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caldaia a metano - La caldaia a condensazione fa sempre risparmiare? 1

La caldaia a condensazione fa sempre risparmiare?

13 risposte

Per ottimizzare il rendimento di un impianto basato su caldaia a condensazione, e risparmiare, occorre prevedere ampie superfici radianti, in modo da poter mantenere bassa la temperatura del fluido termovettore. In parole povere, tengo più bassa possibile la temperatura di mandata e prolungo secondo le necessità le ore di riscaldamento.

la temperatura di mandata che fa risparmiare

Infatti le temperature ideali di progetto per l’impianto, mandata e ritorno, sono pari a 30/40°C.

Ecco perchè funzionano meglio gli impianti radianti, dove le temperature di lavoro sono basse!

caldaia-a-condensazione-schema

Nel caso invece di termosifoni tradizionali in case senza isolamento, la temperatura di progetto sarà più elevata, orientativamente pari a 75/60°C. In queste condizioni i fumi non riescono a cedere calore al fluido stesso e la caldaia tradizionale è più adatta.

in case senza isolamento vale la pena posare un radiante a pavimento con caldaia a condensazione?

Il radiante a pavimento, proprio per la sua enorme superficie riscaldante è il sistema migliore per rendere una casa non isolata confortevole.

E questo vale anche per un piano terra dove si è riusciti ad isolare le pareti ma non si è potuto fare nulla per le dispersioni verso il basso del solaio verso terreno.

termosifoni e valvole termostatiche

Se abbiamo un impianto con termosifoni, dotato di valvole termostatiche, come possiamo “aiutare” la nostra nuova caldaia a lavorare meglio risparmiando molto?

  • intervenendo sulla temperatura di mandata (abbassandola il più possibile)
  • intervenendo sulle impostazioni del cronotermostato (eliminiamo le fasce orarie: eliminiamo gli stop & go) preferendo una temperatura bassa e continua che evita l’alternanza tra ore di funzionamento ad alte temperature e ore di pausa.
  • regolando manualmente le valvole termostatiche in modo che tutto l’impianto sia bilanciato. Cosa si intende per bilanciamento dell’impianto? Che tutte le stanze riescano a raggiungere i 20° senza tanti squilibri

federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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13 risposte a “La caldaia a condensazione fa sempre risparmiare?”

  1. @ fabio

    la gioia che noi possiamo provare per “1kWh non consumato” non sempre è contagiosa.
    come riuscire a fare 1.100km con un pieno di benzina non sempre è interessante per il passeggero 🙂

  2. @ fabio

    il mio idraulico di fiducia ha reagito così “Non può funzionare! Spenderà soldi inutili!” 🙂

  3. @ fabio

    con isolamento pareti e finestre triplo vetro, improvvisamente la casa è calda comunque, ma per “calda” dipende dalle abitudini familiari e esigenze specifiche… perchè 19°C senza riscaldamento acceso potrebbero essere pochi per una persona seduta, ma troppi per una persona che è abituata a lavorare fuori.
    i guadagno solari finalmente diventano una fonte energetica importante.
    la stufa dovrebbe diventare un generatore con presa aria comburente dall’esterno.
    comunque “il progetto folle” non ha un costo elevato, si potrebbe comunque tentare lasciandosi la porta aperta per un dietro front 😉

  4. Ho dimenticato una cosa molto importante!! Cerco qualcuno disposto a spiegare alla mia compagna, tutte queste mie idee di lavori sulla nostra casa. E soprattutto, ad ottenere il suo consenso!!!!!

  5. Magari uno dei suoi tecnici, collaboratori, potrebbe scrivere un suo parere. Molto gradito. Grazie

  6. Il mio attuale fornitore nell’ultima bolletta stima un consumo di 737 smc annuali, piano cottura compreso. (2 adulti + 2 bambini). So che la mia idea dello scaldabagno elettrico puo’ sembrare estrema partendo dal minimo possibile, ma nel mio futuro di interventi sulla casa vedo solo la possibilita’ che si aggiungano condizioni favorevoli al fine della sua fattibilita’. Del tipo:

    1) e’ mia intenzione applicare il cappotto alle pareti esterne, 20 cm di fibra di legno.

    2) cambiero’ i serramenti portandoli da doppio vetro a triplo vetro, con posa a filo esterno del cappotto.

    3) in tutta la casa (al momento dell’accensione del riscaldamento) sto’ scaldando 4 stanze solamente, di cui 1 con valvola termostatica completamente aperta, la stanza attualmente e’ priva di isolamento e la uso anche come riferimento per determinare la temperatura di mandata minima idonea all’ottenere i 20° che voglio, mentre le altre 3 hanno di solito la valvola strozzata al 50% massimo.

    4) gli inverni saranno sempre meno freddi

    5) applichero’ un sistema di recupero del calore dalla stufa a legna per riscaldare parzialmente l’ acqua per il riscaldamento.

    Ormai sono troppo “invasato” su questo mio progetto per tirarmi indietro, sara’ mia cura aggiornarla nei risultati che otterro’, fra quanti anni, non lo so! Ma questa e’ la strada che voglio percorrere.

    Un altro vantaggio, che vedo nel futuro, dopo gli interventi elencati, e’ quello di aver alzato la soglia del mio consumo fisso di energia elettrica, dandomi ancora piu’ motivo nel provare il suo progetto di fotovoltaico, basato sul concetto di coprire il consumo fisso minimo, sfruttando al 100% il rendimento del pannello fotovoltaico.

