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Cappotto: il problema delle facciate che diventano verdi

14 risposte

Il problema delle facciate che diventano verdi infastidisce soprattutto chi ha appena da qualche anno speso e realizzato il cappotto! Con chi possiamo prendercela? Con il progettista? Con la squadra che ha realizzato il cappotto?”

Sempre più spesso committenti insoddisfatti mi fanno questa insistente domanda! E’ un problema.

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la proliferazione del verde come funghi e alghe

Le facciate rivestite dal sistema a cappotto tendono ad “inverdirsi”: sono formazioni di alghe e spore.  …è la natura 🙂

finitura-cappotto-esterna

Quando il cielo è sereno le notti diventano molto fredde e l’involucro dell’edificio cede il calore alla volta celeste raffreddandosi notevolmente, tanto da formare un velo di condensa. Un po’ come succede alle nostre auto quando sono parcheggiate all’esterno.

la condensa

Questa condensa non è altro che acqua e l’acqua è l’ingrediente fondamentale per creare questo “rivestimento vegetale”. Anche la nebbia favorisce questo fenomeno di “inverdimento”.

Ricordiamoci che in un sistema a cappotto il punto di rugiada si trova sempre sulla superficie esterna (in facciata). Quindi la condensa si forma sempre dall’esterno! e il rivestimento del cappotto deve permettere lo smaltimento di questa condensa:

  • si tratta solo di vapore 🙂 quello contenuto nell’aria esterna che condensa sulla superficie fredda del cappotto.

isolamento esterno a cappotto - Cappotto: il problema delle facciate che diventano verdi 2

Per consolazione, posso ricordare ai delusi proprietari di case “inverdite” che il fenomeno è anche un segno di buona qualità dell’aria, come lo sono la presenza di libellule o lucciole notturne. E’ la natura!

muffa o alghe in facciata?

Visto che siamo in argomento, fermiamoci un minuto ad analizzare questo edificio guardando il degrado del suo rivestimento esterno:

isolamento esterno a cappotto - Cappotto: il problema delle facciate che diventano verdi 3

  • sicuramente la facciata dove il verde inizia a farsi notare ha una persistente ombreggiatura dall’edificio di fianco: questo rallenta molto il tempo di asciugatura della facciata (sia in caso di condensa notturna e sia in caso di pioggia battente)
  • l’annerimento sopra al foro del serramento è invece causato dalla mancata tenuta all’aria del cassonetto dell’avvolgibile dove l’aria calda e umida interna tende ad uscire dalla fessura
  • lo stesso annerimento sopra al foro del serramento può succedere a chi ha il brutto vizio di mantenere molte ore la finestra in posizione anta ribalta

rimedi alla proliferazione di funghi e alghe sulle facciate

Non ci sono rimedi se non una progettazione più accurata (o più previdente):

  • gli sporti del tetto poco generosi non proteggono adeguatamente le facciate dalle piogge e tendono ad aumentare l’umidità presente 🙂 🙂 🙂
  • evitare intonaci esterni troppo ruvidi che favoriscono la crescita del verde 🙂
  • scegliere rivestimenti per il cappotto con elevata idrorepellenza e alta diffusività del vapore acqueo 🙂
  • scegliere rivestimenti che contengono prodotto biocida 😐

In ogni caso Vi posso assicurare che si tratta solamente di un problema estetico e nient’altro. Il cappotto continua a svolgere la sua funzione 🙂

la condensa sul cappotto

Se vuoi approfondire il problema della condensa sul cappotto ad un livello più tecnico dove si analizzano i materiali solitamente impiegati per i rivestimenti di facciata, leggi l’articolo dedicato che trovi a questo link https://espertocasaclima.com/2023/09/17/cappotto-permeabilita-all-acqua-e-alla-diffusione-del-vapore-le-3-classi/

NON usare un erbicida come il glifosate

Un lettore lo consigliava una volta l’anno (meglio in primavera) e il problema è risolto.

purtroppo il glifosate è persistente nel suolo, quindi inquiniamo il nostro giardino: è in grado di uccidere la maggior parte delle piante 😐
E poi c’è il divieto di uso del glifosato nei parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie.
Negli studi negli esseri umani la cancerogenicità non è stata ancora dimostrata con assoluta certezza. La IARC lo ha inserito nella categoria dei “probabili cancerogeni” https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/vero-glifosato-un-erbicida-diffuso-mondo-cancerogeno


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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14 risposte a “Cappotto: il problema delle facciate che diventano verdi”

  1. @ daniele

    la superficialità regna sovrana, e le scelte spesso non hanno nemmeno motivazioni 🙁

  2. Avatar daniele murello
    daniele murello

    valutazioni esaustive. ho avuto la conferma che diversi tecnici del settore non valutino o non informino adeguatamente il proprietario dei pro e contro dei singoli materiali da utilizzare e dei correttivi e precauzioni che si dovrebbero prendere. grazie per le spiegazioni

  3. 😉

  4. Avrei un altra soluzione da proporre: se fate il cappotto usate intonaco verde cosi non si vedono le alghe! 🙂

    (Succede anche a me ma non mi da alcun fastidio)

  5. @ nello

    esattamente.
    poi non sono ancora riuscito a scoprire se le finiture “dopate” con “biocida” disperdano in ambiente ulteriori veleni…
    – e da evaporazione durante l’irraggiamento delle facciate
    – e da dilavamento delle facciate

    forse meglio non sapere 😐

  6. Articolo semplice e chiaro. Hai detto bene è solo natura e se finitura particolarmente ruvida favorisce la crescita. Aggiungo sicuramente parete a nord + vegetazione + finitura ruvida!

