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Non ci sono termosifoni, non c’è la caldaia. La loro casa non consuma combustibile…

4 risposte

 …dal Quotidiano indipendente del Trentino Alto Adige:

Varone: la casa perfetta esiste e consuma 90% in meno

08/12/2010 09:59
RIVA DEL GARDA – Il metano aumenta, il freddo pure, almeno in questo tardo autunno che sa d’inverno, il riscaldamento s’accende in continuazione e la bolletta sale, sale, sale. Per tutti ma non per Massimo Caceffo e Raffaella Armanini, rivani del Varone, che hanno vinto il concorso indetto dalla Provincia e dal Wwf per la casa a minor impatto energetico. La coppia rivana del risparmio e del rispetto ambientale ne ha fatto un manifesto. Fino a progettare e realizzare dal nulla la propria residenza in un tranquillo angolo del Varone, non lontano dalla Cascata. Due piani, giardino, tavolino per le cene d’estate, ma soprattutto niente riscaldamento. Non ci sono i termosifoni, né a parete né a pavimento. Non c’è la caldaia. La loro casa non consuma combustibile, eccezion fatta per una stufa accesa solo in casi di particolare necessità – leggasi il gran freddo di questi giorni – e che in un anno (lo scorso) ha consumato pochi chili di bricchetti, spendendo 35 euro. Il riscaldamento è assicurato dall’uso quotidiano della casa, attraverso il recupero del calore prodotto da elettrodomestici, cucina e accessori, oltre che alla valorizzazione del calore solare che entra dalle grandi finestre.

Una casa definitiva «passiva» proprio perché non consuma ma “assorbe” energia e calore dall’esterno: attraverso i pannelli solari (per l’acqua calda), fotovoltaici (per il fabbisogno totale di energia elettrrica), attraverso le forti isolazioni ottenute con materiali speciali, con cappotti aggiuntivi, con il giardino sul tetto e con tripli vetri isolanti. Insomma, il risultato finale, rispetto ad una casa normale (non vecchia, ma contemporanea) è un risparmio energetico attorno al 90%. Significa viverci dimenticandosi delle bollette di gas e luce. Non poco di questi tempi. La casa di Varone, proprio grazie all’impegno e alla passione dei Caceffo, ha vinto il concorso «Meglio… far meglio», indetto dalla Provincia (assessorato ai lavori pubblici, ambiente e trasporti e Servizio pianificazione energetica e incentivi) e dalla società ricerche e progetti del Wwf (WwfRP) per divulgare e sensibilizzare i cittadini sulle buone pratiche ecologiche e sul risparmio energetico. Erano sessanta gli edifici residenziali (il concorso era riservato a questa tipologia di costruzione) iscritti al concorso. Una terntina quelli ammessi alla selezione. Ma la casa progettata e costruita meglio è risultata essere proprio quella rivana dei Caceffo. Che, tra l’altro, è il primo edificio residenziale in Italia ad ottenere la certificazione di “Casa Passiva”, lo speciale riconoscimento assegnato da un istituto tedesco attraverso il Centro di Fisica Edile di Bolzano.

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Ieri, a Trento, si è svolta la premiazione con Alberto Pacher, vicepresidente della Provincia, Günther Gantioler del Centro di Fisica Edile, Franco Torrisi dell’Agenzia provinciale per l’Energia, Chiara Campana del Servizio valutazione ambientale e Maria Piera Padoan del WWF. Oltre ovviamente a Massimo Caceffo, “padrone” di casa in tutti i sensi. Pacher ha ricordato l’importanza delle buone pratiche ecologiche per tutte le famiglie trentine, ancor più in un momento particolarmente significativo come questo, quando a livello internazionale, nella conferenza che si tiene in questi giorni a Cancun in Messico, si stanno assumendo decisioni di fondamentale importanza per contrastare il mutamento climatico. «Possiamo affermare – ha proseguito Pacher – che il nostro territorio è davvero costellato di tante testimonianze concrete di buone pratiche, che confermano la crescita progressiva di una sensibilità e di un’attenzione speciale all’ambiente». «Progettare e costruire è il mio lavoro – dice Caceffo, tecnico alla “Azzolini” – e ho realizzato a Varone esattamente quel che volevo, e in casa vogliamo sempre tra i 20 ed i 22 gradi». Alla famiglia Caceffo, in premio, un soggiorno offerto dal WWF in una “Fattorie del Panda”, nelle aree protette italiane. Da questa esperienza è nato anche un opuscolo divulgativo per le scuole e per tutti i residenti del Trentino, con informazioni e indicazioni su consumi ed emissioni.


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4 risposte a “Non ci sono termosifoni, non c’è la caldaia. La loro casa non consuma combustibile…”

  1. sicuramente abbiamo una discreta normativa..
    senza dover andare in uno studio di progettazione, di solito ho visto che i rivenditori riescono ad offrire una buona assistenza alla progettazione attraverso qualche studio loro partner (in pratica, anche per soddisfare i clienti che vogliono approfittare del Conto Termico, i rivenditori sono all’altezza del compito).
    visto che lei desidera un caminetto, vorrei spostare il suo desiderio verso un caminetto chiuso oppure verso una stufa con sportello di vetro che permettono un’efficienza molto migliore, durata, e minor consumo di legna.
    è anche opportuno prevedere la presa d’ aria esterna per la combustione in modo da non bruciare l’aria presente in ambiente. oggi è anche possibile prelevare aria comburente dal tetto senza dover forare l’involucro della casa

  2. Avatar manolo

    A proposito di caminetti…volevo sapere quali sono le condizioni per poter installare un modello prefabbricato all’interno di una casa .. io pensavo non ci fossero impedimenti ma dopo aver letto la seguente pagina https://prezzoerecensione.it/caminetto-prefabbricato-migliore/ ho capito che non è proprio cosi..infatti si parla della norma UNI10683…mai nulla di semplice in Italia

  3. […] che non ci sono…) a Friburgo, in Germania, hanno consegnato le chiavi di 139 appartamenti in una casa passiva di 16 […]

  4. Avatar marco de Pinto
    marco de Pinto

    Più precisamente l’edificio in oggetto consuma 8 kWh/m2anno ha una tenutaall’aria certificata pari a 0.42 h-1 e prevede un caminetto stagno rispetto all’ambiente che utilizza solo nel caso in cui il sole viene a mancare per circa 6-7 giorni;)….è da vedere.