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Isolamento del tetto, da dentro o da fuori?

241 risposte

La scelta del materiale isolante per il tetto è molto importante per ottenere il duplice risultato di “protezione dal caldo” e “protezione dal freddo”. Una corretta progettazione diventa un buon investimento per tutti i 12 mesi dell’anno.

errori-di-coibentazioneNon tutti sanno che un materiale isolante che garantisce una certa trasmittanza ( anche inferiore ai nuovi valori limite di legge) forse non è l’isolante più adatto alla zona climatica di appartenenza, dove per esempio d’estate fa un gran caldo e l’ultimo piano abitabile si trasforma velocemente in un forno.   Una coibentazione “leggera” funziona peggio di una “pesante” perchè la capacità massica, kg/metro cubo, di un materiale isolante per il tetto è importantissima.

Isolamento del tetto da dentro o isolamento da fuori?

La scelta di coibentare il tetto dall’interno o dall’esterno è spesso lasciata al committente che se non costretto da problemi di infiltrazioni evita volentieri di mettere le mani sulla copertura.

Andiamo a scoprire perchè questa scelta gioca un ruolo importante quando un edificio soffre di surriscaldamento estivo:

isolare-contro-il-freddoGli apporti gratuiti di energia, come il sole che entra dalle finestre, la lampadina lasciata accesa, le persone stesse che vi abitano, il forno acceso, la lavastoviglie, tutti gli elettrodomestici, le candele accese ecc. riducono la richiesta di riscaldamento. La casa stessa, o meglio, il materiale con cui è costruita, diventa un accumulatore di energia: utile d’inverno come volano termico e quindi come regolatore del comfort (temperature interne sempre molto costanti e cioè con poche oscillazioni).

  Sto parlando dell’importanza dell’inerzia termica della casa

isolare-contro-il-caldoOra pensiamo all’estate! Pensiamo alle vecchie case con muri molto spessi, sempre fresche d’estate! Il pavimento, il soffitto, le pareti divisorie e i muri esterni hanno grandi capacità di accumulo di energia ed è lì che possiamo scaricare tanta energia in eccesso che produciamo in casa d’estate (e non vorremmo avere!). Il cemento, i mattoni e i blocchi in laterizio, le pietre e gli intonaci sono materiali ad alta capacità termica, accumulano molta energia.

 

In estate il fattore di inerzia diventa veramente importantissimo!

Se non scarico l’energia che produco dentro casa nella massa stessa dell’edificio ecco che l’energia di troppo inizia a far salire la temperatura interna! Ecco perchè ogni tanto si sente dire che le case per vacanza (per il week-end) vanno bene anche se isolate dall’interno: la temperataura sale in un attimo! Il nostro appartamento in montagna sarà già confortevole il venerdì sera stesso.

Poniamo di avere un vecchio tetto con struttura lignea e tavelle in cotto riprese esternamente con malta, spessore ipotetico 3cm + 4-5 cm di cappa, e decidiamo di coibentarlo dall’interno:

  • tutto questo spessore “grigio” diventerà esterno e non svolgerà più nessuna funzione di inerzia termica. Il tetto perde la sua capacità di accumulare energia: proprio quella capacità che d’estate poteva essere molto utile per mantenere la temperatura interna più bassa!

E quando la temperatura interna d’estate è insopportabile significa che abbiamo progettato non tanto bene e l’unica soluzione sarà ricorrere ad altri impianti: questa volta per il raffrescamento.

Meglio spendere molto per l’involucro e un po’ meno per gli impianti!

Gli impianti di raffrescamento e di riscaldamento sono le stampelle di un involucro che zoppica!

isolare-il-tetto-da-dentro

Prgettiamo bene! scegliamo bene i materiali! senza dare troppa importanza al valore di trasmittanza U, progettando meglio e con materiali più adatti è possibile mantenere sopportabile la temperatura interna estiva facendo semplice ventilazione notturna e senza installare impianti per la climatizzazione estiva.


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autore – Federico Sampaoli  nozioni isolamento tetto - Isolamento del tetto, da dentro o da fuori? 2


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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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241 risposte a “Isolamento del tetto, da dentro o da fuori?”

  1. @ Mauro

    no, intendevo dire che forse il sottotetto necessiterebbe di una verifica, se si vuole intervenire orizzontalmente.
    la nuova copertura invece, eliminando coppi e prese di malta, probabilmente avrà più o meno lo stesso peso

  2. Grazie per l’immediata risposta!

    Intende che devo far verificare il carico della nuova copertura sul sottotetto? Questa eserciterebbe un carico permanente anche sul solaio del sottotetto non calpestabile?

