consulenza per efficienza energetica

vespaio aerato a spessore ridotto ed isolato

Vespaio aerato, la stratigrafia ideale e i ponti termici

9 risposte

Dopo la decisione del vespaio aerato è il momento di descrivere gli strati successivi. Quale stratigrafia progettare?

vespaio aerato a spessore ridotto ed isolato

La cosa che ogni progettista vorrebbe realizzare è un vespaio aerato a spessore ridotto ma ben isolato, naturalmente è importante seguire questa soluzione con omogeneità su tutta la superficie:

vespaio con coibentazione integrata

  • interrompere l’isolamento termico equivale a creare un forte ponte termico che per essere attenuato richiederebbe un ulteriore strato di isolante e di conseguenza nuovo spessore di cui tenere conto.

vespaio aerato a spessore ridotto ed isolato

struttura autoportante + elementi isolanti (isolare la base dei pilastrini dal magrone)

Il pacchetto di questi disegni è costituito da elementi che compongono una struttura autoportante a cui si aggiungono elementi isolanti che permettono di isolare le pareti laterali dei pilastrini che si vengono a formare nel punto di unione delle gambe. Può essere inserito un apposito elemento in EPS, SottoPiede, che permette di isolare la base dei pilastrini dal magrone. Sopra questa struttura a igloo vengono posati degli elementi isolanti che separano dal pavimento superiore.

isolamento delle fondazioni

Il sistema prevede elementi di chiusura laterale che fanno da isolamento delle fondazioni:

vespaio aerato a spessore ridotto ed isolato

Il sistema così composto può ricevere il getto in calcestruzzo.

vespaio aerato a spessore ridotto ed isolato

In un risanamento è molto frequente qualche impedimento alla realizzazione di questo vespaio con coibentazione integrata senza interruzioni: basti pensare all’esigenza di legare le fondazioni in un edificio che strutturalmente ne abbia bisogno:

vespaio aerato a spessore ridotto ed isolato

Teoricamente, sia nel risanamento che nella nuova costruzione, il solaio sopra il vespaio aerato e isolato è di per sè una buona soluzione contro le dispersioni verso il basso (non adatto a una casa passiva magari, ma rispetto alla stragrande maggioranza delle realizzazioni, efficace).

E il nodo solaio sopra igloo – pareti perimetrali (e pareti di spina)?

L’ isolamento orizzontale che si riesce ad ottenere con il sistema del vespaio aerato già isolato NON risolve il ponte termico del piede della muratura che rimane fredda:

  • se si tratta di un risanamento, le pareti perimetrali esistenti hanno il sacco di fondazione in contatto con il terreno e restano fredde
  • se si tratta di una nuova costruzione e non si è progettato un taglio termico del piede della parete sulla fondazione, qualsiasi cappotto esterno, anche con zoccolatura interrata non potrà mai risolvere adeguatamente questo nodo

vespaio aerato isolato

Il ponte termico va analizzato, studiato e risolto:

vespaio aerato a spessore ridotto ed isolato

è assolutamente necessario migliorare la stratigrafia delle murature portanti in contatto con il terreno anche sul lato interno.

Quando manca la continuità tra sistema a cappotto esterno e l’isolamento orizzontale si deve intervenire e in qualche modo: allungare la strada al freddo sul lato interno. Altrimenti le temperature superficiali interne troppo basse dimostreranno l’errore progettuale. All’esterno si può migliorare la coibentazione con pannelli in XPS, anche poi interrandoli.

In conclusione, cerchiamo ed applichiamo sistemi innovativi ed efficaci senza dimenticare o nasconderci il senso completo del progetto di coibentazione: la continuità dell’isolante.

il passaggio degli impianti

Proseguendo nella stratigrafia orizzontale sopra gli igloo si incontrano i problemi relativi al passaggio degli impianti:

vespaio aerato a spessore ridotto ed isolato-01

gli impianti solitamente vanno annegati nel massetto alleggerito: il senso del massetto alleggerito è

  • portarsi alla quota decisa in fase progettuale
  • proteggere tutte le condotte impiantistiche
  • confinare le condotte impiantistiche in un ambiente a temperatura satbile

 Proprio per confinare le condotte impiantistiche in un ambiente a temperatura stabile consiglio di spingere sul primo strato di coibentazione che si poserà sulla cappa armata appena gettata evitando di aggiungere strati ulteriori più in alto:

prima comincio ad isolare e prima ottengo buoni risultati!vespaio aerato o igloo - Vespaio aerato, la stratigrafia ideale e i ponti termici 1


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

Qui sotto puoi lasciare un commento” – non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane!  riceverai presto una risposta!

acquistando da QUI il prezzo per te non aumenterà, ma Amazon riconoscerà una piccola cifra a sostegno di espertocasaclima.com che intende rimanere libero da insopportabili Pop-up

oppure sostieni l’informazione libera e imparziale di espertocasaclima con un un Buono Regalo Amazon digitale (via e-mail o SMS)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

9 risposte a “Vespaio aerato, la stratigrafia ideale e i ponti termici”

  1. @ gennaro

    mi sembra di capire che esista una platea di fondazione in cemento armato separata dal terreno da un telo in PVC.
    all’estradosso di questa platea si vuole realizzare un vespaio di 20cm.
    è una nuova costruzione oppure una demolizione interna di edificio esistente?

  2. Avatar Gennaro

    Vorrei creare un vespaio di 20 cm al piano terra di un fabbricato di 60 mq, che ha la platea di fondazione in c a con sottostante telo in pvc. Premetto che non posso creare fori di areazione sul lato nord.
    Le mie domande sono:
    – L’areazione posso farla est-ovest,
    – la sezione dei fori, dove non è possibile farli da 100, posso farne 2 da 60;
    – quanti fori dovrò eseguire per ogni tenendo conto che il fabbricato misura 8.00x 8.00;
    -è opportuno eseguire i fori anche sul lato sud?
    – sovrastante agli igloo devo prevedere uno strato di coibentazione e di quanti cm?;
    Grazi della risposta.

