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cause della muffa - La muffa nasce negli angoli 1

La muffa nasce negli angoli

103 risposte

 La muffa nasce sulle superfici umide, ma vediamo perchè proprio negli angoli

  • le spore presenti nell’aria hanno bisogno dell’acqua per germogliare
  • e quando l’aria umida incontra un punto troppo freddo condensa.

Quando scende la temperatura aumenta l’umidità relativa, anche fino a raggiungere il 100%, alla saturazione.

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l’Umidità Relativa

L’altezza del bicchiere rappresenta la temperatura dell’aria! e ci sta ricordando che il contenuto di vapore assoluto è sempre lo stesso:

  • l’Umidità Relativa sale se la temperatura è più bassa, ma l’umidità è sempre quella
  • l’Umidità assoluta (in BLU) non cambia

 muffa_umidita-relativa_condensa

Quando leggete la percentuale di umidità sul vostro igrometro, non leggete altro che il valore di Umidità Relativa, relativa alla temperatura!

dopo un ricambio d’aria

L’Umidità assoluta (in BLU) non cambia mai, fino a che non si fa ventilazione dei locali aprendo le finestre.

cause della muffa - La muffa nasce negli angoli 2

Nella stagione invernale, dopo un ricambio d’aria, anche l’umidità assoluta si abbassa e questo significa

  • aver diminuito il contenuto di vapore in casa
  • aver diminuito il rischio condensa e muffa.

Se invece in casa abbiamo acceso la stufa

  • e la temperatura è salita quasi a 23°C
  • e l’Umidità Relativa è scesa fino al 46%

questo NON significa aver asciugato l’ambiente 🙁

cause della muffa - La muffa nasce negli angoli 3

  • infatti l’Umidità assoluta (in BLU) è sempre la stessa (solo che l’igrometro è stupido e non lo indica)
  • e infatti, se misurassimo la temperatura in un angolo, dove ci possono essere anche 10°C in meno rispetto ai 23°C in ambiente, l’Umidità Relativa schizzerebbe all’ 85%

Come detto, l’Umidità assoluta (in BLU) non cambia: davanti alla stufa io sto al caldo e l’angolo in alto resta al freddo, ma sempre 9 grammi di vapore circa sono contenuti in un metro cubo d’aria 😉

la muffa ama gli angoli

Gli angoli sono detti ponti termici geometrici, zone di concentrazione del flusso termico, una via privilegiata per gli scambi di calore verso l’esterno proprio perchè la porzione di superficie interna che assorbe il calore è molto più piccola della superficie esterna che invece cede il calore! I 30cm interni nell’angolo, corrispondono ad una porzione di oltre 1 metro all’esterno 😐

cause della muffa - La muffa nasce negli angoli 4

Evitate di avvelenare la casa con spray anti muffa.

Se volete monitorare personalmente le temperature delle superfici più fredde in casa avete solo bisogno di un termometro senza contatto che ormai non costano più niente.

una casa traspirante non ha bisogno di ventilazione

Ho sentito spesso raccontare questa favola, ma consiglio di non crederci perchè è vera solo in minima parte:

in periodo invernale, una parte di vapore inizia a migrare attraverso i muri verso l’esterno (e verso l’interno, ovviamente, quando siamo in estate):

muffa-vapore-attraverso-il-muro

Comunque è vero, una parete o un tetto, meglio che traspirino, cioè è meglio che la stratigrafia che progettiamo sia traspirante e NON chiusa al passaggio del vapore!

umidita-esterna-interna

La migrazione del vapore incontra una serie di resistenze al suo passaggio:

  • intonaco,
  • muro,
  • l’isolamento (se c’è) o l’intonaco esterno

Se l’ultima resistenza al passaggio del vapore è forte non abbiamo progettato bene, quindi attenzione ai materiali.

In questo disegno il bicchiere “d” rappresenta l’ambiente esterno e r1,r2,r3 sono le resistenze al passaggio del vapore: (i bicchieri scendono di altezza perchè rispecchiano l’andamento delle temperature dei vari strati che compongono una stratigrafia 😉 )

muffa-resistenza-al-passaggio-del-vapore

Fatevi furbi, pensate seriamente ad installare una ventilazione meccanica, la VMC è un’ottima soluzione all’umidità interna troppo elevata:

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federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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103 risposte a “La muffa nasce negli angoli”

  1. @ davide

    quello che ognuno dovrebbe avere in casa è
    un igrometro con punto di rugiada (perchè conoscere l’umidità relativa UR% non serve quasi a nulla!)
    e un misuratore di CO2

    entrambi sono costosi, ma utili.

    IKEA presenta Vindstyrka per fare cassa! te lo venderà perchè sei un po’ disinformato e poi ti tenta per comandare il purificatore di IKEA…

    se vuoi conoscere gli inquinanti della tua zona forse è meglio scaricare una app.

    qualche mese fa ho acquistato un Rilevatore di CO2 con monitor di qualità dell’aria NDIR con sensore di umidità e temperatura tipo questo https://amzn.to/3EbJrv3 e poi ho capito perchè un apparecchio serio deve costare tra i 100 e i 200€

  2. ottimo lavoro!
    non vedo l’ora di inserirla nell’elenco dei sostenitori del blog 😉

  3. Avatar Claudia
    Claudia

    Grazie Federico.
    Le sue indicazioni mi stanno risultando estremamente preziose!
    Cercando ulteriormente ho trovato un’altra pittura a base di calce che mi sembra valida: Bio-pittura a calce de I colori della terra.
    Questo weekend ho provveduto ad una bonifica approfondita di pareti e mobili e componenti presenti nella stanza.

  4. non la userei come rivestimento interno una pittura ai silicati, il cui legante è silicato alcalino in soluzione modificato con resine acriliche in dispersione, idrorepellente, con un’azione specifica contro muffe e funghi, sempre per il principio della cautela.
    una pittura che contiene grassello di calce, polveri carbonatiche micronizzate, metilcellulosa e olio di lino mi infonde molta più sicurezza per la salute.

  5. Avatar Claudia
    Claudia

    Ho visionato 2 prodotti a base di calce, posso ancora.chiederle.un parere su questi?:
    Ivasil pittura del gruppo Ivas
    Latte di calce della MGN
    Ho ricercato un prodotto che avesse un pH minimo di 11.

    Grazie.

    Saluti.

  6. è in effetti molto difficile comprendere le schede di sicurezza dei vari prodotti (bisognerebbe essere esperti in ogni campo ormai, per sopravvivere).
    la SDS della Pittura lavabile speciale resistente alle muffe dice che Contiene 1,2-benzisotiazol-3(2H)-one, 2-metil-2H-isotiazol-3-one. Questa sostanza/miscela non contiene, a concentrazioni di 0.1% o superiori, componenti considerati persistenti, bioaccumulabili o tossici (PBT), oppure molto persistenti e molto bioaccumulabili (vPvB). valori di pH a 20 °C: 8,5
    Dopo l’applicazione è necessario un periodo di aerazione dei locali di almeno 3 giorni.
    mi sembra anche un prodotto veramente molto costoso.

    La seconda Idropittura anticondensa per interni, termoisolante, fonoassorbente, resistente alla crescita delle muffe, a base di vinilversatato in emulsione acquosa, biossido di titanio, cariche micronizzate, microbolle cave e biocidi antimuffa. Questo prodotto contiene al massimo 30 g/l di COV, quindi 30 volte di più del primo prodotto.

    Per il principio della cautela tornerei a cercare idropitture murali o rasanti fini a base di calce, così da essere il più vicini possibile ad una miscela naturale. Si potrebbe anche pensare alla pittura di argilla, ma certamente bisogna tenere sotto controllo l’umidità ambiente e usare correttamente il riscaldamento appena la stagione lo richiederà.

    Per rimuovere la muffa ho sperimentato positivamente acqua ossigenata vaporizzata direttamente sulla superficie + una pulizia meccanica per grattare bene, però non so se sia stato il migliore comportamento successivo a estinguere la colonia! (meno umidità ambiente e temperature superficiali più alte).

    Per rimuovere la muffa meglio usare spray privi di cloro che di solito contengono acqua, aceto, perossido di idrogeno, etanolo e tensioattivo.

    Notare bene che l’intervento di bonifica interno e nuova finitura interna dovrà essere completato al più tardi nei primi giorni di settembre altrimenti l’accumulo di acqua degli ambienti sarà difficilmente smaltibile!

  7. Avatar Claudia
    Claudia

    Buongiorno Federico,
    grazie per le utili informazioni che mi ha fornito.
    Rivolgendomi a due colorifici della zona in cui abito questi mi hanno consigliato rispettivamente Caparol Indeko W e Paulin Termocasa; osservando le loro schede prodotto su internet ho però visto che la prima contiene cloro e la seconda ha pH di 8,5.
    Lei che prodotto valido mi consiglierebbe con PH >11 ?
    Come preparatorio ha senso pulire le pareti con una soluzione di acqua, aceto, bicarbonato e aglio sminuzzato?
    Ho letto anche che alcuni utilizzano l’otto borato di sodio tetraidrato. Ritiene aiuterebbe a sanare la situazione?
    Grazie anticipatamente.

  8. le zone dove compare la muffa indicano che le superfici interne hanno temperature così basse che succede spesso il fenomeno di condensa superficiale. è proprio il nutrimento perfetto per le spore.
    o si rende la superficie detestabile dalle muffe (per esempio con rasature o pitture interne con pH elevati) oppure si progetta un isolamento interno con materiali igroscopici e capillari sempre da rifinire con idonee pitture e rasature igroscopiche e traspiranti.
    in questo caso io non consiglierei il pannello in sughero.
    ricordo, per correttezza, che è giusto intervenire sulle superfici ma è obbligatorio cercare di migliorare le abitudini per garantire all’ambiente un livello di umidità interno ben più basso.

  9. Avatar Claudia

    Buongiorno,
    ho letto con interesse il suo form.
    A casa abbiamo una stanza che risente pesantemente del problema di muffa.
    Questa sopra ha un terrazzo (Catanzaro e piastrellato con flottanti qualche hanno fa, prima vi era un terrapieno è non abbiamo mai risentito del problema di muffa). La parete verticale frontale alle spalle ha una intercapedine di 10 cm e dietro un terrapieno.
    Ogni anno soprattutto d’inverno, il soffitto in corrispondenza delle putrelle è a chiazze sparse anche la parete verticale si popolano di muffa.
    La stanza è areata solo da un abbaino.
    Stavo ragionando di fare un cappotto in sughero con aggregante in calce (prodotti della cooperativa ArtiEMestieri).
    Leggendo il suo post però che l’intervento, pur richiedendo un certo investimento di soldi, non porterebbe ai risultati desiderati.
    Forse sarebbe più opportuno, dopo aver sanato con una soluzione naturale di aceto e bicarbonato, applicare un intonaco pittura a base di calce (non idraulica)?
    Grazie per i consigli che potrà darmi.

