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Isolamento solaio del sottotetto, da fare!

26 risposte

Le ristrutturazioni che riguardano l’ultimo piano dello stabile dovrebbero prevedere di contenere le dispersioni verso l’alto e proteggersi dal caldo estivo: ecco perchè l’isolamento del solaio del sottotetto è la prima cosa da fare!

perchè è l’intervento migliore in assoluto

  1. non devo lavorare dentro all’appartamento
  2. posso scegliere tra tantissimi materiali e posarli con estrema facilità
  3. abbatto i costi perchè pago solo il materiale isolante
  4. non abbasso l’altezza interna degli ambienti

isolamento sottotetto - Isolamento solaio del sottotetto, da fare! 1

i ponti termici perimetrali

Naturalmente i ponti termici perimetrali non sono corretti e vanno attenuati in fase progettuale per evitare condense superficiali negli angoli del soffitto (il nodo parete-solaio) e, col passar del tempo, muffa o zone scure.

isolamento sottotetto - Isolamento solaio del sottotetto, da fare! 2

Come qualsiasi altro intervento, anche il sottotetto deve tenere conto della forma e della situazione del solaio: ogni sottotetto presenta delle situazioni particolari che non permettono di applicare una ricetta standard:

  • il piano di posa non è sempre uguale, può essere in cattive condizioni oppure essere interessato da passaggi impiantistici un po’ complicati
  • possono esistere rischi di infiltrazioni dalla copertura
  • può avere un accesso molto piccolo e scomodo
  • può non avere alcun accesso

tipi di isolanti da utilizzare in un sottotetto

davanti allo stato di fatto del sottotetto dobbiamo prevedere la soluzione di isolamento termico ideale: i materiali isolanti da utilizzare in un sottotetto non solo possono essere molto diversi, possono avere anche forme diverse:

  • pannelli rigidi
  • pannelli flessibili
  • isolante sfuso granulare
  • isolante sfuso in fiocchi

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riferimenti normativi per la scelta dello spessore dell’ isolante:

E’ necessario rispettare dei Requisiti minimi in termini di trasmittanza termica o altri Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd. Ecobonus”.

il solaio di separazione fra ambiente climatizzato e sottotetto

La Resistenza di convezione termica [m2K/W] da applicare è 0,10 (sia interna che esterna)

La barriera al vapore compromette la traspirabilità quindi è sempre preferibile allontanare il vapore invece che bloccarlo.

Questo non vuol dire che non bisogna progettare la tenuta all’aria del volume riscaldato sottostante! Passaggi d’aria tra volume riscaldato e sottotetto non riscaldato non devono esserci. Eventuali passaggi impiantistici vanno sigillati prima di fare l’isolamento.

La soluzione ideale è quella che

  1. risulta fattibile
  2. protegge dal surriscaldamento estivo
  3. costa poco (ancora meglio… con il fai da te 😉 )

il FAI da TE è possibile?

Dipende da te. Forse ti starai domandando come sfruttare le agevolazioni fiscali se c’è il fai da te:

Hai diritto alla detrazione Irpef comunque, ovviamente sull’importo dei materiali (l’Iva ridotta al 10% c’è solo se la fornitura è fatta dalla ditta che esegue i lavori e non dal privato).

la normativa agevola la protezione di ambienti riscaldati verso l’esterno o verso vani non riscaldati

L’intervento di cui abbiamo parlato è di fatto un isolamento della copertura a falde con posa di isolante a pavimento (il solaio verso il sottotetto praticabile ma non abitabile e non riscaldato) che sarebbe interessante per migliaia di condomini in tutta Italia:

ecco le detrazioni fiscali spettanti per questa tipologia di isolamento:

  • bonus casa, detrazione fiscale 50%
  • ecobonus (in misura variabile), per sottotetti non abitati confinanti con locali riscaldati.

isolamento sottotetto - Isolamento solaio del sottotetto, da fare! 3

 

E’ agevolabile la coibentazione tra solaio e ambienti sottostanti riscaldati ma non tra falde della copertura e sottotetto non riscaldato

Leggi anche questo vecchio articolo.

Se vuoi leggi anche i consigli dell’ENEA riguardo il sottotetto non praticabile.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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26 risposte a “Isolamento solaio del sottotetto, da fare!”

