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cause della muffa - Stop alla muffa impostando meglio il riscaldamento! 1

Stop alla muffa impostando meglio il riscaldamento!

89 risposte

Se imposti bene la caldaia e magari la tua è a condensazione, consumerai meno gas per il riscaldamento e non dovrai combattere contro la muffa, quindi Stop alla muffa 😉

La prima causa della comparsa della muffa è sempre l’eccessiva percentuale di umidità, che infatti in alcuni punti, più freddi degli altri, condensa (e nutre le spore).

La seconda causa della comparsa della muffa è la bassa temperatura superficiale dei muri e dei soffitti! Mancando un buon isolamento le strutture dell’edificio disperdono allegramente 🙁

C’è un unico modo per mantenere alta, o almeno più alta possibile  la temperatura superficiale delle pareti e dei soffitti. E oggi parliamo proprio di questo 🙂

Vuoi guardare l’articolo? vai al VIDEO

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Chi dalla caldaia tradizionale è passato alla caldaia a condensazione… a volte resta deluso dai consumi, più o meno alti come quelli del vecchio generatore! Invece potrebbe consumare veramente meno! Basta impostarla per bene! E non usarla come si usava quella tradizionale:

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Come regolare la caldaia in 2 minuti:

Appena inizia la stagione fredda evitiamo di impostare giorni della settimana e orari di accensione e spegnimento! Concentriamoci sulla regolazione della temperatura di mandata. Solo su quella!

la temperatura di mandata

Inutile fissare a 65°C la temperatura di mandata, far partire la caldaia per un paio d’ore e poi fermare l’impianto fino al pomeriggio per farla ripartire nuovamente a 65°C. Sarebbe come andare al lavoro sgommando ad ogni semaforo 😉

Trovate la temperatura di mandata perfetta per ottenere i famosi 20°C in casa! Con due o tre regolazioni ce l’avrete fatta. All’inizio dell’inverno la temperatura di mandata giusta potrebbe essere anche solo 34°C o anche meno, ma per molte ore al giorno, anche h24.

Un radiante chiederà una temperatura più bassa e un termosifone una più alta, ma il principio non cambia: piano & sempre!

Avrete un impianto che va piano, ma sano e lontano, senza lunghi periodi in OFF.

consumare un filo di gas

caldaia_condensazionePiù le temperature esterne saranno rigide è più alzerete la mandata, certo! ma rispetto all’abitudine precedente di impostare un’altissima temperatura scoprirete come la caldaia a condensazione sia in grado di recuperare gran parte del vapore contenuto nei fumi di scarico trasformandolo in energia: la bolletta premierà il tempo che avrete dedicato alle regolazioni.

non ci credete? fate l’autolettura

Oggi stesso impostate la caldaia in manuale e funzionamento h24, abbassate la temperatura di mandata tra i 35 e i 45°C (a seconda dei casi) e dal giorno successivo iniziate l’ autolettura del gas metano:

  • uscite alle 8:00?
  • ogni giorno alle 8:00 leggerete il contatore del gas fin che il meteo esterno non cambia
  • se salissero le temperature esterne e voi abbasserete la temperatura di mandata, segnatelo nel vostro foglietto 😉

stop alla muffa

Grazie ad una temperatura interna più uniforme con lunghi periodi riscaldamento senza quasi interruzioni né di giorno e né di notte,

  • gli ambienti saranno più confortevoli,
  • i moti convettivi in zona termosifoni molto meno forti e con meno polveri,
  • le temperature superficiali delle pareti e dei soffitti più elevate

La temperatura superficiale dei muri si assesterà finalmente ad una temperatura più alta, senza soffrire dei continui ON OFF dettati dal cronotermostato. Il termostato interno impostatelo pure sopra i 20° in modo che la caldaia si fermi solo quando tutte le valvole termostatiche di ogni radiatore sentono di aver portato l’ambiente a temperatura. Ecco che l’impianto sarà finalmente più bilanciato.

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le vecchie abitudini

Bisogna smettere la cattiva abitudine di sentire caldo e spegnere il riscaldamento, sentire freddo e alzare a palla: con un po’ di sensibilità e pazienza riuscirete a livellare le valvole termostatiche di ogni termosifone e la giusta temperatura di mandata dell’impianto (la più bassa possibile).

I muri saliranno di temperatura,  senza permettere alla muffa di trovare zone di condensa alle temperature critiche dei 13-16°C.

