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fisica edile e isolamento termico x negati - Devo scegliere l'isolante in base alla sua conducibilità termica lambda? 1

Devo scegliere l’isolante in base alla sua conducibilità termica lambda?

17 risposte

La conducibilità termica è una caratteristica del materiale isolante! Si dice anche conduttività termica e nelle schede tecniche leggerete “valore lambda” scritto come la lettera dell’alfabeto greco:

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Ci dice quanta energia riesce a fluire attraverso il materiale isolante, quindi teniamo bene a mente che…

  • valore lambda basso = alto isolamento termico 🙂

devo scegliere l’isolante in base alla sua conduttività termica?

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Assolutamente NO: devo scegliere solo l’isolante che mi serve!

  1. scelgo il materiale più adatto al suo impiego (se sto isolando le fondazioni in cemento armato userò l’XPS e non la canapa 😉 ), (se sto isolando dall’interno la cameretta di mia figlia non userò la lana di roccia, ma il calcio silicato, che è molto igroscopico e non è pericoloso per la salute 😉 ), (se sto isolando un tetto in legno non userò la lana di vetro ma userò la fibra di legno 😉 )
  2. verifico se l’isolante che ho scelto mi garantisce un’ ottima protezione dal surriscaldamento estivo (tutti isolano dal freddo 🙂 ma pochi isolano dal caldo 😉 )
  3. verifico che la conducibilità termica dell’isolante che ho scelto mi permetta di raggiungere la trasmittanza termica U che mi permette di usufruire delle detrazioni fiscali (rileggi questo articolo https://espertocasaclima.com/2022/01/10/esperto-casaclima-facile-part-2-trasmittanza-e-valori-limite/)

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TIP:

  • se un isolante mi garantisce una ottima protezione dal surriscaldamento estivo, di conseguenza si raggiunge una trasmittanza termica U molto bassa 🙂 🙂 🙂
  • se un isolante mi garantisce una trasmittanza termica U molto bassa, NON è detto che si ottenga un’ ottima protezione dal surriscaldamento estivo 😐

definizione di conducibilità termica:

La conducibilità termica, il lambda, ci dice quanto calore attraversa un 1 metro di materiale in 1 ora, che sia legno, cemento, sughero o mattone non importa! se abbiamo una differenza di temperatura tra le due facce di 1 grado Kelvin, cioè una differenza di un grado.

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Se stiamo pensando di fare un isolamento interno, o fare il cappotto o isolare il tetto, magari un tetto piano, dobbiamo tanto preoccuparci di questo valore lambda? Dobbiamo stare attenti alla conducibilità termica dell’isolante che usiamo? Direi di no:

Tutti gli isolanti isolano! 🙂 chi più chi meno… c’è l’isolante più spinto…

  • un isolante spinto potrebbe essere il poliuretano espanso sotto i 0,030 W/(mK)

e l’isolante poco spinto…

  • che potrebbe essere un pannello in calcio silicato per interni sopra i 0,060 W/(mK)

In mezzo a questi 2 valori trovate grossomodo tutti i materiali isolanti in circolazione, sia rigidi che flessibili che sfusi, sia naturali che sintetici o minerali… tutti quanti stanno più o meno intorno ai 0,040 W/(mK).

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ma cosa vuol dire 0,040 W/(mK)?

0,040 W/(mK) significa che questo isolante lascia passare 0,04 Watt attraverso 1 metro di materiale, posta una differenza di temperatura tra una e l’altra parte di 1° Kelvin.

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A scuola ci avevano insegnato che 1Watt è uguale a 1J/s, infatti l’unità di misura del flusso di calore è Joule per secondo:

infatti J/(smK) è come scrivere W/(mK)

valore dichiarato della conducibilità termica

Ogni materiale che sceglieremo riporta nella sua scheda tecnica il “valore dichiarato della conducibilità termica“, cioè il lambda D (indicato dal produttore).