  10. Grazie dott. Sanpaoli.
    Purtroppo i costruttori tendono a costruire con spessori minimi, preferendo stratigrafie doppio strato, sottili ed “insidiose” con intercapedini coibentate, anzichè meno sottili ma più certe monostrato con blocchi di laterizio porizzato. Quando l’ho proposto ad un costruttore mi ha risposto: “l’isolante è obbligatorio!”. Tra ignoranza de termotecnici e fini di lucro dei costruttori, siamo sempre lì. Non sono pratico di legge 10 ma, mi corregga se sbaglio, credo che una tamponatura monostrato s =40 cm in blocchi di laterizio porizzato equivalga all’incirca, sia termicamente che acusticamente, ad una a doppia parete di blocchi porizzati di 8 e 12 cm con intercapedine coibentata di 10cm. Risparmiano 10 cm di spessore ma si complicano la vita andando incontro a sicuro contenzioso da cui non se usciranno facimente senza che per anni si rimpalleranno la responsabilità tra progettista termotecnico, direttore dei lavori e impresa esecutrice. Già nell’acustica i costruttori cominciano a perdere in massa le cause costretti a risarcire gli acquirenti del 20% in più per perdita di valore dell’immobile. Speriamo che anche in termotecnica si cominci a sensibilizzare progettisti e costruttori.

  11. mi sfugge il motivo di questa mancata condensa…..

    parlo di condensa che porta a dei danni.

    la condensa potrebbe capitare sul lato interno di una muratura molto disperdente
    e potrebbe capitare tra l’isolamento interno e la muratura molto disperdente se c’è un intervento sul lato interno non ben fatto
    e potrebbe capitare nella muratura disperdente con un intervento di isolamento sul lato interno molto spinto se riceve anche umidità dalle piogge o dalle ombre prolungate senza protezione di finiture esterne idrorepellenti ma traspiranti.

    L’isolante sul lato esterno non ha nessuna controindicazione, in caso è la sua finitura troppo chiusa ad essere sbagliata.

    La massa del laterizio gioca un ruolo molto importante sull’accumulo igroscopico (di fatto nei confronti del vapore il laterizio è molto generoso!)
    Le stratigrafie ad alta inerzia termica interna si comportano sempre meglio delle altre in relazione al rischio condensa.

    Ovviamente la quantità di condensa interstiziale non deve mai superare la quantità ammissibile del materiale!!!

  12. eccellente. farebbe scuola a chi si ostina a cappotti e intercapedini coibentate. ma in termini di fisica tecnica mi sfugge il motivo di questa mancata condensa.
    lungo il percorso, anche appena prima dell’intonaco esterno, il vapore in inverno troverà necessariamente l’isoterma favorevole alla condensa. perchè lì non farebbe danno? perchè riuscirebbe comunque ad uscire all’esterno e, quindi, non condensare?

  13. il laterizio si comporta sempre bene e un blocco porizzato non presenta mai brusche discese di temperatura lungo il suo spessore. immagini che in austria si costruiscono case passive in laterizio porizzato da oltre 50cm di spessore.
    le condense interstiziali solitamente sono il risultato di danni o errori e non di migrazione normale del vapore nel periodo invernale.
    e non dimentichi che materiali igroscopici sono sempre al riparo dalle brutte sorprese

  14. capisco. al contrario, con una stratigrafia completamente permeabile, supponiamo in blocchi di laterizio porizzati da 40 cm, senza isolante, intonaco a calce idrata e pittura a calce: in condizioni di arieggiamento scorretto o insufficiente (angoli, retro mobili, ecc), il vapore migrato verso l’esterno, condenserà appena arriverà a 13°C creando muffe dopo soli 2 giorni (come insegna lei) all’interno della muratura.
    e questa muffa sarà eterna perchè non potrà essere mai rimossa.
    sbaglio?

  15. personalmente sono sempre a proporre stratigrafie igroscopiche negli interventi sul lato interno, da un lato perchè i materiali impiegati offrono più salubrità e dall’altro perchè non presentano pericoli dal punto di vista della migrazione del vapore.
    l’eps è comunque permeabile al vapore, non come altri materiali, ma è permeabile – e non bisogna mai guardare al solo valore della permeabilità riportato in una scheda tecnica perchè è in relazione allo spessore che diventa un dato interessante (il valore Sd).

  16. leggo solo oggi, con molto interesse questo Suo pregevole e semplice contributo.-
    Mi pongo una domanda esistenziale.
    Mettiamo che ho una casa classe A4. Mi si rompe la VMC per 1 settimana e devo aprire le finestre per arieggiare. Il ricambio, ovviamente, non è perfetto (3 minuti 3 volte al giorno), vuoi per dimenticanza vuoi per la superficialità, in assenza di regolare smaltimento il vapore tende ad uscire dalla tamponature dove ho messo cappotti sintetici esterni o interni in XPS o EPS, quindi non permebili da vapore, poi ho pure messo intonaci di cemento (altrettanto poco traspiranti rispetto a quelli di calce idrata) e pitture a tempera normali, idem con patate.
    La condensa è assicurata perchè se una goccia di vapore incontrerà lungo il percorso l’isoterma 13°C e lì non potrà uscire, si formerà muffa.
    Insomma, occorrerebbe evitare qualsivoglia barriera al vapore

  17. credo che ci siano due problematiche:
    – il muro originale che ha bisogno di un risanamento per presenza di umidità (e non intendo le piogge)
    – la temperatura superficiale interna troppo bassa

    il muro originale (che ha bisogno di un risanamento per presenza di umidità) doveva liberarsi del vecchio intonaco per ricevere un rinzaffo antisale e poi l’ intonaco macroporoso, fibrorinforzato, resistente ai sali, studiato per la protezione e il recupero conservativo traspirante di murature anche eterogenee.
    invece probabilmente il nuovo intonaco è stato posato sopra il vecchio e in basso, dove il muro doveva rimanere libero di respirare e cedere l’umidità all’esterno, la zoccolatura in pietra impedisce al nuovo intonaco di svolgere la sua funzione risanante.

    la presenza e ricomparsa continua della muffa sul lato interno indica che la rifodera interna è probabilmente calda dove è presente il sughero ed è fredda dove l’isolamento in intercapedine è di fatto interrotto: all’incontro con le pareti laterali, all’incontro con il soffitto e all’incontro con il pavimento + tutto il perimetro del serramento.

    immagino che la situazione sia così. pur senza aver visto foto o disegni o bozza dell’intervento.

    il fatto che crescano le muffe denota anche che la finitura interna, pittura murale compresa, non sia stata fatta con materiali adatti alla situazione.

  18. Avatar Silvano Ramonda
    Silvano Ramonda

    Buonasera,
    Vivo in una casa ristrutturata nel 2008, ma purtroppo nella parete Nord ho evidenti segni di umidità. Il muro partendo dall’esterno è costituito da muratura di vecchi mattoni, coibentato con 12 cm di sughero, e controparete in mattoni nel lato interno; alla base è stata posata a zoccolatura una pietra di lucernario di circa 50/60 cm. L’intonaco utilizzato è stato l’antiumido della Vimark sia internamente sia esternamente, ma lo stesso riporta evidenti crepe non normali, con conseguente distacco dalla muratura retrostante, ed ovviamente ampio assorbimento di acque meteoriche. L’umidità persistente comporta gravi danni ai serramenti in legno e macchie di muffa continue.
    Se devo intervenire come posso procedere?
    Grazie Silvano

  19. ho scritto diversi articoli che riguardano il problema delle condense superficiali interne e quindi della muffa cercando di far capire come nasce il problema.
    combattere la muffa con i prodotti che si vendono quasi ovunque significa risolvere apparentemente il problema e significa anche portare altri veleni all’interno dell’ambiente.
    ecco perchè si dovrebbe cercare di evitare di creare le condizioni ideali per la proliferazione delle spore.
    isolamento + ventilazione meccanica + qualità dell’intonaco e della finitura interni + migliore gestione del riscaldamento = risolvono completamente il problema.
    ma non so nel suo caso quali possono essere le possibilità di intervento

  20. Avatar Vincenzo
    Vincenzo

    Buonasera,

    Abbiamo comprato casa la’anno scorso e quindi da un anno tinteggiato. Abitiamo in un primo piano con i box sotto ma nessuno ai lati e nessuno sopra. Siamo esposti al freddo e al caldo. Purtroppo ho muffa nella cabina armadio, ogni 2 settimane uso il prodotto per ripulire ma poi sono di nuovo a punto e a capo. Cosa posso usare ? adesso ho comprato un deumidificatore ma comunque ho un tasso che varia da 65% a 75 % di umidità.

    Grazie per il consiglio in anticipo
    Saluti
    Vincenzo

  21. lasciare più cm di aria tra mobili e parete esterna fredda è buona abitudine, meglio cambiare lato se possibile.
    le pareti esterne sottoposte a venti dovrebbero essere isolate con spessori maggiori o protette da verde non a foglia caduca.
    non si deve cercare di diminuire la permeabilità del muro.
    se non si può affrontare un isolamento esterno si può ripiegare su una coibentazione interna, sapendo che molti ponti termici saranno da attenuare e che la struttura della casa confinata all’esterno diventerà ancora più fredda che nel passato.

  22. Avatar monic de simone
    monic de simone

    Salve!

    vivo in Carso. Una delle pareti rivolte a nord (quindi sotto Bora e pioggia) è priva di finestre. Quindi ho appoggiati lì l’armadio. Si è riempito di muffa. Ok…ho allontanato i mobili e passato un antimuffa. Immagino che se riappoggerò l’armadio al muro il problema si ripresenterà. Mi domandavo se sia possibile un trattamento del muro esterno (per diminuire la sua permeabilità), oppure un trattamento del muro interno (per aumentarla, aumentando al contempo l’isolamento termico).
    Cordiali saluti
    Monica

  23. Grazie mille per la Sua risposta.

  24. nelle zone con superfici troppo fredde il vapore contenuto nell’aria interna condensa facilmente è porta alla proliferazione delle muffe.
    si devono
    – cambiare immediatamente abitudini per abbassare l’umidità interna
    – bonificare le zone aggredite dalle muffe
    – ritinteggiare o meglio isolare e poi tinteggiare con pittura murale a pH elevato

  25. Salve vivo da due anni in una casa di circa 40 metri quadri e sono circondata da appartamenti io sto a piano terra zona mare e in inverno dalla porta di entrata e nella finestra del cucinino che tra l’altro sono dallo stesso lato della casa e sono gli unici punti d’aria mi spunta in tutti e due i muri la mufga compreso intorno finestra e porta cosa devo fare e soprattutto e umidità’ o condensa?

  26. l’appartamento del 2006 non può più soffrire di umidità di cantiere, ormai tutte le strutture sono asciugate.
    i ponti termici non sufficientemente attenuati sono certamente zone con temperature superficiali a rischio muffa, ma il vero problema è l’elevatissima umidità interna.
    il nucleo familiare che abita produce vapore, e questo è normale, senza smaltirlo attraverso una corretta ventilazione manuale.
    oramai anche le finiture interne sono sature di umidità e le spore stanno banchettando e proliferando.
    inutile cambiare casa fino a che non si cambieranno abitudini.

    con l’occasione dei lavori per unire le due unità abitative si dovrebbe prendere in seria considerazione l’installazione di qualche macchina per ventilazione meccanica con recupero di calore nelle zone più vissute in modo che il periodo invernale sia più correttamente ventilato senza grandi perdite di calore.

