l’isolamento a plafone.
    Sulle pareti perimetrali sono orientato a dei pannelli in silicato di calce o pavadentro, anche se ultimamente ho presoin considerazione di fare una controparete in cartongesso (con lana di roccia o altri materiali).
    Ovviamente andrei anche a sostituire i serramenti delel bocche di lupo con prodotti nuovi e permorfanti, altrimenti tutto lo sforzo sarebbe vano.
    Così facendo garantirei un buon isolamento su 3 lati (perimetrali e plafone) ma rimarrei scoperto a terra; il lavoro perfetto sarebbe la rimozione del pavimento e conseguente rifacimento a regola d’arte, ma al momento non rientra nelle intenzioni della “committenza”.
    Spero di trovarti in accordo con quanto appena descritto ed in attesa di una tua opinione in merito all’intervento che vorrei eseguire, ti rinnovo i miei complimenti.

  6. non ho mai progettato con tectem, però TecTem® mi pare un ottimo pannello isolante naturale minerale capillare di perlite e legante.
    Ricordo che scegliere il materiale coibente non è la conclusione! purtroppo è solo l’inizio!
    ponti termici
    passaggio impianti elettrici
    tramezze
    incontro serramenti
    ecc ecc

    si tratta dell’hotel?

  7. Buon giorno,
    avrei una domanda da porle sul tema.
    Devo ristrutturare a Venezia centro storico e purtroppo (lei m’insegna) posso isolarmi termicamente solo dall’interno.
    Non volendo utilizzare materiali tipo eps o simili e non volendo rubare troppo spazio con materiali naturali, avevo visto in fiera a Bolzano questo materiale della knauf, TecTem.
    Mi chiedevo se lo conosceva e se poteva darmi un suo parere in merito,ho muri di mattoni pieni da 26, o darmi qualche altro suggerimento.
    Premetto che il sistema di riscaldamento che sto installando è a pannelli radianti al soffitto il quale mi richiede di garantire una trasmittanza massima delle pareti opache disperdenti pari a 0,6 W/m2K.
    Approffitto per farle i complimenti per il suo sito e gli argomenti trattati, ho sempre fatto fatica ad ottenere pareri che non fossero stati di parte.
    Grazie mille.
    E.O.

  8. Sicuramente questa soluzione di isolamento dall’interno non è la più economica e la meno laboriosa.

    La corretta stratigrafia di un isolamento interno come descritto da lei è:
    intonaco assorbente ad azione capillare a base di argille
    cappotto interno (4-6cm) in pannelli isolanti in fibre di legno con strato funzionale
    rasatura armata in terra cruda
    eventuale finitura fine.

    Certo i problemi non terminano con la correzione della stratigrafia:
    i ponti termici
    i passaggi degli impianti

    Purtroppo la coibentazione dall’interno è un po’ spinosa

  9. Avatar rossi mario
    rossi mario

    buongiorno,
    abito in una casa costruita con cemento e forati,non coibentata,quindi fredda in inverno e calda in estate.
    Il problema più che in altre stanze è in una camera da letto dove due pareti esterne,hanno problemi di condensa,sono fredde ed umide al tatto. Anche solo passandoci vicino si avverte il freddo.

    Vorrei coibentarle internamente(non è possibile fare altrimenti)in questo modo:
    in aderenza alle due pareti mettere dei pannelli in gesso fibra,
    applicare poi dei pannelli da 2cm di fibra di legno
    e poi intonacare il tutto con l’argilla.
    Che risultato potrei ottenere?Purtroppo questa è la soluzione meno onerosa che poso fare.Abito in toscana vicino ad arezzo.
    Grazie per ogni consiglio vorrà darmi