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VMC decentralizzata - Ho installato 3 VMC Prana ma non noto cambiamenti, umidità sempre oltre 80 % 1

Ho installato 3 VMC Prana ma non noto cambiamenti, umidità sempre oltre 80 %

176 risposte

Se in un solo mese ho ricevuto 3 “lamentele” riguardanti le VMC Prana significa che c’è bisogno di un chiarimento.

Ho fatto il nome di Prana perchè in effetti il caso ha voluto che i committenti avessero tutti scelto questo produttore senza che io lo consigliassi, comunque il marchio non ha nessuna importanza in questo articolo. Vediamo perchè:

Di solito, in un intervento dove è prevista anche l’installazione di un impianto decentralizzato di ventilazione meccanica, con recupero di calore, non propongo mai le VMC a tubo. Le VMC a tubo sono quelle con il flusso d’aria che continua ad invertirsi ad intervalli preimpostati per poter garantire il recupero del calore:

  • queste VMC puntuali a flusso singolo possono lavorare da sole, oppure a coppie, perchè la ventola dell’ aria cambia direzione ogni 70 secondi (il tempo di caricare o scaricare il recuperatore del calore) (depressione 70 secondi, sovrapressione 70 secondi dei locali).

Il loro principio di funzionamento e la qualità di filtraggio dell’aria non mi convincono e non mi piacciono – da sempre.

L’unica cosa bella delle VMC a cilindro è la necessità di fare un semplice carotaggio, uno solo! Non è un aspetto di poco conto questo, perchè quasi sempre ci si trova a fare l’installazione in una casa già finita, arredata e abitata.

Torniamo alle “lamentele” riguardanti le VMC Prana

L’ultimo in ordine temporale è stato il lamento di Alessio: Ho installato 3 vmc Prana e sinceramente non noto cambiamenti, il tasso di umidità rilevato è sempre oltre 80 %. Cosa altro posso fare?”

Prima di partire con il mio pippone sull’umidità relativa e assoluta e sul ricambio di aria ecc. vorrei fare una nota sulle VMC in questione:

  • le Prana sono sì a tubo, ma che tubo! Nel senso che NON sono VMC puntuali a flusso singolo!

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Le VMC Prana con recupero di calore hanno

  1. uno scambiatore di calore in rame che si occupa non solo del recupero termico, impedisce anche la proliferazione di muffe e batteri (il rame è antibatterico e antifungino)
  2. un ciclo continuo consente la creazione di 2 differenti direzioni di flussi d’aria: l’aria espulsa cede il proprio calore all’aria in entrata, senza che i 2 flussi vengano in nessun modo a contatto tra loro.

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Nella scheda tecnica si legge che la VMC Prana può rimuovere fino al 90% dell’acqua condensata allo stato disperso. Attenzione! ll principio di funzionamento del recuperatore non è una questione che sia una vmc PRANA: ogni VMC immette aria prelevata dall’esterno ed espelle l’aria viziata e spesso molto umida e carica di CO2, contenuta nei locali.

acqua condensata allo stato disperso???

Siete pronti ad entrare nelle vostre (o nelle mie) lacune scolastiche? entriamo in punta di piedi nel campo della fisica tecnica e della climatizzazione:

  • l’aria, che costituisce la troposfera (ci viviamo e la imbrattiamo ogni giorno), è una miscela di vapore acqueo, in quantità variabile, e di una serie di gas, incondensabili.

il problema dell’umidità interna troppo elevata

In casa ci lamentiamo di avere umidità interna troppo elevata e dunque, giustamente, cerchiamo di risolvere il problema con l’installazione di qualche VMC decentralizzata.

umidità relativa

Chiariamo subito una cosa: parlare di umidità interna troppo elevata significa parlare dell’aria calda che abbiamo in casa, supponiamo in questa stagione autunnale e non ancora invernale 22°C.

perchè ho parlato di temperatura?

Perchè stiamo parlando di umidità relativa, cioè relativa alla temperatura interna di 22°C, infatti il nostro termoigrometro indica 22°C con 80% di umidità relativa (relativa ai 22°C) che corrisponde a 13.82 g/m³ sotto forma di vapore acqueo contenuto.

Questa mattina del 9 novembre ad esempio, all’esterno, ho rilevato 9°C con 80% di umidità relativa (relativa ai 9°C) che corrisponde a 7,05 g/m³.

Il primo qui sotto è lo strumento che uso io (stazione meteorologica con sonda esterna posizionata all’ingresso lato Nord):

L’umidità di cui ho scritto prima, fuori e dentro sempre 80% è solo un caso! e le persone che non masticano molto la fisica tecnica tendono a pensare che fuori sia umido!

fuori è umido: non è vero!

Alcune persone stendono i panni in casa perchè fuori è umido! Io non ci posso credere, ma è così: sono convinti che fuori sia umido, eppure la verità dice il contrario:

  • dentro casa 1 metro cubo di aria contiene 13,82 grammi di acqua
  • fuori 1 metro cubo di aria contiene solo 7,05 grammi di acqua
  • si può dire che l’umidità interna sia quasi doppia di quella che abbiamo all’esterno!!! e noi vogliamo asciugare i panni dentro casa???

in inverno l’aria fredda esterna è SEMPRE più secca di quella interna

Immaginate ora di spalancare le finestre, fare una corrente d’aria e richiudere tutto: avremmo scambiato 13,82 grammi di acqua con 7,05 grammi di acqua… il nostro ambiente sarebbe finalmente molto più asciutto e ovviamente il nostro termoigrometro indicherebbe:

  • non più 22°C con 80% di umidità relativa
  • ma probabilmente 20°C con 41% di umidità relativa (per poi lentamente risalire perchè i nostri ambienti e il loro contenuto sono spesso materiali igroscopici che nel tempo si sono anch’essi fatti carico di un certo contenuto di umidità, o nel peggiore dei casi, ne sono saturi)

Ripetete con me, mettiamoci in cerchio e teniamoci per mano, sù, ripetete con me:

in inverno l’aria fredda esterna è SEMPRE più secca di quella interna 🙂

in inverno l’aria fredda esterna è SEMPRE più secca di quella interna 🙂

in inverno l’aria fredda esterna è SEMPRE più secca di quella interna 🙂

se la CO2 è elevata

Fare un buon ricambio d’aria è come accendere un deumidificatore! e per premio la CO2 scende! il nostro cervello funzionerà meglio! E’ forse proprio la migliore soluzione di monitoraggio per l’aria ambiente quella che rileva la CO2:

  • se la CO2 è elevata (oltre i 1000ppm) sicuramente l’ambiente non è stato arieggiato correttamente e sicuramente ha raggiunto un’umidità elevata, troppo elevata. Con conseguente rischio muffa!
  • attenzione all’acquisto di un eventuale misuratore di CO2 per interni: sono quasi tutte trappole inutili e spesso alimentate con cavo usb che permette una vita di 3 orette e poi la batteria finisce. Se comperate un misuratore di CO2 dovete spendere circa 100€, tutti gli altri sono aggeggi inutili

    

la VMC è una scelta intelligente

Suggerivo di di spalancare le finestre, logicamente otterremo un bel ricambio d’aria, liberandoci di un bel po’ di umidità ma senza recuperare nessun calore! Ecco perchè la VMC è un aggeggio intelligente e assolutamente non assetato di energia elettrica.

Molte persone in inverno restano tappate in casa per stare un po’ più calde e contenere il riscaldamento: in realtà vivono in un ambiente umido e spesso puzzolente, con elevate concentrazioni di CO2 e un comfort veramente scadente. Si sa che in una casa con alta umidità interna nemmeno i 22°C sono sufficienti a stare bene. Ma non c’è modo di convincere alcune persone ad arieggiare…

Arieggiate gente, arieggiate!

Torniamo alle VMC Prana che in ottobre hanno disperato almeno 3 nuovi possessori! La VMC fa un lentissimo ricambio d’aria, naturalmente anche insufficiente, ma questo dipende dalle ore che passiamo in casa e da quante persone ci sono in casa e non è l’argomento di cui voglio parlare!

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La VMC fa un lento ricambio d’aria, cioè sostituisce l’aria interna con l’aria esterna recuperando un buona percentuale di calore attraverso lo scambiatore di calore interno in rame:

  • sta esattamente succedendo quello che abbiamo visto prima con le finestre spalancate: scambiamo 13,82 grammi di acqua con 7,05 grammi di acqua…
  • e recuperiamo il calore!!! cosa che la finestra non è capace di fare.

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Certo che la VMC non ha una portata d’aria come 2 finestre che fanno corrente d’aria! Lentamente portano in casa 20 mc di aria nuova ogni ora. In questi 20 mc troverete tutto il beneficio del ricambio d’aria e della bassa umidità. Ovviamente partire da un’intera casa con 80% di umidità interna ed aspettarsi che la VMC decentralizzata faccia il miracolo, magari anche con velocità bassa (20 m3/h) sarebbe come fare una festa con 20 persone e fare musica con una radiosveglia: nessuno ballerà, è ovvio. E se metterete la radiosveglia a volume 9, gli invitati se ne andranno anche!

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una situazione normale di umidità interna

Partendo da una situazione più moderata di umidità interna anche una piccola VMC garantisce il suo salutare effetto evitando che la casa ricada in elevatissime umidità ad alto rischio muffa! Tutto dipende molto dalle temperature esterne e dalle nostre abitudini in casa!

le VMC Prana di Alessio

Alessio e le sue 3 nuove VMC Prana appena installate si è certamente trovato nelle settimane scorse con temperature esterne ottobrine miti e umidità relative elevate. Facciamo un esempio:

Ricordo che in ottobre c’erano spesso 16°C esterni e umidità relative intorno al 90%. Cosa significa in termini assoluti?

  • che fuori 1 metro cubo di aria conteneva ben 12,25 grammi di acqua

figuratevi di scambiare 13,82 grammi di acqua con 12,25 grammi di acqua… il nostro ambiente sarebbe umido come prima!

I miracoli avvengono solo in chiesa. Sopportiamo ancora un poco la mezza stagione e poi godiamoci le nostre VMC e tutte le loro potenzialità invernali!

nuovo acquisto VMC

Se dovete ancora scegliere cosa acquistare tenete presente che una VMC decentralizzata senza la possibilità di una o più brevi canalizazzioni non dà grandi soddisfazioni, proprio perchè i flussi d’aria non sono virtuosi come potrebbe essere per esempio quello che garantisce una estrazione in bagno e aria fresca in camera.

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Se potete, quindi, sempre prediligere una VMC a doppio flusso con ottima scelta di filtri in entrata e canalizzabile. Un po’ più laboriosa la posa, ma senz’altro più godibile come funzionamento.

manutenzione VMC

Un’altra attenzione da fare è capire prima dell’acquisto la manutenzione che la VMC richiede. Ci sono manutenzioni facili, un giochetto da ragazzi, e manutenzioni un po’ più laboriose e complicate. Ovviamente se la manutenzione è facile sarà anche facile che voi manuterrete perfettamente la vostra VMC, al contrario la lascerete andare al suo destino: sporco e intasamento nuocciono alla vostra salute e alla vostra VMC.

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Queste VMC Prana che inizialmente chiedono veramente poco: solo un carotaggio nella parete, chiedono poi vita natural durante un certo impegno nella manutenzione che non credo sia accettato da molti padroni di casa, anche perchè è da fare una volta l’anno se non 2 volte all’anno. Comunque sia, una manutenzione complicata che conta 20 passaggi di cui alcuni non per tutti facili è una schiavitù per sempre, quindi attenzione nella scelta… non tutti hanno quel gran genio del mio amico

Lui saprebbe cosa fare

Lui saprebbe come aggiustare

Con un cacciavite in mano fa miracoli

le VMC entrano e non se ne vanno più

Tutt’altra vita è una VMC che richiede l’apertura di uno sportello, estrarre il filtro vecchio e inserire quello nuovo! Attenzione a chi ci portiamo in casa. Le VMC entrano e non se ne vanno più.

pillole di sapere “da sapere”:

L’umidità relativa può variare tra lo 0% (assenza di vapore acqueo, per esempio al Polo Nord) ad un massimo del 100% (aria satura): oltre il 100% il vapore si separerebbe dalla miscela gassosa condensando.

Quando sentite parlare di temperatura di rugiada si sta parlando della temperatura alla quale occorre raffreddare l’aria umida per ottenere la condizione di saturazione, cioè arrivare alla condensazione.

Per rappresentare i diversi stati dell’aria umida in un diagramma serve un diagramma psicrometrico

DIAGRAMMA MOLLIER

VMC decentralizzata - Ho installato 3 VMC Prana ma non noto cambiamenti, umidità sempre oltre 80 % 9Se volete divertirvi a scoprire la concentrazione di vapore dell’aria ad una certa temperatura e con una certa umidità relativa andate qui.

Riscaldando o raffreddando l’aria non si cambia il suo contenuto di vapore acqueo ma solo la sua temperatura: ecco perchè chi pensa di asciugare la casa installando una stufa a pellet non ha capito un bel niente di niente.

Nella maggior parte degli impianti di condizionamento estivo l’aria viene a contatto con una superficie la cui temperatura è inferiore a quella di rugiada: dunque diminuisce sia la temperatura che il contenuto di vapore acqueo. Si tratta comunque di aria NON rinnovata e quindi carica di CO2 e altri inquinanti.

Se la VMC che installiamo ha uno scambiatore di calore di tipo entalpico una buona quota parte del vapore che viene espulso con l’aria viziata sarà recuperata per mantenere un ottimale equilibrio termoigrometrico dell’aria. Questo si rende necessario nelle zone climatiche più fredde dove l’aria troppo secca è un problema reale e molto sentito.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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176 risposte a “Ho installato 3 VMC Prana ma non noto cambiamenti, umidità sempre oltre 80 %”

  1. Avatar Chioccola Giulio
    Chioccola Giulio

    Sottomonte Pisano. PRANA 160, e due PRANA 150. Estrattore in cucina in aggiunta alla cappa aspirante. Confermo comunque che la qualità dell’ aria è pressoché ottimale ma giornalmente provvedo ad arieggiare per alcune ore mattina e pomeriggio (grazie ai suoi consigli) !!!

  2. @ giulio

    in che zona climatica? e quale vmc?

  3. Avatar Chioccola Giulio
    Chioccola Giulio

    Leggo e rileggo queste considerazioni e mi convinco sempre più di avere fatto una ottima scelta nell’installazione della VMC !!

  4. @ giulio

    ci racconterà!

  5. Avatar Giulio

    Ho trovato molto interessante l’articolo. Mi ha anche rinfrancato : ho montato PRANA 160 e 150 !! Credevo di essere in una situazione disastrosa perché non vedevo, dopo 7 giorni, alcun abbassamento della umidità!! Ora ho le idee più chiare e….certezza di miglioramenti. Grazie !!

  6. @ susanna

    con 1500€ si può arrivare ad una macchina VMC che può essere brevemente canalizzata e questa sarebbe veramente la migliore proposta perchè raggiungere un 2° locale significa ottenere un flusso d’aria virtuoso, (immaginiamo solo camera-bagno che beneficio!).
    ovviamente la fattibilità dev’essere ragionata in pianta, ma quasi sempre si trova una soluzione fattibile. quasi sempre.

