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isolamento esterno a cappotto - Un cappotto di grosso spessore o 1 cm di Aerogel ? 1

Un cappotto di grosso spessore o 1 cm di Aerogel ?

82 risposte

Già nel precedente articolo, “Ragionare sull’isolamento interno“, ho scritto dei materassini in aerogel nanoporoso rinforzato con fibre, proprio perchè in assoluto offrono veramente prestazioni considerevoli.

muratura in mattone pieno

Se decidiamo di migliorare l’isolamento di una vecchia muratura in mattone pieno che allo stato di fatto ha un valore di trasmittanza pari a, probabilmente, U = 2,05 W/(m2K) (questa è l’energia che attraversa la parete e si disperde) senza spessori esagerati che modificano completamente l’estetica dell’edificio, possiamo posare 1 cm di Aerogel Spaceloft:

 spaceloft-1cm

cosa otteniamo con 1 cm di Aerogel?

Un notevole miglioramento: U = 0,83 W/(m2K). Un bel salto se confrontato con il valore U 2,05 ! Con soli 10 mm di spessore abbiamo più che dimezzato le dispersioni invernali.

Con 20°C all’interno e -10°C all’esterno la temperatura superficiale interna della parete sale a 16.8°C. Prima, la vecchia parete raggiungeva solo 12°C, quindi elevato rischio di condense superficiali ed elevato rischio di formazione di muffa.

costo isolamento in Aerogel

Un intervento certamente più intelligente se paragonato al solo ritinteggio delle facciate, ma con una spesa veramente elevata: 150€/mq non sono pochi per un materiale isolante e non abbiamo ancora raggiunto un ottimo valore di isolamento.

alternativa all’ Aerogel

Con lo stesso investimento, cosa possiamo permetterci? un sistema a cappotto certificato e di grosso spessore in EPS (non certo frutto di nanotecnologie…. ma comunque svolge il suo compito!)

 eps-20cm

Con 20 cm di eps otteniamo una trasmittanza di U = 0,18 W/(m2K)

confronto economico tra 2 sistemi di isolamento termico Aerogel > EPS:

Per entrambi i sistemi dobbiamo considerare che oltre al costo del pannello, c’è il costo dei componenti del sistema (collante, rasante, finitura, rete, tassello ecc ecc) quindi:

  • costo dei componenti del sistema circa 20€/mq per entrambi (sia Aerogel che EPS)
  • costo Aerogel spessore 10mm: 150€/mq
  • costo EPS grigio spessore 200mm: 20€/mq

conclusioni

Se uso un materiale isolante costosissimo e sottilissimo lo devo impiegare perchè l’edificio lo richiede, perchè risolvo dei problemi di posa delicati e particolari, perché l’estetica me lo impone, perché le distanze dal vicino devono essere rispettate.

i materiali speciali usiamoli in casi speciali!

  • Se non posso ingrossare una parete, usiamoli!
  • Se non voglio chiudere troppo il foro finestra isolando le spallette, usiamoli!
  • Se in facciata ho un fregio da conservare o non voglio annegarlo nell’isolamento, usiamoli!

federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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82 risposte a “Un cappotto di grosso spessore o 1 cm di Aerogel ?”

  1. @ paolo

    i primi cm di isolante sono quelli che cambiano drasticamente la dispersione termica.
    se poi usiamo un isolante molto spinto, va da sé che otteniamo ancora di più 🙂
    ogni casa va guardata nei suoi particolari di forma e articolazione per immaginare tutte le complicazioni di un progetto di isolamento.
    con un calcolo termico si può simulare sia la prestazione estiva che invernale della parete
    con isolamento esterno
    con isolamento interno
    con insufflaggio della intercapedine in aggiunta all’isolamento esterno/interno
    capire i costi
    capire l’ipotetico risparmio sulle dispersioni

  2. Buongiorno Federico, quindi ha comunque senso anche la posa di un solo centimetro di aerogel? La mia è una unifamiliare piccola quadrata con pareti di 10 m di lunghezza x 2,40 di altezza e tetto appena isolato con 16 cm di lana di vetro. Ho pensato a questo materiale per via dei serramenti interni ed esterni appena cambiati,gronde murate, bow Window a sbalzo problematica etc. Mi chiedo se anche un solo cm possa dare i suoi frutti. O se meglio accoppiarlo anche a insufflaggio nelle pareti, visto che sono a casetta (esterno mattino pieni, interno forati). Ambiente freddino e umido, prealpino Lombardo.
    Grazie infinite per il suo riscontro e complimenti per la sua utilissima attività divulgativa!