  1. @ rudy

    Internorm è venuta a sostituire i serramenti lasciando i cassonetti disperdenti? strano! solitamente sono molto attenti nella posa.

    isolare il sottotetto è fondamentale, ma decidere come dipende da tante cose… se la superficie è planare, se ho spazio per accedere, se ci sono i muricci che mi interrompono la superficie, se ci sono passaggi di impianti …
    se in estate abbiamo un certo surriscaldamento, meglio evitare EPS lana di roccia o di vetro perchè contro il caldo non funzionano.
    i fiocchi di cellulosa sono da insufflare, se si può salire agevolmente nel sottotetto meglio isolare con pannelli, ma come detto sopra dipende da tante cose…
    peccato aver sostituito i serramenti senza aver isolato dall’interno anche le pareti 🙁

  2. Buonasera. Vivo in attico, appartamento anni 70, zona climatica F. Per diminuire un poco il consumo avrei pensato di isolare il sottotetto. Ho molti dubbi sui materiali, sul costo e sulla resa, che immagino proporzionale. Va molto di moda la fibra di cellulosa. O sono meglio i vecchi pannelli di – per capirci – polistirolo ? Posso aspettarmi di risparmiare un 20 % di consumi ? È sensato isolare contestualmente anche i cassonetti delle tapparelle (serramenti già sostituiti triplo vetro Internorm) ? Grazie.

  3. @ michela

    le ho risposto via mail

  4. Avatar Michela

    i potresti eseguire un sopralluogo nel mio condominio??

  5. @ michele

    i muretti nel sottotetto sono quasi sempre in forati con posa a fori orizzontali quindi non sono ponti termici gravi.
    isolare da sotto, cioè all’intradosso, dal volume riscaldato, non solo è difficoltoso e ha molti limiti… non permette di usare isolanti con disinvoltura ed economicità.
    ricordiamo anche che “da sotto” non si risolve tutto 🙁 anzi, ogni divisorio interno è un ponte termico forte.
    nel sottotetto con muricci l’insufflaggio è veloce ed efficace ma se si vuole far da sé è più facile intervenire con isolamento misto

  6. Buongiorno, in un sottotetto a nido d’ape è meglio isolare dall’interno o dal sottotetto? Io propenderei per la prima soluzione perché se isolassi da sopra mediante insufflaggio rimarrebbero comunque tutti i muretti del nido d’ape che farebbero da ponte termico tra tetto e soffitto ma non essendo un esperto chiedo consiglio. Grazie.

  7. @ andrea

    grazie! sostieni anche tu l’informazione tecnica libera & imparziale offerta da espertoCasaClima https://espertocasaclima.com/#support

    l’XPS è materiale per fondazioni o isolamenti solai sotto carico o zoccolatura cappotto, quindi inutile usarlo per le dispersioni verso il seminterrato o verso i garage: l’EPS costa meno e se grigio, isola di più.
    nel sottotetto

    nel sottotetto meglio utilizzare un materiale fibroso ad alta densità che protegga dal freddo ma anche dal caldo quindi io sostituirei l’XPS con 2 pannelli rigidi sfalsati in fibra di legno spendendo 15+15€/mq con grandi soddisfazioni

  8. Buongiorno, complimenti e mille ringraziamenti per gli utilissimi contenuti del sito. Vivo in zona climatica E gradi giorno 2625 e affitto un appartamento di circa mq 80 sito al secondo ed ultimo piano di una palazzina fine anni 60. Dopo
    aver insistito per anni il proprietario, che abita nell’ alloggio sotto, avrebbe deciso di coibentare il sottotetto non abitabile, ma che vuole rimanga calpestabile (altezza minima m 1,60), sopra il mio appartamento, appoggiando sulla soletta grezza dei pannelli maschiati di XPS da cm 14 spendendo circa 36 €/mq. La trasmittanza dovrebbe essere circa 1,87 mq/WK ( calcolata online https://trasmittanza.stiferite.com/resistenza_termica.php
    intonaco gesso mm 15 laterocemento mm 180 cls generico 1000kg/mc mm 20 )
    Pannelli simili in XPS vorrebbe incollarli anche sul soffitto del seminterrato sotto il suo appartamento.
    Sebbene immagino che il mio confort invernale, prioritario rispetto a quello estivo, dovrebbe migliorare, vorrei cortesemente chiederle se c’ è un intervento migliore che, a parità di prezzo, potrei proporgli e se con l’ XPS potrebbe verificarsi condensa.
    La ringrazio infinitamente.
    Cordiali saluti

