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guaine per tetti - La migrazione del vapore senza barriera al vapore 1

La migrazione del vapore senza barriera al vapore

7 risposte

Ecco cosa succede quando la pressione di vapore cambia: inizia una migrazione del vapore attraverso gli strati del tetto (senza una barriera al vapore).

La causa che innesca la spinta è sempre la differenza tra temperatura esterna ed interna:

guaine per tetti - La migrazione del vapore senza barriera al vapore 2

Quando l’acqua allo stato gassoso incontra una superficie fredda (alla temperatura di rugiada) condensa:

  • condensa superficiale interna
  • condensa interstiziale
  • proliferazione della muffa

Barriera al vapore per combattere l’umidità?

Vuoi guardare l’articolo? vai al VIDEO

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Il vapore va gestito, ma possibilmente non bloccato con una barriera al vapore 😉

Forse anche voi siete già inciampati nella pagina web con questo titolo “Barriera al vapore per combattere l’umidità”…

ecco gli screen-shot che voglio commentare con voi:

guaine per tetti - La migrazione del vapore senza barriera al vapore 3

vediamo un po’ come prosegue …

guaine per tetti - La migrazione del vapore senza barriera al vapore 4

un’abitazione libera sui quattro lati che non è in fondo ad una valle sarà esposta anche a Sud ad Est e a Ovest, ma anche se sottoposta costantemente al freddo (vedi pupazzo di neve non sciolto) il riscaldamento acceso e l’apporto costante di umidità (dovuto a chi abita) porta ad un elevato contenuto di vapore in ambiente rispetto all’esterno: una barriera al vapore potrebbe contrastare l’umidità solo se nastrata sulle bocche di chi abita, uccidendo i componenti del nucleo familiare. 

L’articolo della foto dice solo sciocchezze, per contrastare l’umidità si deve fare

Chi scrive che una barriera al vapore è uno dei metodi migliori per contrastare l’umidità forse pensa che l’umidità entri in ambiente dall’esterno 🙁 quindi non sa nulla del vapore…

guaine per tetti - La migrazione del vapore senza barriera al vapore 5

La barriera al vapore non impedisce l’ingresso del vapore nel locale: il vapore ha un’unica direzione quando fuori è freddo: da dentro verso fuori!

In verità, se quelle tre magnifiche vetrate venissero spalancate non avete idea di che aria secca vi trovereste in ambiente dopo 2 minuti di ventilazione!

guaine per tetti - La migrazione del vapore senza barriera al vapore 6

Un’altra incredibile affermazione: in inverno sarebbe abbastanza normale che la spinta del vapore venisse dall’esterno? E’ il perfetto contrario di quello che accade.  

Il fenomeno potrebbe solo avvenire d’estate quando all’esterno ci sono temperature molto più elevate che in ambiente interno. Ad esempio quando fuori è terribilmente caldo e noi stiamo climatizzando gli ambienti interni: in un tetto in legno con stratigrafia sbagliata può accadere la condensa sul lato interno.

Il vapore non intacca i muri, nemmeno se l’intonaco è in argilla, il vapore può condensare sui muri (se i muri non sono isolati e l’umidità interna è elevata).

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Giusto: la barriera al vapore sul lato freddo porterebbe alla condensa del vapore contenuto nella stratigrafia che per tutto il periodo di riscaldamento migra dall’interno all’esterno.

Ricordo agli esperti-lettori che in clima caldo succede il contrario e dunque, una barriera al vapore sul lato caldo è a rischio condensa estiva! Meglio progettare stratigrafie traspiranti evitando tutti i rischi connessi ad una barriera al vapore.

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La proliferazione della muffa non si evita con le barriere al vapore, anche perchè il vapore non penetra in ambiente (spinge per uscire piuttosto): il vapore condensa sulle superfici troppo fredde e offre alle muffe una situazione ideale.

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Ad un lettore poco esperto potrebbero brillare gli occhi leggendo che con la barriera al vapore si accederà al mondo incantato delle agevolazioni fiscali. Ma questa è la stupidaggine delle stupidaggini 😉


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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7 risposte a “La migrazione del vapore senza barriera al vapore”

  1. @ davide

    immaginando di installare una VMC brevemente canalizzata, meglio (se possibile) installare la macchina nella parete del bagno e portare il canale di mandata in camera.
    attenzione che la mandata non sia vicino alla porta altrimenti il flusso d’aria se ne va immediatamente in bagno

  2. Avatar davide
    davide

    Camera matrimoniale con bagno in camera finestrato, separato da porta a carrello ma sempre aperta, esposizione a sud entrambe le stanze. Vmc meglio in bagno ?