  3. @ stefano

    perfetto allora!

  4. Avatar Stefano
    Stefano

    Grazie mille lo farò presto, il ponte termico penso non sia grave poiché all’esterno il cappotto supera il solaio e arriva a toccare la gronda.

  5. @ stefano

    si fa quel che si può.
    come spessore intendo!
    l’EPS non è certamente un isolante raccomandabile per interni.
    può ancorare al soffitto dei travetti spessore 40mm con isolante interposto,
    freno al vapore sigillato perfettamente
    fibrogesso.
    per attenuare il ponte termico della testa delle murature esterne bisognerebbe risvoltare verticalmente l’isolamento interno per una 30ina di cm

  6. Avatar Stefano
    Stefano

    Si oppure senza controsoffitto rasando direttamente i pannelli ma con 4 o 5 cm credo che il gioco non valga la candela. Vero anche che se scendessi 2 cm in più non credo che vada nessuno a sindacare ma comunque non posso fare 10 cm con un altezza attuale di 2,74.

  7. @ stefano

    già, sarebbero troppi danni potenziali.
    intende isolare il solaio del sottotetto all’intradosso con EPS, cioè il soffitto dall’interno?
    quindi un controsoffitto con isolante interposto?

  8. Avatar Stefano
    Stefano

    Sono in provincia di Rieti, avevo pensato anche io alla cellulosa ma non si può entrare, ci sono muri che sostengono i tabelloni ogni 90 cm, sopra i tavelloni c’è il calcestruzzo dovrei rompere tutto. Oppure dovrei bucare tegole e cemento ogni 90 cm ma non credo che si possa fare, EPS grigio da sotto?

  9. @ stefano

    quindi stiamo al Sud?
    per il sottotetto non accessibile non resta che l’insufflaggio di fiocchi di cellulosa o perlite.
    se si interviene sulle falde, a parte la spesa, dobbiamo usare fibra di legno o canapa o sughero

  10. Avatar Stefano
    Stefano

    Ma certo, anche il mio programmino amatoriale mi dà 0,17 w/m2k con 18 cm di EPS grigio su un tufo da 30. Penso che una trasmittanza inferiore a 0,2 sia comunque il top. Nella casa odierna ho 0,29 nei muri e si sta veramente bene. Il problema è il soffitto, tetto a nido d’ape non si può entrare per intervenire da sopra, da sotto potrei scendere solo 4 cm altrimenti vado sotto i 2,70 di altezze. Cosa mi consiglia tenendo conto di questa stratigrafia: solaio laterocemento 18, mansarda con altezza da 0 a 1,80 al centro, tavelloni da 6 cm, 3 cm di xps giallo e poi tegole? Grazie

  11. @ stefano

    erano tutti contro… esattamente! oggi superare gli 8cm è quasi normale eppure c’è molta paura per un cappotto di grosso spessore, come se succedesse chi sa quale problema.
    il vero problema è che dopo i 24 26cm di spessore siamo sulla soglia della casa passiva, e raramente trovo la disponibilità ad affrontare realmente lo studio e il progetto di una casa passiva.
    comunque dopo i 180mm di spessore di un sistema a cappotto in EPS con grafite la casa, se esposta favorevolmente al sole e se monta finestre triplo vetro si comporta per la maggior parte dell’inverno come una casa passiva.

  12. Avatar Stefano
    Stefano

    Ha ragione, quando feci la mia attuale casa mi prendevano in giro perché 8 cm di EPS grigio erano troppi secondo loro, io avrei fatto 12 ma avevo tutti contro ingegnere compreso! Per fortuna il poroton aiuta e ne è uscita una prestazione comunque accettabile. Classe B secondo i calcoli.

  13. @ stefano

    ricordo ancora i cantieri dove 60mm di isolante sembravano un’enormità…

  14. Avatar Stefano
    Stefano

    Probabilmente il programmino che uso io non è preciso a me da valori più bassi, a questo punto facciamo 30 ?

