«Se si vuole contribuire al benessere del mondo bisogna cominciare a mettere a posto la propria casa» Gandhi.
Tratto dall’interessante articolo di Gabriele Bindi di AAM TERRA NUOVA:
Il legno è in assoluto il miglior materiale da costruzione oggi disponibile ed è soprattutto il miglior materiale per l’architettura sostenibile.
I tre porcellini:
Il nostro immaginario sulla casa però è ancora molto legato al mattone. Tutti conosciamo la storia dei tre porcellini che volevano costruirsi la propria casetta al sicuro dal lupo, capace di buttar giù i muri con un soffio. A spuntarla fu il porcellino grande, che al posto della paglia e del legno scelse di costruirsi la casa in mattoni. Il lupo cattivo forse oggi non esiste più, ma quanti ancora si rifugiano più o meno simbolicamente nel mattone?
Da cosa dobbiamo difenderci? In nome di quale principio?
La presunta superiorità del laterizio oggi si scontra con delle tecniche costruttive che rendono la casa in legno più desiderabile, in virtù delle sue prestazioni in termini di comfort, sicurezza, tempi di costruzione ma soprattutto delle sue qualità ecologiche.
Se c’è ancora un lupo o un pericolo da cui difendersi oggi è proprio quello dell’impronta ecologica: l’edilizia infatti è l’attività umana a più alto impatto ambientale!
Ma la voce più attrattiva per il mercato, che forse potrebbe scavare un solco nel nostro immaginario, è senza dubbio il prezzo.
Una casa a basso fabbisogno energetico, di qualità costruttiva tedesca (classe A o B), costa mediamente dai 1050 ai 1300 euro al m2 «chiavi in mano», includendo cioè impianti e sanitari. Il tutto con dei capitolati di alto livello… e montato in 3-4 settimane!
Case con intelaiatura in legno: vista dall’esterno la casa è pressoché identica alle altre abitazioni vicine. A colpire è la perfetta regolazione climatica (a termosifoni spenti!) e la soddisfazione di chi ci abita.
Dietro al boom del mattone forse c’è la spiegazione di tutto il nostro finto benessere dagli anni Sessanta in poi: il desiderio e l’illusione di erigere roccaforti contro la voracità del tempo che tutto cancella. Con il risultato che adesso quelle case ci sembrano brutte e ingombranti.
Il legno al contrario ci riporta ad un’altra dimensione del vivere e dell’abitare. È materia viva che respira insieme a noi e che ci permette di reintrodurre nelle nostre case un po’ di quella natura che abbiamo lasciato fuori. Mette in equilibrio il livello d’umidità dell’aria interna e agisce come filtro rilasciando nell’ambiente aria rigenerata. Riduce l’inquinamento elettromagnetico, le polveri e l’elettrosmog. Insomma i benefici abitativi sono molteplici e percepibili ai sensi.
Vivere il legno oggi non è solo una scelta velleitaria, ma uno stile di vita sostenibile. Il legno racchiude in sé l’energia immagazzinata nel corso di tutta la vita dalle piante da cui è tratto, le quali assorbono incessantemente anidride carbonica.
Più sostenibile del cemento:
Mentre la produzione di un metro cubo di componenti in legno pronti per il montaggio richiede dagli 8 ai 30 kWh, per il cemento il fabbisogno sale a 150-200 kWh, per l’acciaio 5-600 e l’alluminio addirittura 800 kWh.
Il confronto di prestazioni in termini di isolamento è impietoso. «Per ottenere lo stesso valore di isolamento termico per una parete in legno di 10 cm un muro di mattoni dovrebbe avere uno spessore di 54 cm. Se si ha a che fare con una casa di 100 m2 lordi questo risparmio di materiale si traduce in un guadagno di volumetria di circa 7-8 m2». I tre porcellini questo forse non lo sapevano.
Come tutti i materiali vivi il legno è deperibile. Verissimo.
In Germania una ricerca realizzata dalla Technische Universität di Braunschweig ha dimostrato che una casa in legno che adotta accorgimenti adeguati ha una durata minima di 100 anni, del tutto equiparabile alle case costruite con materiali più massicci. Una casa con intelaiatura lignea ed intonaco esterno non ha bisogno di alcuna manutenzione, solo nel caso si adoperino dei rivestimenti esterni in legno.
Il legno non marcisce per umidità, ma per condensa: quindi risulta importante la posa di materiali traspiranti che consentono il passaggio del vapore e la sua rapida evacuazione.
Per le case prefabbricate in legno tutti questi problemi tecnici sono già risolti in fase di progettazione. Basti dire che la garanzia rilasciata dal costruttore su un immobile prefabbricato è mediamente di 30 anni, contro i 10 anni di un edificio tradizionale in muratura.
I 5 vantaggi del legno:
- Edificare in legno è un investimento pulito e sostenibile. Per realizzare un edificio in legno si utilizza un materiale rinnovabile, abbondante e proveniente da foreste certificate. Un materiale che immagazzina CO2 e quindi contribuisce a salvaguardare il clima. Un materiale che grazie alle sue naturali qualità isolanti permette di riscaldare e raffreddare gli edifici con pochissima energia.
- Grazie alle nuove tecniche di prefabbricazione è possibile passare in pochi mesi dalla fase progettuale alla consegna dell’edificio in legno “chiavi in mano”, con un perfetto controllo dei tempi di cantiere e la certezza dei costi preventivati. Quasi una rivoluzione.
- Le costruzioni in legno sono particolarmente sicure in caso di sisma perché il legno è un materiale leggero, elastico ma resistente.
- Il legno brucia in modo lento, costante e prevedibile, senza crolli improvvisi, garantendo quindi in caso di incendio la sicurezza necessaria all’evacuazione controllata dell’edificio.
- Il luogo comune che un edificio in legno non duri nel tempo è smentito dai molti esempi di edifici storici tuttora in perfetto uso in tutto il mondo (dai Templi di Kyoto fino al Ponte del Palladio). Se ben concepito, realizzato e mantenuto, un edificio in legno vive intatto per secoli.
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…questo articolo è stato ideato, scritto e diretto da Federico Sampaoli,
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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