Indossiamolo bene questo cappotto! altrimenti meglio restare in maniche di camicia.

Cosa voglio dire? Diamo pure l’incarico di posare un sistema a cappotto, ma conosciamone almeno le regole della buona posa in opera! Oppure incaricate me 🙂 , spendete un soldino oggi e ne risparmierete una montagna domani!
Stiamo parlando di un sistema di isolamento termico esterno con intonaco su isolante, ormai tutti lo chiamano “Cappotto”.
Seguire e verificare la corretta esecuzione dei lavori di posa è importantissimo ma giĂ in fase di progettazione è indispensabile conoscerne l’esecuzione corretta. E alla fine spetta proprio al progettista o al Direttore Lavori l’onere del rilascio di dichiarazione di accettazione dei lavori e/o indicazioni delle azioni correttive da effettuare per l’accettazione.
Un sistema a cappotto composito (un ETICS) ha le proprie linee guida (ETAG 004) dove sono precisamente definiti tutti i componenti del sistema. Superate le prove di laboratorio il sistema ottiene l’ETA, il Benestare Tecnico Europeo.
Cosa sto dicendo? Non utilizziamo materiali di ditte o provenienza diversi usando l’esperienza personale dell’applicatore perchè non possiamo ottenere garanzie!
Un sistema a cappotto è formato da:
- Collante
 - Isolante
 - Tassello di fissaggio (ETAG 014: linee guida tecniche europee per i tasselli)
 - Rasatura (intonaco di fondo)
 - Armatura
 - Rivestimento
 - Accessori (rete angolare, profili per raccordi, profili per giunti di dilatazione,
profili per zoccolatura, nastri di guarnizione) 
Alcuni aspetti del prima e durante la posa da non sottovalutare:
- in cantiere imponiamo l’adeguato deposito dei materiali
 - in estate assicuriamoci che l’acqua d’impasto delle malte e degli intonaci sia sufficientemente fredda
 - diamo precise istruzioni esecutive nei raccordi o negli attraversamenti in modo da ottenere un’esecuzione a tenuta di pioggia battente e resistente nel tempo
 - progettiamo i fissaggi in modo da evitare i ponti termici
 - proteggiamo tutto quello che non andrĂ rivestito dal sistema
 - verifichiamo l’idoneitĂ del supporto
 - non ignoriamo l’umiditĂ di risalita o le efflorescenze saline
 - chiudiamo i fori degli ancoraggi del ponteggio con un rotolino di nastro autoespandente evitando che penetri acqua all’interno
 - togliamo la polvere dalle superfici
 - bagnamo la superficie se è troppo secca in modo che non rubi acqua al rasante
 - testiamo il collante sulla facciata con 30cm. di rete d’armatura: solo l’armatura deve staccarsi!!!
 - laviamo ad alta pressione le superfici con pitture minerali o rivestimenti acrilici esistenti
 - rimuoviamo meccanicamente le superfici con pitture a base di calce
 -  eseguiamo tutti i raccordi alle finestre, alle porte e al tetto, così come tutti i componenti che perforano il cappotto (impianti parafulmine, tubi di scarico dell’acqua piovana, interruttori incassati, ecc., incluso il loro fissaggio) con adeguati profili o nastri di guarnizione precompressi autoespansivi consigliati dal produttore del sistema.
 - raccordi eseguiti a regola d’arte garantiscono la durabilità del sistema cappotto e compensano i movimenti dovuti alle escursioni termiche di finestre, porte e vetrate.
 - non accettiamo sigillature con sigillanti (acrilici, siliconici) che non sono raccordi durevolmente
resistenti alla pioggia battente e necessitano manutenzione. - ricordiamo ai posatori che per zoccolatura si intende la zona di una facciata soggetta a spruzzi d’acqua, quindi anche vicino alla pavimentazione della terrazza, delle scale ecc.
 - usiamo un profilo con gocciolatoio in caso di zoccolo rientrante.
 - provvediamo ad uno strato impermeabilizzante come un rasante cementizio elastico impermeabile se la zoccolatura è a contatto con il terreno.
 - fissiamo in modo uniforme i pannelli, permettere all’aria di circolare dietro all’isolante è sbagliato.
 - chiediamo di stendere il collante a strisce verticali sul pannello.
 - lamentiamo il collante che si interpone tra i pannelli, sono ponti termici anche quelli.
 - quando isoliamo l’imbotte finestra e porta facciamo sporgere i pannelli isolanti della facciata oltre il bordo grezzo delle spallette, poi applichiamo a pressione le spallette.
 - in corrispondenza di angoli di finestre e di porte anneghiamo nell’intonaco strisce di rete d’armatura in diagonale fissate ai pannelli isolanti prima dell’applicazione
della rasatura superficiale. - scegliamo il tassello idoneo al supporto controllando la lettera indicata ABCDE (secondo l’ ETAG 014)
 - tasseliamo dopo 3 giorni almeno e foriamo a percussione solo con mattone pieno o calcestruzzo.
 - scegliamo la finitura finale con indice di riflessione non inferiore al 20% (intendo le pitture protettive e per gli intonaci di rivestimento) e con spessori di isolante elevati il valore dell’indice di riflessione deve essere aumentato per limitare il surriscaldamento superficiale dovuto all’irraggiamento solare.
 

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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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