  27. salve, ho un problema grandissimo con la muffa !

    vivo in un appartamento del 2006, siamo al primo piano ma sotto di noi non ci sono appartamenti ma l’atrio interno del condominio. e sopratutto sotto la camera da letto che è a nord-est c’è l’androne esterno del condominio quindi siamo praticamente fuori .
    E’ capitato 3 volte in 4 anni che stiamo qui che comparisse la muffa sulle pareti, macchioline nella camera lungo il battiscopa e anche nell’angolo del soffitto; ma anche in cucina dietro il frigo, dietro il calendario, dietro la credenza (che cmq e staccata 5 cm dal muro e aperta sotto) ed anche dietro al divano (il cui muro confina con un altro appartamento e anch’eso è distanziato dal muro.
    Ora quest’anno a diciembre/gennaio ci siamo ritrovati la muffa sotto il materasso matrimoniale ed anche quello di mio figlio. sottolineo che le doghe erano verdi di muffa e che il letto ha una struttura di ferro per cui libera sotto con 40 cm dal pavimento . anche il lettino del bimbo respira sotto…
    abbiamo comprato un deumidifcatore che segna 80% di umidita… ma da dove viene tutta questa umidità???

    ora siccome dobbiamo fare dei lavori per unire il mio appartmento con quello attiguo vorrei risolvere questo problema altrimenti preferisco vendere e comprare un altra casa.!!!!
    il costruttore e stato interpellato ma ovviamente dice che è coibentato bene e ha mandato un ingegnere a misurare le temperature: a lui risultavano 16-18 gradi nelle pareti.
    Ma noi abbiamo misurato con una termocamera professionale e negli angoli della camera ci sono 13 gradi scarsi e il pavimento no supera i 17… con 80% di umidità.. praticamente piove!!!

    come possiamo fare qual’e il problema??
    grazie mille

  28. il livello di umidità interna elevato e tutte le superfici fredde portano a condense superficiali… e questo è normale.
    il fatto che non via sia proliferazione di muffa sulle pareti mi fa pensare che il proprietario abbia tinteggiato o intonacato internamente con buoni prodotti a base di calce che ha pH elevato e quindi sgradito alle spore.
    il riscaldamento azionato solo ogni tanto non aiuta a sollevare le temperature interne dei corpi pur forse riuscendo a far segnare i 20° C all’aria interna.

  29. Salve Dott.Federico Sampaoli,
    mi chiamo Giovanna e spero Lei ci possa aiutare,nel mese di luglio ci siamo trasferiti in una casa in affitto zona collinare a 400 metri dal livello del mare in provincia di Catania.Nei mesi invernali il paesino non è nebbioso né eccessivamente umido.La casa è di 60 metri quadri,vecchi ma recentemente ristrutturata i muri perimetrali danno all’esterno su quattro lati ed escluso la cucina e il bagno che sono stati costruiti in un secondo tempo rimpicciolendo il cortile entrambe le stanze con tetto ligneo;mentre l’ingresso-soggiorno,camera da letto e corridoio sono di mattoni pieni.La casa è fornita di riscaldamenti.Riguardo le finestre:Il salotto ne ha una molto piccola,la cucina ha una porta finestra,mentre la camera da letto e il bagno hanno solo una presa di luce con finestrella basculante sita in un punto alto che per poterla aprire è necessaria la scala.Il problema si è verificato con l’inizio dell’inverno con forte odore di muffa che si era formata dietro i mobili ma la cosa strana che i muri non presentano muffa o umido,la prima soluzione è stata quella di allontanare armadio,parete attrezzata etc.dal mura da lasciare uno spazio di circolo d’aria,ma ciò non ha risolto perché a distanza di quindici giorni abbiamo,dopo averli puliti con acqua e candeggina ritrovato la muffa e così per tutto l’inverno nonostante abbiamo acquistato degli umidificatori con sali,la situazione non è migliorata.Devo anche farle presente che la porta d’ingresso èdi ferro e così la piccola finestra del salotto che puntualmente troviamo tutte bagnate con rivoli di acqua che creano pozzanghere a terra.Oltre tutto ho trovato tutte le scarpe in pelle conservate nella scarpiera chiusa ammuffite,così i giacconi in pelle,insomma un disastro,ciò che non riusciamo a capire perché le pareti non presentano muffa, solo in piccoli angoli a terra,mentre il mobilio e indumenti lo sono?Le faccio anche presente che i riscaldamenti vengono accesi nelle ore serali circa quattro ore e la mattina faccio cambiare l’aria creando corrente con la finestra del salotto e la porta finestra della cucina per un paio di minuti.La ringrazio fin d’ora.
    In attesa di un suo suggerimento le porgo i miei più cordiali saluti.

  30. nessuno disturba.
    leggi questo articolo a te dedicato: https://espertocasaclima.com/2016/01/seconda-casa-venezia-matteo-abitata-rado/

  31. Salve e scusi il disturbo,
    Ho da circa 8 mesi acquistato una seconda casa di circa 35mq nella zona di Chioggia, che è un comune che vive ai piedi della laguna veneta e come Venezia (anche se un po’ meno) vive dei disagi lagunari…
    Il consiglio che volevo chiederle è che tipo di ventilazione devo adottare visto che la casa è poco abitata?
    Al momento sto lasciando un ricircolo d’aria perenne in quanto la casa è di tipo vecchio situata al pt e recentemente ristrutturata. La costruzione originale è di muri portanti su 3 livelli a mottoni pieni con muri portanti di almeno 25 cm. I muri perimetrali danno all’esterno sui 3 lati. L’ambiente è piccolo e gode di riscaldamento autonomo. Attorno piccole calli ed atre case anche se la casa non poi così inglobata rispetto ad altre abitazioni. Gli autoctoni mi hanno consigliato di tenere sempre un ricircolo d’aria quando la casa è disabitata per lunghi periodi, ed io mi sto comportando così…
    Ho installato un igrometro/termometro che mi segnala una temperatura di 7 gradi con 82% di umidità (tale rilevazione fa riferimento ad una giornata uggiosa a e nebbiosa). Come mi devo comportare per ridurre il più possibile i disagi? Mi rendo conto che la casa è vecchia (seppur ristrutturata), mi rendo conto del disagio dovuto alla zona geografica,ma in pratica vorrei solo comportarmi io il più correttamente possibile in modo da un aggiungere una cattiva pratiche ad una serie di fisiologici “disagi”… Aggiungo che una volta al mese vado a passare 2-3 giorni ed in quel contesto accendo il riscaldamento e contemporaneamente un de umidificatore adeguato per le dimensioni della casa. Grazie anticipatamente.

  32. sempre meglio evitare materiali come polliuretano espanso per interventi interni.
    8cm di isolante sul lato interno sono molti: la vecchia parete esterna dietro l’isolante non gode più di tante dispersioni termiche come in precedenza e perciò si raffredda molto più di prima.
    aver lasciato l’intercapedine di 2c è sbagliato: in quella zona il contenuto di vapore dell’aria calda interna va tutta a condensare sulla parete fredda.
    sigillare totalmente ora che ci sono i funghi mi sembra sconsigliabile.
    forse è l’occasione di rimuovere tutto e bonificare per poi cambiare strategia.

  33. Avatar Maurizio
    Maurizio

    Buongiorno Dott.Sampaoli
    Ho un’ alloggio con muri perimetrali in mattoni pieni ( Casa costruita nel 1964) Il problema sulla parete a nord .
    Sono al primo piano sopra ho un terrazzo e sotto un archivio di un ufficio (sicuramente non riscaldato)
    Non potendo fare un cappotto esterno troppo oneroso per me. Ho optato ad una controparete con polliuretano espanso da 8cm e cartongesso da 12mm Idrofugo lasciando un intercapedine da 2cm dal muro
    dopo aver risanato le pareti con pittura Antimuffa . Non ho chiuso totalmente la parete per vedere come si sarebbe comportato il muro in stagione invernale ,ebbene ecco proliferare la muffa dietro la controparete con condensa ma veramente tanta
    Mi conviene chiudere la parete e sigillarla totalmente e praticare dei fori che vadano dall’intercapedine della controparete all’ esterno ?
    Il muro non ha intercapedine é spesso circa 65 cm Mattoni pieni e pietra
    La ringrazio anticipatamente Cordiali Saluti Santercole Maurizio

  34. la sua descrizione mi suggerisce di rispondere che le superfici interne intonacate abbiano ricevuto una miscela di sabbia e cemento piuttosto che a base di calce.
    probabilmente anche la pittura murale non è delle migliori, qualitativamente parlando.

  35. non so che temperature esterne abbiate in questi giorni, ma aprire due ore le finestre significa che all’interno è come stare all’esterno: anche applicando un cappotto spesso mezzo metro la situazione sarebbe drammatica. le superfici interne scenderanno a 10°C…

    in regime invernale si deve fare corretta ventilazione: pochi minuti per cambiare l’aria interna evitando di raffreddare corpi e superfici.
    per abbreviare questo tempo è consigliabile fare corrente (occhio al torcicollo!).

    anche il riscaldamento va gestito con attenzione, senza lunghe interruzioni per spegnimento.

  36. Avatar Emanuele

    Un’ultima cosa, anche facendoci una doccia di 15 minuti il bagno seppur abbia un aspiratore si inzuppa terribilmente, abitiamo al primo piano e sopra di noi c’è il tetto a spiovente, io non capisco davvero cosa ci sia che non funziona, nell’altra casa dove abitavamo prima, che era a due piani seppur sempre villetta a schiera queste cose non succedevano.

  37. Avatar Emanuele

    Signor Sampaoli sono sempre quel ragazzo che vive al primo piano che tiene il deumidificatore fisso in camera per evitare di ritrovarsi con le finestre sgocciolanti, ma c’è qualcosa che non va in tutta la casa credo, come le avevo detto anche aprendo la finestra prima di andare a letto mi svegliavo comunque con i vetri bagnati (a proposito, la parete della camera con la finestra è a 120° sud-est, anche se la parete accanto è a nord ed è in effetti scoperta, ma sempre lungo il punto cardinale est a 3 metri di distanza c’è il muro della casa accanto) e ieri sera ho visto succedere l’incredibile, la finestra di cucina era già aperta da 2 ore e ci siamo messi a cucinare, si è appannato tutto (perché nella cucina oltre ad esserci una finestra c’è anche una porta finestra per andare sul terrazzo e si è bagnata tutta di condensa) ed i muri erano bagnati, si vedeva dal colore, ma la finestra era aperta e da 2 ore tra l’altro. La cucina ha le pareti esterne a Sud-Ovest. E c’è persino una presa d’aria in basso (oltre a quella per il gas in alto), che dovrebbe servire apposta per il ricircolo d’aria. Ci siamo resi conto che aprire le finestre per il ricircolo d’aria è assolutamente inutile, cosa c’è che non va in questa casa?

  38. ogni dettaglio di posa di un dato materiale edile si trova nelle schede tecniche o schede di posa scaricabili online dal sito del produttore in formato pdf.
    solitamente pitture murali vecchie non danno mai problemi se ancora con buona adesione e niente sfogliature.
    pitture moderne possono essere un po’ repellenti se non permettono assorbimento…

  39. Salve, ma prima di dipingere i muri con la vernice da lei indicata naturale prima di solventi a base naturale con ph elevato il muro va trattato, esempio va scrostato oppure basta un isolante e poi imbiancare sopra o altro?
    Grazie

  40. già il taglio termico del piede della muratura interna è molto utile.
    va previsto anche all’intradosso solaio per evitare al soffitto sottostante un nodo parete-solaio con temperature troppo basse.

