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L’importanza del progetto termotecnico e del capitolato

7 risposte

IMPIANTI TERMOTECNICI: esiste l’ impianto che va bene in ogni casa?

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e l’impianto che va bene per ogni committente? Le esigenze del cliente finale sono sempre le stesse?

Spesso manca il dialogo tra cliente finale, progettista e installatore. Il confronto e il coinvolgimento fra le parti, assolutamente necessario per ottimizzare i costi, sono ancora visti come una perdita di tempo e affrontati in modo sbrigativo.

A volte la difficoltà di comunicazione nasce dalla mancanza di fiducia nelle rispettive professionalità e il dettaglio più importante tra tutti è ancora lo sconto economico.

L’architetto e il committente sviluppano nel tempo un forte legame, anche di dipendenza, mentre gli incontri legati al progetto termotecnico restano in secondo piano e rappresentano una inevitabile scocciatura facente parte del sogno della nuova casa.

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Il progetto Termotecnico ( l’impiantistica) è invece fondamentale per ottenere comfort ed economia di gestione negli anni. Sviluppare insieme al cliente l’idea impiantistica di base è l’ABC del funzionamento della casa nel clima in cui è situata e influenzata dalle abitudini e necessità di chi ci abiterà. E da dove partire dopo un attenta valutazione di tutte le esigenze personali del committente?

l’ importanza del computo metrico:

Intanto capiamo bene cos’è: il computo metrico è un elaborato redatto dal Progettista Termotecnico: un documento nel quale troviamo sia le caratteristiche di tutti i componenti che compongono il futuro impianto oltre agli oneri di messa in funzione e di collaudo stesso degli impianti.

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Come detto all’inizio, una casa ha bisogno del suo sistema di impianti secondo le caratteristiche della costruzione e secondo le necessità personali! il computo metrico, con il supporto del progetto esecutivo (che NON deve fare l’installatore a seconda della sua esperienza o abitudine), permette al cliente finale di richiedere più offerte a diversi installatori ottenendo vari preventivi a parità di materiali, tecnologia e quantità.

Un modo semplice per poter confrontare bene gli importi di spesa.

Possedere un computo metrico porta molti vantaggi al cliente evitando incomprensioni di carattere economico e di lavorazioni da eseguirsi oltre ad essere un contratto.

Senza un computo metrico per la richiesta dell’offerta ai vari installatori, saranno gli installatori stessi a redarre i loro computi metrici, in funzione delle rispettive conoscenze prevedendo quantità e qualità di materiali completamente diversi tra loro:

  • confusione nella scelta
  • difficoltà di interpretazione delle voci
  • incapacità nell’individuare voci o elementi mancanti o dimenticati
  • ripetute contestazioni durante i lavori.

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E’ comune pensare che il capitolato redatto dal professionista sia una spesa in più, ma è nel momento delle lavorazioni, spesso ormai effettuate, che si scopre quanto avrebbero potuto costare di meno.

… se fosse stato previsto un Capitolato.

In assenza di un capitolato fedele al progetto impiantistico la progettazione del vostro impianto sarà nelle mani del vostro installatore.

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Sarà lui ad occuparsi di dimensionare

  • il fabbisogno di riscaldamento,
  • raffrescamento,
  • acqua calda sanitaria,
  • ventilazione,
  • deumidificazione e/o umidificazione
  • la vostra caldaia
  • o la pompa di calore,
  • le tubazioni,
  • gli accumuli,
  • il vostro solare termico,
  • il vostro condizionatore
  • e tanto altro

L’installatore difficilmente riesce a riunire tutte queste competenze, ma il più delle volte è proprio il cliente che si rivolge a lui direttamente senza comprendere la valenza e l’importanza di presentare un computo metrico.

Risparmiare poche centinaia di euro che poi se ne andranno in varianti o opere non previste è sciocco.

Presentarsi al proprio installatore con un computo già preparato non è sinonimo di sfiducia:

  • anche gli installatori preferiscono avere in mano un computo metrico, così da prevedere  stessi materiali e stesse quantità del proprio concorrente.

Non dimentichiamo che un installatore include comunque nella manodopera la spesa in termini di tempo per la compilazione del computo per l’offerta.

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federico_sampaoli_espertocasaclimacom  ipha_member   articolo ideato, scritto e diretto da Marco De Pinto e Federico Sampaoli, impegnati a favore delle persone, del comfort e dell’open information. Marco titolare dello Studio di progettazione degli impianti PH Studio.  Federico titolare dello Studio di consulenza tecnica per una migliore efficienza energetica e caporedattore di espertocasaclima.com – blog di formazione e comunicazione online dal 2009. 