Tenere tutto chiuso perchè fa freddo è altrettanto sbagliato: un ricambio d’aria veloce e frequente abbassa l’umidità in casa e non ci raffredda la casa 😉

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la sonda esterna

tag-sonda-esterna

Se la caldaia è dotata di sonda esterna la temperatura di mandata sarà regolata autonomamente da quello che la sonda sente esternamente, siete nelle mani della sonda esterna! Un modo perfetto di gestire la caldaia se non si ha nessuna voglia di metterci il naso. Se siete tra quelli che hanno avuto una brutta esperienza con la sonda esterna forse siete tra gli sfortunati che hanno avuto un impiantista “sbadato”: la sonda esterna è stata installata dove non deve essere! Installatela a nord e in modo protetto. Io preferisco gestire tutto da me 😉

La normativa prescrive le ‘ore massime’ di funzionamento per gli impianti PRIVI DI REGOLAZIONE CLIMATICA, se il vostro impianto ha la regolazione climatica potete tenerlo acceso 24ore al giorno e non avere problemi con il dittatore. La regolazione climatica si basa su due sonde, quella sulla tubazione di mandata, e quella all’esterno dell’edificio.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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89 risposte a “Stop alla muffa impostando meglio il riscaldamento!”

  1. @ fabio

    grazie Fabio, mi fa piacere che l’impianto sia bilanciato “su misura del padrone di casa”.
    moltissime persone non ci riescono mai o non hanno la pazienza e il piacere di dedicarci il tempo necessario

  2. Anche io, grazie a Federico, da molti anni scaldo la casa in continuo 24 h / 24 h nel periodo necessario a mantenere la temperatura desiderata in casa. Scaldo solo 2 bagni + 1 taverna + 1 camera regolando il tutto solo con le valvole termostatiche. La caldaia ha la sonda esterna ma comunque riesco a tenerla sempre ai minimi di regolazione. Ho volutamente eliminato i 3 circolatori dell’acqua per far lavorare esclusivamente quello interno alla caldaia a condensazione. Ho volutamente eliminato tutti i termostati di casa. Sono anni che ho proprio delle belle soddisfazioni! Grazie Federico!!!!

  3. @ andrea

    come avevo risposto @ marco
    sì sto valutando anch’io l’impatto del consumo energetico del circolatore della caldaia,
    e poi si dovrebbe anche conteggiare il ventilatore (ma questo credo intervenga solo nella partenza e assorbe 17Wh).

    ovviamente la preoccupazione del consumo energetico del circolatore della caldaia preoccupa chi ha una caldaia anzianotta come me dove la VICTRIX 26 kW indica ben 88Wh per il circolatore, mentre una attuale VICTRIX TERA 24 indica meno della metà 41Wh per il circolatore.

    dicevo anche che nelle stagioni più miti non ha nemmeno senso tenere accesa la caldaia h24. e risparmiamo anche energia elettrica!

    io ho tenuto la caldaia accesa h24 (appositamente per un test) mandata a 34° su termosifoni… per tutto il mese di gennaio
    che è stato rigido e poi le notti vicine allo zero sempre. ma anche durante il giorno.
    nelle prime ore del mattino ho anche spinto a 38°C…
    risultato:
    il mio record personale del mese di gennaio (consumo gas 6,5mc/giorno acs compresa per 260mq considerando che i restanti mq sono sempre spenti da tanti anni, da quando ho isolato tetto e cappotto)

    tornando al circolatore vecchiotto da 88Wh con 30cent a kWh risulta una spesa giornaliera di 0,0264€ x 24h = 0,63€ che oggi corrisponde a mezzo mc di gas.

    fortuna che si va verso la primavera… ?

  4. Ho una casa equipaggiata con radiatori, ma mantengo la temperatura di mandata abbastanza bassa, attorno ai 45/50 gradi. Avendo un circolatore per ogni zona, essi funzionano per parecchie ore al giorno. In questo modo risparmio sul gas però consumo energia elettrica per i tre/quattro circolatori.
    A questo punto può essere la scelta corretta, oppure occorre comportarsi in maniera differente?

  5. @ marco umberto

    in linea di principio l’errore da evitare è spegnere il riscaldamento ad esempio in un ambiente magari poco usato perchè se non è una stanza chiusa pian piano l’umidità in eccesso delle altre zone andrebbe a concentrasi in quell’ambiente con il rischio di condensare sulle superfici più fredde.
    i corridoi spesso senza pareti verso l’esterno e dunque non disperdenti sono inutili da riscaldare.
    tutte le stanze sono da riscaldare cercando di bilanciare l’impianto (bilanciare significa che ogni radiatore deve poter riuscire a riscaldare la stanza quindi va aperto del tutto o un poco strozzato, se fatto manualmente) e gestendo la temperatura di mandata in base al clima esterno che è sempre un po’ variabile.
    ovviamente nei bagni è sempre gradita una temperatura maggiore, mentre nelle camere per gli adulti è preferibile una temperatura più bassa.