  15. @ stefano

    con un cappotto da 20 cm di EPS grigio non si ottiene una trasmittanza di 0,14 a prescindere dall’intonaco esterno esistente, dall’intonaco interno esistente e dalla qualità del mattone pieno.
    dipende sempre dallo stato di fatto e dalle caratteristiche degli strati ante operam.
    un cappotto da 12 cm di EPS grigio disperde circa 0,25W/mqK ma visto il materiale povero sarebbe assurdo pagare ponteggio, professionista, lavaggio delle superfici, zoccolo di partenza, collante, tasselli, rasante, rete di armatura, rasatura, primer, finitura, nuovi davanzali, spostamento pluviali, gocciolatoi, angolari per applicare un pannello da soli 12 cm di spessore 😉
    meglio 26cm di spessore! ci sarà solo la maggior spesa del pannello e del tassello più lungo.

  16. Avatar Stefano
    Stefano

    Salve, con un cappotto da 20 cm di EPS grigio si ottiene una trasmittanza di 0,14 non 0,18. Sono appassionato della classe A e ne sto costruendo una seconda ma secondo me cappotti superiori a 12 cm sono veramente esagerati. Anche avendo alluminio al posto della muratura con 16 cm si scende a 0,19.

  17. @ mauro

    se stiamo progettando per l’isolamento dal caldo significa che stiamo cercando di ottenere un elevato numero di ore di sfasamento termico.
    immaginiamo di rivestire un setto in cemento armato da 30cm di spessore, molto disperdente:

    ante operam: la trasmittanza U, anche considerando l’intonaco interno, vale quasi 3 W/mqK (come una vecchia finestra) e lo sfasamento termico è di 8 ore scarse pur presentando l’enorme massa superficiale pari a circa 750 kg/mq

    post: (dopo l’applicazione di 1 cm di Aerogel (0,015 W/mK (valore tabellare))) succede il miracolo del valore di trasmittanza U dove si scende da 3,00 W/mqK a 0,99 W/mqK 🙂 mentre lo sfasamento termico migliora raggiungendo solo le 9 ore 🙁

    che dire?

  18. Avatar Mauro Faè
    Mauro Faè

    Salve,
    ho avuto modo di confrontarmi con il produttore dell’isolamento in Aerogel ed ho ricevuto un informazione su cui vorrei la sua opinione ovvero che il coefficiente di conducibilità termica Lambda dei pannelli in Aerogel è costante al variare della temperatura.
    Negli altri materiali utilizzati per l’isolamento la misura viene fatta a 10°C secondo normativa ed è noto che il valore cambia al variare della T di test. In letteratura ho riscontrato variazioni dell’ordine del 15-20% ma non sono dati certificati se la temperatura sale di 25-30°C.
    Non varrebbe la pena considerare anche questo dato soprattutto nelle condizioni di isolamento dal caldo?

  19. @ francesco

    un isolamento con Aerogel di murature esterne molto spesse in mattone pieno ha il grande pregio di lasciare l’aspetto originale quasi intatto.
    in base ai particolari costruttivi, ai dettagli della facciata e alla tipologia dei fori finestra sarà importante cercare di attenuare i ponti termici più importanti per avere soddisfazione dall’intervento.

    le ricordo che la posa del nuovo serramento va progettata insieme al sistema a cappotto

    il salto energetico:
    il bilancio energetico ante e post riguarda un insieme di fattori e dunque parlare del solo isolamento parete non ha senso

  20. Avatar Francesco Scibilia
    Francesco Scibilia

    La ringrazio per la risposta ! Chiedevo in quanto stiamo valutando la ristrutturazione del condominio e la coibentazione delle facciate.. Milano.. palazzo 4 piani.. una settantina di appartamenti.. edificio primi del 900.. stabile vecchia Milano.. con ballatoi e costruito in mattoni pieni .. murature maestre molto spesse.. ovviamente classe G.. secondo lei con aerogel che salto energetico si può ottenere?

  21. @ francesco

    la stratigrafia va calcolata inserendo tutti gli strati della parete intonaci compresi, comunque “grossolanamente” la trasmittanza U si dimezza raddoppiando lo spessore dell’isolante.

  22. Avatar Francesco
    Francesco

    Buonasera, che differenza si nota nei diversi spessori di pannelli aerogel in termini di trasmittanza termica?