  3. sul piano orizzontale del suo seminterrato è corretto prevedere una barriera al vapore da risvoltare verticalmente su tutte le pareti.
    questa sarebbe anche l’occasione per scegliere una guaina con caratteristiche anti Radon per valorizzare al massimo l’intervento.

    dunque la sua stratigrafia diventerebbe in ordine di posa:
    – una barriera al vapore e anti Radon
    – un pannello isolante ad alta resistenza a compressione
    – un massetto per la finitura

  4. Salve, vorrei chiederle un consiglio.
    Dovrei aimé isolare un vespaio classico posto in un seminterrato riscaldato, mi ritrovo con soli 6 cm per l isolamento, avevo pensato a dell’ xps 300kpa ,. Mi hanno consigliato però una barriera al vapore tra questo e il massetto di finitura di 5 cm
    Cosa ne pensa?io preferirei non metterlo ho paura che non traspirando più si formino muffe lì dentro
    La ringrazio

  5. direi che la spesa per realizzare quella sorta di iglù isolato in copertura mi appare ben costosa e di spessore enorme.
    investirei tutto in isolante piuttosto!
    calcolare il giusto spessore? lei l’espertosfasamento lo ha già trovato qui. di chi altri ha bisogno?

    Il pannello isolante rigido in polistirene estruso XPS con struttura a cellula chiusa protetto sulla faccia superiore da uno strato di calcestruzzo da 35 mm. è perfetto. Anche in nord italia è ancora introvabile nei magazzini.
    Ma cerchiamolo! Chi sa

  6. Avatar andrea mangione
    andrea mangione

    In buona sostanza, mi sconsiglia la soluzione del tetto ventilato. Purtroppo, nonostante abbia contattato più ditte, la soluzione del tetto piano rovescio sembra sconosciuta in quel di Reggio Calabria. Oltretutto, pur proponendola e reperendo i giusti materiali, non credo sarebbero in grado di calcolare il giusto spessore di Xps tale da consentire il giusto sfasamento termico.
    Ciò considerato, tenuto conto che la terrazza è finita con mattonelle di conglomerato di marmo, poggiate sopra il massetto (il tutto impermeabilizzato da guaina bitumusa), mi sta venendo in mente come unica soluzione il fai da te.
    Ovvero impermeabilizzazione con Mapelastic (Mapelastic smart, Acqua Defence o prodotti similari, sopra la pavimentazione (è una soletta in cls non traspirante sin dalla sua genesi…non andrei a creare problemi di condensa interna, almeno credo), geotessuto, XPS, pavimentazione flottante.
    O, se riesco a trovare il modo per ritirare il prodotto: http://www.texsa.com/it/productsGroup.asp?id=12

    Che ne pensa?

  7. la soluzione dell’iglù con isolamento prima del getto permette di avere un isolamento termico a proteggerci dalle dispersioni verso il basso del solaio. il neo sta nel perimetro, che è un ponte termico da risolvere.
    nel suo caso si vuole isolare termicamente il lastrico solare.
    quasi sempre si utilizza un materiale che è indifferente all’umidità, per praticità, l’xps.
    la soluzione segue le caratteristiche del tetto rovescio, leggi https://espertocasaclima.com/2010/11/tetto-piano-alla-rovescia/
    sopra l’isolante una pavimentazione flottante che serve da zavorra.
    leggi anche https://espertocasaclima.com/2012/10/tetto-piano-coibentato-e-impermeabilizzato-correttamente/

  8. Avatar andrea mangione
    andrea mangione

    Carissimo, Le pongo qualche domanda, sperando in una sua cortese risposta. Abito all’ultimo piano di un fabbricato costruito a fine anni 70. La terrazza non è coibentata e ne subisco le conseguenze negative, sia d’estate che d’inverno. Tenga conto che dove abito (Reggio Calabria), raramente la temperatura scende sotto i 6 gradi e se lo fa, ciò accade per una-due settimane l’anno. Ovviamente il confort climatico interno ne risente in ogni caso.
    Andando al sodo, considerato che la soletta in latero cemento, a suo tempo impermeabilizzata con guaina, massetto in pendenza, guaina e mattonelle in agglomerato di marmo è ancora perfettamente stagna, una delle ditte da me contattate per risolvere il problema della “coibentazione”, mi ha proposto il sistema IGLU’ (isolato con Iso Iglù), senza demolizione della esistente pavimentazione.
    Al di là delle considerazioni di carattere statico, dovute all’aggravio di peso (a parere della ditta non ce ne sarebbero…), mi sorgono alcuni dubbi sull’efficienza di un tetto ventilato piano (avrò sempre caldo d’estate?) e sulla capacità coibente in inverno del sistema propostomi (Iglù 10 o 12 cm + iso Iglù).
    Non vorrei proprio spendere soldi per continuare ad avere freddo di inverno e caldo d’estate!
    La ringrazio per la cortese attenzione.

    Andrea Mangione
    (socio sostenitore)

    http://it.daliform.com/prodotti/download/files/56_1.pdf
    http://it.daliform.com/prodotti/divisione-edilizia/vespai-ventilati/iglu-accessorio-iso-iglu.php

  9. questa foto è parecchio brutta
    https://espertocasaclima.com/wp-content/uploads/2014/01/vespaio-aerato-a-spessore-ridotto-ed-isolato-02.jpg
    il vespaio è meglio gettarlo in un’ unica soluzione. anche il vetro cellulare è da valutare