    NB: dove è preferibile una temperatura più bassa bisogna fare ancora più attenzione al livello di umidità perchè
    – più scende la temperatura
    – più sale l’umidità relativa (non quella assoluta ovviamente)
    – più aumenta il rischio condensa superficiale
    – più aumenta il rischio muffa

    ricordo a tutti che è meglio riscaldare più tempo con temperature di mandata inferiori

  6. Avatar Marco Umberto De Benedittis
    Marco Umberto De Benedittis

    Vivo in una casa a due piani. Il piano terra per la zona giorno, il primo piano per le camere da letto. Come devono essere impostate le temperature durante la notte? Ci devono essere differenze tra corridoi, camere da letto, bagno, ecc.? Grazie in anticipo.

  7. @ valentina
    la temperatura ambiente raggiungibile soffre naturalmente di tutte le dispersioni della casa, che io non conosco.
    visto che la caldaia è nuova vale la pena:
    – intanto bilanciare l’impianto in modo che strozzando o aprendo i singoli radiatori ogni ambiente riesca a raggiungere la temperatura desiderata
    – regolare la temperatura di mandata in base alle temperature esterne in modo che anche al calare delle temperature esterne la caldaia riesca a garantire in casa la temperatura desiderata
    – anticipare l’accensione della caldaia per avere in casa la temperatura desiderata quando serve senza dover “spingere” con temperature elevate.

    la temperatura di mandata inferiore ai 50°C permette anche di evitare i baffi neri dei radiatori perchè non succede la carbonizzazione delle polveri sospese.

  8. Avatar Valentina
    Valentina

    Buongiorno, ho installato da poco una caldaia a condensazione, anche con una potenza maggiore rispetto a quella tradizionale che avevo prima, ho impostato la temperatura a 55 gradi e ho i radiatori. Con mia enorme sorpresa noto che in 6 ore la temperatura in casa è salita di quasi un grado, passando dai 19 ai 20, e per raggiungere la temperatura impostata, ovvero 20.5 ci mette mezza giornata… È normale?

  9. Buona sera, avrei un problema da esporle, ho un impianto a termosifoni al 1° piano con collettore e in mansarda invece ho fatto aggiungere 4 termosifoni con impianto bitubo a canala (battiscopa).
    L’idraulico sotto la caldaia ha messo due termovalvole ( una per meansarda e una per piano sotto) gestite con 2 termostati. Ogni termostato chiude la propria valvola e quando tutti e due chiudono, la caldaia si spegne. La caldaia è una Immergas Victrix zeus superior 26Kw con Boiler 54l.
    Il problema è che quando i due impianti vanno contemporaneamente, quello della mansarsa mangia calore a quello di sotto, dove i termosifoni non scaldano più come prima, quando si chiude l’anello di sopra allora tornano in temperatura. Velocità del circolatore in auto con delta t 15K.
    Cosa posso fare per risolvere il problema?

  10. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    Buona sera Sig. Flavio
    Per quanto riguarda una ottimizzazione della termoregolazione alcune regole:
    La nuova caldaia a condensazione (e non esistono altre da poter commercializzare) dovrà essere provvista di sonda esterna termometrica di rilevamento della stessa temperatura esterna. A seguito l’avviamento della stessa caldaia dovra prevedere l’impostazione corretta della curva climatica;
    Ogni ambiente dovrà essere provvisto di regolazione delle temperature ambiente mediante valvole termostatiche nel suo caso (impianto a radiatori) mentre nessuna termostatica sul radiatore dove è presente il termostato. Attenzione che il termostato sia posizionato nel locale più sfavorito termicamente, in modo tale che sarà l’ultimo a spegnersi a parità di temperatura regolata.
    L’aspetto cronotermsotati vi servirà solo ed esclusivamente per settare gli orari di funzionamento del sistema di riscaldamento, ma ad oggi, è più semplice con termostati definiti intelligenti e gestibili semplicemente da cellulare.
    Osservazione : Per quanto riguarda il tempo di funzionamento della caldaia in questo caso il maggior risparmio è la regolazione delle temperature negli ambienti e la temperatura di mandata affinchè possa innescare bene la condensazione della stessa caldaia e che ovviamente la temperatura di ritorno sia inferiore ai 45°C quindi salti temrici sui radiatori elevati e quindi elettropompa che gira poco. Quindi si tratta di una ottimizzazione del sistema non si agisce sulla termoregolazione della caldaia a piacimento personale ma da tecnico specializzato che vi rilasci un documento per iscritto firmato e timbrato. Insistere molto bene su questo aspetto. In linea generale meno funziona la caldaia meno ha bisogno di riscaldare la vostra abitazione quindi avete svolto una ottimizzazione del sistema ricordando i punti sopra esposti.