  41. Grazie per il contributo.
    In realtà l’isolamento orizzontale sarà a quota del pavimento finito e verrà appoggiato sopra di esso il primo corso di laterizio. Per tale motivo non sarei in grado di prolungare l’isolamento oltre i 25 cm di spessore del trave.
    Il laterizio interno si troverà per tale motivo protetto dal freddo del trave rivolto verso l’esterno dai 2,5 cm di Celenit N

  42. quando è impossibile evitare di interrompere un isolamento si deve prolungare quanto possibile l’isolamento verso l’interno.
    quindi l’attenuazione del ponte termico in orizzontale, anche se sottile di spessore, deve essere prevista.

  43. Ho la necessità di trattare dall’interno il ponte termico che si forma tra parete verticale in cassa vuota con isolamento interposto e trave rialzato del solaio (pavimento) disperdente verso l’esterno. Pensavo di posare all’interno del getto del trave stesso un pannello di Celenit n spesso 5 cm per trattare la faccia verticale del trave e un pannello da 2.5 cm per trattare la faccia orizzontale del trave.
    La faccia interna orizzontale del trave così trattata rimarrà compresa nello spessore della soletta con pavimento radiante annegato. Sulla faccia orizzontale verrà posato il corso di laterizio interno spesso 25 cm. L’isolante ed il corso di mattoni esterno appoggierà su un dente esterno del trave che non si riesce a cappottare esternamente.
    L’edificio in oggetto si trova in zona climatica E con temperatura esterna di progetto di -8*C.
    Il ponte termico così trattato corre il rischio di formazione di condensa e muffa interna?

  44. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Capisco, anche se comunque le mie abitudini nell’altra casa erano le medesime e dividevo anche la stanza con un altra persona, infatti ci siamo trasferiti per avere più spazio. Grazie per le informazioni, purtroppo ritinteggiare adesso è praticamente impossibile perché contribuirei a rendere le pareti umide vista la stagione, dovrò purtroppo aspettare di nuovo l’estate. Nel frattempo posso rivolgermi ad una ditta che faccia gli opprtuni controlli nella stanza per capire quale sia il problema, prima di prendere qualsiasi provvedimento?

  45. sarebbe opportuno dormire con la finestra non chiusa in modo da avere ricambio d’aria, co2 bassa, umidità libera di uscire e entrare.
    un piumino più spesso evvia.
    altrimenti chiudere, asciugare le condense del serramento al mattino, e almeno ritinteggiare con pittura naturale priva di solventi e a base di componenti naturali con pH elevato.
    è da togliere l’acqua del gatto la notte!

  46. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Non so cosa dirle, mi basta chiudere la finestra prima di andare a dormire per trovarmi la finestra sgocciolante al mattino, non so nemmeno se l’umidità si vada a depositare solo sulla finestra o anche sulle pareti, so solo che la muffa l’ho sempre vista nascere solo sul soffitto prima di comprare il deumidificatore ed ovviamente il cuscino ed il materasso e muffa anche sulle videocassette che però si trovavano dentro uno scatolone sul pavimento dopo il trasloco e che ho sistemato per ultime perché non avevo ancora montato lo scaffale dove metterle. Sulle pareti invece non era mai nata, quindi non so se pensare che anche il soffitto non abbia l’isolamento termico adeguato e quindi l’umidità causata dal mio respiro riesca a trasformarsi in umidità quando tocca il soffitto freddo durante la notte. Ad essere onesti siamo in 2 a dormire nella stanza, io ed il gatto, in ogni caso (non so se fa la differenza) non sono un fumatore e quindi diciamo che nella mia stanza siamo in due a respirare e tengo anche la ciotola dell’acqua del gatto, oltre alla sua lettiera, non so se questo è rilevante, il gatto ha quasi 20 anni e purtroppo per alcuni motivi sono praticamente obbligato a tenerlo nella mia stanza, chiaramente non intendo prenderne altri dopo che avrà terminato la sua esistenza, non so se questo è rilevante e quale potrebbe essere la soluzione, comunque nella casa dove abitavamo prima, che comunque avevamo ritinteggiato non so con quale tipo di vernice, non avevamo di questi problemi, avevo una finestra a taglio termico e mi sembra che ci fossero gli spifferi sopra la cassa della tapparella. Infatti non ho capito se è giusto che sopra la tapparella ci sia il paraspifferi che hanno messo gli inquilini oppure no, sta di fatto che avendolo tolto per provare la situazione non era migliorata e quindi l’ho rimesso perché sentivo troppo i rumori esterni.

  47. la pittura termoisolante è spesso insidiosa.
    ma questa umidità abbondante descritta mi appare un po’ strana. non capisco nemmeno quella indicazione di temperatura interna +15°C.
    la sua casa è mantenuta senza riscaldamento? in questo caso una sigillatura completa con serramento performante nuovo credo che disperderà meno energia (per forza) ma sigillerà l’involucro a temperatura bassa. troppo bassa e sempre a rischio condensa.
    cercare di mantenere gli ambienti a 20°C è fondamentale perchè più facile mantenere alte le temperature superficiali interne.

  48. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Salve signor Sampaoli, non so se si ricorda di me, purtroppo nonostante abbia tenuto le finestre aperte quasi tutta l’estate durante il giorno appena è tornato il freddo si è ripresentato il problema condensa, avevo aperto la finestra quasi tutto il giorno e persino prima di andare a letto e mi sono svegliato con la finestra bagnata e sgocciolante. Per il momento ho rimesso il deumidifcatore prima che fosse troppo tardi ma questo problema lo vorrei risolvere, prima di tutto perché consuma, secondo perché fa rumore e così non riesco a sentire la televisione a meno di alzare il volume e ciò ovviamente è da evitare anche per portare rispetto ai vicini.

    La mia stanza è al primo piano e a differenza di quella di mia madre e mia sorella che sono dalla parte opposta della casa 2 pareti su 4 danno sull’esterno, mentre nelle altre 2 camere solo la parete dove c’è la portafinestra, che dà sul terrazzo. Nel caso della mia stanza la parete che dà sull’esterno è isolata da mattoni lunghi poco più di 30 CM mentre quella con la porta finestra esattamente 30 CM e la finestra con tutto l’infisso è meno, 10 CM ed il vetro è sottile, non è a taglio termico, nella casa dove abitavo prima era doppio, quindi presumo a taglio termico e non ho maia vuto un solo problema.

    Quando ho pitturato la stanza non so se si ricorda ho pitturato sopra la malta lavabile dei precedenti inquilini e sul soffitto con l’intonaco rifatto, con una tinta inizialmente non traspirante, o per lo meno sul barile non era indicato, era indicata solo come pittura murale termica. Anche sul soffitto. Poi perché la malta riaffiorava ad ogni ripassata ho utilizzato l’isolante che secondo i negozianti del Brico era traspirante, sopra la precedente tinteggiatura e poi una tinta bianca sopa l’isolante, traspirante. Ma credo che non traspiri come dovrebbe secomunque sotto l’isolante c’è una tinta non traspirante. A questo punto mi chiedo se oltre a pensare a cambiare l’infisso e la finestra devo pensare anche a ritingere tutto togliendo la tinta precedente ed utilizzandone uan traspirante o se con i nuovi infissi posso non curarmi del tipo di tintura utilizzato. Consideri che la condensa l’ho sempre vista sulla finestra e poi mi sono ritrovato con il cuscino ed il materasso ammuffiti insieme a danni ad altri oggetti. E consideri che il deumidifcatore potrò continuare ad utilizzarlo solo finché la temperatura interna non andrà sotto i 15° perché sotto quella temperatura non riuscirà a sciogliere il ghiaccio che crea quando assorbe l’aria umida e non posso permettermi di accendere il riscaldamento, preferisco una spesa unica per i nuovi infissi piuttosto che pagare 500 euro se non di più di riscaldamento come l’anno scorso.

  49. la muffa in ambiente asciutto non trova nutrimento, questo per dire che la causa è sempre la troppo elevata umidità ambiente.
    la finestra va spalancata per arieggiare correttamente e velocemente.
    le consiglio di provare vaporizzando acqua ossigenata sulla zona colpita e pulire con uno straccio.
    se il legno appare grezzo potrete incerarlo più avanti con cera d’api.

    dopo aver bonificato prendete l’abitudine di guardare cosa indica un termoigrometro in quella stanza, almeno per arieggiare all’occorrenza.
    non dimenticate di eliminare le tende e le zanzariere se ci fossero: aria e luce. aria e luce!

  50. Salve, dietro i comodini della stanza da letto si forma sempre la muffa ( una polvere verde ) nonostante li tenga 5 cm distanti dal muro, dietro questo muro corrisponde, fino ad un certo punto, la doccia del bagno. Mi può consigliare come:
    evitare cattivi atteggiamenti per la formazione (la mattina tengo il balcone semi aperto per 1 ora o più);
    pulire i comodini con sostanze efficaci e naturali.
    Grazie!

  51. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Molte grazie, spero di riuscire a risolvere il problema, per ora col deumidificatore non si sono più presentate muffe e vetri sgocciolanti, ma spero che presto non dovrò più averne bisogno.

  52. se le finestre sono chiuse si può accelerare l’asciugatura con un deumidificatore in questo momento (costa energia).
    togliere le spore, eliminare tutto ciò che presenta muffe, ritinteggiare come specificato, lavare ogni tessuto contaminato e asciugarlo al sole.
    materasso e cuscini al sole

  53. il calcio silicato è molto più adatto a questo scopo.
    se esiste una cornice coprifilo tutt’intorno sarà bene levarla per verificare se il serramento e l’eventuale falsotelaio in contatto con il muro è stato sigillato oppure presenta una crepa-spiffero.
    uno spiffero di quasi 5 metri lineari disperde quanto diversi metri quadri di parete

  54. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Quindi per tutta l’estate dovrei tenere aperte le finestre specie quando fa più caldo e vedere se cambia la situazione, per il momento se ho capito bene non devo intervenire, perché anche la tinta utilizzata non interferisce con l’umidità ma solo con la formazione delle muffe sulle pareti, che dipendono dall’umidità, che comunque mi causa anche problemi al materasso, cuscino ed apparecchiature elettroniche. E se non ho capito male il deumidificatore serve solo a raccogliere l’umidità che si forma ma non è di nessun aiuto per risolvere definitivamente il problema. D’accordo, ti ringrazio per le informazioni, mi sono venute in mente 2 ultime cose su questa stanza, i precedenti proprietari avevano lasciato un umidificatore sul termosifone e probabilmente anche questo ha contribuito a peggiorare le cose, io me ne sono accorto dopo un paio di mesi perché era piccolo e messo proprio nell’angolo (il termosifone fa angolo ed infatti è il motivo per il quale ho dovuto mettere il mobile del letto in un modo e non in un altro), inoltre un’ultima cosa, sperando che non c’entri niente, come ti ho detto due pareti sono affacciate sull’esterno, mentre 2 confinano con altre due stanze, una con il tinello e quella ovest con il bagno, proprio dal lato dove c’è il lavandino. Spero che non sia un problema. Per ora ti ringrazio e ti farò sapere il prossimo inverno se la situazione si sarà risolta, nei giorni di pioggia ed anche il prossimo inverno comunque continuerò ad utilizzare il deumidificatore per evitare problemi alle cose. Grazie.