  7. Avatar Susanna Calliada
    Susanna Calliada

    Buongiorno, grazie articolo interessante. Devo mettere una VMC in una camera da letto, per problemi iniziali di muffa e non so quale tipo scegliere che abbia una semplice manutenzione. Ho visto che alcuni sistemi hanno come due tubi separati da 8 cm .. tipo heltyair

  8. @ jonny

    meglio una VMC canalizzabile per raggiungere un 2° locale e ottenere un flusso d’aria virtuoso.
    leggi anche https://espertocasaclima.com/2023/03/06/come-eliminare-muffa-per-sempre-3-modi/

  9. Ma allora se ho problemi di umidità e muffa in casa cosa dovrei fare? Prana o altro? Grazie

  10. @ sauro

    La soluzione del cartongesso isolante, sembra allettante, sbrigativa e risolutiva ? ma in realtà i pannelli che hanno sul retro uno strato di isolamento accoppiato non sono né igroscopici e né capillarmente attivi ?
    Inoltre non sono capaci di gestire la spinta del vapore e dietro al pannello possono succedere condense e muffa ?

    leggi anche https://espertocasaclima.com/2024/01/19/isolamento-interno-e-la-2a-decisione-importante-la-soluzione/

  11. Buongiorno sig. Sampaoli,
    col freddo arriva anche qualche traccia di muffa; posare un placcaggio in cartongesso? Grazie e buona giornata

  12. @ filippo

    certamente. ora le invio una mail a cui può rispondere e allegare info

  13. Avatar Filippo

    Grazie, posso contattarvi in privato magari allegando una mappa di casa mia ?

  14. @ filippo

    almeno siamo stati utili a qualcosa 🙂
    se vuole evitare perdite di tempo, noi siamo disponibili 😉

  15. Avatar Filippo

    Eh si, infatti mi sto informando su qualche azienda qui in provincia che possa venire a farmi un sopralluogo, intanto oggi ho tenuto ben aperto le finestre nelle camere (ho l’umidità in quella parte di casa che è calata sotto il 40%!) anche se fuori siamo al 85% , grazie al vostro sito ho scoperto il “calcolatore di umidità” e sfatato il mito de “Se fuori la % è più alta, l’umidità entra!”

  16. @ filippo

    sì sono tutti ragionamenti da fare in pianta e con un occhio al mobilio presente

  17. Avatar Filippo

    @Federico
    Eh, in effetti metterne una centrale sarebbe un disastro in termini di costi di installazione, avendo la casa ovviamente abitata…forse solo in taverna, visto che avrei più “spazio di manovra” avendo dei locali più sgombri.
    Ho visto che anche Mitsubishi (a quanto so, tra i top) fanno VMC puntuali.
    Per “arrivare ad un’altra stanza”, posso farlo, ho il bagno in camera separato solo da una porta scorrevole….
    Dal salotto/cucina invece non saprei, ho un classico foro d’aerazione ad una 50ina di cm dal pavimento.

  18. @ filippo

    no! non ti consigliavo una VMC centrale… è impossibile installarla a casa finita.

    parlavo di vmc puntuali ma che possono avere dei canali. si installano in una parete esterna ovviamente, e per demolire meno, in un ingrossamento del muro interno.
    non posso fare una tabella prezzi perchè ogni rivenditore fa il suo prezzo.?ma con 1500€ si può arrivare ad una macchina VMC che può essere brevemente canalizzata e questa sarebbe veramente la migliore proposta perchè raggiungere un 2° locale significa ottenere un flusso d’aria virtuoso.

  19. Avatar Filippo

    @Federico
    Grazie per la risposta.
    In effetti una VMC centralizzata probabilmente sarebbe la cosa migliore da fare, ma le opere murarie per canali e sistemazione dei muri (uno dei muri della camera è già rivestito in pittura termica ed è proprio ai suoi angoli che inizia a fare muffa) credo superi di gran lunga il costo di 2-3 vmc puntuali (Prana, nel mio caso).
    Tra l’altro dove metterei il motore della VMC ? in un ribassamento del soffitto ? Ho un piccolissimo disimpegno ribassato tra le camere e lì avrei anche i tre split del climatizzatore (un Samsung S-Inverter), potrei sfruttarlo ?
    Avrei bisogno di un tecnico per far verificare tutto.
    Le Prana mi stanno però piacendo sempre meno, visto quanto dite….

  20. @ filippo

    so che è un investimento importante ma isolamento interno e la progettazione di una o 2 vmc brevemente canalizzabili sarebbero da fare.
    a volte la disposizione dei vani facilita il progetto.
    a volte si possono dimezzare le mandate e le riprese per servire addirittura 4 locali con una sola VMC, ovviamente con portate ridotte ma benefici tangibili.

  21. @ alessio

    utile per tanti

  22. Avatar Alessio

    Sabato mattina faccio il video e lo pubblico!

  23. @ alessio

    se ti andasse di pubblicare la tua “manutenzione vmc Prana”, ti offro la possibilità di pubblicare sul mio canale YouTube @espertocasaclima_video (link diretto https://www.youtube.com/@espertocasaclima_video) la tua storia. Poi non lamentarti se tutti vorranno dei consigli da te 🙂 🙂 🙂

  24. Avatar Alessio

    Ne devo pulire 3 ogno 6 mesise vuoi ti faccio un video così ti rendi conto

  25. @ filippo

    non chiedere all’oste se il vino è buono 😉

  26. Avatar Filippo

    Strano, mi era stato detto fossero facili da pulire….

  27. @ alessio

    grazie del contributo! anch’io le sconsiglio per tanti motivi insieme

  28. Avatar Alessio

    Io ho 3 VMC non fanno miracoli ma se hai soldi da spendere te le consiglio. Però PRANA la manutenzione è complicatissima te le sconsiglio

  29. Avatar Filippo Piazza
    Filippo Piazza

    Buongiorno, innanzitutto complimenti per il blog, davvero interessantissimo.
    Ci sono capitato per caso cercando info sulle VMC Prana, che mi sono state consigliate per risolvere (o cmq limitare) un problema di muffe che sta cominciando a insorgere nella mia camera da letto e vicino agli infissi di salotto e cucina (a vista).
    Vivo in provincia di Monza , con purtroppo un appartamento al piano terra (con giardino perimetrale) molto ombreggiato (da mezzogiorno circa la luce non entra più nelle finestre) per via di un palazzo attiguo, la casa è una B con praticamente tenuta stagna sugli infissi.
    La casa è del 2010 ma ci vivo dal 2019 e solo da un annetto a questa parte ho cominciato ad avere muffa sugli angoli (alto e basso) della stanza, oltre che come dicevo lungo gli infissi.
    In camera ho un bagno, con porta scorrevole e finestra.
    Mi son state consigliate le VMC Prana, ma mi sorge anche il dubbio dell’effettiva efficacia, oltre che della complessità della manutenzione (il venditore mi disse “E’ facilissimo e si fa in pochi minuti”).
    Mi sto facendo troppe pippe mentali ?
    Tra l’altro anche in taverna (interrata totalmente, con cavedio) ho problemi di umidità, con punte del 70-75% d’estate (molto molto meno in inverno, coi caloriferi accesi) , ma sotto terra non saprei dove andare a posizionare una VMC….

  30. @ alessandro

    una VMC è praticamente neutra avendo mandata e ripresa ca. identiche.
    forse il riferimento era al fatto che avviene un eccessivo ricambio d’aria se il locale è piccolo.
    meglio installare una VMC che si possa anche brevemente canalizzare

  31. Avatar Alessandro
    Alessandro

    Così pare… Essendo piccolo il bagno ed essendo molto potenti le VMC Prana, sembra che potrebbero far risalire odore dagli scarichi… Boh…

  32. @ alessandro

    un eccessivo sbalzo di pressione nel bagno?

  33. Avatar Alessandro Sartore
    Alessandro Sartore

    Grazie mille,
    Devo dire che è stato proprio il motivo economico alla base della risposta che mi è stata data, dicendo che per un locale così piccolo sarebbe stato come cercare di uccidere una mosca con un cannone. Macchinario sovradimensionato insomma… Quello che non ho capito è il riferimento a un eccessivo sbalzo di pressione nel bagno con una VMC che potrebbe causare cattivi odori… ??

  34. @ alessandro

    Sono perplesso anch’io. e lei si dimostra “educato” nel commentare il fatto 🙂
    evito di descrivere le note negative di un estrattore che però ha il pregio di costare poco.
    nel suo caso io progetterei di installare una VMC che si possa anche brevemente canalizzare,
    non posso fare una tabella prezzi perchè ogni rivenditore fa il suo prezzo.?
    ma con 1500€ si può arrivare ad una macchina VMC che può essere brevemente canalizzata e questa sarebbe veramente la migliore proposta perchè raggiungere un 2° locale significa ottenere un flusso d’aria virtuoso.
    ovviamente la fattibilità dev’essere ragionata in pianta, ma quasi sempre si trova una soluzione fattibile. quasi sempre.

    a volte si possono dimezzare le mandate e le riprese per servire addirittura 4 locali con una sola VMC, ovviamente con portate ridotte ma benefici tangibili.

  35. Avatar Alessandro
    Alessandro

    Ciao! Premetto di aver letto tutto l’articolo e di averlo trovato molto interessante. Il dilemma è però Prana si o Prana no? Ho un problema di umidità eccessiva in un bagno di 6 mq e un installatore Prana, al telefono, mi ha sconsigliato un loro prodotto vmc in favore di un semplice estrattore di aria a suo dire perché in un bagno porterebbe più problemi che benefici… Sono perplesso….

  36. @ marco

    non conoscendo la forma della casa e gli ambienti riscaldati e utilizzati non posso comprendere facilmente cosa si intende per “condensa tutto sul lato del tetto che da a nord” quindi non saprei cosa dire.
    non so nemmeno come sia stato ricostruito il tetto.
    certo una ventilazione meccanica centrale ora è impossibile da installare.

    forse, ma io non conosco la disposizione dei vani, si riesce con una certa facilità a installare una macchina VMC che può essere brevemente canalizzata e raggiungere un 2° locale.
    questo significherebbe ottenere un flusso d’aria virtuoso.
    ovviamente la fattibilità dev’essere ragionata in pianta, ma quasi sempre si trova una soluzione fattibile. quasi sempre.

    a volte si possono dimezzare le mandate e le riprese per servire addirittura 4 locali con una sola VMC, ovviamente con portate ridotte ma benefici tangibili.

  37. Buongiorno volevo chiedere, ho ristrutturato una casa molto vecchia. Ho inspessito i muri passando da 15 cm a 30. Ho sostituito i vecchi infissi e messi nuovi. Rifatto completamente il tetto da 0. E infine ho installato un cappotto esterno da 14 cm. Ho riscaldamento a pavimento. Arieggio 20 minuti al giorno e questo mi costa anche in termini di calore della casa che non riesce a mantenere la temperatura prefissata a 21.5 e nonostante questo mi ritrovo delle macchie; il muratore definisce condensa tutto sul lato del tetto che da a nord. Ora lui mi parla di installare vmc ma io mi chiedo cosa dovrei installare e soprattutto perché non me lo ha detto prima. Posseggo dei misuratori di umidità che mi danno tutte sul 70% in casa. Siccome non ho voglia di fare delle gran opere invasive sia per termini di costi sia perché vengo da 3 anni di lavori non voglio ricominciare. Che vmc mi consiglia? Grazie mille

  38. Sono d’accordo con lei. Stamattina. (Giornata con sole e temperatura mite) ho aperto molte finestre della casa contemporaneamente e l’igrometro è sceso di 5 punti percentuali. Ora valuterò se procedere con la ventilazione canalizzato o con un cappotto interno naturale. In primis, comunque, tests prolungati su una corretta aerazione. Grazie mille

  39. @ mary

    se la domanda era riferita alla stratigrafia argilla fibra di legno argilla, allora posso dire che ne penso molto bene.
    l’errore sta nel delegare all’isolamento interno tutta la gestione del vapore ambiente sottovalutando l’esigenza di fare una corretta ventilazione.
    per valutare il rischio reale di risalita di umidità, dovrei vedere delle foto

  40. Tutto chiaro. Non ha però risposto al quesito iniziale: cappotto interno naturale.
    Basterà la ventilazione canalizzato o meglio cappotto+ ventilazione? Citavo l’umidità di risalita perché si tratta di un piano rialzato e si poteva supporre che ci fosse un’inerazione anche con il terreno.

  41. @ mary

    un problema di muffa solo in 1 camera da letto posta sull’angolo di un edificio in cui l’anno scorso sono stati sostituiti i serramenti mi suggerisce che la migliore tenuta all’aria dei nuovi serramenti impedisce anche il piccolo ricambio d’aria accidentale che avveniva attraverso i vecchi serramenti.
    dunque è la ventilazione manuale che risulta insufficiente.
    inoltre il nuovo serramento probabilmente induce a riscaldare un po’ di meno di prima, mentre le murature disperdono come prima.
    è intelligente pensare ad un isolamento interno, ma questo beneficio non risolve ancora il problema di come smaltire l’umidità in eccesso:
    l’ideale sarebbe progettare una ventilazione 😉 magari c’è un bagno attiguo e con 1500€ si può arrivare ad una macchina VMC che può essere brevemente canalizzata per raggiungere un 2° locale (mandata in camera, e ripresa in bagno)

    non ho capito perchè lei parli di umidità di risalita

  42. Buongiorno. Ho letto l’articolo sulle VMC e vorrei un suo parere sul cappotto interno naturalia bau. Ho un problema di muffa solo in 1 camera da letto posta sull’angolo di un edificio in cui l’anno scorso sono stati sostituiti i serramenti. Siamo al piano rialzato e non c’è mai stata umidità di risalita. L’edificio è sano e ben isolato nella parte bassa della struttura. Siamo a Lecco ( nord Italia con clima mitigato dal lago) grazie

  43. @ isabella

    musica per le mie orecchie

  44. Avatar Isabella

    Salve a tutti, vorrei raccontare la mia esperienza con le VMC. Dopo circa un anno di ricerche su come risolvere il problema della muffa a casa mia, dove è impossibile fare un cappotto esterno e all’interno ruberebbe troppo spazio a una casa già piccola (e sarebbe stata una spesa comunque eccessiva), ho trovato questo blog e dopo un po’ di letture, ho deciso di chiedere informazioni prima, e poi una consulenza a Federico. Fare le cose a distanza non è stato semplice, ma alla fine siamo riusciti a mettere giù un progetto fattibile, e a luglio abbiamo installato due Meltem canalizzate, modello base. A due mesi dall’accensione non potrei dirmi più soddisfatta. Non c’è mai stato il triste periodo degli asciugamani umidicci prima dell’accensione dei termosifoni. Faccio la doccia e specchio e finestra sono quasi del tutto asciutti. Gli odori in cucina se ne vanno dopo poco, e la condensa sulla porta che è di vetro e alluminio non è apparsa neanche nelle sere più fredde. Gli odori restano tutti fuori, il filtraggio (abbiamo messo i filtri a carbone attivo per l’aria che entra in casa) è impressionante. La spia del termometro igrometro non si è più accesa per segnalare l’eccesso di umidità. Al mattino apriamo le finestre per dieci minuti e poi ce ne stiamo al calduccio, che è molto più calduccio visto che è asciutto. Il recupero di calore c’è perché non abbiamo mai sentito aria fredda in casa. E l’aria arriva, perché un giorno abbiamo provato a mettere una candela accesa davanti alla bocchetta di ingresso in casa e c’è mancato poco che la spengesse! Insomma, per ora soddisfatti al di là di ogni aspettativa. E soddisfatti anche della consulenza di Federico, sempre super dettagliato e disponibile a rispondere a qualunque dubbio o domanda. Onestamente a chi sta costruendo casa la consiglierei senza ombra di dubbio, fare i lavori in una casa già costruita è sempre più impegnativo ma comunque fattibile, e anche se aspetterò la fine dell’inverno per un giudizio definitivo, per adesso sono molto contenta. La differenza c’è, è oggettiva.