  11. Avatar Flavio Lucchini
    Flavio Lucchini

    Salve, nella mia casa ho attualmente un impianto con caldaia istantanea tradizionale e radiatori in ghisa gestito a “bizona” cioè piano terra e primo pianto gestiti in maniera indipendente da due cronotermostati programmabili vimar.
    Questi due termostati vanno ad innescare due elettrovalvole di zona che a loro volta accendono la caldaia.
    Probabilmente in primavera dovrò sostituire la caldaia con una nuova a condensazione + sonda esterna, di conseguenza credo sia consigliato montare anche le valvole termostatiche su ciascun radiatore.
    La centralina della caldaia però si trova in garage, difatti sono i due termostati a comandare le varie accensioni e spegnimenti.

    Ma a questo punto secondo voi avrebbe ancora senso mantenere il funzionamento bizona con la caldaia a condensazione? da quanto leggo in giro (ed anche su questo blog) tantissimi consigliano di far funzionare ININTERROTTAMENTE la caldaia per almeno 12 ore al giorno….io potrei accenderla verso le 10.30 e farla spegnere alle 22.30 regolando la temperatura di mandata ad un valore inferiore agli attuali 60°?

    Secondo voi conviene comunque fare in modo che l’acqua calda circoli solo al piano terra per quel periodo e fare aprire la valvola del piano superiore solo dalle 16.30 alle 22.30?

    Attendo consigli…..grazie

  12. Avatar Ernesto

    @marco
    Intanto grazie per la risposta. Come già dicevo, il mio impianto possiede una sonda esterna. Attualmente la zona notte fa fatica rispetto alla zona notte a riscaldarsi. Quindi , al fine di ottimizzare il tuo e di equilibrare l’impianto, dal momento che la zona notte parte da un 16/17° dalle ore 13 e arrivo a 19° alle ore 22 con curva climatica impostata a 50°, devo lasciare così il tutto impostato e a limite tramite le valvole equilibrare il calore di ogni singolo termosifone, oppure devo fare funzionare l’impianto con una curva climatica più alta e quindi meno ore di funzionamento?Con l’impostazione attuale sotto l’aspetto del comfort, ci sta bene dal momento che la zona giorno si riscalda senza problemi mentre la zona notte ci impiega piu ore ma per quando andiamo a letto è calda. Chiedo sempre nell’ottica di avere un maggiore comfort e risparmio energetico. Grazie ancora.

  13. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    Buongiorno Ernesto, vediamo le tue domande :
    la caldaia a che temperatura di mandata la devo fare funzionare? Per questo aspetto avresti bisogno del progetto termotecnico per comprenderne l’impostazione. Ovviamente avresti bisogno della sonda esterna.
    Senza questi presupposti cerca di partire con una mandata di 45°C di mandata e se non sufficiente aumenta la temperatura di mandata di 2°C alla volta. Dovrai andare a tentativi.
    Per più ore o meno ore? La cosa migliore e gestire la temperatura ambiente a 20 °C (ma anche meno) e regolare bene le valvole termostiche.
    Le ore dipende dalla taratura della pompa di circolazione e dal suo consumo energetico elettrico.In ogni caso prima il comfort a discapito di qualche euro in più.
    Circolatore deve funzionare in velocità automatica o a velocità fissa? Proporzionale se a settori come il suo (taratura da definire … sempre il vostro tecnico ).
    Comunque è già sulla giusta strada .

  14. Avatar Ernesto

    Buongiorno, ho una caldaia Immergas Zeus Victrix Superior 26 ero in un appartamento di 130 mq con nr. 10 radiatori tubolari in acciao allestiti di valvole termostatiche,sonda esterna, carv2 zona giorno, cronotermostato zona notte e con impianto diviso con due valvole di zona(zona giorno e zona notte) tutto su un piano. Ai fini di avere il giusto binomio comfort/risparmio energetico, la caldaia a che temperatura di mandata la devo fare funzionare? Per più ore o meno ore? Circolatore deve funzionare in velocità automatica o a velocità fissa? Attualmente ho impostato una curva climatica a 50° con circolatore a velocità automatica e funzionamento dalle ore 13 alle ore 22 dove la zona notte stacca direttamente alle 22(fa più fatica a raggiungere la T desiderata) mentre la zona giorno stacca prima ( riscalda prima e meglio).
    Grazie per chi mi risponde.