  9. @ giovanni

    i materiali morbidi hanno una densità molto più bassa, quindi utili solo d’inverno se non hanno spessori elevati.
    per decidere lo spessore con cognizione è indispensabile fare il calcolo termico compresi gli strati esistenti + il tipo di isolante nuovo

  10. Avatar Giovanni
    Giovanni

    quindi pannelli in fibra di legno potrebbero andar bene mentre l’insufflaggio con fibra di cellulosa o i materassini in lana di pecora no. Ho capito bene? Grazie

  11. @ giovanni

    materiali riflettenti nel suo caso non li userei, pannelli rigidi e fibrosi sarebbero acusticamente perfetti

  12. Avatar Giovanni
    Giovanni

    Attualmente non c’è la botola, ma all’altezza del solaio c’è la portina in mdf perchè il lucernale si trova 4 mt. più in alto sulla perpendicolare dell’accesso alla soffitta (proprio sulla tromba delle scale. La botola sarebbe costituita dall’eventuale lucernale che andrei a mettere (quindi all’altezza del solaio del primo pianoa 2,70 mt); lo stesso dicasi dal lato di mio fratello. Pensavo a una tenuta acustica al fine di evitare l’effetto rimbombo delle voci che si sente essendo tutto aperto. La diagonale del foro che andrebbe a ospitare l’ventuale lucernale è di 1,41 m. Per questo pensavo che una porta antirumore al posto di quella in mdf che dà in soffitta potesse essere d’aiuto. Principalmente mi interessa proteggere la casa dal freddo, dato che mi trovo in zona climatica E. Per proteggere dal caldo, un venditore di lana di pecora (non so se posso fare nomi) mi aveva consigliato un foglio di alluminio in modo da “riflettere” verso l’alto il caldo proveniente dal tetto nei mesi estivi. Grazie

  13. @ giovanni

    non capisco perchè la botola di accesso al sottotetto che non si trova nelle abitazioni debba avere una tenuta acustica.

    se l’isolamento deve proteggere anche dal caldo, è sbagliato metter un materassino. meglio un pannello fibroso.
    il fatto è che io non conosco la diagonale della botola per capire cosa posso o non posso portare nel sottotetto.

  14. Avatar Giovanni
    Giovanni

    Buonasera, vorrei isolare il sottotetto di una bifamigliare costruita a metà anni’90 con mio fratello (due appartamenti su due piani da 142 mq) per un totale di 100 mq con lana di pecora al fine di un isolamento termoacustico. Per accedere al sottotetto devo passare attraverso un “camino” costruito sulla tromba delle scale e poi passare attraverso una piccola porta in mdf (idem per l’appartamento di mio fratello). Per risolvere il problema acustico (rumori che passano da un’abitazione all’altra attraverso la soffitta), pensavo di installare una porta (antirumore?) al posto della attuale in MDF e di installare a livello del soffitto (2,70 m) un lucernale in aggiunta a quello soprastante all’altezza di 4 m circa (pensavo di mettere un triplo vetro per il rumore, ma non vorrei che potessero esserci problemi di condensa sul “camino” dove c’è la porticina che va in soffitta. Per la lana di pecora che spessori mi consigliate? Attualmente in soffitta esiste un materassino di lana di roccia; posso appoggiarvi la lana di pecora direttamente sopra senza rimuovere il vecchio isolamento?
    Ho diritto a qualche detrazione nel caso decida di posarla da solo? Grazie

  15. @ gian carlo

    il suo sottotetto assolve alla esclusiva funzione di isolare e proteggere l’appartamento sottostante dal caldo, dal freddo e dall’umidità, fungendo da camera d’aria isolante quindi è da considerare pertinenza dell’appartamento sito all’ultimo piano.