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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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7 risposte a “L’importanza del progetto termotecnico e del capitolato”

  1. Buonasera ho in atto una ristrutturazione con il 50 e 65 e sono in attesa da parte fel termotecnico di una stratigrafia e di una acustica….visto che limmobile in questione é un terrratetto in mezzo a 2 alte proprietà mi é stato richiesto ..per fare l’acustica anche le planimetrie delle case confinanti…e’ una cosa necessaria o ne possiamo fare a meno ?

  2. Avatar Eugenio

    Sul lato interno ci sono le perline a vista, coprirle mi dispiacerebbe una sacco. Per quanto riguarda l’impianto mi servirebbe un unico impianto per caldo freddo e la superfice della parte vetrata compreso infissi è intorno ai 25mq. Il fabbisogno è quello di una famiglia stantard composta da una coppia entrambi lavoratori ed una bimba in arrivo. Poi trasmittanza parete e tetto non saprei. Quelli degli infissi si aggira sotto lo 0,8

  3. Buona sera Sig. Eugenio
    La domanda che pone difficilmente è consigliabile a priori in quanto dipende da molti fattori quali :
    – Fabbisogno dell’edificio per riscaldamento (dipendente dalle coibentazioni esposizione ombreggiamenti e superfici vetrate)
    – Fabbisogno dell’edificio per raffrescamento e deumidificazione se necessario ;
    – Fabbisogno di acqua calda ;
    in secondo luogo dipende dai seguenti aspetti :
    Tipologia di impianto se solo per riscaldamento o anche per raffrescamento.
    La scelta impiantistica dipende anche dall’investimento iniziale sugli aspetti impiantistici e ricordatevi che il fotovoltaico poco centra con il sistema pompa di calore.
    Ricordiamo sempre che il vostro edificio può funzionare con la pompa di calore ma cercate sempre di tener presente che questa tipologia impiantistica percorre una strada parallela al fotovoltaico e a volte può essere integrata in minima parte dal fotovoltaico con dovuti e attenti accorgimenti da valutarsi caso per caso quindi attenzione.
    Buona lettura

  4. la stratigrafia del tetto si potrebbe correggere sul lato interno.

  5. Avatar Eugenio

    Purtroppo il tetto è già stato montato e correggerlo mi verrebbe quasi impossibile perchè significherebbe smontare tutto e cambiare materiali con ulteriore dispendio economico. Comunque a parte il tetto. Volevo non fare altri errori sulla stratigrafia della parete che ancora deve essere eseguita ( al momento c’è solo la parete in xlam) devo scigliere se mettere un impianto a pavimento con pompa di calore e pannelli fotovoltaici o impianto tradizionale a termosifoni con cldaia a gas. Lei cosa mi consiglia?

  6. credo che la stratigrafia del suo tetto in legno sia veramente inadeguata per tutte le zone climatiche d’Italia.
    anche dal punto di vista normativo la stratigrafia non rispetta le indicazioni del legislatore.

    Al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti si devono progettare con cura i materiali per la copertura.
    Questo tetto in legno con 10 cm di EPS (anche se fosse il migliore dei pannelli in grafite) e con 4cm di fibra di legno (anche se avesse densità 160kg/mc) non offrirà nulla di buono d’estate.

    Il suo progettista deve ricordare di ottenere almeno:

    sfasamento > 12 ore
    trasmittanza termica periodica YIE inferiore a 0,18 W/m2K

    Questo tetto ventilato non raggiunge nemmeno 4 ore di sfasamento…

    Prima di passare alla progettazione della tipologia di impianto caldo/freddo andiamo a correggere le stratigrafie del tetto.

  7. Avatar Eugenio

    salve,
    per prima cosa volevo porgere i miei complimenti per il sito,
    molto interessante anche la parte del forum che ormai seguo da tempo.
    Inoltre volevo un suo parere se possibile, per la tipologia di impianto caldo/freddo da installare per una villetta di 160 m2 (140 calpestabili) su un unico livello, in legno lamellare a strati incrociati xlam,
    con cappotto esterno da 14 cm in eps, parete in legno da 10 cm e vano impianti
    da 6 cm (che volendo potrei anche coibentare con 4 cm di fibra di legno) e tetto ventilato
    con pacchetto coibente di 10 cm in eps e 4 in fibra di legno con relative guaine freno vapore e tegole. Infissi in pvc kf500 internorm.
    Zona climatica dell’abitazione D, posizione sud Italia e precisamente comune di Castrolibero provincia
    di Cosenza.
    Gradirei ricevere i suoi preziosi consigli, tenendo conto della della tipologia e della zona dell’abitazione.

    nell’attesa di una gentile risposta invio distinti saluti.

    Eugenio