  15. Avatar Elisabetta
    Elisabetta

    Salve io ho una caldaia immergas con sonda esterna e riscaldamento a pavimento, i termostati interni vorrei lasciarli sui 18-19 gradi ma non parte la caldaia, parte soltanto a 25 gradi, mi sembrano un po’ eccessivi con parquet che trattiene il caldo. Sarà la sonda che non mi permette di mettere i gradi che voglio io?

  16. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    @ Angelo
    La cosa migliore sarebbe sarebbe comprare un termostato che con 35 euro si compra.
    E la cosa migliore poi é prevedere valvole termostatiche sui radiatori la dove non si trova il termostato

  17. @ Angelo

    bilancerai l’impianto (i radiatori) manualmente e in base alle temperature esterne modulerai a mano la temperatura di mandata in modo da non esagerare e non avere freddo

  18. Ciao, io vivo in un appartamento con una caldaia “immergas mini eolo” ma manca il termostato! Come posso limitare i consumi?

  19. @ Andrea

    dipende tutto dal grado di isolamento termico naturalmente. se disperdo poco, mi serve poco.
    il mio esempio è riferito a casa mia dove i piani bassi hanno radiatori e il piano in alto ha un radiante a pavimento.
    questo ultimo piano gode di più irraggiamento solare, quindi molti apporti gratuiti se non è nuvoloso: di fatto il radiante a pavimento è acceso solo nei bagni esposti a nord. tutto il resto è sempre spento. la sera un’accensione di stufa (3-4 ciocchi corti), non tanto per compensare le perdite del cappotto o del tetto isolato, ma quelle delle finestre (non performanti).

  20. @Federico: domanda (forse) sciocca: ma i 33-34 gradi di temperatura di mandata dell’impianto valgono per un riscaldamento a pavimento, vero? Potrei usare queste temperature per un impianto a radiatori o mi sono troppo basse?

  21. @ Ostorero

    personalmente, ma io non progetto impianti, ho fatto esattamente questa impostazione: abbassare la temperatura di mandata (nello stesso periodo io ho regolato 33-34°C) e impostare una temperatura “irraggiungibile” sul termostato (io ho regolato 23°C).

    ora sentiamo cosa suggerisce di fare Marco, “il termotecnico”!

  22. Avatar Ostorero D.
    Ostorero D.

    Buongiorno. Grazie per i vostri preziosissimi articoli! Avrei una domanda (chiarimento) in tema di “regolazione caldaia a condensazione”:
    Ho una casa di 60mq riscaldata a termosifoni con caldaia a condensazione senza sonda esterna; ad oggi ho impostato la temperatura di mandata sui 45°C (la temp.esterna è di Novembre, circa 10°C). In casa il termostato è impostato a 21°C fisso dalle 05 del mattino alle 22 di sera, e la temperatura viene raggiunta tranquillamente restando appunto sui 21.2°C e quindi spesso i termosifoni risultano spenti/freddi in quanto la temperatura ambiente impostata dal termostato è già raggiunta, e solamente in alcuni momenti si accendono per ripristinare la temperatura magari scesa di 0,2°C. Quest’impostazione comporta quindi un on/off continuo della caldaia e quindi maggior consumo? Mi conviene, secondo Voi, abbassare la temperatura di mandata anche a 35°C e impostare una temperatura “irraggiungibile” sul termostato tipo 22°C? Come potrei regolare al meglio per ottimizzare? Ringrazio tantissimo!

  23. il fatto di avere uno strumento professionale è la garanzia che se leggi 10,7 è 10,7 e non 11,7
    però se i dati non devono essere riportati in nessun documento è intelligente acquistare strumenti non professionali a prezzi ridicoli perchè l’utilizzo è indirizzato a vedere le differenze e non il dato in sè.

    per esempio devo capire se l’umidità sale o scende
    se la co2 è alta o bassa
    se la temperatura è diversa o la stessa

    spero di essermi spiegato

    ecco qualche link che tenevo d’occhio per gli ottimi prezzi:

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  24. Avatar Andrea
    Andrea

    Una domanda in merito al termometro senza contatto:
    siccome stavo pensando di prenderne uno anche io low-entry per uso casalingo, ho guardato in rete e c’è una babele di prodotti. Sapresti consigliarmi un prodotto valido?
    Vale la pena spendere di più per prodotti professionali (più affidabili) oppure anche i prodotti low-entry sono sufficientemtente precisi?