    è scritto anche in una sentenza della Corte di Cassazione (la n. 6143/2016 depositata il 30 marzo):

    l’appartenenza del sottotetto – non indicato nell’art. 1117 del Codice civile tra le parti comuni dell’edificio – si determina in base al titolo e in mancanza in base alla funzione cui esso è destinato in concreto.
    E la Cassazione dice: il sottotetto che serve a isolare i locali sottostanti non è parte comune del condominio, ma va considerato pertinenza dell’appartamento sito all’ultimo piano, se assolve alla esclusiva funzione di isolare e proteggere l’appartamento dal caldo, dal freddo e dall’umidità.

    quindi NON deve chiedere nulla a nessuno. ma visto che con la dolcezza si ottiene tutto, io informerei il condominio aggiungendo anche che non userà isolanti pericolosi per la salute o che possono rilasciare fibre pericolose in ambiente scale

  16. Avatar Gian Carlo
    Gian Carlo

    Vorrei isolare, a mie spese , l’estradosso del soffitto di mia pertinenza del sottotetto condominiale. Il sottotetto non è abitabile ed è agibile solo per la manutenzione del tetto. Devo chiedere una autorizzazione all’assemblea Condominiale o basta avvisare i condomini e l’amministratore.

  17. @ falcio

    l’isolamento del solaio di pertinenza del sottotetto comune è comunque una ottima soluzione per contenere le dispersioni invernali e il surriscaldamento estivo.
    per il problema della linea di confine da tracciare all’estradosso del solaio consiglio di realizzare una sponda di contenimento con 2 tavole di legno fissate di “coltello”.
    superando la linea di confine si riuscirà ad attenuare il ponte termico che la preoccupa e si riuscirà anche a mantenere ad una temperatura più calda la testa della parete che di fatto divide le due unità abitative.

    raccolga tutte le sue doti diplomatiche e chieda il permesso di isolare un po’ del territorio del vicino o ancora meglio, chieda di partecipare all’intervento visto il basso costo di questa soluzione.

  18. Avatar Flavio

    Buongiorno, abito in una villetta a schiera “di centro” e sarei interessato ad isolare il sottotetto NON abitabile e NON accessibile con 30 o 40cm di cellulosa (il solaio è circa 80mq di forma quadrata).
    Il mio dubbio deriva però dal fatto che per come è costruito l’edificio è quasi certo che il mio sottotetto sia direttamente comunicante con quello del mio vicino che abita nella villetta di centro contigua e speculare alla mia.
    Questo vorrebbe dire che andremmo ad isolare solo metà della superficie complessiva del solaio, ma il volume di aria che sta tra il tetto ed il solaio continuerebbe ad essere a contatto con la parte del solaio non isolato relativo alla parte del mio vicino.
    A questo punto PRESUMO (ma non sono un tecnico) che la conducibilità termica del solaio stesso possa vanificare il mio lavoro e la mia spesa e cioè che in inverno l’aria fredda vada a raffreddare il solaio del vicino creando un ponte termico che arriverà anche alle mie stanze pur avendo isolato il mio comparto; e stesso discorso avvenga d’estate con il caldo.
    Sto sbagliando qualcosa nelle mia valutazioni? oppure magari sono corrette in linea teorica ma comunque l’effetto di conducibilità sarebbe inferiore a quanto io immagino e quindi tutto sommato varrebbe comunque la pena di fare il lavoro?
    Spero di essermi spiegato chiaramente ma come già detto non sono un tecnico….
    Grazie

  19. @ federica

    eviti l’XPS e posi materiali naturali, forse invece che 27€ spenderà 30€.
    poi si preoccupi di sigillare eventuali passaggi di impianti dal volume riscaldato sottostante al sottotetto freddo.
    non dimentichi di sigillare la botola di accesso con nastri autoespandenti tipo questi.

  20. Avatar FEDERICA
    FEDERICA

    Mi trova pienamente d’accordo su ogni punto.
    Mi auguro che, per proporre un XPS in copertura in una zona climatica dove risulta essere sconveniente, ci sia stato qualche motivo valido, che al momento mi sfugge, e che non sia legato al solo fattore economico. O, per lo meno, mi auguro che precedentemente, come diceva lei stesso prima, sia stato fatto uno studio della stratigrafia del solaio nel caso specifico, che garantisse di ottenere comunque un sufficiente sfasamento termico.

    Personalmente, anche io avrei orientato a priori la scelta sui materiali da lei nominati per ottenere le migliori prestazioni, sebbene credo abbiano tutti dei prezzi più o meno superiori.