  23. @ cristina

    la favola dei muri che respirano non la sentivo più da qualche anno 😉 probabilmente si riferiva alla normale migrazione del vapore che d’inverno prende la direzione interno-esterno e d’estate viceversa.
    e in effetti ci sono dei prodotti che se applicati compromettono la permeabilità al vapore.
    aggiungo che la permeabilità al vapore non va giudicata da sola, ma sempre in relazione allo spessore dello strato che stiamo valutando.

    comunque in centro storico probabilmente si dovrà ragionare su un isolamento interno, che nel caso di muri in pietra tra 55 e 70cm non sarebbe affatto una cattiva idea.
    non conosco la sua zona climatica di appartenenza e né conosco il suo microclima e l’esposizione solare, ma immagino che muri così spessi garantiscano una buona protezione in piena estate, mentre a primavera forse la grande massa contenuta fatichi a salire di temperatura.
    un isolamento interno con materiali permeabili al vapore e attivi capillarmente offrirebbero un accettabile isolamento e un clima interno molto più confortevole.
    è un lavoro che si può fare a step stanza per stanza.
    se il piede della muratura ha qualche problema di risalita di umidità, si risolverebbe anche quello.
    rispetto ai nanogel occupa un po’ di spessore quindi deve tener conto di almeno 30-40mm di spessore.

    non dimentichi di valutare la sostituzione dei serramenti nello stesso intervento.

  24. Avatar Cristina

    Vivo in casa di corte in centro storico, con muri in pietra tra 55 e 70cm. Il mio geometra dice No Cappotto, vuoi per divieto comunale vuoi perché i muri non respirerebbero più. Ha ragione su tutto? E il nanogel sarebbe proponibile per muri in pietra spessi e con grandi ponti termici? Nanogel all’esterno o all’interno?
    Grazie per cortese risposta 🙂

  25. @ Antonio

    dovrei fare il calcolo, le rispondo martedì dallo studio.
    Quale Aerogel e di che spessore è preso in considerazione?

  26. Avatar Antonio Chilelli
    Antonio Chilelli

    La trasmittanza di pannelli polistirolo EPS cm 10,si può ottenere con aerogel

  27. @ massimiliano

    progettando l’isolamento di una facciata, spesso capita di dover fare dei compromessi sugli spessori dell’isolante. questa soluzione è sempre da preferire rispetto all’interruzione dell’isolante che causerebbe un ponte termico molto forte.

  28. Avatar Massimiliano Spagnolo
    Massimiliano Spagnolo

    Perciò secondo lei si potrebbero abbinare a seconda delle varie necessità.
    Una parte cieca con EPS, una con vincoli di finestre e scarichi pluviali con AEROGEL

  29. l’idea di isolare una muratura un po’ all’interno e un po’ all’esterno non è corretta. meglio decidersi ed investire bene nell’intervento di isolamento termico che si è deciso.
    è vero che pochi centimetri di isolamento possono anche dimezzare le dispersioni termiche della parete. nel senso che la trasmittanza della parete si dimezza.
    non confonda questa informazione con il dimezzare la bolletta per riscaldamento!
    le dispersioni del periodo di riscaldamento sono anche altro e la sua casa non è una superficie omogenea vastissima di muro.
    tornando all’argomento cosa fare:
    se deve comunque mettere mano all’intonaco interno o se vuole fare i lavori a step può essere una buona idea isolare da dentro con un nuovo termointonaco.
    se invece può permettersi un ponteggio e progettare un isolamento dall’esterno perchè anche magari la finitura esterna dell’edificio ha bisogno di essere sistemata, allora si intervenga dall’esterno per mille buone ragioni, tenendo una buona massa interna isolata esternamente.
    sono comunque tantissimi i fattori in gioco, la fattibilità e le caratteristiche delle facciate, i fori finestra, il tipo di davanzale.
    sono tante le cose da considerare.
    per intervenire dall’interno senza tanti sconvolgimenti non ci sono solo i termointonaci, anche lastre di basso spessore e con garanzia di salubraità.
    le scrivo tutto questo senza sapere la zona climatica di appartenenza, anche qui si apre un capitolo importante…
    ringrazio per il complimento

  30. Buongiorno . Intanto complimenti per la passione e la professionalita ( oramai 2 rarità ) . Nell’infinità di materiali isolanti termici mi sono imbattuto in intonaci a base calce e sughero , adatto anche da interno . Ora ben sapendo che i miracoli non si fanno , mi chiedevo se un doppio intonaco , quindi esterno ed interno da 2 cm ognuno , ha senso , e lavora bene senza muffe ecc.. Ha senso poi fare solo 2 cm di intonaco interno a livello di risparmio energetico ? oppure tanta fatica per nulla ? ho letto che 1 cm di questo intonaco riduce del 25% le dispersioni . La ringrazio anticipatamente .