    Ho visto anche i musuratori di umidità per muri. Io lo userei principalmente per misurare l’umidità della legna che compro; mai fidarsi troppo dei venditori :-).
    Accetto consigli pure su questo argomento!

    Grazie

  25. Buon pomeriggio Andrea,
    era chiaro che la caldaia alimenta il puffer. La caldaia ”brucia” il metano quindi quando si spegne non consuma e l’intermittenza ha una incidenza quasi nulla sul consumo è come spegnere una candela. Diverso l’aspetto vita caldaia.
    Se lei riesce a riscaldare e a produrre acqua calda con 16 kW va bene mantenere questa impostazione….non consumerà ne di più ne di meno.
    Alla sua domanda : Con temperature medio basse di mandata (45/50°C) che velocità mi consigli di impostare nei circolatori di zona? Per avere una risposta a questa domanda bisogna capire prima di che elettropompa si tratta, dal sistema idraulico, dal bilanciamento ovvero da moltissimi fattori per i quali la domanda deve rivolgerla al suo Termotecnico per comprendere la tipologia di taratura e quindi prevalenza in funzione alla portata che dipende anche dall’eventuale modulazione della portata.
    Il fatto che il suo impianto prevede 5 circolatori …. ed è già un errore e un consumo energetico elettrico elevato rispetto a quelle attuali. Consiglio di sostituire con una unica elettropompa ad alta efficienza i consumi si riducono di 8/10 sicuramente ma questa valutazione la chieda al suo tecnico di fiducia per un calcolo.
    La valvola miscelatrice va dimensionata in funzione alle portate d’acqua di riscaldamento e alle perdite di carico come anche la tipologia di regolazione che dipende anche dal costo.
    di Marche di regolazione ne trova davvero tante.
    Cordiali saluti
    Marco

  26. Avatar Andrea
    Andrea

    Grazie Marco, ne approfitto per avere qualche chiarimento sul funzionamento a bassa temperatura:
    – Con temperatura di puffer bassa, la caldaia (ricordo che non alimenta in maniera diretta i radiatori ma tramite il puffer) funzionerà in maniera intermittente, con parecchie accensioni e spegnimenti, perché raggiungerà subito la temperatura. In questo modo consumerà di più?
    – La mia caldaia (Ecoflam Serena Ecosilent 3 duoflam) ha possibilità di funzionare con alta fiamma o bassa fiamma, con potenze rispettivamente di 31kW e 16kW. Adesso ho fatto in modo che funzioni solo con bassa fiamma (16kW), sperando di ridurre i consumi. E’ una buona idea oppure rischio che debba funzionare per più tempo, consumando comunque parecchio metano?
    – Con temperature medio basse di mandata (45/50°C) che velocità mi consigli di impostare nei circolatori di zona? Ora sono sul 2. Chiaramente con questa temp. di mandata i circolatori funzioneranno più a lungo. Avendo una casa grande e 5 circolatori Grundfoss di 20anni fa con tre velocità, devo valutare bene anche il consumo di corrente.
    – La valvola miscelatrice a tre vie può essere anche puramente meccanica (come i miscelatori termostatici della doccia per capirsi)? Non ho capito molto bene, nell’ultimo paragrafo riguardo il dimensionamento della valvola miscelatrice, cosa intendi per ‘autorità della valvola’ e il tipo di centralina che consigli.

    Grazie

  27. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    Buona sera Andrea,
    come impianto complimenti ,quando si abbina la propria voglia di riscaldare a legna abbinato al comfort di schiacciare un bottone e riscaldare con metano è una ottima soluzione.
    La caldaia prima di tutto non invecchia forse ha i suoi anni ma se coesiste la manutenzione al buon funzionamento è eterna.
    Consigli :
    Mantenere la temperatura del puffer anche ad una temperatura inferiore con la caldaia anche 40 C° nelle medie stagioni e alzare di poco in pieno inverno anche se questo compromesso dipende da vari aspetti., inoltre dipende anche se lo scambiatore istantaneo ACS riesce poi a erogare quanto richiesto.
    Il resto dell’energia per innalzare la temperatura dell’accumulo va bene la legna.
    In uscita dal serbatoio verso i radiatori una valvola miscelatrice tre vie è ottimale purchè si definisca bene anche la dimensione della valvola per non dimenticare l’autorità della valvola affinchè lavori bene il tutto con abbinato una centralina che gestisce la temperatura di mandata in funzione alle condizioni climatiche esterne oppure a punto fisso meno costosa e non inficia sulla legna.
    Cordiali saluti