  45. Avatar Stefano Rosci
    Stefano Rosci

    Bella e utile lezione. Grazie

  46. Ho due prana silente. Volendo inserire un filtro hepa, esiste una versione sagomabile a corona circolare?

  47. @ giulio

    per il mio piccolo esercito di vmc avevo anche preso filtri antipolline F6 che garantiscono una superficie di filtraggio maggiorata, ma i filtri ai carboni attivi mi sembrano sempre superiori

  48. Avatar Giulio Canzanella
    Giulio Canzanella

    Lei che categoria di filtro usa per la sua VMC?
    Grazie

  49. @ marco

    sì dalle nostre case esce tanta polvere, va bene il filtro standard. in entrata invece spero che quello a carboni sia sufficiente.
    io quando avverto inquinamento terribile esterno, spengo e riaccendo prima di andare a dormire 😉

  50. Ottima idea. In effetti le accensioni dei camini sono maggiori di sera che di giorno.
    Secondo lei ogni quanto andrebbe poi cambiato questo filtro che ho visto di essere categoria F7? Supponendo per assurdo di tenere accesa la ventilazione 24/7? Potrei anche metterlo solo sulla parte che riguarda l’immissione e l’altra metà,per l’estrazione, lasciare quello per la polvere?

  51. @ marco

    purtroppo tutte le VMC che non danno importanza ai filtri hanno questo difetto.
    per lasciarle accese con forte inquinamento esterno l’unica strada è abbassare la velocità di ventilazione e montare filtri a carboni attivi FK.
    ho cercato sul sito Prana la pagina dei ricambi ma sembra che non esista 🙁
    in una pagina Prana che parlava di filtri era scritto “Nei sistemi Prana si consiglia l’uso dei filtri solo nei casi in cui si necessità di un ulteriore filtraggio dell’aria in immissione tenendo conto che ogni elemento filtrante risulta essere sempre un materiale sintetico su cui si annidano germi e batteri (come avviene ad esempio nei condizionatori tradizionali). Ricordiamoci inoltre, che il cuore del sistema Prana è lo scambiatore in rame, il rame è un antisettico naturale che assicura una protezione impedendo la formazione di microorganismi dannosi sulla sua superficie.

    se lei ha in mano il filtro originale, copi le dimensioni e ritagli da solo qualche ricambio fai da te Prana con tessuti per cappa cucina: https://amzn.to/3Nbiuw5

  52. Buonasera. Ho acquistato anche io degli apparecchi prana. Montano filtri antipolvere. Nel periodo invernale però capita che nei dintorni accendano i camini, che anche se si trovano a 40/50 metri di distanza, portano odori in casa. Consigliate di cambiare filtro? Se si, che tipo di filtro è più adatto a non fare passare questo fumo? Grazie.

  53. @ simone

    come prima risposta posso dirle che non ho capito bene il tipo di finiture interne che ci sono, né se sono esistenti o appena fatte da lei come neo proprietario.
    ma direi che non è poi tanto importante perchè senza dubbio dobbiamo progettare la bonifica interna e lo scrostamento delle finiture che hanno sofferto o acriliche esistenti.
    quello che è da fare è invece impostare il progetto per un domani che rispecchi esattamente l’uso della casa che se ne farà:
    ad esempio, se l’uso è discontinuo e le strutture sono molto pesanti e spesse,
    certamente progetterei un minimo isolamento interno (NO cappotto esterno!)
    – per eliminare l’effetto cantina (almeno del piano terra)
    – per avere una grande superficie igroscopica che mi aiuta a gestire l’umidità ambiente
    – per avere un ambiente salubre
    poi penserei alla ventilazione, in questo caso da vedersi non come un risparmio energetico ma come un maggiordomo capace di gestire la casa mentre ci sono e quando non ci sono.
    il tutto pensato per il microclima di dove sorge la casa… che non conosco

  54. Avatar Simone sinacore
    Simone sinacore

    Buongiorno sono Simone ho acquistato una casa al mare di tre piani ho casa invasa dalla condensa e muffa, questa casa è stata usata solo 1 mese forse 2 l’anno. La cosa che non capisco è che i soffitti e le pareti sono prive di pittura come se fosse stata tolta e lì ci sono macchiette di condensa e ombre leggerissime di muffa invece nella parte delle pareti dove c’è la pittura di tipo graffiato sono bianchissime perché non si crea anche lì questo problema?
    Devo fare una ristrutturazione totale e vorrei da subito capire cosa fare e se vanno fatte delle prove prima di intervenire.
    La prima cosa che ho pensato prima di comprare ho immaginato fosse il cappotto termico ma dopo aver letto la sua analisi ho dei dubbi mi saprebbe indicare cosa fare grazie per la disponibilità buona giornata

  55. @ salvatore

    se gradisse la mia assistenza… una consulenza non ha mai ucciso nessuno 🙂

  56. Avatar Salvatore Bruno
    Salvatore Bruno

    Grade prima o poi le istallo anche io. grazie.

  57. @ rosaria

    prima di muovermi cercherei di capire la fonte di questa umidità. se sono cattive abitudini va rivisto il modo di gestire la casa.
    dire che c’è 80% di umidità non significa nulla perchè immagino che lei abbia usato uno strumento che riporta la Umidità Relativa (UR) cioè l’umidità relativa alla temperatura.

    attenzione! ad esempio 86% di umidità relativa con 14,9°C in casa non significa che sia molto umido: infatti se riscaldiamo l’ambiente a 20° l’igrometro indicherebbe circa 60%. bisogna sempre ricordare che questi strumenti non indicano mail l’umidità assoluta ma solo l’umidità relativa…

    il 1° consiglio è usare un igrometro con punto di rugiada all’interno, e uno all’esterno. purtroppo costano di più degli altri https://amzn.to/3XdOylB

    la vmc puntuale LUNOS può essere utile, ma dipende dal modello che le hanno proposto http://www.lunos.it/prodotti/

  58. Avatar Rosaria maresca
    Rosaria maresca

    Buonasera, abito in una zona umidissima, con umidità interna uguale o superiore all’80% con conseguente formazione di muffe.
    Mi è stata consigliata installazione di vmc puntuale LUNOS nelle varie stanze.
    So che avrei un’ aria più pulita ma risolvere il problema di trovare i vestiti bagnati?
    Grazie

  59. @ giulio

    la condensa già non succederà grazie all’intonaco termoisolante (spero risvoltato anche sul soffitto).
    il ricambio d’aria sarà comunque fatto, a prescindere dalla quota

  60. Grazie, le due stanze sono separate da un muro in pietra scomposta di 120 cm di spessore, senza bagno attiguo; non sarebbe stato comunque possibile effettuare la canalizzazione. La domanda è: installando la ventilazione, anche se in basso, non dovrebbe evitare proprio i fenomeni della condensa/accumulo di vapore acqueo? Cioè, posizionando un apparecchio sotto la finestra, una volta che la stanza è a temperatura uniforme, oppure se la parte alta è più calda di quella bassa, non ci sarebbe comunque un ricambio di aria con l’esterno portando dentro aria con contenuto di vapore inferiore?

  61. @ giulio

    la “condensa” non va, succede. il rappresentante voleva dire che l’aria calda va verso l’alto.
    peccato aver già concluso i lavori… sarebbe stato meglio progettare una VMC brevemente canalizzata e portare 2 mezze mandate nelle camere e una ripresa dal bagno.
    certo io non conosco la disposizione degli ambienti e non so se ci sia un bagno attiguo.
    certo che il flusso d’aria sarebbe stato più virtuoso ed efficace

  62. @ giulio

    la “condensa” non va, succede. il rappresentante voleva dire che l’aria calda va verso l’alto.
    peccato aver già concluso i lavori… sarebbe stato meglio progettare una VMC brevemente canalizzata e portare 2 mezze mandate nelle camere e una ripresa dal bagno.
    certo io non conosco la disposizione degli ambienti e non so se ci sia un bagno attiguo.
    certo che il flusso d’aria sarebbe stato più virtuoso ed efficace

  63. Avatar Giulio Canzanella
    Giulio Canzanella

    salve,
    per ricollegarmi all’apparecchio PRANA;

    ho contatto la ditta per acquistare n.2 apparecchi da porre in due stanze adiacenti, separate da un muro e a quota diversa, circa un metro.

    In una delle due stanze il foro da 160mm è posizionato sotto la finestra ad un’altezza di circa 40 cm, mentre nell’altra è a quota 180 cm. Il rappresentante però mi ha comunicato che il dispositivo posizionato sotto la finestra potrebbe non funzionare come si deve, perché la “condensa” va verso l’alto. Potreste spiegarmi meglio questo punto? Premetto che si tratta di due stanze da letto, con un lato esposto a nord, sul quale ho appena tolto parete in lana roccia e realizzato intonaco termico igroscopico della kerakol. La parete in lana roccia è stata eliminata perché generava muffa, in quanto gli ambienti, in inverno con temperature variabili dai 16 ai 20 gradi presentavano umidità relativa dell’80%, praticamente sempre.
    Ho fatto quindi realizzare due fori da 160mm per predisporre due vmc decentralizzate, ma uno resta sotto la finestra, e non ho più modo di spostarlo, in quanto implicherebbe opere edili non praticabili.

    Nel dubbio io comunque li installerei, sperando anche in un flusso indiretto che si potrebbe creare tra i due apparecchi pur non potendoli collegare con tubazioni.

    Sperando in un vostro consiglio e conforto, porgo cordiali saluti.

  64. @ katia

    se i mobili aderenti sono posizionati su pareti disperdenti, loro si comportano come uno strato isolante interno e aumentano il rischio condense.
    il weekend è il momento perfetto per spostare mobili 🙂

  65. Buongiorno. Grazie mille per i suoi chiarimenti. Sto cominciando a capirci qualcosa! Abbiamo problemi di muffa e su un armadio e stiamo valutando un VMC. Ora ci stiamo rendendo conto di cambiare semplicemente posizione perché ci siamo resi conto che è l’escursione termica con una parete in particolare che causa la muffa. Speriamo bene.

  66. @ franco

    purtroppo non ho esperienze personali di utilizzo, solo qualche feedback di utenti.
    per la manutenzione, può scaricare il pdf qui https://prana.help/prana_e2c7ebfc-5531-42ab-85dd-fbd6bc252823/322/211/

  67. Le VMC Prana secondo me soffrono di questi svantaggi:
    1) il rame che è un ottimo conduttore termico crea un ponte termico importante tra esterno e interno della casa.
    2) non hanno paratie di chiusura ne interne ne esterne pertanto devi lasciare l’apparato SEMPRE in funzione per stare bene dentro casa.
    3) sei soggetto a tutti i rumori ambientali dell’esterno.
    4) …e tutto ciò senza sapere dei 20 passaggi di manutenzione citati nell’articolo che mi piacerebbe conoscere per mia cultura se l’autore cortesemente mi illumina anche via mail.
    Grazie

    ps in ultimo necessitano cmq di un foro di almeno 200 cm per iniziare a funzionare decentemente senza far urlare le ventole a livello fastidioso.

  68. @ giovanni

    grazie ai preziosi lettori.
    per un ottimale posizionamento della macchina VMC,
    per la migliore proposta di canalizzazione per raggiungere un 2° locale,
    per ottenere un flusso d’aria virtuoso,
    necessito di precise informazioni.
    la leggerò con attenzione.

    usi il link https://espertocasaclima.com/contact/

  69. Avatar giovanni
    giovanni

    buona sera,
    innanzitutto grazie per le preziose informazioni.
    In un locale interrato che utilizziamo spesso abbiamo riscontrato problemi di muffa che si è depositata su un materasso ed abbiamo timore per il ricambio di stagione che vorremmo conservare in degli armadi. ho avuto un colloquio con il responsabile della Prana e mi ha consigliato di pensare ad una VMC canalizzata. Potrei invarle delle foto del locale?
    Molte grazie
    un caro saluto

  70. @ giorgio

    ci tenga al corrente!
    purtroppo anche per la vmc vale il motto chi più spende meno spende.
    anche se è incomprensibile che un aggeggio così “poco intelligentemente dotato” come una VMC, possa costare ancora centinaia e centinaia di €uro 🙁

  71. Avatar Giorgio

    Grazie per il chiarimento.
    Buona giornata

  72. @ giorgio

    circa il “senza canalizzazioni” ribadisco che generare un flusso d’aria virtuoso con la VMC è molto importante.

    vorrei cedere la parola ad un “povero” lettore (tra virgolette) che si è autoconvinto ad acquistare la vmc Helty flowEasy per abbassare il livello di umidità interno senza successo.
    purtroppo Alessio non ha voluto condividere la sua esperienza nel blog e mi ha contattato attraverso il bottone Whatsapp 🙁

    gli avevo risposo così:
    purtroppo, ho appena controllato, la sua vmc Helty flowEasy monta uno scambiatore entalpico (recupera il calore ma recupera anche l’umidità che butterebbe fuori ?! questa è una cattiva notizia per l’inverno ma una buona notizia per l’uso estivo) mi spiace.

    se il punto di rugiada misurato all’esterno risulta ad una temperatura minore rispetto al punto di rugiada misurato all’interno, allora posso fare un ricambio d’aria senza rischiare di portare altra umidità all’interno.
    per scoprirlo ci serve un termoigrometro con punto di rugiada: https://amzn.to/44Po7XP oppure https://amzn.to/42OIlir (costa ma è utile)

  73. Avatar Giorgio

    Buongiorno,
    grazie per tutte le informazioni condivise. Mi sono state molto utili.
    Devo risolvere il problema della muffa in un bagno/lavanderia a nord. Per problemi di mobili/lavori vorrei mettere una macchina singola senza canalizzazioni. Mi pare che la miglior macchina sia la più volte citata Meltem a scambiatore non entalpico, ma visto il costo mi chiedevo se anche quelle a scambiatore entalpico vanno bene, tipo Mitsubishi Lossnay, Helty easy flow e molte simili.
    Il mio problema è smaltire l’umidità in eccesso.
    Per questo utilizzo, lo scambiatore entalpico è proprio da sconsigliarsi, o è semplicemente meno efficace? Vivo in pianura vicino a Trieste, le mezze stagioni sono piuttosto umide e non particolarmente fredde.
    Grazie
    Un saluto

  74. @ paolo

    se le finestre hanno quasi 30anni vale la pena valutare la sostituzione insieme al cassonetto.
    come ripeto sempre, questa è anche l’occasione per riflettere una ultima volta su un eventuale isolamento interno.
    l’isolamento interno potrebbe essere anche un rinnovo degli interni, almeno dove urge bonifica + tinteggiatura.
    sì, quasi tutti i pittori odiamo le tinteggiature naturali.
    per le VMC, essendo all’ultimo piano, bisogna valutare la fattibilità dagli eventuali terrazzi.
    tanti lavori da fare, ma se è la casa dove vogliamo rimanere 10-20anni…
    meglio pensarci ora

  75. Avatar PaoloF

    Buongiorno
    da un po’ di tempo leggo il Suo sito, incontrato per caso su Twitter.
    Come tanti di quelli che Le hanno scritto qui, ho un problema di muffa nelle camere da letto.
    L’appartamento è all’ultimo, terzo, piano di un condominio realizzato nel 1995; i fronti giorno guardano ad est, mentre le zone notte guardano a nord.
    I muri perimetrali sono in cassa vuota con isolante interno in lana di vetro. ispezionando un cassonetto della tapparella mi son reso conto che l’isolante è sceso di circa 10/15 cm, lasciando libero il muro perimetrale all’incontro con la correa in C.A. dell’ultimo solaio.
    Una decina di anni fa, in accordo con i condomini, feci isolare con lana di roccia (10cm) l’estradosso dell’ultimo solaio, dato che le sovrastanti falde in laterocemento non sono isolate.
    Per risolvere il problema di muffa sto pensando di isolare, in autonomia, i cassonetti delle tapparelle, ritinteggiare l’intera casa con tinteggiatura a base calce (anche se i tinteggiatori fin’ora interpellati sgranano gli occhi e dicono che non si può…) ed installare una VMC.
    Leggo che per varie questioni sarebbe preferibile quella centralizzata a doppio flusso (ho pure un comodo corridoio centrale) ma avrei da realizzare interventi impattanti per arrivare ai prospetti.
    Valuterei quindi l’installazione di VMC puntuali a flusso singolo e pensavo di metterne 3 (bagno cieco, purtroppo l’unico con doccia e quindi fonte di moltissima umidità) ed una per camera da letto (sono due). valuterei anche una quarta nel bagno finestrato.
    è un errore così grande?
    e poi, ha qualche installatore da suggerire in zona monza?
    grazie!

