TERRITORIO. PROCEDE L’ITER LEGGE REGIONALE PER SOSTEGNO DEL SETTORE EDILE. ASSESSORE MARANGON: VIA VENETA ALLA CRISI ECONOMICA. Comunicato stampa n° 582 del 26/03/2009 (AVN) – Venezia, 26 marzo 2009 “La cosa importante è che tutte le Regioni e il Governo hanno deciso la via del dialogo per giungere al più presto ad una soluzione positiva, condividendo le finalità dell’iniziativa, che sono soprattutto a sostegno dell’economia e non rappresentano un piano casa, come impropriamente è stato definito il provvedimento”. Lo sottolinea con soddisfazione l’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, all’indomani della Conferenza Stato – Regioni convocata a Roma relativamente al Disegno di Legge delega del Governo in materia di attività edilizia, al termine della quale è stato avviato un tavolo tecnico-politico tra Governo e Enti Locali. Marangon, che si è incontrato a Venezia con i giornalisti nel corso di una conferenza stampa, ha ricordato che le Regioni, contrarie a procedere in questa materia con un decreto legge, perché concorrente con ampie funzioni delle Regioni nel governo del territorio, hanno condiviso ampiamente l’idea di mettere in campo un’iniziativa istituzionale per semplificare e rilanciare il settore dell’edilizia. L’Assessore ha infatti ribadito che il provvedimento nasce dal territorio, è fatto per il territorio e agisce sul territorio per la ripresa dell’economia. A questo proposito Marangon ha ringraziato la CGIA di Mestre, che ha confermato quanto auspicato dal Governo e dalla stessa Regione del Veneto, ovvero che il provvedimento determinerà complessivamente 745 mila nuovi posti di lavoro e un giro di affari, suddiviso in più anni, di 79 miliardi di euro. “Per noi – ha precisato – sarebbe già un successo riuscire a mantenere gli attuali livelli occupazionali. Si tratta comunque di un’occasione importante per rilanciare molti settori del comparto dell’edilizia, oggi fermi e per dare risposte alle esigenze di molte famiglie venete. Ma non solo, sarà anche una boccata d’ossigeno straordinaria che consentirà di rinnovare un parco edilizio per molti aspetti fatiscente, rendendo nel contempo più belle le periferie delle città, restituendo alle sue tradizioni il nostro paesaggio e preservando maggiormente l’ambiente. Non sarà possibile – ha assicurato Marangon – nessun abuso, né nessuna cementificazione selvaggia, come qualcuno ha paventato, perché comunque i Comuni potranno limitare l’applicazione della legge in virtù dei propri Piani regolatori, del proprio territorio e delle proprie dinamiche”. Per quanto riguarda l’iter del Disegno di Legge della Regione, Marangon ha confermato che questo va avanti e che al momento si stanno esaminando alcuni emendamenti frutto del dibattito in corso e che la prossima settimana la Commissione consiliare avvierà le audizioni con le associazioni e gli enti locali prima del dibattito in Consiglio. “Mi auguro – ha concluso – che il Consiglio approvi al più preso la legge, altrimenti perderebbe la sua valenza di sostegno all’economia come risposta alla crisi e quindi efficacia”. ip address information Si ricorda che il Disegno di Legge della Giunta regionale prevede interventi in deroga ai Piani Regolatori per l’ampliamento degli edifici esistenti nei limiti del 20% del volume; il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante la demolizione e ricostruzione, anche in area diversa se a ciò destinata dagli strumenti urbanistici e territoriali, degli edifici realizzati anteriormente al 1989 che necessitano di essere adeguati agli attuali standard qualitativi, architettonici, energetici, tecnologici e di sicurezza. Per incentivare questi ultimi interventi è anche previsto un aumento della cubatura fino al 30% del volume esistente o del 35% in caso di utilizzo delle tecniche costruttive della bioedilizia o delle fonti di energia rinnovabile. Infine, il Disegno di Legge determina che non concorrono a formare la cubatura dell’edificio le pensiline e le tettoie realizzate su abitazioni esistenti finalizzate a favorire l’installazione di impianti fotovoltaici. Per quanto riguarda gli oneri, il contributo di costruzione, ove dovuto, è commisurato al solo ampliamento ridotto del 20%, mentre la riduzione è pari al 60% nell’ipotesi di edificio o unità immobiliare destinati a prima abitazione del proprietario o dell’avente titolo. Per quanto riguarda gli interventi per l’installazione di impianti fotovoltaici il contributo sarà pari all’80% per la parte eseguita in ampliamento e del 20% per la parte ricostruita e in entrambi i casi ridotta del 50% in caso di edificio o unità destinata a prima abitazione. Per quanto riguarda gli ambiti di applicazione, i Comuni potranno escludere dai benefici di legge aree di particolare importanza sotto l’aspetto edilizio, paesaggistico o ambientale.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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