  31. il compromesso di prevedere due materiali diversi per isolamento termico può essere anche accettabile e qui c’è una vera ragione per giustificarne la necessità.
    prima di proseguire con la progettazione della posa del cappotto è indispensabile decidere come realizzare il foro finestra e a maggior ragione se c’è un avvolgibile a complicare le cose.
    circa la vmc lei deve preventivare oltre 1000€ per macchina ma sono ben spesi se ottimamente canalizzati (questo dipende dalla disposizione dei vani e dalle necessità personali).
    le verifiche e i calcoli servono a lei per capire esattamente il ante e post operam in periodo estivo e in periodo di riscaldamento. un modo intelligente per decidere con il suo tecnico sia l’investimento economico e sia i relativi spessori di intervento.

  32. la casa è degli anni 60-70 e necessita di una rifacimento completo, i serramenti sono da cambiare, così come è da rifare l’impianto elettrico/idraulico/riscaldamento/etc..
    l’esposizione della parete fronte strada è nord/nord-est zona climatica E.
    Niente davanzali e gli oscuranti sono avvolgibili in cassonetti di legno come si usava una volta.
    Per la VMC pensavo a installarne una a piano, puntuale a doppio flusso con un canale per servire anche il bagno, ma devo valutarne il costo.
    Non ho dati sulla stratigrafia, e non penso che il geometra abbia fatto una perforazione del muro per vedere come è fatto. Dopo tutti i suoi articoli che ho letto mi è venuto il vago sospetto che il mio geometra ha fatto un lavoro senza fare le opportune verifiche e calcoli..

    Secondo il suo parere due materiali diversi di cappotto possono coesistere insieme o danno luogo a problematiche di isolamento?

    Grazie

  33. se dovessi offrirle la mia consulenza le chiederei:
    la facciata esterna verso strada è bisognosa di rifacimento oppure è in ordine?
    i serramenti sono da rinnovare contestualmente all’intervento di isolamento termico delle parti opache oppure restano come sono
    i serramenti come sono?
    in che posizione sono installati o , se da rinnovare, dove verranno installati?
    qual’è la sporgenza dei davanzali dalla facciata?
    quali sono gli elementi oscuranti?
    la parete verso strada comunale che esposizione ha?
    sono presenti terrazzi balconi o altri aggetti?
    internamente la casa ha bisogno di un rinnovamento?
    a che anno risalgono le pitture murali interne?
    è in valutazione l’installazione di qualche VMC puntuale o brevemente canalizzata per servire due o più locali con una macchina sola?
    che tipo di muratura perimetrale abbiamo? spessore intonaci compresi?

    poi parleremo di materiali e spessori.

  34. Avatar Stefano

    Buongiorno,
    devo ristrutturare una casa fronte strada, cioè che ha un lato che si affaccia direttamente sulla strada senza muro di cinta, giardino o altro, diciamo che aprendo la porta di casa c’è immediatamente il marciapiede pubblico, e tra i vari lavori che andremo ad eseguire c’è la volontà di isolare la casa con un cappotto esterno.
    il geometra che ci segue ci ha consigliato di fare il cappotto esterno al posto di quello interno, nonostante che ci sia il vincolo di non occupare suolo pubblico sulla facciata fronte strada, per via delle maggiori prestazioni. Per aggirare il problema ha suggerito che tale facciata (circa 50mq) sia rivestita di 30 mm di AEROPAN (i 3 cm richiesti verranno ricavati andando a raschiare la facciata esistente, e togliendo circa un cm di muratura dai 30 attuali), mentre i restanti tre lati della casa (tot 136mq) li vorrebbe fare con 80 mm stiferite GT (o equivalente).

    C’è qualche problema nell’utilizzare due materiali diversi per il cappotto?
    Come posso risolvere senza dover usare l’aeropan su tutta la casa (che costerebbe veramente troppo)?
    Se dovessi optare per fare il cappotto interno, oltre a ridurre le dimensioni interne, che svantaggi avrei?