  76. @ andrea

    se sono appartamenti in ristrutturazione, l’importante è che la VMC riesca a gestire bagni e zona notte per evitare problemi futuri invernali di umidità elevate fino a condense e muffe.
    poi la qualità del modello e dei sensori a bordo macchina non sono veramente indispensabili.
    l’importanza la darei alla silenziosità, affidabilità e scelta filtri.
    con una pianificazione intelligente dei canali si otterrà un flusso d’aria virtuoso.

  77. Sono stato troppo sintetico…. La mia richiesta era per avere un preventivo della meltem più cara (l’entalpico costa di più), siccome non è l’unico progetto ma ho altri due alloggi di una bifamiliare da ristrutturare e, tra le alternative per questi alloggi, mi erano Stati proposti degli impianti aria aria al posto della classica pdc aria acqua con Radiante a pavimento.

    Tra i lati negativi dell’aria aria vi è, ho letto, il fatto che l’aria si secchi. Da qui, già che stavo facendomi fare il preventivo, volevo vedere il prezzo di quello e poi chiedere quanto costasse la versione normale in meno.

    Non è detto che mi serva entalpica in tale casa comunque, tutto dipenderà dal sistema di riscaldamento scelto (ma, per altri motivi, mi sto convincendo che nel mio caso la soluzione migliore è stare sul “classico” PdC più radiante, anche se a soffitto probabilmente…. Comunque è un discorso un pò ot…).

    Intanto ho sentito chi ha la meltem come utente finale su altro forum e comunque le opinioni su tale macchina sono le medesime che leggo qua (non avevo dubbi, in ogni caso).

    Comunque manderò degli aggiornamenti sulla situazione, per ora questi commenti servono solo a me ma quando saprò qualcosa di più magari saranno utili anche ad altri.

  78. @ andrea

    come mai le serve una VMC con scambiatore entalpico?

  79. Avatar ANDREA

    Ma significa che il prezzo è corretto della blu martin? La mia impressione era di aver ricevuto un preventivo non molto favorevole….

    La meltem base anche ha ricevuto preventivo nel frattempo, 2600€…ma nn hai sensori co2 voc e Umidità, poi non è l’entalpica (io avevo chiesto altro modello della meltem, ma non è l’unica cosa del preventivo diversa da come ho chiesto….tipo i tubi, chiesto flessibile e coimbentato e inserito rigido di plastica). Pensavo costasse meno anche la meltem…

  80. @ andrea

    è una vmc cara ma ha tanta tecnologia a bordo.
    per quello ho un debole per la Meltem base

  81. Avatar ANDREA

    Per ora ho provato a sondare i costi con la Blu martin ma, seppure ho trovato la macchina molto interessante, è anche parecchio cara: 3000€ più IVA solamente per la fornitura (e poi devo pagare qualcuno che me la monti).

    Sto deviando a sondare i prezzi della Meltem M Wrg II che, online su siti tedeschi, sembra notevolmente più economica (dovrebbe costare la metà… Piuttosto mi metto una Meltelm + una altra VMC puntuale, la Blu martin è davvero troppo cara. .
    Per la puntuale da affiancare alla Meltem sono indeciso davvero: da un lato la Prana appare molto ben fatta (doppio flusso, buon scambiatore) ma dall’altro la mancanza dei filtri mi lascia dubbioso.

    Inoltre la Prana vedo che ha una differenza tra immissione e emissione…. Non sarà un problema?

  82. @ andrea

    nella parte dei lavori al 50% rientra la spesa per la VMC

  83. Avatar ANDREA

    Si sto facendo anche parte di lavori al 50, oltre a costi che sono senza detrazione (lo sforo del 110).

  84. @ andrea

    comunque la spesa della VMC non si può infilare nel 110.
    per progettare dei passaggi brevi e intelligenti bisogna comunque ragionare bene in pianta.
    se nessuno le dà retta e il tempo stringe può sempre chiedere una consulenza esterna e chiudere il cerchio.
    il tempo è sempre tiranno, ma non deve perdere l’occasione di installarla

  85. Avatar Andrea

    Federico passando dal muro esterno (ma hanno già posato il cappotto, anche se per ora c’è solo il pannello) potrei fare passare un canale per 3 locali, due problemi!: il primo è che una stanza è il bagnetto con la camera, la seconda stanza è il bagno e la terza attualmente la cucina…. Dove dovrei ricavare il terzo bagno…. Praticamente non saprei dove fare immissione perché sarebbero tre stanze di tre ambienti diversi dove magari finirebbero tre nuclei familiari diversi.

    Il secondo e più ingente problema è che non trovo nessuno che risponda alle richieste. Ho aspettato perché la ditta che fa il 110 mi aveva detto che si sarebbe occupata lei delle vmc ma poi non mi ja mandato nessun preventivo. Poi ho aspettato ulteriormente perché a quel punto ho pensato di rivolgermi ad un amico ed anche li attesa infinita.

  86. @ andrea

    comprare e montare 4 VMC non sarà una spesa piccola. e non credo sarai soddisfatto.
    hai premesso che non puoi posare canali, invece qualche canale ti permetterebbe intanto di non acquistare 4 VMC ma soprattutto di ottenere un flusso d’aria virtuoso e soddisfacente!
    certo io non conosco la disposizione dei vani, ma ragionando in pianta, sono certo che si riuscirebbe a progettare qualcosa di intelligente.
    se stai facendo il cappotto sarebbe comodo completare l’istallazione prima delle finiture e smontaggio ponteggio.

  87. Avatar ANDREA R.
    ANDREA R.

    Grazie davvero bell’articolo. Io stavo valutando di mettere una VMC su ciascuna stanza (2 in due camere + 1 in camera con annesso bagno e ultima in bagno) perché dovrei fra due anni lasciare l’abitazione e farla diventare un b&b.

    -Ora nonostante stia rompendo a alcuni venditori per vmc puntuali (dentro non faccio alcun lavoro, sto facendo solo facciata e cappotto da fuori)mi è arrivato solo un nome per ora, proprio le vmc Prana (ancora non mi ha detto la spesa).

    Ho cercato alternative più per conoscere il foro di carotaggio (dato che i lavori avanzano e i preventivi non arrivano) e ho visto che siamo sui 160 mm per la maggior parte, Prana comprese. Il dubbio e la domanda è relativa a un pezzo del tuo articolo: le operazioni di pulizia in 20 passaggi! Chiederò meglio ovviamente ma sapresti spiegarmi dove reperire informazioni non dal venditore?

    -lato alternative: ho cercato e tra le migliori se vai a googlare mi esce suedwind…. Beh che dire tutto ogni volta rimanda su Amazon… E tra le varie recensioni positive una è copia incolla (molto specifico) di altra vmc… Sappiamo quanto valgono le recensioni amazon tra l’altro (anche quando non sono false) e trovo un pdf di casa clima che dal test dice che il recupero del calore è per la suedwind 19% (promette mi pare fino al 95%).
    Su quel test casa clima tuttavia la prana non c’è, e oltre ai dati non ci sono spiegazioni.
    Tenendo conto che posso fare più di un carotaggio, posso anche eventualmente farlo rettangolare o di altre forme, ma non posso portare canaline da una stanza a un altra, quali vmc potrei attenzionare?

  88. @ emanuele

    mi sono preso la libertà di risponderle con un nuovo articolo: “Perché abbiamo troppa umidità in casa?”
    https://espertocasaclima.com/2023/01/25/perche-abbiamo-troppa-umidita-in-casa/

  89. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Gentile Federico,
    la sua affermazione mi ha incuriosito. Lei sostiene, con il suo stile decisamente ironico, che “in inverno l’aria fredda esterna è SEMPRE più secca di quella interna”… “SEMPRE”… Sarebbe pronto a difendere questa sua affermazione anche trovandosi nella più remota campagna della Pianura Padana, dopo giorni di pioggia incessante? 😛
    Un saluto e complimenti per i suoi articoli.

  90. @ elena

    “I pareri che danno le ditte in genere sono che ogni stanza dovrebbe avere la sua macchina” beh certo, se ogni mattina mi alzo per vendere VMC a tubo non posso fare altro che consigliarle ovunque 😉

    “se rischierei di non risolverlo comprando un macchinario a costo più contenuto con un solo tubo + inverter” queste VMC tirano dentro l’aria esterna e dopo tot secondi invertono il flusso e la ributtano fuori, immagina cosa succederebbe se l’aspirapolvere funzionasse così 😐

    i dati tecnici di una VMC per capire se offrono una migliore efficienza sono fondamentalmente il recupero del calore espresso in % e il consumo elettrico. poi sarà bene preoccuparsi del rumore emesso e dei filtri acquistabili: pochi hanno buoni filtri 🙁

    “nessuna macchina può garantire un recupero di calore del 90% ma in genere il dato è del 30%” questa notizia sa di “gomblotto dell’unico venditore davvero onesto”

    “il venditore vende macchine con 1 solo tubo e per lui sono equiparabili a quelli con doppia canalizzazione” eh beh certo, io vendo solo 500elettriche ma sono equiparabili alle Tesla. 🙂

    per immaginare una VMC decentralizzata, ma brevemente canalizzata, leggi questo articolo dedicato: https://wp.me/p9uw8S-5aK

  91. @Federico cosa intendi per brevemente canalizzata? che la stessa macchina potrebbe servire ad esempio due stanze invece che soltanto una? In che modo? I pareri che danno le ditte in genere sono che ogni stanza dovrebbe avere la sua macchina e la stessa non può essere condivisa su due ambienti (questo vale per il discorso decentralizzato che è quello che a me interessa). Mi piacerebbe capire inoltre dato il mio problema importante di muffa se rischierei di non risolverlo comprando un macchinario a costo più contenuto con un solo tubo + inverter oppure dovrei puntare alla doppia canalizzazione entrata e uscita. Nel secondo caso il flusso d’aria sarebbe più virtuoso oppure non incide? quali sono i dati tecnici di una macchina che poteri domandare per capire se offrono una migliore efficienza rispetto ad altri? Inoltre è vero quello che mi ha detto oggi una ditta che nessuna macchina può garantire un recupero di calore del 90% ma che in genere il dato è del 30% (ma nessuno te lo dirà mai)? Non capisco se i suoi prodotti siano di bassa qualità o se è stato l’unico venditore davvero onesto nel dirmi come stanno le cose (premetto che vende macchine con 1 solo tubo e per lui sono equiparabili a quelli con doppia canalizzazione ma meno invasivi).. Scusa le mille domande sto cercando di aiutare mia mamma che vive ad un piano piloty con temperature basse in casa e problemi importanti di muffa e brancolo nel buio!

  92. @ elena

    se si riferisce alle VMC a tubo dove serve solo fare un carotaggio, o a qualsiasi altra VMC puntuale (cioè decentralizzata) è stupido dire che funzionerebbero per circa 3 anni e poi perderebbero di efficienza.
    e poi, ascoltare il venditore non significa ascoltare una voce imparziale 😐

    l’efficienza è un dato certificato e fisico e dipende dal tipo di scambiatore di calore e non decade mai: come una lampadina farà sempre la stessa luce fino al giorno che si romperà 🙂

    detto questo, non posso fare una tabella prezzi perchè ogni rivenditore fa il suo prezzo.
    ma con quei 1200€ si può arrivare ad una macchina VMC che può essere brevemente canalizzata e questa sarebbe veramente la migliore proposta perchè raggiungere un 2° locale significa ottenere un flusso d’aria virtuoso.

    ovviamente la fattibilità dev’essere ragionata in pianta, ma quasi sempre si trova una soluzione fattibile. quasi sempre

  93. Ho bisogno di un supporto su VMC non centralizzata e a doppio flusso. le ditte che ho contattato telefonicamente o o consultate tramite sito propongono apparecchi a prezzi diversi che vanno dai 500 ai 1200€. Quest’ultimo prezzo me lo propone una ditta che a parer suo spendendo meno comprerei solo apparecchi che funzionerebbero per circa 3 anni e poi perderebbero di efficienza non garantendo più il normale standard dato che a differenza dei condizionatori che vengono utilizzati 3 mesi l’anno questi dispositivi VMC lavorano tutto il giorno/tutti i giorni. Qualcuno ha avuto esperienze in merito? sa darmi dei consigli ed un indice di prezzo che rispecchi standard di qualità e durata nel tempo effettuando la normale manutenzione? Grazie a chi vorrà aiutarmi!

  94. @ cristina

    i lavori all’interno non a secco devono essere ben pianificati nelle stagioni per evitare livelli di umidità interna elevatissimi e relativi danni con costi imprevisti.
    una VMC già in funzione avrebbe aiutato a gestire la situazione ma non si deve chiedere ad una macchina di ventilazione di smaltire decine di litri di pittura. meglio pianificare diversamente

    e anche i lavori esterni dovrebbero sempre tenere conto di stare nelle temperature di sicurezza +6°- +25°C per evitare difetti e problemi aggiunti.

  95. Avatar Cristina
    Cristina

    Buongiorno a tutti,
    Ho letto diversi commenti di persone indecise sull’installazione della VMC e vorrei raccontare la mia storia che, non è conclusa, ma tristemente ancora in corso.

    Ho acquistato una villetta in classe energetica B, realizzando il nostro sogno e facendo in questo periodo davvero molti sacrifici per noi e per i nostri figli.
    Stupidamente non mi sono informata sulle conseguenze di una decorazione nei mesi invernali e non ho dato retta a mio marito che, prima della decorazione, avrebbe voluto installare la VMC perchè aveva letto diversi articoli a riguardo.
    La frase è stata la solita “lo faremo poi, adesso non abbiamo disponibilità” ebbene…dopo i primi 5 giorni di decorazione, complice una forte ignoranza, poco supporto dai professionisti in merito, indovinate chi è venuto a trovarmi? La muffa…Ovunque e dappertutto…In una casa salubre e ben isolata mi sono creata un bel problema!
    Stiamo correndo ai ripari e riportando la situazione alla normalità ma non è affatto facile e ci stiamo attivando per capire se e cosa si può fare, anche non nell’immediato, per installare una VMC….

    Insomma non siate sciocchi come noi, fatevi assistere da professionisti preparati e soprattutto non sottovalutate l’importanza di questo investimento!
    Spero che questa testimonianza sia utile a qualcuno e in ultimo vorrei ringraziare questo blog che contiene informazioni realmente utili a chi, come me, si trova in difficoltà!