  55. Ho una casa costruita dieci anni fa con cappotto eps esterno da cm.8, muro laterizio cm.25, intonaco interno. Le finestre in pvc sono a filo muro interno e le spalle esterne del foro finestra non sono isolate. Vi è il classico ponte termico per cui tutto attorno alla finestra ho condensa e muffa. Come rimedio ho pensato di posare un centimetro di sughero all’interno, come cornice alla finestra. Cosa ne pensa???

  56. le tinteggiature precedenti lavabili o traspiranti ma comunque di poco valore non fanno che peggiorare la situazione “muffa”, evitiamole anche se i prezzi sono allettanti.
    sì sono convinto che il carico di umidità delle strutture possa alleggerirsi da adesso per tutta l’estate potendo affrontare meglio l’inverno prossimo.
    il cassettone dell’avvolgibile è anch’esso un campione di dispersioni quindi si dovrebbe isolare e tappare ogni spiffero.
    uno spiffero non garantisce l’equilibrio igrometrico, è uno spiffero.

  57. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Sono sempre Emanuele, grazie per la precedente risposta, in effetti l’intonaco è stato rifatto verso la fine di Settembre ed inoltre sembra (e dico sembra perché è quello che mi hanno detto i gestori) che l’intonaco vecchio fosse ceduto a causa di un’infiltrazione causata dal tetto danneggiato, che è stato riparato quasi un mese dopo aver rifatto l’intonaco. Hai detto che abbiamo sbagliato a tingere e a rifare l’intonaco in Autunno, più deve aver preso altra acqua a causa del tetto rotto (ed ha piovuto durante quel mese in cui non sono venuti a riparare il tetto) quindi secondo te un giorno il problema è destinato a sparire oppure l’intonaco va rifatto durante una stagione calda? Inoltre la mia stanza non so se c’entra qualcosa, è l’unica della casa a non essere circondata da altre, mi spiego meglio, è una casa al primo piano, si tratta di un blocco di case a due piani, noi abitiamo al primo piano, è la prima della fila, quindi le stanze che hanno il muro dove inizia il blocco sono cucina, sala, tinello. La mia stanza confina con il tinello a destra, ma a sinistra c’è il muro perché la casa accanto alla nostra ad Est è un pò più piccola, mentre le stanze di mia sorella e mia madre confinano con quelle della casa accanto o della cucina, inoltre la loro finestra dà sul terrazzo, invece io ho praticamente 2 muri su 4 che sono direttamente esposti all’esterno. Può essere la causa o pensi di più all’intonaco? Inoltre ti dico anche un’altra cosa, sopra la tapparella c’era una specie di fessura, che avevo trovato tappata con un oggetto morbido dai precedenti proprietari, pensando potesse essere la causa (perché l’umidità dovrebbe uscire) l’avevo rimosso, ma ho notato che non cambiava nulla, il deumidificatore continuava a riempirsi alla stessa maniera, inoltre si sentivano troppo i rumori esterni ed entravano gli insetti allora l’ho rimesso. Nella casa dove abitavo prima c’era la stessa fessura sopra la tapparella e non avevo problemi, speravo che aprirla avrebbe risolto il problema ed invece no, perchè?

    Un’ultima cosa, da qualche parte ho letto che una pittura traspirante risolve solo il problema della muffa nei muri, ma non dell’umidità in generale, quindi continuerebbe l’aria ad essere troppo umida e la finestra a sgocciolare lo stesso, nel caso non fosse vero ti faccio presente che io ho utilizzato una tinta economica dove c’era comunque scritto che era traspirante, però sopra la malta lavabile che avevano tinto gli altri proprietari. La malta lavabile è traspirante oppure no?

  58. si deve riconoscere che il 2014 è stato un anno bagnato, pur se poco rigido e poco caldo.
    se è stato ripristinato l’intonaco e dunque anche la pittura proprio in autunno sono stati aggiunti alle strutture probabilmente già abbastanza sature di umidità altri litri d’acqua. Pensate al bidone di colore quanta acqua contiene!
    La stagione era proprio poco adatta all’operazione.
    Questa fine primavera invece potrebbe essere il momento più favorevole perchè si potrà iniziare ad avere le finestre perennemente aperte o socchiuse.
    Avete un termoigrometro? Acquistatene uno che qua e là ho suggerito! Giusto per avere il polso della situazione.

    L’intervento più economico e risanante da fare in questo momento è togliere le muffe con spray senza cloro o altri veleni per poi ritinteggiare tutto l’ambiente con pittura naturale a base di calce con pH elevato (>11) che è poco amato dalle spore.
    Una soluzione più costosa ed impegnativa è il progetto di una coibentazione interna con la medesima finitura finale.

  59. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Buonasera federico, volevo sapere se potevi aiutarmi, da quando ci siamo trasferiti nell’Ottobre 2014 in questa casa popolare (nell’altra anch’essa popolare questi problemi non li avevamo in nessuna stanza ed io dividevo la camera con mia sorella quindi eravamo in due a respirare ed a rilasciare umidità nell’aria) ho avuto grossissimi problemi finché non ho comprato il deumidificatore, le videocassette che avevo negli scatoloni (poggiati sul pavimento) si sono rovinate perché alcune sono ammuffite, inoltre si sono ammuffiti i muri, il cuscino ed il materasso e sono solo a dormire in questa stanza, che aveva l’intonaco ceduto e della muffa sul muro anche quando ci hanno consegnato le chiavi, l’intonaco ce l’hanno rifatto, ma per il problema dell’umidità (che per loro è semplice condensa) mi hanno detto solo di accendere il riscaldamento e di aprire la finestra. La mia stanza è l’unica della casa ad avere questo problema, nemmeno in cucina si forma tanta umidità, perché tutta la casa ha delle porte finestre e quindi una specie di grondaia sul fondo e non ci si deposita nessuna acqua ed i vetri non li vedo mai bagnati. Mentre invece nella mia stanza se non uso il deumidificatore 24H su 24 (che devo anche svuotare ogni giorno e sono almeno 2 litri, a volte anche di più se piove) la mattina trovo il vetro zuppo che sgocciola. Nella casa dove abitavo prima non ero obbligato né ad aprire la finestra (d’inverno e quando piove, frangenti in cui si forma tanta umidità non è piacevole aprirla) né ad accendere il riscaldamento (non soffro il freddo quindi mi pare uno spreco di soldi, infatti sono arrivati tanti soldi da pagare di gas e non ce lo possiamo permettere, a questo punto preferisco spendere qualcosa per trovare una soluzione definitiva, anche perché il deumidificatore consuma e non posso assentarmi da casa per più di un giorno perché nessuno me lo svuoterebbe. Esiste una soluzione? La casa è visibile da da street view di Google, però se provo a linkartela non ci riesco, non mi dà delle coordinate precise nemmeno per dirti come vederla, però in teoria la finestra dovrebbe affacciare ad est. Un intervento che non sia palliativo come aprire le finestre/riscaldare/deumidificatore secondo te quanto costa? Su un sito ho anche letto che l’intonaco nuovo crea umidità per 3 anni, è vero? Se hai bisogno di altri dettagli fammi sapere che provo ad inviarti delle immagini tramite mail o dimmi come posso farti avere le coordinate per visualizzarla. Grazie.

  60. se ci fosse un termoigrometro farebbe vedere temperature intorno ai 20° e umidità interna anche oltre il 70%.
    questo 2014 è stato veramente umido, pur avendoci fatto risparmiare qualche metrocubo di metano.

    le spore di muffa sono ovunque nell’aria, questo è certo, siamo sul pianeta terra, e in questo strano anno l’umidità è veramente elevatissima.

    ripulire le superfici dei mobili o altre zone colpite, lavare i tessuti colpiti.
    soluzioni anti muffa senza cloro:
    l’acqua ossigenata si comporta veramente bene. usatela versandola in uno spray vuoto. nella lavatrice invece aggiungetelo nello scompartimento ammorbidente (senza ammorbidente) perché non venga in contatto con il detersivo.

  61. Buonasera,
    io ho un problema d1iverso e molto strano in merito alla muffa.

    vivo in una casa di campagna ,su due livelli,con pareti molto spesse.
    vi erano state infiltrazioni circa due anni fa, su una sola parete al primo livello, il quale muro era in parte adiacente ed appoggiato su un terreno agricolo.
    infiltrazioni poi risolte perchè il proprietario aveva scavato e fatto applicare una guaina esterna sul muro, da metà parete (cioè solo primo livello) fino a sotto il terreno poi ricoperto e la parete non è più umida.

    il punto è questo e si presenta da un mesetto (cioè da quando ha iniziato a piovere) solo in quella stanza: le pareti, gli angoli, il pavimento, i vetri della finestra, gli infissi sono assolutamente asciutti, tutti, però mi si forma muffa su alcuni vestiti appesi nell’armadio, sulla poltrona che ho nella stanza e sulle pareti esterne del mobilio (armadio e libreria tipo ufficio) e naturalmente si sente un forte odore di muffa nella stanza .

    purtroppo l’intera casa è poco soleggiata perchè vi sono parecchi ostacoli (alberi e capannone) intorno. Apro la finestra la mattina se sono in casa.

    Da cosa può dipendere e cosa potrei fare?

    grazie per la sua disponibilità?

  62. immagino il disorientamento, la disperazione, la perdita di tempo e di danaro.
    di certo voi che abitate gli ambienti e siete spesso fuori durante il giorno non state facendo corretta ventilazione…
    di certo i difetti di costruzione si fanno sentire fortemente

    i ponti termici non perdonano

    se installare una vmc fosse la soluzione di tutti i problemi vi consiglierei il modello giusto, ma credo che siano diversi i fattori: i ponti termici in primis, ma anche le finiture interne che sono state fatte pensando di risolvere la situazione generale.

    inoltre il volume è molto esposto, quindi tende a raffreddarsi prima di un normale volume edificato e più compatto.

    che dire? se vuole il mio aiuto, io ci sono. se disponete di piante sezioni e prospetti potreste descrivermi bene le stratigrafie ad oggi.
    si vede la forma dell’edificio da google map?