    Grazie mille

  3. @ mauro

    bisognerebbe vedere lo stato del solaio pavimento del sottotetto che forse
    – non può incrementare il carico permanente del tetto (chiedere all’ing delle strutture la possibilità si sovraccarico permanente )
    – non garantisce la tenuta all’aria

    sulle falde potrebbe valutare di non utilizzare i pannelli STIFERITE GT in schiuma polyiso, ma STIFERITE Isoventilato che è un pannello sandwich in schiuma polyiso con rivestimento che garantisce la permeabiltà al vapore, l’impermeabilità all’acqua. Il sistema ha profili ad omega per la posa delle tegole.

    non conosco la forma del tetto, ma isolando le falde potrebbe avere dei vantaggi quando eseguirà il cappotto alle pareti

  4. Gentile,

    mi trovo a dover procedere al rifacimento della copertura, passando da coppi a tegole e mi chiedo dove sia più opportuno posare l’isolante.

    La casa ha un sottotetto non abitabile e non calpestabile, perlinato per un terzo per consentire il deposito di scatoloni. E’ un solaio economico in laterocemento degli anni ’60 con botola per l’accesso e scala retraibile.

    Il tetto attuale è composto:
    1.Coppi (da sostituire con tegole)
    2. Guaina
    3.Trave varese con i tabelloni in laterizio, 10cm.
    4. Sottotetto non abitabile, in laterocemento 3 cm.

    Per bilanciare riscaldamento invernale e raffrescamento estivo più opportuno procedere all’isolamento estradosso (proposto materiale stiferite gt 10cm) o pensare ad un isolamento del piano del solaio con un materiale leggero data la poca capacità di carico dello stesso?

    Grazie mille

  5. @ sergio

    per un corretto intervento di isolamento interno di un tetto in legno esistente sono 2 gli aspetti importanti:
    – la tenuta all’aria del tetto (che quasi nessun tetto in legno esistente garantisce) per prevenire tutti i problemi di condense interstiziali che portano a danni irreversibili alle strutture lignee
    – il materiale isolante e il suo spessore per garantire non solo isolamento invernale ma anche protezione estiva

    per gestire la migrazione del vapore in modo corretto, dopo aver fatto il riempimento dei 25cm di vuoto tra trave e trave con isolante flessibile si dovrà posare un freno al vapore prima di rivestire il nuovo pacchetto tetto con nuove perline o lastre in fibrogesso. le corrette nastrature del freno al vapore garantiranno anche la tenuta all’aria del tetto in legno che non aveva, quasi certamente, nessuna tenuta.

    se ho capito bene ha già acquistato la lana di roccia, quindi non le dico che non è il materiale adatto al suo intervento e alle sue aspettative (migliorare isolamento perché in estate è invivibile per il caldo ed in inverno è sempre freddo).
    però potrebbe sempre regalare il materiale ad un suo nemico, siamo vicini a natale…

  6. Buongiorno, ho un sottotetto in legno abitabile dove vorrei e devo migliorare isolamento perché in estate è invivibile per il caldo ed in inverno è sempre freddo nonostante l’impianto di riscaldamento funzioni a 24 gradi di temperatura ambiente. L’attuale pacchetto tetto è composto come segue, tegola in cemento, pannello exp porta tegola con scanalature per micro ventilazione spessore 50 millimetri, tessuto cartaceo di colore nero (credo serva a fermare umidità), listoni in legno spessore 20 millimetri a vista dall’interno (per creare il piano di appoggio del exp), il tutto appoggia su delle travi in legno con altezza di 250 millimetri e spessore 60 milletri, lo spazio tra le travi dove appoggia il tutto e di 600 millimetri. Vorrei isolare internamente con lana roccia/minerale per.unonspessore di 20 centimetri tra le travi portanti che ho già acquistato, quali tipo di membrane, o altro, dovrei utilizzare e dove posizionarle per trovarmi nei guai in futuro, esempio umidità nella struttura in legno? Spero di essere stato abbastanza chiaro nelle spiegazioni.
    Grazie
    Saluti

  7. le ho inviato via mail i materiali. se non è fornibile il 200mm si sovrappongono altre misure

  8. Avatar Cristian calzetti
    Cristian calzetti

    Grazie, ci avevo pensato ma pannelli alti 20cm non ne ho trovati, il massimo sono 5 cm e quindi dovrei metterne 4 , anche quelli da lei indicati nel sito indicano 4/5 cm come spessore, ed effettivamente fare aderire il pannello alla tavella e poi seguire con il telo barriera tutta la grecatura diventerebbe molto difficoltoso otre a dover forare il telo in molti punti per farlo aderire a travetto e pannello.

