La muffa nasce sulle superfici umide, ma vediamo perchè proprio negli angoli
- le spore presenti nell’aria hanno bisogno dell’acqua per germogliare
- e quando l’aria umida incontra un punto troppo freddo condensa.
Quando scende la temperatura aumenta l’umidità relativa, anche fino a raggiungere il 100%, alla saturazione.
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l’Umidità Relativa
L’altezza del bicchiere rappresenta la temperatura dell’aria! e ci sta ricordando che il contenuto di vapore assoluto è sempre lo stesso:
- l’Umidità Relativa sale se la temperatura è più bassa, ma l’umidità è sempre quella
- l’Umidità assoluta (in BLU) non cambia
Quando leggete la percentuale di umidità sul vostro igrometro, non leggete altro che il valore di Umidità Relativa, relativa alla temperatura!
dopo un ricambio d’aria
L’Umidità assoluta (in BLU) non cambia mai, fino a che non si fa ventilazione dei locali aprendo le finestre.
Nella stagione invernale, dopo un ricambio d’aria, anche l’umidità assoluta si abbassa e questo significa
- aver diminuito il contenuto di vapore in casa
- aver diminuito il rischio condensa e muffa.
Se invece in casa abbiamo acceso la stufa
- e la temperatura è salita quasi a 23°C
- e l’Umidità Relativa è scesa fino al 46%
questo NON significa aver asciugato l’ambiente 🙁
- infatti l’Umidità assoluta (in BLU) è sempre la stessa (solo che l’igrometro è stupido e non lo indica)
- e infatti, se misurassimo la temperatura in un angolo, dove ci possono essere anche 10°C in meno rispetto ai 23°C in ambiente, l’Umidità Relativa schizzerebbe all’ 85%
Come detto, l’Umidità assoluta (in BLU) non cambia: davanti alla stufa io sto al caldo e l’angolo in alto resta al freddo, ma sempre 9 grammi di vapore circa sono contenuti in un metro cubo d’aria 😉
la muffa ama gli angoli
Gli angoli sono detti ponti termici geometrici, zone di concentrazione del flusso termico, una via privilegiata per gli scambi di calore verso l’esterno proprio perchè la porzione di superficie interna che assorbe il calore è molto più piccola della superficie esterna che invece cede il calore! I 30cm interni nell’angolo, corrispondono ad una porzione di oltre 1 metro all’esterno 😐
Evitate di avvelenare la casa con spray anti muffa.
Se volete monitorare personalmente le temperature delle superfici più fredde in casa avete solo bisogno di un termometro senza contatto che ormai non costano più niente.
una casa traspirante non ha bisogno di ventilazione
Ho sentito spesso raccontare questa favola, ma consiglio di non crederci perchè è vera solo in minima parte:
in periodo invernale, una parte di vapore inizia a migrare attraverso i muri verso l’esterno (e verso l’interno, ovviamente, quando siamo in estate):
Comunque è vero, una parete o un tetto, meglio che traspirino, cioè è meglio che la stratigrafia che progettiamo sia traspirante e NON chiusa al passaggio del vapore!
La migrazione del vapore incontra una serie di resistenze al suo passaggio:
- intonaco,
- muro,
- l’isolamento (se c’è) o l’intonaco esterno
Se l’ultima resistenza al passaggio del vapore è forte non abbiamo progettato bene, quindi attenzione ai materiali.
In questo disegno il bicchiere “d” rappresenta l’ambiente esterno e r1,r2,r3 sono le resistenze al passaggio del vapore: (i bicchieri scendono di altezza perchè rispecchiano l’andamento delle temperature dei vari strati che compongono una stratigrafia 😉 )
Fatevi furbi, pensate seriamente ad installare una ventilazione meccanica, la VMC è un’ottima soluzione all’umidità interna troppo elevata:
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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