  3. @ mauro

    non credo che la pressione sarebbe in grado di spingere l’umidità ad attraversare il muro, anzi forse sì lo farebbe se la pressione fosse continuata. non ci avevo mai pensato a dir la verità.
    certo è che il vapore è in continuo e lento attraversamento della parete fino a che magari non batte il sole e questo si ferma o inverte la sua direzione.

    vmc:
    io posso godere della VMC anche se la casa non garantisce una buona tenuta all’aria (è del ’55 e non è stata progettata così).
    molti termotecnici ripetono ai committenti che la VMC sia inutile se la casa non è sigillata:
    – tecnicamente può essere vero,
    – empiricamente, basandomi esclusivamente sui sensi e la mia esperienza, posso affermare che ognuno avrebbe diritto ad avere una VMC, almeno nella zona notte.

  4. Avatar Mauro

    Riflettiamo un attimo su questo: PV = nRT
    Entro in casa, assieme a me entra qualche metro cubo di aria fredda.
    L’aria si scalda e si dilata quindi la pressione interna aumenta e l’aria interna filtra verso l’esterno.
    Se non ci sono spifferi passa attraverso ai muri.
    Se c’é la barriera a vapore troverà un punto in cui non abbiamo sigillato bene.
    Se ogni tanto apriamo le finestre… Nel frattempo l’aria umida ha già penetrato i muri.

    L’unica soluzione è una VMC sempre accesa che crei una minuscola depressione interna.
    La VMC per funzionare bene necessita di casa sigillata.

  5. Avatar Fabio De Luca
    Fabio De Luca

    Buonasera Riccardo, fare un cappotto e riuscire a risolvere tutti i ponti termici è quasi impossibile, a meno che l’edificio sia molto regolare e si riesca ad intervenire in maniera corretta per l’attenuazione dei punti critici. Resta il fatto che la regolare areazione dei locali è fondamentale per garantire il corretto ricambio d’aria nei locali. Saluti

  6. non è tanto il materiale isolante del sistema a cappotto a scongiurare il rischio di condensa superficiale interno nelle zone più fredde, ma la attenzione nel dettaglio esecutivo dell’isolamento esterno.
    l’attenuazione corretta dei ponti termici sarà la garanzia per avere superfici calde e il più possibile omogenee.

    avendo letto che i serramenti sono già installati, il primo problema da affrontare con una soluzione miglior possibile sarà proprio il contorno finestra. che se sottovalutato potrebbe diventare un perimetro freddo a tal punto da essere l’unico elemento freddo dopo la posa del cappotto: quindi una zona a rischio condensa e a rischio muffa.
    come il contorno finestra, forse altri nodi sono da verificare e da prendere in considerazione prima di appaltare il lavoro.
    ben venga questo tragico momento di lockdown per pianificare le soluzioni esecutive senza la fretta del cantiere.

    mancando la VMC sarà comunque importante fare corretta e regolare ventilazione manuale perchè è utopistico pensare che il vapore elevato degli ambienti possa andarsene attraverso un sistema a cappotto molto permeabile al vapore.

  7. Avatar Riccardo
    Riccardo

    Buongiorno,
    ho un dubbio atavico!!
    In un condominio esistente con pareti perimetrali in muratura di laterizio pieno (circa 45 cm di spessore totale) e piccoli corpi aggettanti in forato (circa 15 cm di spessore totale) con serramenti nuovi molto performanti, privo di qualsiasi sistema di VMC, in cui non sia possibile inculcare ai residenti l’abitudine di aerare i locali, è comunque consigliabile un sistema a cappotto termico in EPS (bassa permeabilità al vapore) oppure è indispensabile progettare un sistema con pannelli in Lana di Roccia?
    Ovviamente il rischio che si vuole scongiurare è quello di formazione di muffe interne che oggi (senza sistema a cappotto termico) si riscontrano solamente in pochissimi punti con presenza di ponti termici.
    Ringrazio anticipatamente per il congro chiarimento su questo dubbio! Purtroppo la letteratura è molto discordante sull’argomento e i soli calcoli non portano a risolvere il dilemma (compresa simulazione con metodo WUFI).
    Ringrazio e saluto cordialmente,