Ricordiamoci di questo esempio:

se un pannello di materiale isolante ha lambda 0,04 W/(mK)  pensate che il cemento ha lambda 2,10 W/(mK) , capite bene quanto sia disperdente 😐

la conduttività termica ci serve solo per fare il calcolo termico

Il Calcolo delle Proprietà Termiche dei Componenti Edilizi, cioè di una stratigrafia, tiene conto di tutti gli strati che la compongono, e ognuno di questi strati riporta la sua conduttività termica, oltre che lo spessore, la densità e il calore specifico 😉

Guardiamo insieme questa stratigrafia parete:

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il flusso termico è orizzontale e attraversa tutti i componenti: dall’intonaco interno, attraverso l’intercapedine muraria riempita con fiocchi di cellulosa, fino alla finitura esterna del sistema a cappotto in fibra di legno…

Ogni strato riporta la sua conduttività termica 😉

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Ovviamente tutti i materiali hanno la loro conducibilità termica espressa in W/mK misurata alla temperatura di 20 °C


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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17 risposte a “Devo scegliere l’isolante in base alla sua conducibilità termica lambda?”

  1. @ paolo

    🙂

  2. Avatar paolo palumbo
    paolo palumbo

    Un caro saluto
    PaoloPalumbo
    Napoli

  3. @ salvatore

    credo che la sabbia calcarea abbia conduttività più alta, è spesso miscelata nelle malte. immagino che possa funzionare.
    le palline in EPS le ho già dovute usare anch’io per la fretta del cantiere… la perlite scende meglio 🙂

  4. Avatar Salvatore

    @Federico

    Grazie per il feedback. A suo avviso anziché usare la perlite come riempitivo dei primi blocchi di laterizio, potrebbe essere equivalente usare la sabbia calcarea (di granulometria simile alla perlite)? Glielo chiedo in quanto mi è più facilmente reperibile il materiale calcareo. Ultima cosa. Per sua esperienza, qualora il materiale calcareo non andasse bene, meglio le palline di XPS sfuso o la perlite?

  5. @ salvatore

    vedo che il progetto è molto attento, buon per lei.
    le consiglio di versare ancora perlite sfusa nelle tavelle che rivestono il pilastro internamente (i primi 2 corsi)

    quando farà la stratigrafia del solaio verso terra non dimentichi gli intonaci interni nella porzione di muratura nascosta dagli strati del solaio!

    sostieni anche tu l’informazione tecnica libera & imparziale offerta da espertoCasaClima https://espertocasaclima.com/#support

  6. Avatar Salvatore

    @Federico
    Grazie mille per il feedback, apprezzatissimo. Vado a cuor leggero sul laterizio rettificato da 45 allora, ed aggiungo la perlite sfusa nel primo strato di blocchi (oltre alla guaina bituminosa).

    L’articolo è veramente interessantissimo e ho anche salvato il pdf, complimenti!

    Si, per tutti i fori finestra stiamo prevedendo dei monoblocchi coibentati in XPS. Per la correzione dei ponti termici ho volutamente scelto un blocco da 45 in modo da avere 15cm (i pilastri sono da 30cm) da potere sfruttare per la correzione di ponti termici di travi e pilastri. Quello che vorrei adottare è più o meno quello che si vede nelle foto sotto ma che provo comunque a raccontare:

    – pilastro ricoperto su tre lati (tutti tranne quello interno) da EPS (XPS nella zona alla base del pilastro). 9cm di eps sul lato esterno, mentre 4cm di eps su ognuna delle due facciate laterali;
    – laterizio che sporge rispetto al pilastro di 12cm sul lato esterno, e 3 cm di sporgenza sul lato interno
    – tavella da 3cm a copertura sia interna che esterna dell’eps. Le tavelle dovranno essere sufficientemente larghe da coprire sia la facciata larga del pilastro che i due strati da 4cm di isolante posti ai lati del pilastro. Questo per avere omogeneità di materiale ed evitare (si spera) future spaccature nell’intonaco.