  63. Avatar Giovanni
    Giovanni

    Buongiorno,
    avrei tanto, tanto bisogno di un consiglio.
    Nella camere da letto del mio appartamento (al primo piano di una palazzina) si formano muffa e abbondante condensa su pareti, pavimento ed infissi (alluminio doppio vetro) . Condominio del 1996. Le camere sono esposte a nord est, libere su tre lati con in aggetto un balcone; sono altresì poste sopra un portico chiuso da due lati e coperte da un terrazzo!!! Ho chiesto inutilmente aiuto al costruttore ed a vari professionisti della zona senza aver ottenuto suggerimenti che abbiano portato ad un miglioramento. E’ stato eseguito cappotto esterno del solaio (pavimento camere) comprensivo del balcone e risvoltato fino alla copertura delle travi in ca a vista (non ho idea del materiale) . Inoltre è stato eseguita la posa di pareti di rivestimento interno (credo in polistirolo) .
    Ora ho optato per il fai da tè, cercando di documentarmi il più possibile e credo di aver capito di essere in una situazione “irrisolvibile”, i ponti termici presenti nella mia costruzione sono esagerati. Struttura in cls con travi a vista e pilastri con tamponamento in mattoni ed isolante interno.
    Ho fatto delle prove con igrometro per la rilevazione dell’umidità relativa nell’ultima settimana di novembre 2013: internamente (con le porte finestre chiuse) la temperatura varia dai 20 gradi max e scende fino a 16 g. (umidità relativa 74% max – 68% min). Esternamente la temperatura varia da un minimo di – 2,5 g. ad un massimo di 9 g. (umidità relativa 68% max – 26% min).
    Ho provato ad aumentare la temperatura interna migliorando il riscaldamento, si accende solo la sera quando si rientra a casa (fuori alle 8,00 e rientro alle 5,00), ma i termosifoni risultano freddi nella parte bassa!!! La pompa della caldaia (singola) è al massimo.
    Avrei pensato alla posa di una vmc meltem (almeno dovrei abbassare l’umidità relativa). Ho contattato mezzo e-mail la ditta Isodomus ma ho ricevuto solo un preventivo per una macchina standard. Forse sarebbe più opportuna la posa di una macchina con rilevatore dell’umidità?
    Grazie comunque per avermi ascoltato.
    Giovanni

  64. beh l’esposizione a nord della parte notte può anche essere piacevole d’estate.
    mi preoccuperei del lastrico solare che se non coibentato regalerà un buon surriscaldamento

    le camere esposte a nord non sono umide di natura, tutto dipende dal tipo e dalla gestione del riscaldamento, e dalla ventilzaione manuale.

    la tinteggiatura adeguata contrasta il fenomeno della muffa, ma non si può vivere con condense superficiali interne.

    un 1 piano può soffrire di forti dispersioni termiche verso il basso, di rumori e di sicurezza.

    meglio informarsi sulla qualità dell’edificio e sugli impianti installati.

  65. Buongiorno Federico,

    assieme alla mia compagna sto cercando casa e fra le varie visite abbiamo trovato un apparmento tricamere al 5o piano che ci piace molto; a mio avviso ha un brutto difetto: ha le 3 camere + un bagno esposti a nord mentre il soggiorno+cucina a ovest ( si trova al 5o e ultimo piano nel quadrante in alto a destra di questo edificio https://www.google.it/maps/place/45%C2%B033'17.2%22N+11%C2%B031'38.2%22E/@45.5545835,11.5275284,383m/data=!3m1!1e3!4m2!3m1!1s0x0:0x0?hl=it )

    al momento è una seconda casa e credo lo sia sempre stata (quindi l’appartamento non è abitato e immagino questo riduca notevolmente il rischio muffa) e le mie preoccupazioni in ordine sparso sono le seguenti:
    – le stanze a nord saranno sicuramente umide e fredde e la muffa sarà una garanzia
    – una adeguata tinteggiatura con pitture antimuffa sarà in grado di proteggere le pareti da quest’ultima?
    – in ogni caso le stanze saranno molto fredde/umide
    – la prestazione energetica sarà sicuramente più scarsa di un appartamento al 1o piano con esposzione sud-ovest (è un’alternativa valida che abbiamo)

    la costruzione del palazzo risale circa al 2000, al momento non ho altre informazioni

  66. una coibentazione può essere risolutiva.
    le muffe vanno però rimosse comunque e possibilmente con materiali privi di cloro o altri agenti chimici non consigliabili in ambienti interni.
    Poi, la nuova finitura meglio farla con pittura naturale priva di solventi a base di componenti naturali con pH elevato.

  67. Avatar Alessandro
    Alessandro

    salve,
    ho un quesito per lei. Abito in una casa di una decina di anni, e da un paio di anni a questa parte comincio a vedere la muffa negli angoli del soffitto rivolto a nord. Ho pulito con candeggina, ma con la macchia si riforma ed addirittura comincia a “correre” sul filo del solaio. Premetto che il soffitto è esposto perchè c’è una terrazza non di mia proprietà. Come posso fare per evitare questa continua lotta con la muffa? avevo pensato di isolare le due pareti esterne edi il soffitto.

    Alessandro

  68. la cantina ha i suoi problemi… e lì non ci dilunghiamo.
    le spore che sono nell’aria sono a caccia di superfici con temperature inferiori e una certa umidità favorevole al loro proliferare.

    l’ingegnere ha scoperto che i muri sono asciutti, ma questo lo sapevamo anche. l’invisibile condensa superficiale nei punti più freddi è dovuta al fatto che pur essendo l’umidità interna di accettabile livello a 20°, nei punti freddi la temperatura non è più 20°, ma in alcuni punti sarà anche 12° con umidità relativa anche oltre 80%.
    E’ molto facile che le temperature scendano così in case prive di coibentazione e con normali ponti termici strutturali e geometrici (gli angoli).
    Dubito che ci siano 20° proprio costanti, perciò nelle ore dove la temperatura generale scende anche la situazione delle temperature superficiali peggiora innalzando il livello di umidità relativa.
    aver coperto con del cartongesso una parete con spore di muffa è insalubre e sbagliato.

    dolcemente in fondo aggiungo che
    con tanta probabilità la casa è stata imbiancata per essere pronta per l’affitto.
    Dalla descrizione del proliferare delle muffe, di certo la tinteggiatura non sarà stata scelta in base alle sue caratteristiche di pittura naturale priva di solventi a base di componenti naturali con pH elevato che avrebbe portato molti benefici.
    Il proprietario può tranquillamente controllare nella fattura del pittore.

    Capisco anche che contenere l’umidità a livelli inferiori sia assai difficile. specialmente durante la notte dormendo in due persone nella stessa stanza.

    I difetti dell’immobile sono la prima causa scatenante.

    Consiglio vivamente di accordarsi con il proprietario su un intervento di bonifica e di coibentazione interna di pochi cm di alta qualità.
    La muffa nuoce gravemente alla salute.

  69. Buongiorno,
    le chiedo aiuto per capire cosa succede nella casa dove abito. Vivo da 5 anni in una casa in affitto con mio marito, questa casa si trova in un borgo antico i muri sono di pietra all’interno dei quali sono stati inseriti dei pilastri e dei setti di calcestruzzo, i serramneti hanno ottima tenuta. Quasi subito ha fatto la sua comparsa la muffa su un muro di cantina in pietra faccia a vista. Questo muro è perennemente bagnato probabilmente da acqua che filtra direttamente dal terreno (quando piove molte si crea un riganolo sulla parete e una bella pozza per terra. In quel vano scala il deumidificatore è perennemente funzionate da 12 anni (da molto prima del nostro arrivi). Inoltre nella camera da letto era presente muffa su una parete sin dalla stipula del contratto, parete che i proprietari hanno coperto con una controparete in cartongesso… inutile dire che da li la muffa si sta espandendo su tutta la parete nord e in tutta la camera e…. in tutta casa. I proprietari sono venuti con un loro Ing. dotato di un misuratore di umidità all’interno e sulla superficedelle pareti però non ha mai parlato di temperature, la conclusione di questo professionista è stata che le murature al loro interno sono asciutte, l’umidità delle pareti è solo superciale e quindi dovuta ad una cattiva gestione dell’abitazione ad una eccessiva umidità interna all’alloggio in seguito allo scarso arieggiamento. In casa mia arieggio spesso, non stendo, non cucino perchè odio farlo, viviamo in casa pochissime ore perchè lavoriamo (quindi non rilascio un litro e mezzo di condensa in una giornata come a sua detta), ci sono 20 gradi costanti ovunque e un’umidità che varia tra il 50 e il 58%, dati misurati con apposito strumento. Quindi secondo lei è davvero scarso arieggiamento o è possibile che l’umidità superficiale dei muri sia dovuta al fatto che i muri sono troppo freddi perchè non coibentati in alcun modo e quindi sulla superfice interna si raggiunge il punto di rugiada?
    Grazie mille
    Anna

  70. Avatar daniela falciatore
    daniela falciatore

    Grazie mille per la risposta!

  71. dormire in 3 persone con la porta chiusa equivale :
    da un lato ad aumentare molto l’umidità interna, e di conseguenza aumentare la possibilità di condensa superficiale sulle parti fredde (serramento, parete disperdente) con il rischio di preparare un ambiente ideale alla proliferazione delle muffe,
    dall’altro respirare molta Co2, che nell’arco di 8 ore raggiunge sicuramente livelli preoccupanti.

    sicuramente si devono cambiare abitudini

    con un termoigrometro nell’ambiente potete facilmente capire se è necessario arieggiare e/o aumentare la temperatura interna con una corretta regolazione del riscaldamento.

  72. Avatar daniela falciatore
    daniela falciatore

    salve vorrei sottoporle il mio problema: io, con il mio compagno e nostra figlia, dormiamo nella stessa stanza e, per non far fuoriuscire il calore chiudiamo la porta, però la mattina quando ci svegliamo i vetri della finestra sono pieni di condensa; vorrei sapere se questo ripetuto ogni notte può dare problemi di salute. In oltre negli anni precedenti in quella stessa stanza ho avuto problemi di muffa, proprio vicino alla finestra. Grazie.

  73. il nodo serramento – parete descrive come è stato progettato il punto dove la parete incontra il serramento, in pratica come è stata pensata la sigillatura del contorno finestra e come è stato migliorato il ponte termico.

    Il pannello in polistirolo da 6mm per isolamento termico interno non mi piace anche se promette
    · Aumenta rapidamente la temperatura superficiale, con l’afflusso di calore (con l’afflusso di calore – cosa significa?)
    · Non assorbe l’acqua né l’umidità (acqua e umidità sono parenti stretti, in realtà il pannello è un freno al vapore Sd = 2,5m)
    · Evita il passaggio del vapore acqueo, offre protezione dall’umidità per pareti e soffitti.

    Tutto viene venduto e di tutto viene posato, ma cerchiamo di ricordare almeno le 3 proprietà più importanti dei materiali che dovranno svolgere il compito di isolamento termico dall’interno. Ecco quali sono:

    La igroscopicità. A cosa serve? Beh, un materiale igroscopico assorbe con velocità la condensa, migliora il clima interno.
    La traspirabilità. Un materiale traspirante permette il naturale passaggio dell’umidità: in inverno verso l’esterno, in estate verso l’interno (è proprio in questo modo che d’estate possiamo smaltire l’eventuale umidità che si accumulerà nella stagione fredda).
    La capillarità. La capillarità permette alla condensa di distribuirsi velocemente e non accumularsi in una sola zona, bagnando.

  74. la ringrazio!è stato davvero molto gentile e mi ha rincuorato!avevo pensato di attaccare sotto al soffitto dei pannelli di depron 6 mm e usare la pittura termica per le pareti.Va bene? i serramenti sono in alluminio, ma del tipo vecchio, chiudono bene pero’ sono gelidi al tatto.Che cos’è il nodo serramento pareti?Grazie ancora per la sua disponibilita’!