  28. Avatar Andrea
    Andrea

    Buongiorno,
    ho un impianto costituito da una caldaia a metano piuttosto anziana e una termostufa che alimentano un puffer da 500lt, la cui acqua viene immessa nei radiatori e utilizzata tramite uno scambiatore per produrre ACS istantanea.
    Io tengo abitualmente la temperatura di mandata della caldaia piuttosto bassa, al massimo 50°C.
    Ma quando l’acqua del puffer viene scaldata dalla termostufa sale fino (e oltre) a 60°C.
    Domanda: può essere utile inserire in uscita dal puffer (mandata verso i radiatori) un miscelatore termostatico, meccanico oppure automatico gestito da una centralina in base alla temperatura esterna?
    Grazie

  29. grazie del contributo

  30. La citazione della normativa è SBAGLIATA: la normativa prescrive le ‘ore massime’ per impianti PRIVI DI REGOLAZIONE CLIMATICA, se il vostro impianto ha la regolazione climatica potete tenerlo acceso 24/7 e non avere problemi.

  31. probabilmente ogni installatore ha fatto le proprie esperienze positive e negative. io posseggo una immergas ma non posso nascondere che la prima immergas ebbe molti problemi (inspiegabili).
    credo che, come con le auto, sia anche fortuna.
    i radiatori di una volta ancora funzionanti in edifici dove nel tempo si è provveduto a sostituire serramenti, magari isolare le pareti, forse isolare il sottotetto… non necessitano più di funzionare con temperature elevatissime (e anche meno salubri).
    forse anche lei interverrà con qualche miglioramento per contenere le dispersioni invernali nei prossimi anni: anche questi passi la porteranno ad abbassare ulteriormente la temperatura di mandata per ottenere un comfort più elevato e consumo di metano più basso.

  32. Avatar Gianluca
    Gianluca

    Sig. Federico,

    Sul sito https://www.guidaacquisti.net/caldaia dicono che la caldaia a condensazione Riello Family AR 29 Kis mtn – 29 Kw è più adatta in caso di radiatori vecchi perchè lavora bene a temperature relativamente alte. “Questo modello, infatti, garantisce una temperatura di mandata di circa 80 gradi e una di ritorno di circa 60 gradi: questa particolare caratteristica la rende adatta all’impiego negli impianti di nuova e vecchia concezione con radiatori”. Non so se il giudizio è obiettivo e se si applica anche a Riello Family Condens 3.5 Bis. D’altra parte ho letto alcuni giudizi di problemi con l’elettronica Riello. Le caldaie murali Riello sono costrutite dalla Beretta in Polonia?

    La ringrazio per la risposta e se la invia velocemente non mancherò di fare la donazione!

  33. entrambe le caldaie a condensazione prevedono un piccolo bollitore integrato che permette di avere sempre acqua calda disponibile per 50-60litri invece che offrire acs istantanea.
    la soluzione del bollitore integrato permette un funzionamento più fluido in presenza di discontinue e spesso richieste di acqua calda sanitaria nella giornata.
    probabilmente una soluzione meno efficiente e più costosa di una caldaia istantanea nel caso si richieda acs molto raramente nella giornata (doccia al mattino e doccia alla sera).
    Riello contro Immergas?
    Deciderei in base al prezzo e alla disponibilità vicina di un centro assistenza.

  34. Avatar Gianluca
    Gianluca

    Buonasera Sig. Sampaoli,

    Innanzitutto complimenti per il blog. Abbiamo acquistato una casa singola degli anni 70 con radiatori in ghisa ma con tubazioni in rame di soli 3 anni (il vecchio impianto è fuori uso).
    Siamo indecisi tra due modelli di caldaie. Immergas Victrix Zeus Superior 32 Erp (32 kW) e Riello Family Aqua Condens 35 Bis (35 kW). Qual’è la più affidabile?