  7. @ constantino

    se si usa un rivestimento che non accetta nemmeno un grammo di acqua proveniente dall’esterno, questo materiale non è capace di assorbire l’acqua di condensa e una superficie esterna spesso bagnata, è un invito a nozze per la proliferazione del verde come funghi e alghe ?
    quando analizziamo un sistema a cappotto, il punto di rugiada si trova sempre sulla superficie esterna (in facciata):
    la condensa si forma sempre dall’esterno!
    il rivestimento deve permettere lo smaltimento di questa condensa, che è solo vapore contenuto nell’aria esterna che condensa sulla superficie fredda del cappotto ? o è pioggia battente ?

  8. Avatar Constantino
    Constantino

    Credo che tutti preferiscano avere la facciata del proprio condominio senza alcuna muffa o necessità di manutenzioni periodiche.
    L’unica soluzione è riempire tutto con piastrelle o materiali simili?
    Grazie!

  9. […] qualche tempo, a cappotto finito ed edificio abitato, ci si accorga di poter "leggere" sulla facciata tanti punti corrispondenti ai tasselli posati: un brutto vedere e un motivo di discordia tra […]

  10. […]  In un vecchio articolo cercavo di spiegare perchè le facciate delle case possono diventare verdi: "Le facciate diventano verdi?" […]

  11. all’aumentare della coibentazione esterna dell’involucro edilizio i ponti termici non corretti (qualsiasi essi siano) vengono “evidenziati”. Intendo con “evidenziati” la loro accentuazione! E’ tutta lì che andrà l’umidità ambiente! Come la lattina estratta dal frigo che diventa un “parafulmine” per le goccioline che condensano (si formano) sulla superficie.
    Io dico sempre che i ponti termici vanno corretti sempre. Eviteremo rischi di condense ed eviteremo che i committenti ci odino: è interesse di ogni progettista avere committenti soddisfatti!
    Le Norme UNI TS 11300 sono arrivate per definire una metodologia di calcolo univoca per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici e sono divise in parti: ma non saprei se avesse senso che si considerassero le infiltrazioni d’aria visto che gli edifici del domani dovrebbero assolutamente garantire la tenuta all’aria.

  12. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    Buon giorno, sono a chiedere una sua considerazione in merito al terribile ponte termico: Il ponte termico creato per vari fattori, diversamente a quanto credono molti miei colleghi è facile che questo come valore W/mk aumenti anzichè diminuire qualora si aggiungano sempre più cm al cappoto esterno (senza migliorare un P.T.), secondo lei è più importante considerare solamente la temperatura superficiale interna, perchè non si verifichi la proliferazione della muffa con condizioni dell’80%, oppure lei ha degli standard di valori W/mk da raggiungere e non superare? Cosa mi consiglia? In secondo luogo gli ombreggiamenti da fattori esterni sull’edificio, a quanto mi risulta da valutazioni che eseguo in cantiere mediante inclinometro e poi inserisco nel software sono direi fondamentali e da non sottovalutare durante sia il periodo invernale che estivo nonchè degli aggetti esterni. Sono piuttosto amareggiato ma non demordo dal fatto che altri non li considerano nemmeno riuscendo a portare gli edifici in classi ottime (Sono della provincia di Trento) cosa ne pensa lei ? e in merito ad una valutazione abbastanza veloce di come il sole interagisce sui serramenti, anzichè calcolarlo a mano. E per ultimo sa dirmi se nelle future UNI-TS 11300 verrà considerato l’effetto delle infiltrazioni d’aria sui Kwh/m2anno ? Ho provato a chiedere ai programmatori Edilclima se potessero ampliare il loro software per questa non piccola incidenza. La ringrazio per la pazienza di questa piccola lettura. Buon lavoro e complimenti per il servizio. Impeccabile Arrivederci

  13. L’unico modo per attenuare questo biofilm è additivare l’intonaco e la tinteggiatura con prodotti contro la crescita di alghe e funghi, anche se intonaci e tinteggiature contengono sempre tracce di additivi organici. E dobbiamo ricordare che le spore trasprtate dal vento e “fissate” dalla pioggia trovano ottimi nidi nella rugosità della finitura! Il modo migliore di affrontare il problema con la committenza è spiegare in anticipo questo effetto “della natura”.

  14. Avatar Matteo Ramigni
    Matteo Ramigni

    Notizia molto interessante, in quanto i clienti pensano che sia un difetto di costruzione da parte dell’impresa, cè una pittura che potrebbe almeno diminuire l ‘inverdimento?