  9. l’intercapedine d’aria, se ci dev’essere, dovrà trovarsi tra nuova finitura interna e freno al vapore che segue l’andamento a “merletto” __||___||__, ma sarebbe assurdo complicare tanto la posa del telo e delle nastrature lasciando aria quando si potrebbe posare 20cm di isolante..

  10. Avatar Cristian calzetti
    Cristian calzetti

    Grazie per l’interesse, quindi ricapitolando devo mettere l’isolante in fibra di legno tra travetto e travetto, poi fisso il freno vapore ai travetti, e nastro i punti di giunzione . poi fisso il perlinato per coprire tutto. Quindi avro’ vedendolo dal basso in ordine: perlinato, telo vapore e fibra di legno e poi restera’ un’intercapedine di 13-15 cm prima di arrivare alla tavella. (lo spessore del pannello e’ 4/5cm, il travetto e’ alto 20 cm ,non importa se si viene a formare un’intercapedine di 15cm tra tavella e pannello?oppure il pannello di fibra deve aderire alle tavelle?) dubbio amletico….

  11. sù col morale! meglio non aver fatto nulla che aver fatto male.
    il tetto, come ho detto, potrà essere isolato sul lato interno, poi nasconderà il freno al vapore con cartongesso (volendo spendere poco e caricare meno peso) oppure meglio fibrogesso o nuova perlina fissata con la tecnica della vite nascosta in diagonale.
    per 200mm di spessore isolante tetto, di materiale spenderà circa 27€/mq
    altro che pannelli in sughero con al centro un foglio di EPS, e lana di vetro… perchè poi questa pastasciutta di materiali in una stratigrafia tetto?

  12. Avatar CRISTIAN CALZETTI
    CRISTIAN CALZETTI

    Accidenti mi sono un po’ demoralizzato, pensavo di aver trovato una buona soluzione ad un basso costo(purtroppo il preventivo per il rifacimento dall’esterno e’ troppo alto , calcolando che dovrei pure smontare i pannelli fotovoltaici).E visto che ho un po’ di manualita’ volevo intervenire dall’interno anche a discapito di perdere il faccia vista di travetti e tavelle. In alternativa avevo pensato a PANNELLO IN FIBRA DI LEGNO/POLIESTERE AUTOPORT. FONOAS./FONOIMP. AKUSTIC WOOD 140X60X0,4 CM formato da 2 pannelli in sughero con al centro un foglio di EPS, tasselandolo ai travetti con eventualmente un foglio di lana di vetro tra pannello e tavella. …
    2 caffe’ offerti…

  13. un vero peccato perdere la vista delle tavelle del tetto.
    l’idea di fare un cappotto interno alle tavelle con isolamento in XPS rasato e rifinito non è corretto perchè le tavelle e la gettatina esterna (fino ad oggi riscaldati dalle dispersioni termiche invernali) avrebbero temperature bassissime e nascerebbero problemi di condensa interstiziale che se alle tavelle farebbero il solletico, al legno farebbero danni.
    si potrebbe pensare di sigillare maniacalmente tutte le connessioni XPS – travetti per impedire punti di passaggio del vapore, ma chi sa se ci si riuscirebbe..
    ovviamente io non conosco la forma della struttura lignea.
    in ogni caso 80mm di XPS offrirebbero pochissimo aiuto contro il surriscaldamento estivo e non offrirebbero nessuna massa interna.

    meglio progettare un isolamento interposto alle travi e, con freni al vapore, la tenuta all’aria del tetto che probabilmente oggi non è garantita, almeno sicuramente non nei punti dove le travi attraversano la muratura.

  14. Avatar Cristian
    Cristian

    Salve vorrei coibentare internamente un tetto (non coibentato)formato da travetti alti 20cm tavelle in laterizio larghe 50cm e sopra gettatina con rete catramina e ondulina. vorrei mettere del XPS RUVIDO di altezza 8 cm tra travetto e travetto e poi tinteggiare l’Xps con lo stesso tinteggio delle camere da letto, per tamponare il caldo d’estate e il freddo d’inverno. Secondo lei e’ una cosa fattibile o vado a sconvolgere l’equilibrio interno? e’ fattibile farlo anche nei bagni?