  75. cara eva disperata,
    i muri spessi in pietra possono qualcosa contro il caldo ma d’inverno danno il peggio di loro.
    i lavori eseguiti nei mesi freddi non hanno di certo aiutato: pavimento autolivellante intonaci pitture…. hanno portato litri e litri d’acqua all’interno.
    il riscaldamento funzionante senza regolarità non ha potuto portare grossi benefici.
    non avete descritto i serramenti…magari rinnovati anche loro?

    la casa ha bisogno di respirare, smaltire l’acqua accumulata, calore. ha bisogno di una buona estate per riprendere equilibrio.

    poi avrà bisogno di una piccola cura interna per affrontare l’inverno prossimo con ottimismo e nuova forza!

    proporrei, se fossi io a consigliare, un minimo isolamento dall’interno con grande cura del nodo serramento-pareti e altri ponti termici a rischio muffa in futuro.
    felice pasqua

  76. salve, vorrei chiederle un consiglio perche’ sono davvero DISPERATA.L’anno scorso ho acquistato una casa a pochi metri in linea d’aria dal mare, in un palazzo storico(muri molto spessi e in pietra)al secondo e terzo piano, con il piano superiore mansardato(tetto a falde inclinate in laterocemento)e con 3lati su 4 liberi(nord, est, sud).Il sole batte sulla casa gran parte della giornata dunque.Abbiamo ridipinto piu’ volte tutte le pareti, intonacato una stanza e tutto il pavimento al piano di sotto( 30mquadri)per poi rivestirlo di resina.La casa è stata poco abitata, fino al mese scorso andavamo solo a dormire,accendendo i termosifoni solo tre o quattro ore la sera… il problema è il freddo e l’umidita’ altissima in tutta la casa!a gennaio con riscaldamento spento 13 gradi, con riscaldamento acceso a malapena 16! umidita’ intorno al 90%!!c’è da dire che questi lavori sono stati fatti tra novembre dicembre e gennaio… adesso che comincia a fare meno freddo fuori, in pratica fa piu’ freddo in casa…sembra una grotta!perche’??? eppure la casa si trova in un posto ventilato e soleggiato!igrometro segna fisso oltre l’80%, il deumidificatore lo uso la notte per evitare il fiume di condensa….che posso fare??? i muri sono gelidi! l’umidita’ dipende dai muri??? grazie

  77. nella zona cucina ci potrebbe essere un ponte termico che abbassa molto la temperatura superficiale interna

  78. Avatar giovanna

    grazie della risposta,ho già iniziato ad arieggiare più spesso le stanze per pochi minuti come suggeriva in un’altra risposta, e a tenere la temperatura più stabile in casa..ho già notato che la condensa è diminuita ma il problema dell’acqua sotto la cucina non cambia.
    grazie ancora e arrivederci

  79. gli ambienti non riscaldati, che hanno inevitabilmente temperatura più bassa, possono contenere meno vapore acqueo degli ambienti con temperature intorno ai 20°.
    E anche se un ambiente ha 20° C e 50% di umidità relativa può avere in alcuni punti “deboli” temprature superficiali intorno ai 13° C con umidità relativa intorno all’ 80%: rischio muffa altissimo!

    La stanza tenuta a 14°C avrà temperature superficiali ancora più basse e quindi condense per lunghi periodi: ambiente perfetto per la muffa!

    Anche la migrazione del vapore dalla stanza calda a quella fredda è da tenere in considerazione!

    I nuovi infissi in pvc hanno contribuito a sigillare gli ambineti, mentre le abitudini dell’arieggiare non sono probabilmente cambiate.

  80. Salve, ho un problema, ho eseguito da 2mesi i lavori di ristrutturazione facendo la coibentazione esterna e montando degli infissi in pvc. Abito in un paese a 720m di altezza dove l’inverno è molto rigido. In camera da letto che è esposto al nord, mi è comparsa la condensa e i muri dove ho mobili sono bagnati oltre che gli infissi sono bagnati. Premetto che prima di fare questi lavori avevo messo dei pannelli di polistirolo di un cm, quindi è come se avesse anche una combinazione interna. In questa stanza sono sprovvisto di riscaldamento, la casa è riscaldata da una stufa a Pellet, ma riscalda solo una parte della casa. Misura spesso la temperatura della stanza ed è 14°. Ho pensato di montare una pompa di calore, magari riscaldando l’ambiente non si dovrebbe creare, ed anche perché riscaldando questa parte di casa non dovrei più creare corrente, perché ho, una parte calda e una fredda.

  81. I comandamento: i panni si stendono fuori, a maggior ragione se è freddo fuori.

    Lasciare i bambini respirare le spore della muffa è certamente pericoloso.
    Se esiste un cappotto esterno, sicuramente è un problema di ponti termici oppure di errata gestione del riscaldamento con molte ore di pausa che permettono alle temperature superficiali di scendere troppo.
    Arieggiare spesso e brevemente!

  82. Avatar giovanna

    dimenticavo di dire che la casa è tutta ristrutturata ed ha cappotto esterno e intercapedine

  83. Avatar giovanna

    buongiorno,anche io ho un grave problema di umidità e muffa..sono in una casa in affitto da poco più di un anno,e qualche settimana dopo che siamo venuti a viverci ha nevicato tantissimo(zona Urbino,Marche).insomma dalla nevicata ha cominciato a formarsi acqua a terra nell’angolo esterno sotto la cucina,pensavamo ad una perdita ma niente.nel frattempo ha cominciato a formarsi muffa nell’angolo del soffitto corrispondente,ma non era molto estesa,anzi quasi non si notava.
    in estate non ci sono stati problemi,ma con l’arrivo del nuovo inverno è esploso tutto!sotto la cucina è sempre pieno di acqua,nel soffitto è pieno di muffa(già spruzzata con candeggina e tornata dopo poche settimane)in più nelle camere da letto c’è muffa sui muri esterni e purtroppo mi ha attaccato anche l’armadio(che è lungo una parete che da su uno sgabuzzino)formando prima molta condensa e ora muffa,e logicamente umidità su tutte le finestre della casa.
    chiedo aiuto perchè mi fa diventare matta questa situazione,puzza tutto e con due bambini in casa ho paura di metterli a rischio..
    intanto proverò il metodo che ha consigliato a Gerardo,ma se ha qualche altro consiglio lo accetto ben volentieri.
    Dimenticavo di dire che in tutto questo uso sempre un deumidificatore,soprattutto in bagno dove spesso devo stendere i panni.
    Grazie e a presto

  84. Avatar Gerardo

    Salve, grazie per avermi risposto innanzitutto. Sto adottando i suggerimenti che mi ha consigliato e credo che effettivamente il problema sia il fatto che prima il riscaldamento era acceso dalla mattina alla sera mentre adesso non più, con conseguente raffreddamento superficiale dei muri. Comunque oltre a tenere le finestre aperte spesso ma per pochi minuti e il riscaldamento sui 20 gradi per tutto il giorno ho comprato anche un deumidificatore che mi tira fuori da mezzo a un litro di acqua a notte e sembra che le finestre non sono più bagnate come prima. Grazie di nuovo per la disponibilità.
    Cordiali saluti. Gerardo

  85. il problema della muffa è causato in questo caso alla bassa temperatura superficiale dei muri e alla umidità relativa dell’aria interna.
    l’impianto di riscaldamento deve lavorare con meno interruzioni possibili e la ventilazione dei locali deve avvenire per brevissimo tempo e più spesso.
    3 minuti e non 3 ore.
    in questo modo non abbsserete più la temperatura delle strutture, ma riuscirete a migliorare la qualità dell’aria e mantenere un livello umidità più ragionevole.
    è bene misurare umidità e temperatura interni per governare bene la casa.

  86. Avatar Gerardo

    Salve,
    io ho un grave problema di umidità interna con conseguente muffa sui muri di tutta la casa, a partire dalle pareti più a nord per finire a tutte le pareti e soffitto della casa.
    L’anno scorso ho fatto eseguire lavori di ristrutturazione sostituendo l’intonaco esterno e passando dal riscaldamento a legna(termo stufa) a quello a gas metano (caldaia).
    Non avevo problemi di umidità di grosso rilievo fino allo scorso inverno, ma purtroppo da quest’ultimo i muri sono diventati una cosa indecente.

    La mattina ci svegliamo con le finestre e il portone di casa completamente bagnati e la muffa sui muri ha preso il sopravvento. La casa è costituita da infissi in alluminio non a taglio termico messi cinque anni prima del nascita del problema.
    L’aereazione della casa è costante, nel senso che ogni mattina per circa 2-3 ore(d’inverno)vengono lasciate le finestre aperte prima su un piano, poi sull’altro.
    I termosifoni sono quelli in alluminio e vengono accesi a intermittenza durante il giorno con temperatura media di 19 gradi e spenti di notte per non eccedere con il consumo di gas che già è eccessivo.
    Mi hanno consigliato di togliere una guarnizione ad ogni finestra per simulare lo spiffero delle vecchie finestre in legno che si usavano una volta ma niente, quando facciamo la doccia teniamo la porta del bagno chiusa e poi apriamo subito la finestra per far uscire il vapore ma niente, quando cuciniamo teniamo la porta della cucina chiusa con i coperchi sulle pentole per evitare che il vapore vada ad incrementare il problema ma niente.

    Sono disperato e non so più come fare per risolvere il problema. Ho un bimbo di un anno so che farlo vivere in un ambiente con muffa sui muri è assolutamente nocivo per la sua e la nostra salute, ma non riesco a risolvere il problema. Ho visto che ci sono persone che hanno anche loro problemi di umidità e cosi ho deciso di provare ad esporre il mio problema anche qui con la speranza che qualcuno possa consigliarmi un modo per risolvere….
    Grazie in anticipo…

  87. […] pannelli termoisolanti in silicato di calcio per pareti interne (a rischio di muffa) sono un’altra […]

  88. La VMC non è un deumidificatore https://espertocasaclima.com/ventilazione/la-vmc-non-e-un-deumidificatore-ma-funziona/
    ma il ricambio dell’aria nella stagione fredda permette di espellere grande quantità di vapore acqueo (l’aria interna contiene tanta umidità, quella esterna poca).
    Se la VMC viene interrotta di notte, cessa il servizio di ricambio e ci si ritrova ad accumulare umidità e concentrazioni di CO2 elevate. Troppo elevate.
    Cosa dicono gli igrometri negli ambienti?
    Cosa indica l’igrometro della VMC?
    Il display indica temperatura aria in uscita + umidità relativa + temperatura aria in entrata. Cosa indica?
    Dove è stata posizionata la VMC?
    Che modello avete scelto?
    Se, come scrivete, la VMC la notte raffredda troppo la stanza, intuisco che il riscaldamento di notte viene interrotto.
    Suggerisco il funzionamento continuo con temperatura di mandata più bassa https://espertocasaclima.com/energia/riscaldamento-usiamolo-bene-e-combattera-anche-la-muffa/
    E’ regolato in questo modo l’impianto?
    Il bagnato a terra indica veramente tanta condensa: vedi cosa segna l’igrometro!
    Il piano sottostante disabitato certo aggrava la situazione.
    Ricordate che ogni volta che accumulate umidità in casa state offrendo vitto e alloggio alle muffe.
    E’ ovvio che una coibentazione innalza le temperature di tutte le superfici, ma in casa NON si può accumulare così tanta umidità.
    Insisto sulla ventilazione più corretta e sui comportamenti di chi abita: anche produrre meno vapore acqueo facilita.
    Quante persone abitano? Con che frequenza?
    a presto

  89. Avatar Antonio
    Antonio

    Salve, come mi aveva precedentemente consigliato (vedi commento 25 MAGGIO 2011), nella camera dove c’è il problema dell’umidità, ho provveduto prima con un buon antimuffa, poi ripristinando la tinteggiatura delle pareti, a far installare il macchinario per la ventilazione controllata.
    La qualità dell’aria è sicuramente cambiata, ma il problema resta sempre l’umido. Il macchinario, anche se buona parte del giorno rimane acceso, non viene utilizzato di notte, in quanto raffredda parecchio la stanza.
    Un altro problema si presenta quando le temperature scendono al di sotto dei 10°, sul pavimento si forma dell’acqua e più precisamente dietro a un armadio, nonostante sia stato distanziato di circa 5 cm. dalla parete dopo aver effettuato i lavori. La causa potrebbe essere che al piano inferiore, essendoci un appartamento disabitato e di conseguenza non riscaldato, si forma la condensa? Per non parlare della muffa che non vuole abbandonarci e si è ripresentata negli spigoli, in corrispondenza dei ponti termici, nonostante la tinteggiatura e i lavori che hanno portato via un bel dispendio di energie, ma soprattutto di denaro.
    A questo punto mi viene da pensare che forse l’unica soluzione sia l’isolamento delle pareti dall’interno? E quale materiale si sentirebbe di consigliarmi?
    Rimanendo in attesa, la saluto cordialmente.