    Mi era solo sorto il dubbio che ci fosse qualche ulteriore alternativa che valesse come via di mezzo tra i due fronti di scelta, ma alla fine, riflettendoci, anche la ricerca di un compromesso indurrebbe inevitabilmente in errore.

    La ringrazio ancora per la disponibilità e per le sue preziose risposte.

  21. @ federica

    per confrontare gli isolanti non si può ragionare sul confronto di prezzo 🙁

    se dobbiamo salire in montagna non possiamo infilare delle ciabatte perchè costano meno degli scarponi. giusto?

    la stessa cosa nel magazzino edile:
    non posso prendere l’xps perchè è un isolante che me lo fanno a buon prezzo: in zona climatica D penso che le temperature non siano costantemente sotto zero, quindi meglio preoccuparsi del caldo.

    visto poi che questa in arrivo sarà l’ #estate più fresca del resto della nostra vita… meglio correre ai ripari 😉

    gli unici materiali isolanti che proteggono dal surriscaldamento estivo sono:
    fibra di legno, fiocchi di cellulosa, canapa, sughero, e aggiungo magari la perlite

  22. Avatar FEDERICA
    FEDERICA

    Grazie per le delucidazioni. Si tratterebbe di una zona climatica D.
    Mi permetto di fare un’altra domanda di approfondimento, se fosse possibile.

    Per ottenere migliori prestazioni su che materiale sarebbe stato il caso di orientarsi a suo avviso? Premesso che dietro ogni decisione pratica ci dovrebbero essere le varie verifiche tecniche relative al singolo caso studio, giustamente.

    Mi piacerebbe solo capire se ci fosse un’alternativa che, tenendo i costi prossimi a quelli dell’XPS, sarebbe potuta risultare tecnicamente più calzante.

    Grazie ancora se vorrà rispondere a quest’ultima curiosità.

  23. @ federica

    premesso che l’XPS è un materiale poco adatto all’isolamento del sottotetto fuori dalla zona climatica F (F come freddo 😉 ) ma perfetto per zoccolature di sistemi a cappotto o isolamento di fondazioni…
    premesso questo, eviterei la posa di un doppio strato perchè è già capitato che a causa degli sbalzi di temperatura i 2 strati producessero qualche strano rumore di attrito.

    circa la corretta premura di non avere ponti termici dovuti alle fughe sarà sufficiente fare attenzione al codice del pannello e richiederlo battentato o maschiato.

    prima di decidere l’intervento consiglio di fare il calcolo della stratigrafia compresa del solaio per capire se si ottiene sfasamento termico sufficiente a non surriscaldare troppo in fretta l’ambiente sottostante

  24. Avatar Federica
    Federica

    Buongiorno, vorrei chiedervi un parere in merito alla posa di pannelli in xps nell’estradosso dell’ultimo solaio, per isolare il sottotetto.
    Se ad esempio si dovesse realizzare uno strato di isolamento termico da 10 cm, consigliereste l’uso di singoli pannelli da 10 cm o l’uso di un doppio strato da 5 cm ciascuno? Premesso che ovviamente l’uso del doppio strato permetterebbe con certezza di evitare giunti passanti, nel primo caso (se mai fosse ugualmente valido) come si potrebbe risolvere questo aspetto senza inficiare l’efficienza del sistema?
    Tra l’altro mi chiedevo se ci fossero delle norme/guide/tecniche di riferimento da tenere presenti in tal senso, o se invece la scelta tra le due opzioni è possibile e a libera discrezione. Grazie in anticipo.

  25. prima di procedere all’isolamento del sottotetto non abitabile leggi l’articolo dedicato qui.

  26. Avatar Flavio Lucchini
    Flavio Lucchini

    Salve, ho intenzione di procedere all’isolamento del sottotetto non abitabile (probabilmente costruito “a nido d’ape”) della mia abitazione, una villetta a schiera costruita nel 2005.
    Il solaio è circa 70mq, sono indeciso tra due materiali da insufflare:
    – fiocchi di cellulosa climacell
    – grani di sughero subergan
    Secondo voi quali sono i pro ed i contro di ciascuna soluzione? ve ne una sicuramente migliore dell’altra? quale è lo spessore in cm che devo raggiungere per avere un buon risultato?
    Grazie mille per le risposte