    Grazie

  35. trattandosi di un box auto è corretto posare pannelli in idrati di silicato di calcio: è un Sistema di isolamento massiccio, completamente minerale, incombustibile.

  36. Ho letto con grande interesse i vari articoli pubblicati ma purtroppo non ho ancora trovato una risposta alla mia problematica:
    Il locale sottostante la mia cucina è occupato da un box (di mia proprietà) non riscaldato e con una necessaria presa d’aria verso l’esterno quindi molto freddo (zona Milano).
    Il pavimento della cucina risulta decisamente freddo e per ovviare almeno in parte a questo inconveniente pensavo di isolare il soffitto del box (purtroppo non posso intervenire anche sulle pareti del box a causa del passaggio di varie tubature).
    Quale materiale pensate abbia il miglior rapporto costo/beneficio tenendo in considerazione che:
    lo spessore non dovrebbe superare i 10 cm
    Gradirei una finitura cartongesso o materiale similare possibilmente verniciabile per non andare a modificare troppo l’estetica del box.

    Ringrazio anticipatamente.
    Cordiali Saluti
    > Renato Marino

  37. se si conosce la qualità della muratura è possibile calcolare la stratigrafia precisa e conoscere le prestazioni con il già previsto sistema a cappotto spessore 12cm.
    presumo che il risultato sia abbastanza buono e sconsiglio di progettare anche un isolamento interno per non rovinare il comfort estivo che non va a braccetto con la coibentazione sul lato interno.
    se l’intonaco interno è mancante o da rifare, si può investire un po’ nella qualità della miscela e nella pittura murale.

  38. Avatar federico
    federico

    salve volevo investire il più possibile nell’ isolamento dell’ involucro e x il cappotto ho pensato a 12cm( di più non posso..).di eps con grafite lambda 0.31 su casa del 1974 con muri da 30 cm zona climatica E.Si può isolare anche l’interno con 4-5 cm con quali materiali? calcio silicato, termointonaco…o cos’altro? problemi di condensa interserziale? e che prestazioni riuscirei a raggiungere?

  39. certo l’aerogel può essere la soluzione.

  40. Buongiorno,

    vorrei un parere su un problema che ho riscontrato nella mia abitazione in fase di costruzione.
    Il progetto della mia casa prevede una vetrata di grandi dimensioni posta a SUD e, per evitare il surriscaldamento della zona attigua alla vetrata, vorrei far installare dei frangisole.
    Purtroppo il mio geometra non ne ha previsto l’alloggiamento e, da qui, nascono le mie problematiche.
    Parlando con il fornitore di frangisole, mi dice che serve un alloggiamento da almeno 12 cm (per l’impacchettamento delle lamelle).
    Considerando che nella mia abitazione è previsto un cappotto termico in EPS con spessore di 14cm + 1cm di rasatura, mi restano solamente 2cm per isolare la zona del cassonetto per le lamelle.
    Per evitare il formarsi di condense, l’AEROGEL può essere una soluzione?

    Grazie

  41. se il suo problema sono solo le dispersioni invernali, e non il caldo estivo, allora può indifferentemente acquistare qualsiasi materiale per coibentazione e posarlo sul solaio.
    non sceglierei materiali fibrosi pericolosi per la salute visto che si tratta di un fai da te.
    leggi anche
    https://espertocasaclima.com/2015/04/non-consiglio-materiali-isolanti-rischiosi-per-la-salute/
    https://espertocasaclima.com/2012/12/coibentare-interno-fibra-legno-lana-roccia/

  42. Avatar federico
    federico

    Buongiorno,
    in vista del prossimo inverno avrei intenziione di coibentare il sottotetto, ora, nella giungla di prodotti, volendo poi ricoprire la coibentazione suddetta del sottotetto con perlinato o tavole, il mio problema e’ il seguente, credo di tutti: cosa metto? Io pensavo lana di roccia, evitavo il polistirolo perche’ poi si sgretola, e lo portano via le formiche(l’ho visto con i miei occhi, giuro!;)
    Insomma, sono un espertone, vi prego, aiutatemi!!;)
    Altra cosa, volevo comprare il materiale online per risparmiare, dove lo prendo?
    Grazie

  43. se facessi consulenza a lei avrei proposto eps grigio

  44. Avatar federico
    federico

    Ero indeciso tra lana di vetro e il polistirolo additiva to con grafite ma sono indeciso x la traspirabilità e il caldo cosa mi consigliate?