  96. @ giorgio

    i sostenitori del blog non disturbano mai..

    l’isolamento andrebbe calcolato in relazione allo spessore e alla tipologia di parete esistente, e per forza se si vogliono ottenere le agevolazioni fiscali.

    la stanza di sua figlia la percentuale di umidità relativa sale subito perchè i tessuti e gli intonaci sono saturi di umidità.

    specialmente in inverno è sbagliato fare ventilazione per 15/30 minuti perchè l’aria calda esce in fretta e gli ambienti iniziano scendere di temperatura! meglio 5 minuti e più spesso.

    le superfici con temperatura sotto il punto di rugiada determinato da un igrometro interno ci dicono che lì c’è il rischio di condensa

    il punto di rugiada determinato da un igrometro esterno ci conferma e ci suggerisce di fare ricambio d’aria senza il rischio di portare in casa ulteriore umidità (quasi mai in inverno)

  97. @ elena

    8.000€ per isolare una porzione di solaio?
    immagini che per 160mm di spessore in eps con grafite si deve oggi spendere circa 90€/mq per il sistema completo.
    non so in che zona lei sia, ma dovrebbe contattare personalmente un applicatore per avere un preventivo reale.

    sì, il riscaldamento centrale e i limitati orari di funzionamento non aiutano a mantenere le temperature superficiali interne asciutte.

    anche l’insufflaggio non garantisce un isolamento omogeneo delle pareti, certo aiuterebbe.

    come le ho scritto nella mail delle 15:06 la VMC va pensata in pianta prima di tutto perchè se con una sola VMC decentralizzata si riesce ad ottenere un flusso d’aria virtuoso con qualche canale, il miglioramento della situazione interna sarà veramente soddisfacente.

  98. L’isolamento vorremmo farlo ma il condominio ha proposto soltanto quello relativo al tetto del porticato che migliorerebbe sicuramente la temperatura dei pavimenti ma non cambierebbe quella delle pareti visto che non si parla di cappotto alla facciata.. Oltretutto la spesa sarebbe a carico per 2/3 ai condomini degli alloggi al PR (un costo davvero alto, circa 8000 solo a carico nostro che per il momento non ci sentiamo di affrontare). Ho inoltre il dubbio che coibentando il tetto del porticato l’umidità (e quindi la condensa) potrebbe poi spostarsi in altre zone non coinvolte dalla coibentazione e vanificare la spesa e l’utilità dell’intervento (è un dubbio lecito?) Per rispondere alla tua domanda il riscaldamento è centralizzato ed abbiamo infissi nuovi, ma essendo fredda la casa perchè non coibentata per avere una temperatura di 19/20 gradi dobbiamo tenere i termosifoni con termo valvole a 4 e come vengono spenti la temperatura si abbassa notevolmente. In realtà però adesso ci preme risolvere i problemi di muffa lungo le pareti coperte da mobili (divani-armadio) e poco areate. Tuttavia se hai dei consigli sulla coibentazione che non comporti costi esorbitanti sono tutt’orecchi (ad esempio ho sentito parlare dell’insufflaggio, però non migliorerebbe la problematica dei pavimenti ghiacciati. inoltre come riconosco un VMC di qualità da uno non soddisfacente? Grazie!

  99. Avatar Giorgio piccoli
    Giorgio piccoli

    Ciao Federico, buonasera e scusa se disturbo sempre.. ho altre domande a cui non riesco a dare risposte.. mi hai parlato di materiali igroscopici , credo intendevi per l’isolamento interno.. potresti indicarmi secondo te quale sarebbero i migliori materiali? E quanti cm sarebbero ideali? Ho necessità di migliorare la stanza di mia figlia perché è sempre quella più fredda e con UR peggiore.. Inoltre non riesco a capire perché in stanza di mia figlia dopo lo scambio d’aria, la percentuale di umidità relativa sale subito dopo. Es. Prima 65% , dopo 15/30 minuti di scambio 55%, dopo 15/30 minuti torna a 65%. Tutto questo è da ritenersi normale oppure devo presupporre che ci siano delle micro infiltrazioni? Questo succede nella stanza da letto più a Nord. In quella adiacente, stessa situazione , ma oltre ad essere già di partenza l’UR minore, dopo po’ di scambio il tasso ideale viene mantenuto più a lungo.. Ultima domanda. Punto di rugiada. Ho capito che il valore in gradi, dove se a contatto con un materiale con temperatura sotto quel preciso valore si crea la condensa.. tutto questo mi è chiaro, ma non capisco dove inserirlo e come nel calcolo dell’umidità da calcolare in casa.. forse se il muro perimetrale èlha temperatura sotto il punto di rugiada? Si intende in quel senso? Quindi in tal caso andrebbero isolati internamente i muri più esposti al freddo? grazie Federico sei sempre gentilissimo nelle risposte..

  100. @ elena

    non esistono VMC che garantiscono l’ingresso di aria senza umidità:
    l’aria esterna che entra attraverso una VMC preriscaldandosi entra in casa con il suo X contenuto di umidità, generalmente più basso del contenuto di umidità dell’aria interna viziata: questa è la magia del ricambio d’aria con una ventilazione meccanica con recupero di calore.

    il consumo elettrico è irrisorio ma alcune VMC sono molto più efficienti di altre.

    sì, la spesa mi sembra elevata.

    sarebbe altrettanto importante isolare l’intradosso del pavimento (se possibile) e le pareti sul lato interno in modo che le condense non succedano più e il riscaldamento sia meno costoso.

    c’è una caldaia autonoma? con impostazioni orarie di funzionamento?

  101. Grazie dei consigli utili.. ho ancora un dubbio sui sistemi di Ventilazione meccanica.
    Mi hanno proposto un sistema il cui costo è di 6000€ per 80 mq di casa che garantisce l’ingresso di aria trattata e senza umidità a dispetto dei comuni VMC che possono sì filtrare e ventilare l’aria in entrata ma senza “convertirla” in aria priva di umidità.
    Inoltre ho anche dei dubbi sul costo energetico di quest’ultimo che ho l’impressione sia più alto. Può illustrarmi le differenze tra i due e dirmi quello più conveniente per la mia situazione?
    PS. vorrei evitare di spendere un patrimonio
    PPS. Ho problemi importanti di muffa da condensa per via del piano piloty non coibentato in cui abito con pareti e pavimento freddi e l’umidità interna arieggiando ogni tanto è del 65/75% circa. Vivo in una città fredda e umida.
    Grazie dei consigli

  102. @ giorgio

    esattamente! dobbiamo sempre ragionare con il contenuto di umidità, quindi il valore di umidità assoluta!
    purtroppo non ci sono igrometri intelligenti da appendere al muro, quindi dobbiamo noi farci furbi e con gli igrometri che indicano il punto di rugiada è facile confrontare esterno interno per vedere se il punto di rugiada del cima esterno è più basso.

    con in casa 65 % di umidità RELATIVA a 19.5°C e punto di rugiada a 12.8°C, il valore assoluto di grammi di vapore è circa 11 g/m3.
    Fuori casa il 76 % di UR a 11 gradi mostra che i grammi di vapore sono solo 6, quindi se scambio l’aria esterna con quella interna e la riporto a 19,5°C eseguo una deumidificazione naturale 😉

  103. Avatar Giorgio piccoli
    Giorgio piccoli

    Ciao Federico, scuse se ne approfitto. Ho trovato alcune applicazioni che mi calcolano il punto di rugiada e l’umidità assoluta. ( https://www.suto-itec.com/it/calcolatore-di-umidita/) , non capisco bene se devo inserire la pressione atmosferica oppure no , come input ed output) ho confrontato i dati con il calcolatore che suggerivi tu anche se in inglese i termini non li comprendo bene.. cmq Mi chiedo.. in casa ho 65 % di umidità con 19.5°C. punto di rugiada fissato a 12.8°C e il valore assoluto dovrebbe essere 11 g/m3. Fuori casa ho 76 %ed 11 gradi. Umidità assoluta 6.4. quindi dovrei determinate che essendo l’aria fuori meno carica d’acqua , arrangiando l’umidità interna ne troverà giovamentoml?

  104. @ giorgio

    sì esattamente, chi ha la fortuna di vivere in un clima del sud italia ha la sfortuna che la vmc non diventa un potente deumidificatore a irrisorio consumo elettrico come nei climi più freddi.

    detto ciò, non possiamo ignorare il fatto che respirare in camera la stessa aria per 8 o più ore è veramente poco salubre.
    quindi un ricambio costante è il benvenuto per tutti.

    le sue attenzioni nel monitoraggio di temperature e umidità forse sono concentrate sulle UR, cioè sulle umidità relative e questo è sbagliato
    perchè non si può capire immediatamente se all’esterno l’umidità assoluta sia più bassa (e quasi sempre lo è, almeno fino all’arrivo dell’estate)

    quindi il 1° consiglio è usare un igrometro con punto di rugiada all’interno, e uno all’esterno. purtroppo costano di più degli altri https://amzn.to/3XdOylB

    il 2° consiglio è isolare internamente con materiali igroscopici e pianificare nello stesso momento i fori che servirebbero ad installare più vmc o una vmc decentralizzata che possa essere canalizzate portando la ripresa magari in un bagno.

    bisognerebbe ragionarci in pianta

  105. Avatar Giorgio piccoli
    Giorgio piccoli

    Ciao Federico, io ho la stessa situazione di Carmelo. Ho una casa nuova, appartamento su 4 dei sei lati liberi, con la stanza più a Nord , quella della bambina più fredda. Sia la cameretta che la camera matrimoniale sono più soggette ad umidità. Faccio fatica , sia con cambio manuale di aria, che con deumidificatore a mantenere la percentuale sotto i 60. Devo dire che vivendo al sud, in puglia e con le temperature così ancora alte, ho capito leggendo le sue risposte ad alcuni commenti che purtroppo se all’esterno l’aria ha molta acqua quando viene scambiata sia ottiene poco o nulla. Io sono molto attento, ho in ogni stanza misuratori di umidità e questa situazione mi mortifica molto. Stavo valutando appunto un sistema tipo VMC prana, ma forse dovrei migliorare l’isolamento della parete più a Nord con cappotto per poi valutare un sistema di cambio d’aria meccanico. Tu cosa mi consigli di fare? È davvero snervante ..

  106. Avatar Carmelo

    Federico spero che non si sia fatto niente di grave, grazie per il suggerimento o per meglio dire il concetto è stato chiaro, in effetti ha proprio ragione stare dietro a certi parametri non e facile e ci vuole costanza. Grazie

  107. @ carmelo

    grazie per gli auguri! mi serviranno: questa mattina sono scivolato da un gradino.

    sul fatto di farsi bastare una macchina vmc posso solo dire che posso farmi bastare anche una finestra se sono attento a fare periodica ventilazione manuale e tenere un occhio sempre sul termoigrometro per seguire l’andamento del punto di rugiada…
    ma poi tutte queste attenzioni non si fanno o si dimenticano.
    purtroppo in camera si tende a desiderare una temperatura più bassa e a quel punto anche le temperature superficiali interne delle pareti e del soffitto scendono: e da qui il rischio condensa 🙁

    le vmc che richiedono solo un carotaggio nel muro sono relativamente facili da installare, questo è l’aspetto positivo.
    l’aspetto negativo è che non generano un vero e proprio flusso d’aria virtuoso, come potrebbe fare una vmc puntuale brevemente canalizzalìzzabile (ad esempio mandata in camera e ripresa in bagno).
    per capire se questa soluzione sia possibile bisognerebbe ragionare sulla pianta.

  108. Avatar Carmelo

    Ciao Federico, buon anno e complimenti per i numerosi suggerimenti che dai. In breve cerco di scriverti il mio problema, io ho una casa di circa 120 mt di cui solo una parete è affiancata da un altro palazzo mentre il resto sono tutti muri esterni e nella camera da letto che è a nord ha cominciato a manifestarsi della muffa da condensa ho subito contattato un rivenditore Prana la quale mi ha consigliato 3 macchine 1 nel salone automatica e nella camera da letto e camera dei bimbi 2 macchine manuali, premetto che nell’altro stanze non ho notato dei problemi non basta mettere solo una macchina automatica solo nella camera da letto dove ho il problema?

  109. @giampaolo
    Salve, volevo sapere da chi le ha se quando sono spente, fanno comunque entrare aria da esterno ( fredda in inverno, calda in estate )

  110. @ giampaolo

    grazie per il contributo. se vuole aggiungere indicazioni utili agli altri lettori, qui lo spazio per scrivere c’è

  111. Avatar Giampaolo Sigolo
    Giampaolo Sigolo

    Ho acquistato da poco un Prana 160 Erp Pro. Questo articolo mi è stato molto utile per capire come utilizzare la VMC al meglio.

  112. Buongiorno,
    sperando di essere utile a qualcuno, credo di aver trovato il prodotto che fa al caso nostro!!
    https://www.amazon.it/gp/product/B08P5FJFF8/ref=ox_sc_act_title_1?smid=A3R2BN8GAL312Z&psc=1
    si possono collegare due sonde con cavo lungo fino a 5 metri e che possono rilevare il punto di rugiada interno ed esterno.
    La presa smart plug potrà essere programmata da cloud per essere attivata/disattivata in base a delle logiche programmabili (es: variazione dei livelli del punto di rugiada)
    Saluti

  113. @ silvio

    è il sogno di tanti gestire la ventilazione in base alla umidità assoluta…
    in via di usare solo il buon senso, potrebbe azionare la vmc nelle ore notturne 😉

  114. Grazie mille per la pronta risposta.
    Si purtroppo la mia situazione è un po’ complicata. Io verrei gestire il tutto a distanza. la mia ambizione sarebbe collegare la vmc ad una presa smart plug comandabile a distanza. Quindi mi servirebbero dei sensori che rilevano il punto di rugiada e me lo forniscano su smartphone. Io non li sto trovando. se qualcuno ha suggerimenti….Grazie mille.

  115. @ Silvio

    è esatto, una vmc accesa d’estate può portare all’interno un aumento di umidità.
    per decidere se attivarla senza consultare ogni volta una tabella cartacea si deve acquistare un misuratore igrometro capace di indicare il punto di rugiada.
    purtroppo costano più degli altri: guardi qui.
    per afferrare meglio il concetto dell’umidità ambiente relativa e assoluta le consiglio il mio articolo dedicato.

  116. Buongiorno,
    io ho installato una vmc Mitsubishi Lossnay VL-100EU5-E in un piccolo monolocale adibito a casa vacanze. Nel periodo estivo ho fatto l’errore di consigliare di utilizzarla il più possibile. io credo però che abbia portato in casa un sacco di aria carica di umidità dall’esterno. In base a quello che leggo nel suo articolo molto interessante, avrei necessità di confrontare l’umidità assoluta esterna e interna e fare partire la vmc solo quando l’umidità assoluta esterna è inferiore di quella interna. Esiste qualcosa del genere in commercio? grazie in anticipo!!

  117. @ alessia

    grazie di essersi presa il tempo di scrivere e raccontare!
    solitamente chi scrive presenta un problema e poi sparisce, non pensa nemmeno di sprecare qualche minuto della sua importante vita per aiutare o dare un consiglio agli altri se ha trovato una soluzione o è soddisfatto degli interventi che ha fatto.

    il quasi ottimale funzionamento descritto è anche certamente amplificato dal numero di vmc installate, dal microclima esterno (immagino non afoso e caldissimo) e dalla piccola metratura dell’abitazione.

    grazie

  118. Avatar Alessia
    Alessia

    Buongiorno,
    vi riporto la mia esperienza con prana:
    ho installato 3 vmc Prana 5 anni fa nel mio appartamento (prov. di Sondrio) di 70mq per la maggior parte esposto a nord con problemi di muffa da condensa sui muri e al mattino sui vetri e umidità molto elevata (ogni 2-3 mesi dovevo ripulire le pareti dalle macchiette verdognole con la candeggina).
    Accesi h24 365gg/anno su modalità 3/3 in sala/cucina e camera padronale, mentre 2/2 nella seconda stanza (nel bagno non l’ho installato) dopo pochi mesi l’umidità si è assestata intorno al 50% e non ho mai più avuto un segnetto di muffa sui muri, l’aria è nettamente migliorata e anche al mattino dopo la notte con il vmc al minimo non risulta pesante.

    Nessuna particolare variazione nei consumi di energia elettrica e gas e in estate la casa rimane più fresca nonostante non ci sia nessun condizionatore.

    Confermo però che la pulizia annuale del tubo risulta abbastanza complicata, ma comunque fattibile (certo bisogna prendersi una giornata per fare solo quello).

