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Dopo tanto diesel, tanto elettrico con Vehicle to Grid V2G?

4 risposte

Se Snam si ripropone di realizzare 300 nuovi distributori di metano per arrivare a quota 1.500 e l’Unione Petrolifera consiglia 15.000 distributori in tutta Italia, il 10% di distributori offrirà il metano. Tutti a metano allora?

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Enel vuole installare 12.000 colonnine elettriche, le e-auto oggi sono circa lo 0,06% del parco circolante (quelle a metano l’ 1,42%).

L’enorme 56% rappresentato dai diesel oggi, che auto diventerà dopo la sostituzione?

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Se anche in Italia si decidesse per il sistema Vehicle to Grid (V2G), con l’ azzeramento dei costi del kW, io farei sicuramente un pensierino sull’auto elettrica pur non disponendo di un bel garage come questo:

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con un cavo per la ricarica elettrica sul lato sinistro:

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Ma in questo paese di poca strategia nazionale, qual’è la Strategia Energetica Nazionale?

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Voi sapete che cos’è la sigla V2G?

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V2G è la tecnologia che consente di sfruttare le batterie delle auto elettriche per accumulare energia, una specie di generatore di emergenza in caso di black out, in verità è uno stabilizzatore dei sistemi elettrici dove l’eolico e il fotovoltaico non sono equilibrati. Un’auto elettrica collegata alla rete ha un ruolo importantissimo: contribuisce a stabilizzare la rete: Se tutte le reti elettriche avessero migliaia di batterie auto collegate, io non me ne intendo, non solo la rete sarebbe stabile: la rete elettrica sarebbe inespugnabile! Non voglio fare scenari di guerra, io non credo alla guerra, ma una rete con tanti piccoli porcellini salvadanaio è sicuramente una garanzia.

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Avete mai sentito parlare del fidanzamento Enel e Nissan che produce l’auto elettrica più brutta del mondo, LEAF? Il loro fidanzamento è esattamente un sistema Vehicle-To-Grid (V2G): le e-car Nissan LEAF rappresentano delle mini centrali capaci di accumulare e rimettere in rete l’energia non utilizzata. Quindi c’è una gestione bidirezionale della carica grazie all’ integrazione delle e-auto nella rete elettrica nazionale.

Vista così, l’auto elettrica non è solo la nostra prossima auto, è la chiave per gestire efficientemente le linee elettriche nel futuro.

Il sistema Vehicle-to-Grid di ENEL e Nissan è già sperimentale in Danimarca, Olanda e Germania. A quei paesi chiederei, ma se Enel mi scarica la batteria della Nissan per stabilizzare la rete, io come faccio a partire per le vacanze? Ma io sono un asino in Vehicle-To-Grid.

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Vi sta venendo voglia di Nissan LEAF, l’e-auto più brutta al mondo? Questa LEAF consuma 15kWh/100km, cominciamo ad abituarci a questi numeri! in futuro dovremo capirci pur qualcosa di consumi elettrici per confrontare qualche e-auto, non basta più ricordare che 4litri/100km sono pochi e 8l/100km sono tanti.

Con un canone mensile da 299 euro per 36 mesi è possibile avere la Nissan LEAF, l’auto elettrica più venduta al mondo e la Enel box station per la ricarica domestica compresa d’installazione. Sembra allettante questo titolone sul sito di Enel! Peccato che sia solo metà della verità! Se si legge la pagina, con più attenzione, ahimè, scoprirete che è disponibile sì a un canone mensile a partire da 299 euro al mese, ma anche più un anticipo!!! è non è dato questo importo! si deve cacciarlo! avanti google! alla riscossa!

E la vostra strategia energetica personale o familiare qual’è?

smettere di andare in auto? è possibile, non dubitate. C’è chi smette di fumare, chi smette di bere e chi smette di andare in auto. Leggete “Minima pedalia di Emilio Rigatti“, questo manuale di diserzione automobilistica mi è stato prestato dall’ing Lorenzo Sartoratti, probabilmente uno dei tanti caduti, o pochi, sotto i colpi del racconto.

 

 

 

 


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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4 risposte a “Dopo tanto diesel, tanto elettrico con Vehicle to Grid V2G?”

  1. credo che le auto previste di nascita per l’uso a metano funzionino perfettamente.
    cerco e riesco a fare sempre meno strada con l’auto, se posso, bici, treno.
    in qualunque caso non mi attira l’auto a metano, qualsiasi fosse il risparmio il bombolone mi inquieta.
    anche in cucina, dal ’92, non uso gas. reduce di una perdita della linea interna alla parete. Ricordo che i tecnici dell’Amag da me chiamati per verificare mi proposero di demolire localmente la tramezza della cucina. E’ così che iniziai a cucinare con le piastre elettriche, alla tedesca.
    Ecco, in campeggio il mio compagno di caffè è ancora un camping gaz.

    tornando alle auto:
    dopo un primo innamoramento per l’auto ibrida, lucidamente penserei ai nuovi efficientissimi (e potentissimi) 3cilindri mille benzina. certo, il loro acquisto non dà nessuna spinta alla ricerca sull’ibrido, sul plug-in ed in fin dei conti sull’elettrico, ma un motore a benzina scarso tenuto in piedi dalle stampelle elettriche mi convince e anche non mi convince.

  2. Avatar Antonio

    Grazie dott. Sampaoli 🙂
    Rettifico, i consumi sono 20-22 km/l (prevalenza su extraurbano strade statali, poco in città) e solo perchè schiaccio per sorpassi, altrimenti, a 70-80 km/h costanti mi attesterei tranquillamente a 25 km/l.
    In attesa dell’elettrico che ne pensa del metano?
    La mia perplessità sono solo:
    1) la durata di un motore che va solo a metano (con poche eccezioni a benzina, all’avviamento e 2 km dopo il rifornimento per lubrificare gli ingranaggi e non far adulterare la benzina), vista l’estrema secchezza di questo gas;
    2) l’eventuale incremento improvviso delle accise sui carburanti gassosi che ne farebbe perdere immediatamente i vantaggi economici

    Altrimenti sarebbe a mio avviso la soluzione più ecologica, sebbene il rendimento dei motori che lo bruciano non sia efficiente quanto il ciclo otto, diesel e, soprattutto, aktinson delle fantastiche ibride toyota.

  3. 410mila km con un’auto… questo sì che è recycling symbol. un insegnamento per tutti

  4. Avatar Antonio

    io guido da 210 mila km un turbodiesel 1600 cc consumando 18-20 km/litro.
    la mia prossima, quando la mia cara vecchia mi lascerà (spero verso i 410 mila km!), sarà un’auto a metano come una seat leon che per chi non percorre molto urbano come me è quella più economica mentra la ibrida conviene per tragitti in maggioranza urbani e brevi.