  45. la cellulosa è perfetta per coibentare un sottotetto ed ottenere un’ottima protezione dal caldo.
    personalmente non amo i pannelli in lana di vetro per il loro contenuto di resina termoindurente e relative emissioni nell’aria di sostanze inquinanti come formaldeide e altri composti organici volatili (VOC).
    per conoscere la trasmittanza ottenibile con questo sistema a cappotto si deve calcolare la stratigrafia intera, ma certamente la capacità di contenere le dispersioni invernali sarà buona.
    il punto debole sarà invece la capacità di proteggere la struttura dal caldo estivo perchè il calore specifico dei pannelli in lana di vetro è scarso.
    è vero che siamo in zona climatica E, ma le estati sono calde.

  46. Avatar federico
    federico

    Salve ho una casa anni 70 con muratura da 30 cm vorrei fare un cappotto esterno con il nuovo pannello isover clima 34 g3 in lana di vetro max 10 cm in zona climatica e che svantaggi potrei avere con questo materiale e + – che trasmittanza ottengo?x il solaio vorrei insufflare 30 o 20 cm di cellulosa…ma in estate c’è pericolo che prenda fuoco non avendo tetto isolato?grazie

  47. Giusto, domanda posta male!
    La fase di preventivi si è conclusa qualche mese fa, o almeno credevo.
    Finita la quale, eravamo quasi decisi a mettere un cappotto di lana di roccia per la sua maggior traspirazione e con uno spesso di 14 cm come consigliavano nostro geom. e alcuni tecnici.
    Poi un bel giorno mi presentano Eco 2 della econanosil…
    Rasante di 8 mm che fa quanto un cappotto in materiale tradizionale di 12 cm.
    Allora penso……non sposto più i cavi ENEL che passano da casa; non smuro più le soglie di porte e finestre; e il tutto viene eseguito in 4 o 5 giorni, un bel risparmio di soldi considerando anche i ponteggi il suolo pubblico e mano d’opera ecc.ecc..

    Allora penso…..MA è tutto vero?

  48. non consiglio ad un committente come nemmeno ad un progettista di rivolgersi a due o tre ditte per ricevere un’offerta per applicazione di isolamento termico:
    se chiamo la ditta A mi proporrà un cappotto in eps bianco da 8cm
    la ditta B mi proporrà una lana di roccia da 12
    e la ditta C mi proporrà un sughero bruno da 10.

    cosa ho ottenuto? quante settimane ho atteso per ricevere le offerte? quanto tempo ho dedicato per i sopralluoghi delle varie ditte?
    quanto tempo ho perso in conclusione?

    e alla fine, la ditta A mi ha proposto mele, la ditta B pere e la ditta C cavoli.
    si possono confrontare mele pere e cavoli?

    la mia casa aveva bisogno di mele o di cavoli? e di pere non aveva bisogno?

    consiglio di progettare l’isolamento termico dell’involucro e solo successivamente raccogliere offerte per i debiti confronti.

    Quindi il commento che avrei voluto leggere era:
    Salve, una ditta è venuta a casa mia dicendo che poteva realizzare il cappotto di basso spessore (8mm) che io avevo richiesto, convinto del fatto che questo sistema offra gli stessi valori di uno realizzato in lana di roccia (o similare) di 14 cm.

    So veramente poco di nanotecnologie, ma ho scritto qualche articolo che consiglio di leggere https://espertocasaclima.com/?s=nanotecnologie

  49. Salve, una ditta è venuta a casa mia dicendo che poteva farmi un cappotto di basso spessore (8mm) e che poteva sostituire in efficenza uno realizzato in lana di roccia (o similare) di 14 cm.
    E’ vero?
    Scheda prodotto:
    ECO1
    Quantità per unità
    5 Lt
    Finitura
    Traslucida
    Spessore
    2 mm ca.
    Conducibilità termica nanomolecola
    ? = W/mk
    Viscosità
    3.500-4.000 cps
    Densità
    1.02 kg/litro
    Completa polimerizzazione prodotto
    30 gg
    Rapporto di copertura per unità (5lt)
    mq ca. (con tre mani)
    Permeabilità al vapore d’acqua
    ? = 7,30 a 23°C

  50. l’insufflaggio sull’esistente è sempre caratterizzato da molti ponti termici non risolti. questo è il grande difetto.
    circa il materiale da insufflare.. ci sono materiali molto più naturali e privi di emissioni rispetto alle schiume.