    Se non si ha la possibilità di installare un impianto come si deve e se non si ha presenza di muffa dovuta a particolari problemi come infiltrazioni io mi sento di consigliare vivamente questa soluzione.

  119. @ jack

    andiamo per ordine:
    le decentralizzate sono un lontano parente delle centralizzate, ma se brevemente canalizzabili verso un secondo locale e installate con intelligenza e strategia danno molta soddisfazione.

    la lavanderia non dovrebbe essere usata per lasciare cose a bagno o stendere il bucato perchè le strutture si caricherebbero ti troppi grammi di acqua. in ogni caso una ripresa della vmc in lavanderia “raddrizzerebbe la situazione”.

    Sala e cucina arieggiate poco sono ambienti vissuti in movimento quindi ci si potrebbe impegnare per un veloce e ricorrente ricambio d’aria (meglio se in corrente). pochi minuti con temperature basse!

    Per le camere meglio evitare di aprire le finestre la mattina, ma un giro d’aria veloce senza perdere 3/4 gradi è doveroso

    Per il bagno un estrattore crea una depressione pescando aria da ogni spiffero o impianto non a tenuta. Meglio una ripresa della VMC sapendo che il ricambio sarà lento!

    come già detto, si deve studiare in pianta il da farsi.

  120. Ciao Federico, mi rasserena la tua risposta perché conferma le analisi di calcolo che ho provato a fare (basandomi sull’ideale) e le affermazioni di alcuni tecnici che “scartano” le decentralizzate dicendo che sono un lontano parente delle centralizzate. Tutte cose che mi pare trovano riscontro nella tua prima risposta.

    Venendo al caso pratico, come dici te, gli ambienti sono soggetti a situazioni diverse di vita. Quindi, non possiamo raggiungere l’ideale, ma possiamo lavorarci per migliorarle.

    Premetto che ad oggi ho solo una stanza che soffre in maniera leggera della necessità di ricambio d’aria per la salubrità dei muri e umana (a olfatto si percepisce al volo la necessità) è la lavanderia.

    Sala e cucina sono i più vissuti dopo le camere come numero di presenza… le arieggiamo poco (se non per il ricambio involontario che si crea uscendo/entrando) in realtà se non per gli odori del mangiare… Ma l’idea di dare un ricambio continuativo e all’occorrenza + spinto non mi dispiace.

    Per le camere il mio obiettivo (avendo una pompa di calore e riscaldamento/raffreddamento a terra) era quello di evitare di aprire le finestre la mattina per creare il famoso giro d’aria, oltre che una qualità del sonno migliore. Quando la mattina arieggio abbatto di un 3/4 gradi la temperatura interna e prima che l’impianto a terra recuperi …

    Per il bagno invece è più una questione di “odori”. Mi consigliano un estrattore ma preferirei altro…

    Come detto in un vecchio post stavo valutando due case… Il tuo indirizzo sulla PRANA mi ha convinto a “fare” una scelta determinata da motivazioni tecniche.

    GRAZIE MILLE
    Jack

  121. @ Jack

    per evitare di arieggiare dobbiamo installare una VMC centralizzata, ma in una casa esistente è quasi impossibile passare con i canali.
    con 2 o 3 vmc decentralizzate ma brevemente analizzabili si potrebbe garantire un buon ricambio anche se non si riescono a soddisfare la UNI 10339 che stabilisce una portata di rinnovo di 40 m³/h a persona. (che è anche troppo 😉 )

    al posto suo, invece che rincorrere il sogno di una vmc efficientissima e potente, probabilmente nemmeno installabile, farei un’analisi in pianta degli ambienti, delle abitudini, delle abituali ore di occupazione dei locali e immaginerei una soluzione, realmente fattibile, per portare aria rinnovata dove serve ed estrarre l’aria umida e esausta possibilmente dai bagni.
    il cambiamento della qualità della vita in casa sarà comunque enorme.

  122. Buonasera,
    una domanda… Considerato ambiente abitativo… Che cosa consiglia di installare per:
    cucina 45
    sala + atrio 135
    bagno+atrio 30
    lavanderia 22,5
    Cam. Bimbi 49,5
    Cam. Bimbe 46,8
    Studio 35,1
    Matrimoniale 90

    Che macchine mi consiglia di mettere per garantire il ricambio e qualità dell’aria? Non dovendo + per forza “arieggiare” gli ambienti?

    Grazie

  123. @ diego

    le sue VMC possono lavorare con 6 15 o 23 mc/ora
    evitiamo di mettere solo in estrazione bagni e cucine che significherebbe risucchiare aria da ogni spiffero esistente in casa
    facciamo lavorare tutte 6 le VMC con 6 mc/ora per vedere se lo scambiatore di calore riesce a recuperare meglio il calore
    mettiamo in casa un monitor CO2 per avere uno strumento che mi suggerisca correttamente se devo o non devo ancora spalancare le finestre per un vero ricambio aria
    facciamo ventilazione manuale con una breve corrente d’aria che velocizza il processo di ricambio senza raffreddare i corpi e le strutture

    i bambini si meritano aria fresca ancora più di noi adulti che abbiamo un apparato respiratorio già formato 😉

  124. premetto che non lavorano tutte in estrazione o immissione, anzi…metto in estrazione solo quello del bagno mentre facciamo la doccia o quello della cucina mentre cuciniamo. gli altri lavorano come scambiatore di calore tutto il tempo, sono anche il modello più piccolo che sicuramente non ha una portata esagerata. la mia abitazione è circa 110 mq divisa in 6 ambienti(2 bagni,2 camere e soggiorno e cucina in openspace), calcolandone uno che lavora in ogni stanza in ogni caso non dovrebbe procurare una così elevata perdita di temperatura. stavo pensando di spegnerli durante la notte,farli lavorare solo durante il giorno temporizzandoli tutti a cicli di 30 minuti ogni tot con un temporizzatore per vedere se la cosa cambia. sono un pò disperato, doveva essere una soluzione ed al momento la spesa è stata alta, in più mi si sono alzati i costi di riscaldamento del doppio invece che “diminurimi”.

  125. @ diego

    se ci sono 6 VMC in totale e 3 VMC lavorano solo in estrazione (e non so se sia possibile impostarle così dal telecomando perchè non ho letto le istruzioni) significa che 3 VMC lavorano solo in immissione di aria fresca esterna.
    in questo modo però gli scambiatori di calore sono praticamente inutili perchè se il flusso d’aria non si inverte ogni tot tempo il calore recuperato non viene ceduto all’aria che entra dall’esterno.
    in pratica lei sta vivendo con 3 grossi spifferi da 160mm di diametro e quindi ha enormi perdite di calore per ventilazione (questo dipende dalla velocità impostata)

  126. buonasera, ho installato nella mia abitazione 6 recuperatori di calore puntuali kers 25 idealclima, uno in ogni stanza. facendoli funzionare h 24 in modalità recupero calore (nei due bagni e in cucina lavorano come estrazione) non riesco più a tenere una temperatura costante di 22 gradi, mi sono ritrovato con la stufa a pellet che deve lavorare ad altissimi regimi con un consumo triplicato di pellet, mentre prima dell’installazione dei kers, lavorava al minimo mantenendo una temperatura costante di 22/23 gradi dalle 7 (orario accensione) alle 22.30 (orario spegnimento) durante la notte la temperatura scendeva di circa 1-2 gradi. premetto che vivo in campagna in lombardia, sono circondato da campi e ho un fossato che mi passa sotto casa, quando abbiamo restaurato abbiamo provveduto a far effettuare una barriera chimica contro l’umidità di risalita, sostituzione serramenti e isolamento del tetto con poliuretano a spruzzo, oltre al cappotto esterno di 10 cm. per 3 anni abbiamo provveduto ad aprire regolarmente le finestre per il cambio d’aria e non abbiamo mai avuto problemi, con l’arrivo di nostra figlia piccola le possibilità di spalancare non sono più le stesse e ci siamo ritrovati con delle macchie di muffa ed umidita sulle pareti che restano “in ombra tutto il giorno”. abbiamo provveduto come anticipato all’installazione dei recuperatori, ma siamo disperati sui gradi che perdiamo. pensavamo anche di farli andare solo poche ore al giorno e non di notte, ma la situazione cambia di poco…e l’aria in casa resta comunque “pesante” senza aprire le finestre. chiedo un consiglio su come utilizzarli senza avere questo “spreco” di caldo. grazie

  127. Salve, mi chiamo Erica e sono alla fine di una progettazione x una ristrutturazione pesante in zona boscosa e umida ai castelli Romani vicino Roma. Villino di 2 piani con piano terra fuori terra e altezza di 260 cm, accatastato come cantina che verrà ristrutturato a chiusura dei lavori del 1 piano.
    Solo qui sto tentando di usufruire del 110% e tra l’ altro si prevede la demolizione di tetto e pareti e costruzione di pareti in xlam e tetto in legno.
    Sono 75 mq sopra e 50 sotto. Pannelli solari, batteria, pompa di calore, cappotto ecc. dovrebbe diventare classe A o più, nzeb…
    In futuro voglio creare una serra solare termica sul balcone al 1o piano e avrò bisogno che la efficienza termica aumenti min. del 10% mi sembra…siamo parco regionale e quindi abbiamo parecchi ostacoli in più…
    Vorrei una VMC con recupero di calore in tutta casa ma ho le idee confuse sulle marche, anche in relazione alla temuta complessità della manutenzione…un consiglio?
    Non conosco ditte affidabili ed esperte sull argomento quindi sono preoccupata… Grazie

  128. @ valerio

    penso che una VMC a tubo non riesca a gestire l’eccesso di vapore in ambiente, mentre una VMC con breve canalizzazione potrebbe creare un flusso virtuoso eliminando subito l’eccesso di umidità generato in zona acquario (1000-1500€)
    solo vedendo la pianta si può capirne la fattibilità.

    qualsiasi isolamento interno ha il pregio di rialzare le temperature superficiali che sono troppo fredde e a rischio condensa e muffa, ma certamente non è consigliabile continuare ad avere elevata umidità costante perché satura ogni cosa.
    non posso consigliare di usare EPS come isolamento interno. leggi anche questi articoli sull’isolamento interno

  129. Grazie per la risposta,
    essendo poco ferrato sull’argomento vorrei capire se un VMC Prana su misura per il mio salone con acquario possa risolvere il mio problema di muffa su questo muro, che sicuramente è un ponte termico, e se devo pensare anche o solamente) a dei pannelli in EPS per creare un isolamento interno (da appicare sulla parete interna ovviamente).

    Grazie ancora!

  130. @ valerio

    pittura antimuffa? ai ai ai 🙂
    anche se progettiamo l’installazione di una vmc a tubo, penso che l’apporto continuo di acqua dal paradiso dei pesci sia di troppo.
    un consiglio? tenendo i pesci?
    dunque:
    se di solito io progetto una vcm decentralizzata con breve canalizzazione verso un secondo locale, in questo caso speciale l’unica soluzione che mi viene in mente è invertire il progetto:
    normalmente si progetta una mandata in camera da letto (presenza 8 ore continuate) e una ripresa in bagno (fonte di umidità)

    ora, la fonte di umidità può essere considerata la zona pesci, quindi dovrei progettare la ripresa in zona pesci la mandata in altro luogo.

    questo per creare un flusso d’aria costante e virtuoso!
    ovviamente parlo senza conoscere la disposizione degli ambienti e altri dettagli. ma questo è il principio per una corretta progettazione!

    io ho pesci rossi, fortunatamente in giardino 🙂

  131. Complimenti per l’articolo!
    Io ho problemi di formazione muffa su una parete in salone che da sul terrazzo e dove è alloggiata la caldaia. Ho finora provato i metodi della nonna e la pittura antimuffa ma con risultati solo temporanei. E’ tempo che seguo il discorso Prana e vorrei capire se realmente possa fare al mio caso. Un fattore che sicuramente aiuta la formazione di umidità in casa è un acquario marino aperto di 250litri… Ha qualche aiuto o consiglio da darmi?

    Grazie ancora

  132. SAGGIA LA NONNA!! 😀

  133. @ giulia

    si dice “chi più spende meno spende”

    mia nonna diceva ” non sono così ricca da potermi permettere cose a buon mercato” 😉

    prima di arrovellarsi tanto è comunque meglio capirne la fattibilità.

  134. @Federico Sampaoli direi che è stato chiarissimo. A questo punto valuterò con mio marito il da farsi perché come si dice “chi risparmia spreca”, meglio fare un buon investimento ora piuttosto che fare cambiamenti – e spendere di più – poi! Grazie infinite per le preziose informazioni.

  135. @ giulia

    capisco benissimo la tentazione di spendere 300€ anzi che 1300€ però se confrontiamo la resa di una VMC a tubo con flusso alternato e la resa di una VMC a flusso incrociato che può raggiungere un secondo locale, possiamo affermare

    che costa 650€ e non 1300€ anche se ne spenderò 1300€
    che c’è una filtrazione seria
    che il flusso d’aria è virtuoso (mentre il flusso alternato crea un po’ di depressione e un po’ di sovrapressione)
    che è silenziosissima

    sì, dobbiamo progettarla e capire come installarla.
    e magari scoprire che sarebbe raggiungibile anche un 3° locale…

    se lo stile di vita da lei descritto rimane invariato e se non si sta valutando di cambiare casa, la spesa è un OTTIMO investimento

  136. @Federico Sampaoli grazie mille per il rapidissimo e dettagliato riscontro! Purtroppo avevo già intuito dall’articolo le potenzialità della canalizzazione ma non mi ci posso cimentare, almeno per il momento, perché sarebbe un intervento impegnativo non solo economicamente, che andrebbe studiato con attenzione (mobilia fissa e conformazione particolare della camera che ha al suo interno un ulteriore bagnetto utilizzato rarissimamente più altri ostacoli).
    Sulla questione “batteri” non ne parliamo, il discorso della “sanificazione” non lo sopporto proprio, credo che qualsiasi cosa, anche se con le migliori intenzioni, se portata all’eccesso sia dannosa. Vivere in una campana di vetro non fa proprio per me 😀
    Ora, assodato che di canalizzazione per il momento non se ne può parlare – e chissà SE e quando ne potrò parlare – pensa che comunque sia del tutto inutile questa VMC? Oltretutto della stessa marca ho visto un altro modello secondo me più evoluto, che piuttosto che puntare alla “sanificazione” mi sembra sia più concentrata sul comfort ambientale, infatti si autoregola in funzione dei valori rilevati dai sensori aria, temperatura, umidità relativa, luminosità e VOC per migliorare la qualità dell’aria interna agli ambienti. Si chiama ECOCOMFORT 2.0
    Ho capito benissimo che con queste VMC a tubo non si va lontano, ma personalmente mi accontenterei di non vedere più la muffa dietro la cassettiera senza dover usare il deumidificatore, e non sentire più i vestiti freddi, che d’inverno è veramente odioso. =)

  137. @ Giulia

    filtrazione batteri ???

    non ho le competenze per giudicare questo catalizzatore illuminato da una sorgente di luce a led in grado di scomporre le sostanze inquinanti in sostanze innocue offerto dal modello VMC RHINOCOMFORT RF.

    dal Covid in avanti molte aziende cavalcano l’aspetto “sanificazione dell’aria” e persino le aziende comunali promettono al popolino la santificazione di strade e marciapiedi mentre in verità sollevano tante polveri con l’uso scellerato di soffiatori 🙁

    l’abbattimento dell’umidità con l’installazione di una VMC puntuale (o decentralizzata) è un po’ scarso con le VMC a tubo e specialmente quelle che si basano sul funzionamento a flusso alternato.

    per questo motivo suggerisco sempre di installare una VMC decentralizzata che possa essere canalizzata verso un 2° locale e creare un flusso d’aria veramente “virtuoso”: ad esempio mandata in camera (fonte di umidità + CO2) da letto e ripresa in bagno (fonte di umidità).
    per ragionare sull’installazione e il modello vmc ideale bisogna ragionare in pianta e mi base al mobilio fisso e alla posizione dei radiatori ecc

    una cassettiera all’angolo delle due pareti che danno sull’esterno costringe le superfici a godere meno del riscaldamento della stanza e dunque le condense superficiali offrono terreno ottimale alle spore

    il deumidificatore non solo prende l’aria interna e la risputa sempre all’interno ma consuma un bel po’ di energia ed è rumorosa.

    ora non sembra di entrare in “cantina”, proprio perché la deumidificazione innalza di qualche punto la temperatura

    la sensazione di umidità riscontrabile, ad esempio, nei vestiti che lasciati sulla sedia la sera, la mattina sono freddi al tatto, così come quelli nell’armadio…. tutto svanirà con la VMC 🙂

    la presenza dell’ interrato non riscaldato provoca ulteriori dispersioni verso il basso e quindi maggiori rischi di condensa superficiale interna.

    la stufa a pellet in realtà surriscalda l’ambiente che risulta alla percezione caldo e asciutto.. in realtà l’umidità è sempre presente ma in sospensione (aria calda permette di avere una grande quantità d’acqua sospesa sotto forma di vapore): questa umidità è invogliata a migrare verso gli ambienti vicini che non godono delle temperature raggiungibili dove è installata la stufa

    arieggiare poco è sempre un errore perché NON si mantiene il caldo in casa, ma troppo vapore (parecchia umidità) e quindi il comfort è bassissimo.

