consulenza per efficienza energetica

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Il contenuto energetico del legno che bruciamo nella stufa

4 risposte

Nel novembre dell’anno scorso avevo pubblicato “Accendere la stufa correttamente e senza fumo è efficienza energetica” e avevo raccontato qualche trucco per accendere il fuoco in modo corretto, inquinando molto meno e mantenendo lo sportello in vetro pulito anche per settimane.

Accendere la stufa con criterio è senza dubbio la regola numero 1…

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ma la legna?

la compriamo a caso? la seghiamo come viene? la stagioniamo un po’?

Senza le nostre attenzioni la stufa non può bruciare bene. Dopo aver letto le istruzioni del vostro preciso modello e le istruzioni espertocasaclima degli articoli precedenti, concentriamoci sulla legna.

Se vuoi prepararti i legnetti da solo in giardino puoi fare lo spaccalegna manuale in totale silenzio e armonia con i vicini di casa:

la legna va stagionata, lo sanno tutti…

eppure molti bruciano legna con troppa umidità… certo alla fine brucia, ma sporca e non scalda: parte della sua energia è assorbita dall’evaporazione dell’acqua e quindi quella parte non ci scalda.

Bruciando legna troppo umida, senza che ce ne accorgiamo, perdiamo di fatto l’energia termica necessaria all’evaporazione dell’acqua che contiene. 

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Promettiamoci di usare solo legna da ardere asciutta, quindi pensiamo sempre al prossimo o ai prossimi inverni con buon anticipo.

Appena il vetro dello sportello della stufa si annerisce sapete che dovete correggere le vostre cattive abitudini.

Prima di seguire i miei consigli fate una buona pulizia del vetro: i detergenti normali non servono, ma non serve nemmeno comperare prodotti appositi molto costosi, affidatevi all’originale ChanteClair, lo Sgrassatore Universale funziona dopo solo 10-20 secondi usando un po’ di carta:

Quando userete molto bene la vostra stufa, il vetro sarà sempre lindo e la camera di combustione sarà sempre color del miele!

potere calorifico del legno in base al contenuto idrico

Se parliamo di legno generico (senza indicare di che legno si tratti) dobbiamo fare i conti con una bella variazione del potere calorifico in base al suo contenuto idrico, quindi, se acquistiamo legna durante l’inverno (con tutta probabilità appena tagliata) evitiamo di bruciarla già l’inverno successivo (ecco i dati forniti da: Jonas e Haneder) :

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potere calorifico in base alla specie legnosa

Ma non solo la stagionatura influisce sul potere calorifico, anche la specie legnosa che stiamo bruciando decide quanto caldo farà – in via di principio generale:

  • meglio conifere

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  • che latifoglie

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Volete esattamente sapere quali sono le conifere? e quali le latifoglie? Aprite i link.

Ma perchè un legno ha più potere calorifico di un altro? Il legno che contiene più lignina scalda di più! Meglio più lignina che cellulosa. La resina ha ancora più potere calorifico della lignina!

il peso

A parità di peso, parliamo di kg!, e di contenuto idrico tutti i tipi di legno offrono un potere calorifico un po’ superiore al faggio, eccetto il pioppo e il carpino

il volume

Invece a parità di volume il faggio è tra i legni migliori come contenuto energetico, solo la robinia fa meglio di faggio, quercia, frassino e carpino.

metro stero alla rinfusa (msr)

La legna da stufa, quella corta a ciocchi da 25-33cm, è fornita ormai quasi sempre in 2 msr di legna corta, che valgono su per giù 1 m3 (metro cubo) di legna da ardere (non dimenticate che gli spazi tra i blocchi di legno sono “vuoto”, ma sono inclusi in uno stero!

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Il metro stero alla rinfusa (msr) è lo stero, dal francese stère, stère de bois, derivato dal greco antico «solido»: l’unità di misura “storica” del volume della legna da ardere, 1m x 1m x 1m di legna accatastata:

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Considerando il solo volume è logico che più il legno è squartato, tagliato o cippato e più volume occupa, guardate lo schema qui sotto (Fonte: Jonas e Haneder):

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più o meno potere calorifico

Forse qualcuno si starà domandando se la legna da ardere abbia più o meno potere calorifico rispetto a cose più moderne, intendo briquettes o pellets o anche cippato. Ebbene:

  • la legna da ardere in genere ha un potere calorifico intorno ai 4 – 4,5 kWh/kg e 1 metro stero alla rinfusa contiene un potere energetico di circa 1275-1806 kWh/msr
  • i brichetti prodotti con la pressatura di diversi residui legnosi di abete bianco/rosso hanno un potere calorifico (Fonte: Jonas e Haneder) da 4,6 a 4,8 kWh/kg
  • i pellets prodotti con la pressatura di segatura di legno vergine hanno un potere calorifico da 4,7 a 5 kWh/kg e 1 metro stero alla rinfusa contiene un potere energetico di circa 3055-3750 kWh/msr
  • il cippato generico con contenuto idrico pari al 30% ha un contenuto energetico di circa 3,6 kWh/kg e 1 metro stero alla rinfusa contiene un potere energetico di circa 750-1057 kWh/msr (il contenuto energetico del cippato di alcune specie in ordine crescente (Fonte Lammer): abete rosso o bianco, larice, pino silvestre, faggio e quercia). Se comperiamo il cippato a volume, attenzione a conoscere la specie legnosa prima di decidere l’acquisto e accettare il prezzo proposto!)

il volume, la massa volumica e il peso

Se pensate allo spazio che occupano dovete calcolare così, naturalmente (kg/msr):

  • la legna da ardere che sta in 1 metro cubo (metro stero alla rinfusa) è circa un 350kg/msr, parliamo di massa volumica 600-850kg/mc
  • i brichetti, prodotti dalla pressatura di diversi residui legnosi, sono circa 900kg/mc (massa volumica)
  • i pellets che stanno in 1 metro cubo sono oltre i 650kg/msr, con una massa volumica intorno ai 1150-1400 kg/mc
  • il cippato che sta in 1 metro cubo dipende, come il pellets, dalla specie legnosa: 312kg/msr di faggio o 221kg/msr di abete

Ricapitolando,

la legna da ardere, romantica, profumata e bellissima mentre brucia, non solo occupa molto più spazio, necessita anche di una buona stagionatura di 1 – 2 anni in legnaia, cercando di arrivare ad un contenuto idrico tra il 20 e il 25%.

Se cercate un igrometro per capire se la vostra legna sia finalmente pronta da ardere potete comperarne uno per pochi € e utilizzarlo anche per misurare la muratura dove avete il dubbio che contenga umidità:

 


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Nel febbraio 2020 ho acquistato (130€) legna corta a ciocchi da 25cm, fornita in 2 msr di legna corta, che valgono su per giù 1 m3 (metro cubo) di legna da ardere, faggio!

Pregherei tutti i lettori di lasciare un commento relativo ai prezzi incontrati ultimamente per dare una certa cartina geografica dei prezzi. Seguite, se potete, questo criterio:

  1. tipologia di legno e forma
  2. quantità
  3. prezzo
  4. regione di appartenenza

federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

Qui sotto puoi lasciare un commento” – non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane!  riceverai presto una risposta!

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4 risposte a “Il contenuto energetico del legno che bruciamo nella stufa”

  1. @ Fabio

    Non è bello acquistare la legna e non sapere esattamente cosa ci sia dietro. E sembra impossibile capire da dove arrivi la legna da ardere perchè il business del legno fa di tutto per nascondere la verità.
    Mentre TV e giornali ci riempiono le teste di formaggi, pomodori e prosciutti taroccati nessuno racconta al popolino la fine che stanno facendo le ultime foreste vergini d’Europa (un singolo faggio di 150 anni assorbe 9 tonnellate di CO2, sufficienti per compensare un viaggio di 56mila chilometri in auto).
    Consiglio vivamente di leggere come stanno le cose qui.

  2. Ho acquistato legna dall’unico commerciante che conosco finora, che dichiara che la legna sia gia’ secca e da boschi italiani!

    Faggio, spacco medio, 50 cm,
    due cataste standard, 145 euro l’una,
    Caerano San Marco, Treviso.

    L’unico dubbio che posso avere, e’ che la tiene nel piazzale, fuori all’aperto, con un naylon fissato sopra, non ho chiesto da quanto sia stata tagliata. Ma appena posso ne prendo altre due per il prossimo anno e le tengo all’interno del mio capannone. Tutti gli altri commercianti (che conosco) vendono legna dall’est europa! Niente in contrario, ma mi sembra poco eco sostenibile.

  3. @ Roberto
    grazie per il contributo!

    chi ha un sud ovest fortunatamente con sporto tetto abbondante… stagiona meglio

  4. Avatar Roberto

    legna appena tagliata 33 cm; misto faggio, carpino e pino.
    65 quintali circa (un inverno)
    13 euro/quintale (prezzo ultrascontato x clienti abituali)
    Veneto / BL
    Sono assolutamente d’accordo sul far essiccare la legna x più di un anno, il problema è il posto dove metterla visto che lo spazio coperto costa caro. A meno di non lasciarla sul terreno coperta da teli, ma non so quanto alla fine quanto possa realmente essiccare…