  51. Avatar Luca Cipicchia
    Luca Cipicchia

    Salve sono proprietario di in appartamento di circa 90mq con terrazzo sopra è una intercapedine nei muri esterni (l’esterno è a faccia vista) mi consiglierebbe insuflaggio di schiuma nell’intercapedine…con quale materiale?? Ho letto anche delle perle sono migliori?? Ah mi dimenticavo l’Intercapedine è di circa 10 cm di spessore

  52. un sistema a cappotto esterno è sempre la soluzione migliore perchè migliora la situazione dei ponti termici strutturali.
    se si può isolare anche all’intradosso del primo solaio (sotto al pavimento) meglio farlo.
    i fori sono sempre ponti termici. non conosco l’esigenza dell’edificio.
    staccare i mobili di 5cm dalle pareti a rischio muffa aiuta.

  53. Avatar Doriano

    IO ho un problema di condensa tra zoccolino interno e pavimento. Mi è stato proposto di fare un cappotto esterno in eps di 8 centimetri e di isolare il solaio sotto il pavimento . La mia casa è rialzata da terra da uno zoccolo di cemento di circa 1 metro.Mi hanno detto anche di fare dei fori in più allo zoccolo per fare respirare meglio la casa sotto. Mi è stato proposto anche la nanotecnologia 2 millimetri di spessore esterno e 2 3 millimetri di pavimento interno a dei costi un pò altini e quando avrò il prezzo finale ve lo faccio sapere . A dimenticavo : se metto dei mobili contro le pareti esterne soprattutto a nord la condensa aumenta.Potete aiutarmi io abito in versilia e qui di cappotti edilizi ci cpiscono poco. grazie

  54. Personalmente non sono favorevole a questi materiali che non ritengo salubri. Non sono chimico, ma io non lo consiglierei, specialmente non lo installerei sul lato interno.
    Parlando invece di termoisolamento devo ricordarvi che la coibentazione dall’interno peggiora il comfort estivo.
    Perciò se si insiste sull’idea di coibentare ulteriormente dall’interno si deve anche progettare uno strato massivo per riequlibrare la capacità areica del lato interno interno.
    Ovviamente tutti gli strati, per il mio modo di vedere e progettare, dovranno essere salubri e naturali. In fondo è tutto materiale che ci portiamo in casa! che vivrà con noi!

  55. Salve, ho una villatta in provincia di Pavia zona E, dove ho da poco realizzato un cappotto in eps da 10 cm, (non potendo fare ulteriore spessore esterno)ottenendo una trasmittanza di U= 0,255 W/m2K. Volevo sapere se era fattibile effettuare isolamento ulteriore dall’interno con questi pannelli in aerogel (http://www.edilportale.com/prodotti/teknowool/pannello-termoacustico-in-aerogel-e-gesso-rivestito/aerowall_80678.html). Grazie

  56. Personalmente ho raccolto lamentele di irritazione delle vie respiratorie da parte dei posatori. Certamente con protezioni adeguate, le opere possono essere svolte in sicurezza – ma le polveri sparse in cantiere? e quelle che volano con le correnti d’aria? e le nano polveri fin dove arrivano? e gli abiti e i capelli?

  57. Avatar Massimo

    Sono un applicatore e ho notato che spesso le problematiche di isolamento sia interne che esterne sono da valutarsi da zona a zona e da verificare lo stato attuale del clima esistente. Alcuni problemi di natura come muffe,o frigidità dell’ambiente sono riuscito ad eliminarli con procedure semplici e durature con risultati ottimali per i clienti.

    Ora sto valutando di ottimizzare ancor di più questi risultati utilizzando l’Aerogel come isolante e ritengo sia il top in assoluto sia come risultati in durata e come costo.

  58. se può interessare, visto il topic, un sito dove è possibile acquistare i feltri in aerogel a prezzi molto vantaggiosi http://www.buy-aerogels.eu/

  59. Avatar Alessandro
    Alessandro

    La ringrazzio moltissimo per il suo parere tecnico quello che mi ha detto é stato il mio primo pensiero.

  60. Avatar Federico Sampaoli