    10 minuti col freddo sono anche troppi. facendo corrente in 3-5 minuti un ricambio è già eseguito e i muri non si sono raffreddati 🙂

    con quella VMC probabilmente non sarà soddisfatta del ricambio d’aria e del contenuto di vapore acqueo

    con la VMC potrei ottenere qualche risultato in più rispetto al deumidificatore quindi un minor contenuto di vapore acqueo in 1 mc?
    con una VMC decentralizzata che possa essere canalizzata verso un 2° locale e creare un flusso d’aria veramente “virtuoso” e un livello acustico ottimo

    accetto le scuse per la lunghezza del commento ?. le ho dedicato 38′ 😉

  138. Articolo molto interessante che ho letto con attenzione e che ha solleticato a questo punto un paio di questioni. Ho visto che un po’ tutte le VMC puntuali fanno recupero del calore e filtrazione batteri ecc. Personalmente vivo in campagna e sono poco interessata al filtro da smog et similia, ma nonostante questo mi è stato consigliata una VMC di FantiniCosmi RHINOCOMFORT RF (https://www.fantinicosmi.it/prodotto/aspirvelo-air-rhinocomfort-rf/) che – mi sembra – punti soprattutto sull’aspetto “sanificazione dell’aria” piuttosto che sull’abbattimento dell’umidità. Magari mi sbaglio – anzi spero proprio di sbagliarmi – ad ogni modo quello che vorrei chiarire è se effettivamente posso sperare di avere un miglioramento del comfort abitativo installando questa VMC o altra puntuale anche di altro marchio, perché non vorrei ritrovarmi a fare un buco enorme nel muro inutilmente. Specifico brevemente la situazione e le problematiche, premettendo che vorrei installare una VMC puntuale per il momento solo in camera da letto perché in primis è la stanza dove c’è il peggior comfort e poi perché è dove dormiamo e trascorriamo – quando ci riusciamo – quasi 8 ore della giornata, quindi ritengo sia quella più importante da cui partire.
    La situazione critica in questa camera si nota da due problematiche principali:
    1) la muffa che ha iniziato a formarsi da 2 anni a questa parte dietro una cassettiera, da quando l’abbiamo posizionata proprio all’angolo delle due pareti che danno sull’esterno. Fin quando questo angolo è rimasto libero non si è mai formata muffa, ma da quando abbiamo messo la cassettiera, sulla parete retrostante la stessa, si formano puntualmente macchie di muffa d’inverno, che mi ritrovo a dover pulire con la candeggina. Premetto che la vernice utilizzata sulle pareti è LINVEA IGIENIX, passata solo 3 anni fa, in sede di ristrutturazione, quindi non tanto vecchia. Da circa un anno abbiamo messo un deumidificatore di quelli portatili proprio in prossimità di questa cassettiera e il problema muffa sembra risolto, dico “sembra” perché ovviamente è solo un palliativo, una risoluzione fittizia come ha giustamente osservato nel suo articolo soprattutto considerando che il deumidificatore prende l’aria interna e la risputa sempre all’interno quindi circola sempre la stessa aria.
    2) c’è percezione di “umidità”, nel senso che, anche se il succitato deumidificatore ha migliorato la percezione della temperatura rispetto a prima (prima sembrava proprio di entrare in “cantina”, ora non più), c’è comunque la sensazione di umidità riscontrabile, ad esempio, nei vestiti che lasciati sulla sedia la sera, la mattina sono freddi al tatto, così come quelli nell’armadio.
    Queste sono le due problematiche principali.
    La camera è situata al piano terra, le cui pareti hanno le seguenti esposizioni
    1) esterna/nord
    2) esterna/est
    3) interna/corridoio riscaldato
    4) interna/vano scala
    Al di sotto del pavimento c’è un interrato non riscaldato.
    Non è presente isolamento né sulle pareti né sui solai, tranne nel controsoffitto in cartongesso, isolato con pannelli in kenaf. Superiormente c’è un locale commerciale riscaldato dal lunedì al venerdì. La camera è piuttosto grande (circa 25 mq) e l’altezza interna è di 3 m.
    Il sistema di riscaldamento che abbiamo è costituito dai classici termosifoni in acciaio. Nella sola zona giorno c’è anche una stufa a pellet, per il piacere di fiamma e per avere un calore più forte quando fuori le temperature scendono anche al di sotto dello 0.
    In casa teniamo sempre il riscaldamento acceso, a una temperatura fissa giorno e notte, infatti abbiamo notato un risparmio energetico con questa gestione e i termosifoni non diventano mai “bollenti”, mantenendosi sempre tiepidini, quindi mai fastidiosi. In questo periodo ad esempio teniamo la temperatura a 22°C. Man a mano che le temperature fuori diventano più rigide, abbassiamo fino ad arrivare a 19°C nei periodi più freddi (gennaio/febbraio).
    Da queste premesse può immaginare che in casa, sia perché siamo al piano terra con un interrato sottostante e senza alcun tipo di isolamento, sia perché quando fa molto freddo, come ha giustamente puntualizzato nei suoi articoli, tendiamo ad arieggiare poco, c’è parecchia umidità. Ma mentre in cucina arieggio molto, e inoltre c’è la cappa aspirante verso l’esterno che accendo sempre quando cucino, per non parlare della presenza di ben due prese d’aria, nella camera da letto per motivi logistici (turni diversi tra me e mio marito) posso arieggiare solo a ora di pranzo, e dopo 10 minuti col freddo che entra sento proprio l’esigenza di chiudere, quindi più di questo non arieggio.
    Ora, quello che spero di ottenere con questa VMC, è di garantire sì il ricambio d’aria, e su questo penso di poter stare tranquilla, ma soprattutto abbattere il livello di umidità o meglio il contenuto di vapore acqueo, perché usando il suo link, attualmente con deumidificatore acceso, abbiamo 22° e il 37% di umidità quindi un contenuto di 7.18 g/m³, tutto sommato non male, considerando che fuori ci sono 17° e l’85% di umidità quindi 12.29 g/m³. Questo però a caro prezzo, perché per arrivare al 37% di umidità interna il deumidificatore deve stare acceso di continuo per diverse ore, e non consuma poco, quindi si sente anche sulla bolletta. Devo poi svuotare la vaschetta che si riempie d’acqua e comunque quando lo spengo, tutto torna come prima (70% di umidità e quindi 13.58g/m³) nel giro di un’oretta. Per non parlare dell’aria che circola in camera, che è sempre la stessa, appunto.
    Ora chiedo: con la VMC potrei ottenere qualche risultato in più rispetto al deumidificatore quindi un minor contenuto di vapore acqueo in 1 mc? Fermo restando che con la VMC ovviamente otterrei un’areazione che con il deumidificatore non avrei, per non parlare dei consumi decisamente inferiori e anche a livello acustico un minor fastidio (il deumidificatore fa 45dB mentre la VMC che mi è stata consigliata in modalità notturna fa 27dB)
    La ringrazio se potrà darmi un chiarimento e mi scuso per la lunghezza del mio commento 😀

  139. @ christian

    interessante la tua domanda. io possiedo un solo misuratore di CO2 e dunque è un po’ statica la mia misurazione.
    quello che posso risponderti forse ti toglie ogni dubbio però:

    pensa al fatto che la misurazione mondiale della CO2 è eseguita nelle isole hawaiane, Mauna Loa (Hawaii), la più antica stazione di misura in continuo della CO2 nel mondo…
    questo fatto spiega come il gas è capace di mescolarsi all’atmosfera in modo incredibilmente omogeneo.

    poi mi sembra che parte della CO2 si accumuli nei materiali assorbenti e venga riceduta dopo un veloce abbassamento della concentrazione di ppm

  140. Avatar Christian
    Christian

    Ciao Federico,

    ci siamo già confrontati sul tema VMC in passato, se non ricordo male sempre sulla questione co2.
    Io ho due Meltem wrg 2 entalpiche, una al 4 piano e una al 5 piano.

    Non riesco a spiegarmi una cosa, cerco un confronto perché so che sei una persona curiosa.

    Arieggio entrambi i piani, porto la co2 a circa 400, e chiudo tutto.
    Solo in casa, mi sistemo per tutta la giornata al 4 piano.
    La co2 sale quasi di pari passo tra i due piani… ma la concentrazione è sempre maggiore al piano superiore.
    Che io sappia il peso specifico della co2 è maggiore dell’aria quindi dovrebbe essere il contrario di quello che verifico in modo empirico.

    Riesci a spiegarti questa cosa?

  141. @ Matteo

    non conoscendo la distribuzione degli ambienti e le esigenze personali posso solo immaginare la situazione di posa.
    comunque 4 vmc a tubo che comportano 4 carotaggi e 4 vmc da acquistare possono essere confrontate con la spesa per 1 vmc puntuale con brevi canalizzazioni per forse servire anche 4 ambienti (per esempio due camere e due bagni)

    il flusso d’aria virtuoso assicura molte più soddisfazioni

    e non si tratta mai di un vero ricambio d’aria soddisfacente perché le portate sono basse (se si esige il silenzio) e dunque ogni tanto un ricambio manuale con le finestre resta obbligatorio.

  142. @ Federico

    Secondo lei, dunque, una puntuale in ogni stanza ben dimensionata, non permette comunque un ricambio soddisfacente? Vorrei evitare canalizzazioni.

  143. @ Matteo

    sicuramente esiste qualche video che descrive le operazioni per la manutenzione della VMC Prana.
    il carotaggio per installare una VMC a tubo non può essere fatto su parti strutturali dell’edificio o dove ci sono tubature o scarichi, del resto ovunque va bene. artigiani ben preparati eseguono carotaggi senza fare polvere.

    purtroppo le VMC a tubo non permettono di ottenere un flusso d’aria virtuoso, quindi la effettiva facilità di installazione (ma non di manutenzione) non è poi garanzia di un buon impianto di ventilazione.

  144. Articolo interessantissimo. Io che sto valutando i prodotti Prana, sarei interessato a capire i 20 passaggi per la loro manutenzione… C’è da qualche parte un video o informazioni esplicative? E poi, i carotaggi sono importanti… bisogna fare delle verifiche sulla struttura prima di eseguirli?

  145. @ francesco

    parlando di umidità e muffa bisogna sempre fare attenzione:
    l’umidità che leggiamo sul termoigrometro è solo l’ umidità realitiva, quindi essa indica un numero, ma di fatto non ci fa capire nulla!
    l’umidità relativa non ci dice ancora il contenuto assoluto di grammi di acqua in 1 metro cubo di aria!

    detto ciò, in una qualsiasi abitazione, una vmc centralizzata oppure anche una vmc decentralizzata, ma brevemente canalizzabile, riesce a cerare un flusso d’aria “lento e virtuoso” che risolve moltissimi problemi (oltre a governare l’umidità interna, mantiene più basso il livello di CO2 ecc ecc).

    perché si possa sfruttare la vmc anche nel periodo caldo estivo, ma senza portare in casa altra umidità, si deve lavorare d’ingegno: tenendo d’occhio la temperatura di rugiada, quella esterna e quella interna!

    ricapitolando,
    la prima cosa da fare è progettare come e dove installare la vmc in base al mobilio, e alle precise necessità e allo stile di vita e numero di occupanti
    la seconda cosa da fare è gestire con l’aiuto di un paio di termigrometri “evoluti” le stagioni più difficili (giugno luglio e agosto).

    le soddisfazioni saranno comunque elevatissime.
    ultima cosa: contestualmente va fatta una bonifica dalla muffa, se le spore girano già in ambiente

  146. Avatar Francesco
    Francesco

    Buongiorno, complimenti per l’articolo molto dettagliato. Dunque: l’aria esterna d’inverno è sempre più “secca” di quella interna, questo l’ho memorizzato, quindi passo alla domanda: se uno ha delle stanze (due su sei sala e cucina comprese) a nord che hanno problemi di muffa, la casa è a Milano (ex loft 120 mq) con bagni nella parte opposta delle stanze a nord, con inquilini che aprono poco le finestre… da dove partire? In inverno l’umidità interna è di circa il 66%/80% e ora (luglio) è del 55%. Prima pensavo a vmc ma se scambiano solo 20 mc all’ora forse non bastano? Grazie mille.

  147. @ valfrido

    se installerà una stufa, lo faccia per il piacere della fiamma (no pellet) o per il piacere di consumare meno metano. non per asciugare i muri.

    per evitare condense superficiali invernali interne della pareti (invisibili a occhio nudo fino alla comparsa della muffa) meglio mantenere una omogenea temperatura superficiale interna > 17-18°C: un po’ difficile senza isolamento termico, ma ottenibile con più ore di risacaldamento moderato.

    se è il muro ad avere umidità interna per risalita capillare ad esempio, sarà come svuotare il mare con un secchiello: meglio scegliere un isolamento sul lato interno appropriato alla situazione di muro umido.

    se invece il problema è solo deumidificare gli ambienti in modo naturale con frequente arieggiamento (breve d’inverno) e prolungato d’estate, meglio dotarsi di 2 igrometri con calcolo del punto di rugiada (1 sensore fuori dalla finestra e uno in ambiente: https://amzn.to/3w7rV3Z )
    leggi anche questa guida: https://espertocasaclima.com/2021/02/22/eliminare-muffa-casa-umidita-assoluta-relativa-temperatura-rugiada-igrometro/

  148. Premetto che non conosco la materia “umidità” (non saprei neanche dire il nome della disciplina che ne tratta), perciò non sono in grado di dare un’opinione “alla pari” sulle indicazioni che mi ha cortesemente fornito.
    Preciso che i locali nei quali sarebbe eventualmente mia intenzione di installare anche la stufa a pellet sono riscaldati a termosifone con caldaia a condensazione a gas. Vorrei pertanto utilizzare la stufa (solamente) come mero catturatore, alla bisogna, dell’umidità delle pareti perimetrali, umidità da espellere con prontezza tramite l’apertura delle finestre (anche alla faccia del risparmio energetico).
    Dalle sue osservazioni, se ho ben capito, lei non ha negato che dal surriscaldamento dei locali possa derivare un processo di deumidificazione dei muri perimetrali a scapito dell’umidità dell’aria dei locali, ma mi ha detto che l’accresciuto differenziale di pressione interno/esterno innesca anche un processo di segno contrario, consistente nel passaggio di vapore dall’ambiente ai muri. E saremmo da capo.
    Avrei capito anche che non ha senso surriscaldare, perché più riscaldi più calore se ne va.
    Ho capito bene?
    Al momento, per vari motivi, non è mia intenzione prendere in considerazione la V.M.C., ed il mio interesse è solo rivolto ad ottenere una risposta ad una questione teorica.
    Grazie ancora e saluti.