  7. @ fabio

    sono nella sua stessa barca! cosa farò appena la mia immergas 2010 avrà un problema?
    nelle notti insonni penso: ne comprerò un’altra su amazon per 900€ e implorerò Diego, il mio idraulico di fiducia, di correre ad installarmela.
    ma in realtà odio il gas. e non vedrei l’ora di eliminarlo. premetto che consumiamo tra riscaldamento e ACS circa 1.000mc/anno 🙂
    il preventivo per passare alla Pompa di Calore è stato cestinato (24.000) quindi mi incuriosisce molto il suo “scaldabagno elettrico da 15 litri, 1200 w, con circolatore nuovo e collegato all’impianto. (qui anche Diego avrebbe forti dubbi, ma non gli ho mai fatto questa proposta “oscena”)

    naturalmente se masticassi impianti come mastico materiali per isolamento, mi darei la risposta da solo e passerei all’azione!

  8. Salve Federico, da poco ho dovuto affrontare una seconda riparazione della mia caldaia a condensazione. Si e’ bruciato il ventilatore interno, dovuto ad un temporale, 400 euro buttati la!! (la riparazione e’ stata effettuata dal tecnico della caldaia). La caldaia ha 15 anni. Il mio idraulico mi ha quasi rimproverato perche’ afferma che non ne valeva la pena. Se la cambiavo e usufruivo delle detrazioni, avrei speso piu’ o meno gli stessi soldi e mi sarei ritrovato almeno con una caldaia nuova. (Dice lui). Io gli do’ ragione a meta’ e gli prometto che sara’ l’ultima volta che la riparo, poi la cambiero’. Quindi per prepararmi a questo nuovo cambiamento in casa mia, ho pensato di agire cosi! Non montero’ piu’ la caldaia a metano e quindi chiudo i suoi relativi consumi di gas. Ho il serbatoio di accumulo dell’acqua sanitaria collegato a due pannelli solari, nel quale ho pensato di inserire una serpentina elettrica che mi riscaldera’ l’acqua quando serve. (ho avuto gia’ il benestare del mio idraulico). Per il riscaldamento invece ho pensato di prendere un semplice scaldabagno elettrico da 15 litri, 1200 w, un circolatore nuovo e collegare il tutto all’impianto. (qui l’idraulico ha forti dubbi) mentre io vedo la possibilita’ di testare un “impianto dal minimo possibile”.Che ne pensa?

  9. condivido. nella mia seconda pagina sta scritto:
    L’Agenzia CasaClima è un ente di certificazione indipendente, un ente terzo che esegue i controlli necessari per classificare l’edificio.
    Sono convinto che non occorra volere una casa “certificata” per volere una casa più sana, più risparmiosa e con il minor numero di difetti costruttivi!

  10. Ho ricevuto il primo preventivo per la riqualificazione energetica…
    Ovvio trattasi di una stima di massima basata sull’esperienza del tecnico.
    La voce che piu’ mi ha colpito e’ stata quella per ottenere la certificazione casa clima.
    Secondo me e’ l’unica voce non giustificabile come un effettivo bene tangibile.
    Lavorare a regola d’arte non necessariamente significa certificare casa clima! O meglio si deve pretendere lavori a regola d’arte anche senza la famosa targhetta…
    Il mio vuole essere un commento provocatorio…

  11. solo per questa domanda bisognerebbe aprire un blog:
    riqualificare un immobile esistente contribuisce a pagare le rate del mutuo? 🙂

    Aperta discussione su LinkedIn http://www.linkedin.com/groups/riqualificare-immobile-esistente-contribuisce-pagare-1789671%2ES%2E101020707?view=&gid=1789671&type=member&item=101020707&trk=grp_email_like_post :

    N.Z. ha eseguito un intervento su un fabbricato esistente, Villetta unifamiliare su due livelli 160 mq. utili. Erano appena partiti, con un intervento di manutenzione straordinaria per rinnovare interamente la casa. Avevano solo sentito parlare di incentivi ma non sapevano assolutamete come funzionano. N.Z. ha proposto la riqualificazione energetica con recupero del 55% installando un impianto di riscaldamento a pavimento e coibentando pavimento calpestio, pareti e solaio di sottotetto esistenti, nonchè la sostituzione degli infissi, gia prevista. L’importo speso è circa 50.000 €. Di questi 26.800 sono recuperati in 5 anni (era il 2010) sull’irpef, inoltre stanno risparmiando, sulla bolletta del gas 1.530€/ANNO. Bisogna poi considerare che avendo iniziato un intervento di M. S. rasatura esterna con tinteggiatura, posa nuovi pavimenti, impianto di riscaldamento ecc. andavano comunque realizzati, potendo usufruire solo del 36% in 10 anni. La mia risposta quindi è SI

  12. Riqualificare per risparmiare o riqualificare per aumentare il confort?
    Un bel dilemma! Partendo dal presupposto di una riqualificazione energetica di un immobile (totale) e che il committente non disponga di tutta la cifra necessaria per far fronte ai lavori. Mi chiedo in che misura i benefici che si ottengono possano andar a coprire la rata del mutuo. Ma bisogna tener conto anche dell’aumento del confort.
    Aggiungendo un impianto fotovoltaico questo contribuisce ad abbassare la rata anno dopo anno.
    Domanda: riqualificare un immobile esistente contribuisce a pagare le rate del mutuo? 🙂

  13. […] si decide di sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione è necessario valutare la fattibilità dell’operazione […]