Il 2012 sarà l’ultimo anno con le generose agevolazioni del 55%.
Anni fa, durante un corso, un Relatore di cui non ricordo il nome si interruppe e disse: << un giorno la casa passiva sarà un’imposizione, o costruisci così o non costruisci nulla! oggi, nell’era dei balocchi, ci sono le agevolazioni. Fate capire questo concetto ai vostri committenti! Illuminateli! Informateli! Spingeteli nella giusta direzione! Almeno approfittatene tutti!!!>>
Ma cos’è una Casa Passiva?
Una Casa Passiva è una costruzione dove si vive a una temperatura confortevole sia nel periodo invernale che estivo senza ausilio si impianti di riscaldamento e di raffrescamento tradizionali.
Le Passivhäuser sono così ben coibentate e ben sigillate che quasi il riscaldamento sarebbe superfluo: il fabbisogno è così basso che un impianto di riscaldamento tradizionale sarebbe veramente inutile. Così basso che nei giorni più freddi dell’inverno è sufficiente un piccolo apporto di calore extra! Per capire meglio: bastano 10 Watt per metro quadro, l’energia di 10 candeline di Ikea per 30 metri quadri.
Lo standard Passivhaus è riconosciuto a livello mondiale ed è sinonimo di massimo confort indoor.
Quali sono i due principi fondamentali?
- Ottimizzazione delle dispersioni termiche
- Ottimizzazione degli apporti solari e interni (del tutto gratuiti).
Oggi non si realizza una casa passiva con la pancia, con il buon senso e con l’esperienza sul campo, come faceva il Dr. Feist in Germania agli albori di questa tecnica. Oggi la chiave per ottenere una casa passiva è un attento calcolo di progetto.
La progettazione di case passive è una collaborazione dall’inizio alla fine tra Architetto, Strutturista e Termotecnico: un meraviglioso e semplice percorso.
L’ottimo concetto di un involucro coibentato tra i 25 e i 40 cm con finestre triplo vetro permette di intrappolare il caldo in casa. L’ermeticità della casa garantisce che non ci siano passaggi d’aria non voluti. E respirare? All’aria fresca ci pensa una ventilazione meccanica controllata che funziona in modo continuo e permette di recuperare il 90% del calore dell’aria viziata cedendolo all’aria fresca immessa negli ambienti.
Pensate che anche prelevando aria esterna a 0 °C, l’aria immessa negli ambienti avrà una temperatura superiore ai 16 °C e questo senza ausilio di riscaldamento.
Recupero energetico a parte, nessun ambiente contiene aria viziata e stagna! Quindi inutile preoccuparsi delle finestre chiuse!
Il sole riscalda gratis in inverno, lo standard di Casa Passiva vince la dispersione di energia: questo è l’obiettivo del progetto Passivhaus. Dove troviamo il resto dell’energia che serve alla casa? Nel calore sviluppato dalle persone, nell’illuminazione interna, nelle apparecchiature presenti negli ambienti, o cucinando o facendo le docce etc.
In estate, al sole (più alto nel cielo) non viene permesso di entrare nell’involucro grazie alle schermature ben progettate davanti ai serramenti o al verde del giardino.
Come costruire l’edificio passivo? E’ indispensabile:
- una forma compatta,
- un buon orientamento verso sud,
- grosso spessore della cibentazione,
- un’ ottima serramentistica (Uw = 0,75 W/(m²K))
- un’ ottima tenuta all’aria (n50=0,4 h-1)
- un impianto di ventilazione confortevole con recupero di calore (92%)
Progettare e realizzare un edificio di qualità è una cosa possibile anche in Italia, lo standard Passivhaus è un’opportunità da prendere al volo! Non lasciamocela scappare!
Costruire in questo modo quanto costa di più? Circa l’8% in più.
Casa passiva = comfort = benessere abitativo = consumi quasi nulli
Comfort e benssere la virtù, il non consumo la conseguenza!
>>> articolo scritto in collaborazione con Marco de Pinto:
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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