  90. […] condensa sul vetro (gocce che scendono lungo il vetro): […]

  91. a volte non si fa una ventilazione corretta nelle camere dei bimbi un po’ per non far entrare il freddo e un po’ perchè non ne si sente l’esigenza: profumano più degli adulti.
    per una ventilazione corretta leggi qui:
    https://espertocasaclima.com/energia/nuove-finestre-usiamole-bene-e-combatteremo-anche-la-muffa/
    Un uso corretto del riscaldamento potrebbe aiutare i muri a mantenere una temperatura superficiale più elevata.
    per una corretta regolazione del riscaldamento leggi qui:
    https://espertocasaclima.com/energia/riscaldamento-usiamolo-bene-e-combattera-anche-la-muffa/
    Certamente se la casa fosse isolata dall’esterno non ci sarebbero ponti termici e non ci sarebbero punti dove succede la condensa, e quindi la muffa. Ma non sempre ci si può permettere un sistema a cappotto esterno.
    L’idea di installare una ventilazione meccanica controllata compatta (che necessita di un filo di corrente e due carotaggi nella parete esterna) potrebbe essere una buona soluzione in una zona dove l’umidità ha sempre un tasso elevato. Con il beneficio anche di recuperare il calore in uscita e dunque risparmiando energia.
    Leggi qui:
    http://www.isodomus.com/intranet/downloads/files/ISODOMUS_Meltem_VMC_2010_IT_web.pdf
    Un’operazione intorno ai mille euro, che può però veramente alzare la qualità dell’ambiente. Il dubbio sarà di dove installarla o se installarne più di una. Meglio studiare la planimetria.
    Posare silicato di calcio all’interno è certamente un modo di isolare la casa (con debite riflessioni) ma non abbasserà mai quell’80% di umidità che avete descritto.

    Allora, per comiciare:
    togliete la muffa e ripristinate la tinteggiatuta possibilmente con bianco di calce o altro con ph elevato
    tenete in casa qualche igrometro per controllare l’umidità
    fate corretta ventilazione
    iniziate la stagione fredda con il piede giusto (regolazione del riscaldamento)
    e se volete investire nella ventilazione confortevole fatelo perchè non ve ne pentirete!

    fatemi sapere cosa deciderete di fare

  92. Avatar Antonio

    Salve, abito a Pescara, ho un problema nel mio app.to esposto a nord-est. Sulle pareti, in corrispondenza dei ponti termici, e dei muri che ridanno sull’ esterno, si forma la muffa e la percentuale di umidita’ nelle camere è pari all’80%, sia di inverno che in estate. Mi hanno consigliato degli estrattori di umidita’ ed eventualmente dei pannelli in silicato di calcio, vernice termica alle microsfere di ceramica. I locali vengono regolarmente arieggiati, ma il tasso di umidita’ rimane invariato.
    In attesa di vs. cortese risposta, porgo distinti saluti.

  93. […] l’aria esterna fredda (e povera di umidità) passa nel vespaio riscaldandosi e per l’effetto camino fuoriesce arricchita […]

  94. forse ci sono più perchè solo nella stanza della bambina, Vi elenco quelli che mi vengono subito in mente senza conoscere bene l’edificio:
    1) forse si fa meno ventilazione rispetto alle altre camere perchè non ne si sente l’esigenza (i bambini profumano più degli adulti).
    2) forse l’edificio presenta in quel punto del cemento armato e risulta più freddo del resto della muratura.
    3) forse quella stanza ha il “piede” del muro più freddo perchè sotto c’è la cantina sicuramente non riscaldata.
    4) forse quel punto è esposto a nord, oppure è il più esposto della casa.
    Sicuramente la bimba non deve dormire in un ambiente dove compaiono muffe! Per cominciare col fai da te raschiate, pulite, tinteggiate con calce. Se non sarà sufficiente si dovrà isolare dall’interno con prodotti indicati alla situazione (calcio silicato). Fatemi sapere…

  95. Avatar giuseppe
    giuseppe

    Salve
    io ho un problema diverso,
    Vivo ad Afragola(na), ho un appartamento di circa 90 mt e in ogni stanza ho un radiatore di alluminio(termosifone), mi capita solo nella stanza della bambina che si forma della condensa a terra e di conseguenza si forma della muffa sotto l’incrocio tra la soffitta e parete laterale.
    Perchè?

  96. La sola umidità dell’umano vivere è già sufficiente se la ventilazione non è sufficiente. Non so se avete installato serramenti nuovi oppure risalgono ai tempi dei termosifoni in ghisa. Anche quelli, se recenti, contribuiscono a tappare la casa! L’acqua per cucinare deve essere riscaldata con il coperchio altrimenti contribuisce alla “sauna”. Per cominciare, iniziate a monitorare il consumo di gas mese per mese (o ogni 15 giorni ancora meglio) in modo da raggiungere una certa documentazione di riferimento. Poi provate ad abbandonare il timer, lasciare i termosifoni sempre caldi 24h cercando la giusta temperatura di mandata (notevolmente più bassa) forse intorno ai 40°, ma anche 35° una volta a regime.. Tutto dipende anche dalla rigidità dell’inverno.. Per fare altri ragionamenti è indispensabile una descrizione completa e ancor di più le intenzioni del futuro: viverci per sempre, viverci per qualche anno, quali lavori non possono più attendere, ecc ecc. saluti

  97. Avatar Domenico Gioia
    Domenico Gioia

    Salve, sono sempre Domenico,
    intanto grazie per avermi risposto.
    Proverò a dare altredi informazioni sul problema
    sperando che troviate un po’ di tempo per rispondermi.

    La casa si trova in Basilicata, in un paese a 850 mt slm., (Latronico PZ), con inverni abbastanza rigidi ed estati calde.

    L’abitazione è di costruzione mista, cemento armato – muratura e non ha particolari accorgimenti di coibentazione.

    Sulla stufa in ghisa al piano terra di solito usavamo riscaldare solo l’acqua per cucinare.

    Esiste un’altro sistema di riscaldamento che viene acceso ad orario tramite timer, (sera e mattina), si tratta di una caldaia a gas metano che riscalda dei termosifoni in ghisa, (in un paio di stanze i termosifoni in ghisa sono stati sostituiti con dei convettori ad aria).
    _____________________

    Pensate che sia sufficiente la sola umidità del corpo umano a creare il problema?
    _____________________

    Restando in attesa di un riscontro
    porgo cordiali saluti
    ed un augurio di buone feste

  98. Non sapendo in che zona climatica vi trovate, se e quale isolamento esterno esiste, che tipo di riscaldamento (a parte la stufa) è installato, posso aiutarvi solo a metà: posso provare a spiegare cosa è successo in casa vostra. L’acqua riscaldata è da intendersi come una pentola di acqua? Per cucinare? Con il coperchio è un metodo perfetto (e gratuito). La stufa regala un benessere di calore indubbio, irraggiamento e convezione portano nella zona della stufa un’ottima temperatura e l’ambiente risulta assai confortevole (anche per gli occhi). Si raggiungono anche temperature più che elevate e la tentazione di far andare un po’ di quel calore di troppo nelle altre stanze o altri piani è grande! E’ giusto anche farlo! Ma se la conseguenza è che nelle stanze da letto si è chiuso il riscaldamento, e poi ci si dorme, e tanto se è un po’ troppo fresco c’è il piumino che ci tiene caldi, succede che le temperature superficiali delle pareti, degli angoli, di alcuni punti bassi o alcuni punti alti (e forse anche dietro agli armadi o latri mobili) raggiungono i gradi critici (<14°) per l’isorgenza di muffe. E’ inevitabile produrre vapore dormendo (vivendo) e il vapore incontra superfici fredde condensando! Potete tenere sotto controllo l’umidità, ma non potete evitarla. e se vi impegnerete a tenerla più bassa, avrete comunque il problema delle superfici fredde se l’impianto non è attivo. Una vmc terrebbe molto sotto controllo l’umidità però le pareti non coibentate restano comunque superfici troppo fredde. Ma come ho detto, non conosco esattamente la Vostra situazione completa…

  99. Avatar Domenico

    Salve, mi chiamo Domenico ed ho installato a casa da un paio di anni una stufa di ghisa a legna per il riscaldamento.
    La stufa si trova al piano terra, mentre le camere da letto si trovano ad un piano superiore.

    L’anno scorso ho dovuto reinbiancare tutto il piano superiore
    perchè si sono formate delle muffe nei punti più freddi delle stanze.

    Questa stufa, come accennavo nell’anno passato ha contribuito al riscaldamento dell’intera casa, mentre quest’anno per evitare il problema ho deciso di non aprire tra piano terra e primo piano.

    Da notare che la stufa l’anno scorso è stata usata anche per riscaldare l’acqua.

    Mi chiedevo se ad aumentare l’umidità è stata l’acqua che usavo riscaldare o l’ambiente in genere, per cui ero incerto tra
    – il non usarla per portare l’acqua ad ebbolizione aprendo al piano superiore
    e tra
    – il non tenere aperto per non avere il problema comunque senza usarla per il riscaldamento dell’acqua.

    Vorrei sapere se potevo tenere sotto controllo il fenomeno con qualche strumento che misura l’umidità relativa permettendomi di mandare calore sopra quando l’aria era in certi limiti di umidità relativa.
    L’altro dubbio è se bisognerebbe tenere sotto controllo l’umidità relativa sopra ed aprire le finestre nel caso si superino certi limiti di umidità.

    Vi sarei grato se mi delucidaste su questo dilemma che tra l’altro mi farebbe risparmiare anche soldi.

    Spero di essere stato chiaro nell’esporre i fatti.

    Grazie
    Domenico

  100. ora dovrebbe tutto vedersi correttamente. grazie infinite dell’avvertimento!

  101. non si vedono le immagini

  102. […] Adesso sappiamo cos’è la muffa. […]