    Che gliene sembra? 🙂
    Grazie ancora per tutto
    Salvatore

    https://postimg.cc/GHRkLdQH

    https://postimg.cc/v4BxTB6H

    https://postimg.cc/BjrFz3XS

  7. @ salvatore

    non avrei dubbi: vivere in un ambiente fatto di argilla cotta e intonaco interno di calce è una cosa, vivere in un ambiente fatto di calcestruzzo aerato autoclavato è tutta un’altra cosa.
    circa le prestazioni pure, non dimentichi l’aspetto importante della Capacità termica areica interna espressa in kJ/m2K dove il blocco rettificato ha capacità più che doppia rispetto al blocco in calcestruzzo aerato autoclavato…
    e questo già la dice lunga sul comfort interno che avrà la sua futura casa.
    anche senza parlare di bioedilizia, lo capisce chiunque che l’argilla cotta e la calce sono una garanzia millenaria di qualità.
    dopo la scelta del blocco non allenti l’attenzione che è da fare sul foro serramento, sull’attenuazione dei ponti termici della struttura in cemento armato (travi e pilastri) e sul solaio verso terreno (immagino freddo)

    se vuole leggere una mia pubblicazione su INGENIO che tratta questi argomenti può seguire questo link: https://www.ingenio-web.it/articoli/progetto-involucro-opaco-verticale-un-focus-sulla-finitura-interna-come-volano-igrometrico-e-termico/

  8. Avatar Salvatore

    Buongiorno, le vorrei chiedere una informazione. Sto realizzando una nuova abitazione in Sicilia, in un comune interno e non al mare ahimè ?, zona climatica D.
    Abbiamo realizzato una struttura intelaiata in c.a. e tra non molto partiremo con il tamponamento. Sono molto indeciso se procedere con un porotherm bio plan da 45cm della wienerberger o se con un gasbeton active sempre da 45cm. Riporto per praticità le due schede tecniche. Il mio dubbio risiede nel fatto che il gasbeton ha una migliore trasmittanza (0,15 vs 0,19), dall’altro lato invece ha un minore sfasamento (circa 19ore contro le 29 del laterizio). Lei cosa mi consiglierebbe? Una differenza nella trasmittanza di 0,04 come si tradurrebbe in termini di consumi? E lo sfasamento invece, rinuncerebbe alle 29ore per guadagnare quello 0,04 di trasmittanza in più del gasbeton?
    Grazie infinite
    Salvatore

    https://www.wienerberger.it/content/dam/wienerberger/italy/marketing/documents-magazines/technical/technical-product-info-sheet/wall/Sch_tec_Pth_BIO_PLAN_45x25x19,9_T9_FEL.pdf

    https://www.gasbeton.it/wp-content/uploads/2017/11/Scheda-tecnica-Active-sp.-45.pdf

  9. Avatar marco de pinto
    marco de pinto

    Buona sera Sig. Giuseppe Napoli
    la sua domanda non è cosi banaòe e non vi è una sola formula unitaria.
    Le consiglio di leggersi prima la Norma per approfondire l’argomento che altrimenti sarebbe troppo esteso e richiederebbe cognizioni tecniche.
    Decreto Legislativo n. 102 del 04 luglio 2014
    cordiali saluti

  10. Avatar Giuseppe Napoli
    Giuseppe Napoli

    nel mio fabbricato esiste il sistema di calcolo del riscadamento misto: 30% con millesimi 70% con consumo volontario._ con l’entrata delle nuove norme europei di calcolo del consumo DESIDEREREI SAPERE QUALE E; LA FORMULA PER IL CALCOLO DELLE DISPERSIONI DI CALORE e come calcolare i valori di consumo. grazie attendo delucidazioni Napoli Giuseppe

  11. grazie per i complimenti. e ai lettori e al loro sostegno!

    gentile paolo albertini,
    aaah se si potesse fare di più, informare di più , far capire di più, sensibilizzare di più…

    aaah se potessi dire qualcosa al mio di comune… ma non riesco nemmeno a vietare i soffiatori per spazzare le strade, ormai si soffia, a motore, e senza preoccuparsi delle polveri che durante la notte si erano finalmente depositate a terra.
    non riesco nemmeno a lamentare che le sirene delle ambulanze sono troppo sopra le righe e la gente si ammala di rumore e di polveri.

    sì lo so ci sono anche altri problemi… non ci resta che “isolarci” in casa: e pure con gli incentivi! basta che ci isoliamo!

  12. Sono Istruttore Direttivo Tecnico del Servizio Ambiente del COMUNE di LECCO , complimenti per il sito è fatto veramente bene con professionalità e con professionisti altamente preparati.

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