La casa NON respira!
Contro quello che si pensa, le case di oggi non devono "respirare"! Al contrario, devono essere estremamente ermetiche. L’ermeticità all’aria dell’edificio è il punto centrale: chi costruisce dovrebbe essere obbligato, come adesso avviene in Germania secondo l’ Energieeinsparverordnung EnEV 2009, a fornire un involucro edificio ermetico e ogni committente dovrebbe avere il diritto ad una casa con perfetta tenuta all’aria. L’esame che l’edificio deve sostenere per provare la sua tenuta all’aria è chiamato ovunque Blower-Door-Test: si chiude la casa, si crea una differenza di pressione di 50 Pascal tra interno ed esterno e nel caso l’edificio manifesti una scarsa tenuta si interviene in tutti i punti critici: cornici delle finestre, spine e prese, canalizzazioni di altri impianti ecc.
Attraverso fori o fessure va persa preziosa energia per riscaldamento: si tenga presente a titolo di esempio che uno spiffero lungo un metro di un solo millimetro (come in prossimità di un serramento) peggiora l’isolamento della parete del 65%.
Nelle costruzioni in legno è già obbligatorio il Blower-Door-Test!
E a parte l’energia sprecata, le correnti fredde che circolano nell’edificio non a tenuta procurano:
- fastidiosi movimenti dell’aria che diminuiscono fortemente il comfort interno
- probabili punti di condensa interstiziale. Infatti il vapore acqueo che le pareti possono smaltire nelle condizioni normali crea nei punti difettosi delle alte concentrazioni di passaggio che ovviamente divengono gravi quando danneggiano il materiale isolante.
La parete che respira quindi non è una parete con difetti di costruzione dove l’aria passa senza controllo: è piuttosto una parete che permette la diffusione al vapore. Per diffusione (traspirazione dei muri) l’umidità che può essere smaltita non supera il 2%, il resto deve essere comunque eliminato per espulsione, aprendo le finestre.
I primi centimetri della parete (il legno stesso, l’intonaco o il gesso) sono una superficie a pori aperti che assorbono umidità in eccesso per poi cederla in momenti di scarsa umidità interna. Se la parete ha queste doti di volano igrometrico allora il clima interno sarà estremamente confortevole. Questo effetto “spugna” rimane intatto a condizione che il materiale non venga trattato con vernici che riducono la traspirazione.
Un intonaco cementizio, ad esempio, assorbe tre volte di meno di una lastra di gesso, mentre il legno può incorporare ancora più del gesso.
L’argilla è un ottimo regolatore dell’umidità d’ambiente, assorbe in tempi veloci l’umidità eccessiva presente nell’aria e la rilascia quando è carente. È in grado di assorbire anche odori e fumo. E’ un accumulatore di calore, riscaldandosi e raffreddandosi in tempi lunghi. La sua inerzia termica, mantiene pressoché costanti le temperature interne. Ha inoltre caratteristiche fonoassorbenti.
- Le pareti interne divisorie in argilla cruda, a tamponamento interno in strutture a telaio o come contropareti interne affiancate ad altri tipi di muratura, possono essere costruite con mattoni crudi murati con malta in argilla cruda.
- Le contropareti interne possono essere realizzate, a secco, con pannelli prefabbricati di argilla cruda e fibre vegetali pressate, tipo maschio e femmina, o con pannelli in argilla “armati” in canna palustre.
- I solai, nelle strutture lignee orizzontali interpiano e di copertura dove si vuole creare maggiore massa per un
più efficace isolamento termo-acustico, possono utilizzare argilla cruda sotto forma di pianelle o mattoni dimezzati.
Volevo chiarire che i muri non respirano proprio per nulla!
Anche i materiali isolanti dovrebbero avere un buon comportamento, ovvero isolare in presenza di umidità. Per esempio la fibra di vetro assorbe circa sino ad un 20% di umidità relativa dell’aria, il polistirene sino ad un 50-60% mentre la fibra di legno, che ha una igroscopicità elevata, continua ad assorbire acqua sino a valori altissimi di umidità relativa dell’aria. Tale proprietà fa un validissimo volano igrometrico, in grado di smorzare le fluttuazioni accidentali di umidità, contribuendo in modo decisivo al benessere abitativo. Il poliestere, avendo una struttura a cellule chiuse, mantiene anche in ambiente umido le sue caratteristiche, così pure la fibra di legno, mentre materiali come la fibra di vetro o di roccia, perdono totalmente le loro proprietà isolanti già assorbendo una quantità minima di umidità.
Bellissimi materiali per l’edilizia sostenibile sono reperibili nell’azienda Terragena e altre.
C’era una volta lo spiffero… L’aria poteva entrare e uscire e con lei il vapore (e di condense e ponti termici non si parlava).
Oggi, nelle case a perfetta tenuta il "naturale ricambio" dell’aria non avviene più; è importante prevedere un impianto di ventilazione meccanica confortevole che da una parte attraverso lo scambiatore di calore aiuta a risparmiare energia e dall’altra garantisce una continua aria fresca in casa.
L’impianto di ventilazione è molto semplice: dalla cucina e dai bagni viene estratta l’aria "usata" e nel soggiorno e nelle camere viene immessa aria "nuova" esterna. L’aria "usata" in uscita porta anche fuori dalla casa polveri e vapori nocivi provenienti da prodotti per la pulizia, materiali dei mobili, vernici, tessuti nonchè l’umidità in eccesso. L’aria fresca in entrata è pulita da polveri, pollini e Russpartikeln grazie ai filtri. Se la canalizzazione dell’aria in entrata viene interrata si ottiene un naturale raffrescamento nel periodo estivo e un certo preriscaldamento nel periodo invernale
Quanto ermetica dev’essere una casa lo dice la norma DIN 4108-7.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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