  15. una barriera al vapore sopra le perline del tetto impedisce al vapore di attraversare l’isolante, ma non essendo sigillato lungo il perimetro il nodo tetto-parete non può garantire la tenuta all’aria.
    se la perlina interna esce dalla muratura esterna parallela alla gronda sui 4 lati, la situazione è più favorevole alla tenuta all’aria.

    in presenza di barriera al vapore il pacchetto tetto attuale non è traspirante
    quindi lo strato di ventilazione che solitamente smaltisce il vapore che attraversa la stratigrafia è superfluo.
    schiumare le estremità per chiudere lo strato di ventilazione? meglio lavorare con il legno.

    immagino che il costo dell’intervento sia elevato: intervenire sul tetto significa un costo di cantierizzazione e di preparazione elevato.
    avrà già scoperto che in definitiva la spesa per il nuovo isolante è irrisoria se paragonata con tutti gli importi del preventivo di intervento sul tetto!

    ecco perchè è importante ragionare bene sulla nuova stratigrafia e sulle prestazioni ottenibili invece che tirare ad indovinare senza conoscere il risultato a priori

  16. Avatar gaddo tarchiani
    gaddo tarchiani

    non ho notato problemi tipo quelli da lei indicati, vero è che non ho avuto modo di vederlo con temperature molto fredde, un muratore che lo ha fatto mi dice che è stato posato una telo barriera vapore sopra il primo tavolato, che poi sia a tenuta all’aria non credo….
    Posso tenere la camera d’aria senza insuflarli dentro l’isolante? perchè è comunque un intervento di un certo costo e vorrei ottimizzare, però tenendola aperta tutto il beneficio del nuovo isolamento in regime invernale lo perdo, ma in quello estivo? e se come dicevo schiumassi le estremità?
    grazie

  17. migliorare l’isolamento termico del tetto in legno senza demolire l’esistente è meccanicamente anche relativamente facile impiegando 2 materiali diversi:
    – un isolante sfuso per riempire l’intercapedine
    – un isolante in pannelli per la posa sopra il secondo tavolato

    il problema è secondo me un altro: trattandosi di un tetto in legno realizzato vent’anni fa quasi certamente non è stato costruito per garantire la tenuta all’aria quindi non solo il pacchetto isolante non ha un freno al vapore sotto di sé, ma esistono passaggi d’aria dall’interno verso l’esterno.
    i passaggi d’aria incontrollati portano a condense interstiziali in alcuni periodi con temperature rigide esterne.
    i passaggi d’aria che condensano si possono notare all’esterno sorvegliando il nodo parete tetto dall’esterno cercando di notare goccioline o annerimento dell’abete.
    i passaggi d’aria sono più facilmente visibili se la perlina interna esce dalla muratura esterna ortogonalmente alla gronda (e non parallela).

    ha notato questo problema nelle mattine con temperature inferiori allo 0°C?

  18. Avatar Gaddo tarchiani
    Gaddo tarchiani

    È stato un errore di battitura, perline, 4 cm di Eps, ventilazione , tavolato e guaina, barriera vapore? Non so, zona climatica è la E

  19. ci sono più ragionamenti da fare sulle possibili alternative per il suo tetto in legno.

    quello che non è chiaro è cosa intende per tavolato da 4cm in EPS: forse quei pannelli sandwich in legno ed eps? sono un po’ troppo recenti secondo me per essere sul suo tetto.

    forse la sua stratigrafia è esattamente come segue:
    perline in abete mm?
    freno al vapore?
    EPS 40mm
    ventilazione mm?
    tavolato in abete mm?
    guaina bituminosa 4mm deteriorata

    una cosa che non ha indicato è la zona climatica di appartenenza.

  20. Avatar gaddo tarchiani
    gaddo tarchiani

    buongiorno mi trovo a dover mettere mano, a causa di infiltrazioni, ad un tetto in legno fatto una ventina di anni fa’, composto da un tavolato di 4cm di EPS, camera d’aria , tavolato con guaina bitominosa sovrastante e manto in coppi .
    Non volendo smontare completamente il tetto, ovviamente per motivi economici, ritiene possibile andare a lavorare sopra la vecchia guaina, posando del materiale che mi aumenti la massa, tipo celenit o altri, per il regime estivo? oppure anche fibra di legno, ma ho seri dubbi per il rischio condensa, utilizzerei la vecchia guaina come barriera vapore e ne farei una nuova al disopra dei nuovi strati. Ma la vecchia camera d’aria? se la lascio mi eliminerà qualsiasi beneficio dei nuovi strati in regime invernale. Potrei chiuderla in corrispondenza della gronda e del colmo e per evitare la circolazione dell’aria ma mi condenserà il vapore proveniente dal basso?
    Cosa mi consiglia di fare?
    grazie

  21. Avatar Federico Sampaoli