  149. @ valfrido

    il surriscaldamento dell’aria ambiente con stufa a pellet permette semplicemente all’ambiente di sopportare una maggiore quantità di acqua sotto forma di vapore: ma solo fino a che resta accesa!

    la differenza di temperatura tra esterno ed interno aumenta
    – le dispersioni termiche
    – la pressione tra interno ed esterno inducendo una maggiore migrazione del vapore da dentro a fuori attraverso le strutture che delimitano il volume riscaldato

    che ne pensa?

  150. Una domanda per quanto riguarda l’inutilità di una stufa a pellet.
    Se ho le murature del piano terreno umide, l’elevata temperatura del pellet non può favorire l’evaporazione nell’ambiente dell’acqua presente nei muri e, contemporaneamente, consentire all’aria interna di assorbire una maggior quantità di vapore acqueo? La successiva aerazione consentirebbe lo smaltimento dell’umidità dei muri.
    Grazie e saluti

  151. @ Mirco

    e lei precisamente cosa sta cercando?
    una soluzione per una ventilazione meccanica o vorrebbe solo gestire meglio la ventilazione manuale?

  152. Interessante

  153. @ riccardo

    se vuole la assisto nella progettazione del ricambio d’aria del suo seminterrato “musicale”,
    ma se vuole inventarsi la soluzione corretta da solo legga questi miei 2 articoli e avrà le idee molto più chiare:
    Eliminare la muffa in casa misurando il punto di rugiada
    Risolvere il problema dell’umidità in cantina o nel seminterrato

  154. Avatar Riccardo

    Salve, l’articolo è ottimo come il resto del sito, vorrei chiedere il vostro aiuto anche per quanto riguarda le soluzioni prana!
    A breve avrò un seminterrato che adibirò ad uso ricreativo (musica) di circa 60mq, diviso in due stanze.
    Il seminterrato non ha finestre, ne ricircolo d’aria!
    Ho cercato ovunque e tentato di informarmi nel miglior modo possibile, ma davvero non è così semplice data la mole di soluzioni presenti e possibili!
    Secondo voi quale sarebbe la miglior soluzione possibile ed applicabile per l’aria, dato per certo che vi saranno 2 persone all’interno che passeranno diverse ore all’interno?
    So che la frase “senza spendere un capitale” è decisamente inopportuna perchè si tratta di salute, ma vorrei ovviamente cercare la soluzione col miglior rapporto qualità prezzo!
    Avevo pensato a 2 soluzioni prana, sarebbero insufficienti? l’umidità non sembra un grosso problema, ma non ho eseguito misurazioni ovviamente. mi preoccupa decisamente di più il ricambio d’aria!
    Voglio areggiare!!
    Grazie mille per l’aiuto!

  155. @ enrico

    per capire meglio l’umidità ideale da mantenere in casa legga il nuovo articolo https://espertocasaclima.com/2021/02/22/eliminare-muffa-casa-umidita-assoluta-relativa-temperatura-rugiada-igrometro/

  156. Grazie della risposta. Quale sarebbe quindi il valore ideale di UR da avere in casa?

  157. @ Enrico

    una temperatura di almeno 20°C interni non significa che le temperature superficiali interne siano altrettanto elevate, probabilmente negli angoli o in corrispondenza dei pilastri le temperature superficiali scendono anche fino a 12°C.
    nelle zone dove i ponti termici si fanno sentire anche l’umidità relativa non sarà più del 60% ma ben superiore, anche oltre 80%:
    la temperatura cala e l’umidità relativa aumenta! prima condensa e poi muffa!

    avere 20-21°C con 60% di umidità relativa significa o scarsa ventilazione o ventilazione sbagliata degli ambienti: molto pericoloso e molto rischio muffa.
    ricordiamoci che in termini assoluti ogni mc di aria contiene oltre 11 grammi di vapore: se abbiamo 100mq di superficie abbiamo 300mc di aria e dunque oltre 3 litri d’acqua che sono sospesi come vapore + tutta l’acqua che impregna intonaci, tessuti e mobili.

    per abbassare il livello di umidità in casa legga con attenzione il mio precedente articolo Eliminare la muffa in casa senza isolamento e senza VMC

  158. Buongiorno, io ho un po’ di muffa in corrispondenza dei ponti termici (pilastri}, nonostante un’umidità interna del 60 percento, temperatura 20-21 gradi. Una VMC sarebbe la soluzione? Grazie

  159. @ christian

    le porte socchiuse permettono alle vmc il “transito” del flusso aria quindi è bene tenerne conto.

    se lei sta monitorando attentamente la CO2 avrà notato quanto sia sensibile il sensore della concentrazione.
    anch’io lo faccio tutto il santo giorno se sono seduto alla scrivania.

    anch’io ho alcune esperienze inspiegabili e a volte me le spiego con l’idea che la Co2 assorbita dal contenuto e dalle finiture della casa venga ri-messa in ambiente quando la concentrazione indoor sia sufficientemente scesa.

    faccio 2 esempi curiosi:
    – arieggio manualmente completamente il locale, lo abbandono con VMC accesa, rientro dopo alcune ore e trovo la concentrazione CO2 salita autonomamente verso i 600-700ppm
    – resto in ambiente con VMC accesa, senza ricambio aria manuale, e con flusso aria molto sottodimensionato (sia per i metri cubi del locale, sia per il numero degli occupanti (1-3) con circa 20 mc aria/ora e posso notare che una volta raggiunti i 1000 ppm difficilmente, anche dopo 10 ore, si sale ancora. magari 1100 ppm ma non 2-3000.

    dovrei ristudiare un po’ di fisica scolastica. era fisica? chimica!

    la mia di ragazza, moglie da un pezzo, si è man mano appassionata alle magie della VMC. almeno una “M” in casa ci vuole.

    l’estrattore nel bagno cieco va ASSOLUTAMENTE sigillato. stasera!

  160. Avatar alessio graziano
    alessio graziano

    Sono sempre alla ricerca di capire se le mie 3 VMC PRANA fanno il loro dovere.
    Secondo voi posso effettuare qualche tipo di misurazione?
    Gli odori cattivi della cucina dovrebbero sparire in poco tempo con 3 VMC sempre accese no?

  161. Avatar Christian
    Christian

    Chiuso la finestra a 450ppm
    Salita di quasi 300 nella prima ora
    Stabile a 800 con porta bagno chiusa (fessura nei limiti richiesti) e porta della camera, che da sulle scale del piano inferiore, chiusa (è una scrigno, rispettati i limiti richiesti).
    Solo io che lavoro nella stanza con vmc, al piano inferiore la mia ragazza con 1200ppm (tanto non si accorge di nulla).

    Ne deduco: devo installare una Meltem al piano inferiore!

    Ulteriori domande:
    – Conviene tenere porta bagno chiusa o socchiusa, per parzializzate aspirazione?
    – Può esserci troppa aspirazione dal bagno? C’è, oltre l’aspirazione, la ventola doccia (bagno cieco) anche se spenta ma alla prova accendino si vede che c’è aspirazione.
    Nel concreto troppa aspirazione rispetto ad immissione crea “problemi”? Ovviamente Meltem impostata 40/40.

  162. progettando una casa dove NoN aprirò le finestre manualmente perché l’impianto VMC si occupa del ricambio dell’aria, bisognerebbe fare questo ragionamento:
    – offrire ad ogni persona un ricambio aria di circa 30 mc aria/ora
    – per il bagno è consigliato un ricambio aria di circa 40 mc aria/ora
    – rispetto alla cubatura uno 0,3 mc aria/ora

    immaginando 35 + 35 mq di superficie abbiamo una cubatura di 210 mc che richiederebbe un ricambio di almeno 70 mc aria/ora (e correttamente posizionato)

    oggi provi a fare questo esperimento:
    – esegua un ricambio aria manuale della stanza fino ad assicurare circa 430ppm di CO2 (se non ha una porta finestra allunghi un pizzico il momento della chiusura)
    – imposti velocità 2 con 40mc aria/ora
    – socchiuda la porta della camera lasciando 5mm (idem per la porta del bagno, sempre che questa non disponga di 6-10mm di fuga inferiore)

    io comunque opterei per velocità 1 ed ogni tanto una ventilazione trasversale in corrente dal piano inferiore al piano superiore (3 minuti)

    poi ci farà sapere i suoi rilievi CO2

  163. Avatar Christian
    Christian

    Ciao, mi collego alla discussione per una domanda su VMC decentralizzata (ma canalizzata)

    Appartamento due piani circa 70 mq, vmc installata al momento solo al piano superiore dove c’è camera da letto (immissione) e bagno (estrazione).

    Possibile che co2 si abbassi con molta molta fatica anche a 50mc/h?
    Io ho impostato da app per tenere in casa massimo 800ppm e lavoro sulla scrivania situata in camera da letto per tutto il giorno.
    Da qui tengo monitorato il co2 tramite app e ho notato la questione di cui alla domanda sopra.

    Grazie in anticipo.

  164. @ franca

    “un locale commerciale” non mi aiuta a capire la dimensione, la forma, la situazione, la causa di tanta umidità contenuta in ambiente, per immaginare una soluzione definitiva alle condense superficiali interne e alla formazione di muffa.
    sicuramente, prima di sfruttare i benefici del ricambio dell’aria eseguito con una macchina VMC, si dovrà fare una bonifica dell’ambiente che presentare di certo una elevatissima concentrazione di spore che volano nel locale.

  165. Avevo deciso di acquistare il sistema di ventilazione prana perchè ho dei seri problemi di umidità, condensa sui vetri, muffa in ogni angolo del soffitto e sulle pareti interne del mio locale commerciale. Dopo aver letto le recensioni negative sull’ effettiva funzionalità di questo sistema, sono molto indecisa. Vorrei evitare di commettere errori e spendere soldi inutilmente. Potreste darmi delle indicazioni sulla VMC da acquistare.
    Grazie

  166. @ gabriele

    se io devo decidere per il committente progetto un flusso virtuoso dell’aria, quindi mi serve una vmc a doppio flusso brevemente canalizzata verso un 2° locale

  167. Avatar Gabriele
    Gabriele

    Ma quindi, Prana si o no?

  168. @ jack

    Ambientika secondo me offre tante funzioni e un telecomando che invoglia all’acquisto, ma per esperienza, da una VMC si pretende una sola cosa:

    – che faccia un minimo di ricambio d’aria virtuoso (virtuoso significa che porto aria nuova in un locale dove sto a lungo e faccio espulsione da un locale dove c’è molto vapore o odore)
    – che lo faccia silenziosamente
    – che butti fuori un po’ di umidità in eccesso
    – che recuperi il calore
    – che abbia un filtro eccellente

    perciò, se non sono costretto, non acquisterei mai una VMC con funzionamento a cicli di 70 secondi in estrazione e 70 secondi in immissione.

    la modalità espulsione dove tutte le VMC inizieranno ad espellere alla velocità massima per 20 minuti mi sembra inutile e rischiosa perchè metterà in depressione gli ambienti andando risucchiare aria da tutte le imperfezioni di tenuta della casa: impianti idraulici, impianti elettrici, impianti tv, spifferi fari, intercapedini vuote… e chi più ne ha più ne metta.

    Il rame riesce ad eliminare batteri, microbi, muffe, funghi e virus.
    I suoi effetti antibatterici iniziano all’istante e funzionano 24 ore su 24. Addirittura le superfici ossidate del rame (ma anche di bronzi e ottoni) restano attive, e perfino più efficaci contro i batteri. Senza dubbio i componenti in rame possano migliorare la qualità dell’aria.
    Ne parlerò in un prossimo articolo, un po’ bizzarro (l’articolo che sto scrivendo)

  169. E cosa consiglieresti fra PRANA e (Ambintika wireless +) suedwind.it considerato che ne vanno 2 a piano terra (su lati opposti della casa) e 4 a piano primo (2 su un lato e 2 su un altro)

    Per i bagni invece dove il problema è cambiare l’aria quando “vengono utilizzati” e si creano odori… Idem cucina… Ambientika eco

    Il discorso del rame della PRANA mi sembra bizzarro

  170. @ Ronny

    comperare un deumidificatore perchè?
    – raccoglieresti nella tanica litri e litri di vapore condensato (acqua)
    – l’aria degli ambienti non verrebbe ricambiata
    – il consumo elettrico sarebbe notevole
    – il problema resta irrisolto

  171. Avatar RONNY RAVAGLIA
    RONNY RAVAGLIA

    Ottimo articolo ma io ora sono + indeciso di prima… Camera da letto a nord, al mattino ho sempre vetro in basso della finestra pieno d’acqua, pavimento negli angoli uguale e muffa che ricompare sempre negli angoli alti. Prendo un deumidificatore o una vmc?? Filtrare l’aria non è una priorità perchè vivo in campagna e apro sempre al mattino. Grazie

  172. Ottimo articolo! avere una macchina di ventilazione che controlla temperatura e umidità sia interna che esterna è fondamentale per gestire queste situazioni di cambio di stagione. Segnalo che la bluMartin freeAir100 (di cui hai già scritto diversi articoli) è in grado di calcolare l’umidità assoluta interna ed esterna e quindi gestire al meglio la ventilazione in automatico.
    tutto è sotto controllo anche tramite WebApp. Vedi esempio qui https://www.freeair-connect.de/tabs.php

  173. che la muffa ricompaia non è un aspetto da sottovalutare perchè significa che in ambiente volano grandi quantità di spore.
    come minimo ci vuole una bonifica interna: intendo la rimozione meccanica delle muffe e una nuova pittura murale interna per partire da una nuova situazione sana.
    a questo proposito avevo scritto un articolo di recente, eccolo Come eliminare la muffa per sempre, 3 modi.
    in ogni caso se continuano le condense superficiali interne è importante cancellare le cattive abitudini in casa: quelle che producono vapore inutilmente.
    oppure i ponti termici sono veramente così forti da rendere necessario un sottile isolamento interno.

  174. grazie @ Mauro

    ad ulteriore chiarimento sul contenuto di vapore dell’aria…
    questa mattina, 10 novembre, il sensore esterno indicava 8°C e 78% di umidità: sapete quanto vapore conteneva l’aria esterna? soli 6,44 grammi

    pensate quanta umidità interna si potrebbe eliminare se solo ci decidessimo a fare un ricambio d’aria!
    Arieggiate gente, arieggiate!

  175. Avatar alessio graziano
    alessio graziano

    La VMC prana l’ho installata 3 anni fa e anche di inverno il tasso di umidità rimane tale. La muffa a periodi compare ancora. E ci sono giornate che nella stanza al nord si sente odore di aria cattiva. Cosa posso fare “soltanto” arieggiare???
    Consigli di comprare un deumidificatore a supporto?
    Comprare un rilevatore di C02?

    grazie

  176. Premesso che: BELLISSIMO ARTICOLO!!!

    Da quando ho acceso per la prima volta la mia VMC centalizzata (in estate) a quando l’umidità relativa in casa è scesa sotto al 50% sono trascorsi circa 6 mesi.
    La casa era estremamente umida (la mia perché nuova, altre perché vecchie e tenute male)
    Quello che voglio far notare è che i muri assorbono moltissima umidità e quindi muri umidi impiegheranno tanto ad asciugarsi.

    Ora ho anche dimezzato la velocità della VMC e stiamo sotto al 60% anche quando fuori c’é nebbia.