  35. Buongiorno,
    una domanda avendo una casa di 12 mq con riscaldamento a pavimento con due bagni,nei quali ci sono installati dei scaldasalviette diretti,tutte le stanze sono controllate singolarmente da dei temostati,la caldaia quanta potenza deve avere,perchè mi hanno installato una caldaia da 35 kw ma non riesce a mantenre la temperatura costante,si accende e spege in continuazione,la casa è una classe A3
    Grazie

  36. Grazie per le sue risposte,per mia sfortuna ne l’ingeiere valsir ne l’idraulico stanno capendo cosa stanno facendo,quando vengono!
    Volevo solo precisare che ho notato che la caldaia si spenge e si accende in continuaizone solamente quando rimangono accesi solo pochi circuiti ho un solo ambiente,quando invece i cronotermostati sono tuti accesi la cadaia è fissa a 45°,potrebbe essere che la caldai è troppo potente e non lavora bene con poca richiesta di potenza e non regge?I termoarredi dei bagno sono diretti non si spengono mai,ma l’ho dovuti chiudere perchè acccesi mi fanno spengrere e riaccendere la fiamma della caldai in continuazione anche quando c’è parecchia richiesta di potenza,un altro mio dubbio è ma questi termoarredi o scalda salviette vanno tutti bene per impianti a bassa temperatura o ci sono dei modelli particolarei,?il cronoternostrato master è stato messo dall’idraulico dicendo che così posso spengrere i riscaldamenti senza andare fuori alla caldaia,peccato che quando sono tutti a temperatura fa girare sempre la pompa della caldaia anche se la fiamma è spenta.Lei crede che diminuendo la potenza della caldai (non sò se sulla mia caldaia è possibile)o diminuire la velocità della pompa possa risolvere il problema di spengi e accendi della caldaia e avere anche con poca richiesta una temperatura fissa per poter scaldare la camere.

  37. Avatar marco de pinto
    marco de pinto

    Buona sera Sig. Simone
    Se la sua abitazione è provvista di cronotermostati in ogni singolo ambiente non si necessità di un cronotermostato aggiuntivo ma forse di un orologio programmatore.
    L’errore potrebbe essere di natura elettrica e quindi di collegamento.
    Se la camera da letto non raggiunge i 21 °C probabilmente vi è una piccola portata d’acqua che passa enl circuito pertanto ha due soluzioni o alza la temperatura di mandata dell’impianto oi aumenta la velocità della pompa di caldaia, meglio prima provare con la seconda soluzione.
    L’aspetto corretto sarebbe farsi dare le tarature dei singoli circuiti dal tecnico progettista cosi da tarare l’impianto radiante, veda se riesce a recuperarlo.
    Se i locali sono alti non importa quando avete un riscaldamento a pavimento.
    L’arredobagno non è provvisto di testina elettrica quindi qaulsiasi circuito lei accende si accenderà improvvisamente anche lui.
    Purtroppo spesso e volentieri gli impianti vengono cosi impostati .
    Le consiglio di prevedere una testina anche per l’arredobagno e prevedere un termostato con due pulsanti 0-1 cosi da poter attivare o il pavimento o l’arredobagno o entrambi in contemporanea (chieda al suo elettricista).
    Se la vostra caldaia si spegne e si accende in continuazione potreste far controllare la curva climatica dalla vostra assistenza e farla tarare in funzione alle esigenze di progetto e quindi sempre facendo riferimento al progetto termotecnico.
    Il consumo di metano o di qualsiasi altro sistema non dipende macroscopicamente dall’impianto ma bensì dal fabbisogno della casa.
    Per ridurre i consumi la strada da percorrere è la coibentazione insieme alla taratura dell’impiantistica.
    Buona serata
    Marco

  38. Buona sera,mi sono trasferito in una nuova casa ho il riscaldamento a pavimento progettato dalla valsir,la casa e’ su tre piani per un totale di circa 120 mq,ho una caldaiaa condensazione della biasi di 35 kw Rinnova cond* installata al piano terra,in tutte le stanze ho installato dei cronotermostati,collegati a delle testine elettriche sempre della valsir.(l’idraulico mi ha installato anche un cronotermostato che lui chiama master,sempre acceso se lo spengo non fa partire gli altri cronotermostati,se rimane acceso e gli altri cronotermostati sono a temperartura,la caldaia segna sempre richiesta riscaldamenti ,la fiamma è spenta ma la pompoa gira sempre).Il problema che ho e’ che in tutte le stanze riesco ad avere la temperatura impostata a 21gradi,tranne in camera da letto che nn supera i 18,8,segnalo che in camera,come al bagno,dove pero’ la temperatura sale, ho il soffito in legno alto 4 metri,il termoarredo in bagno non e’ collegato a un cronotermostato e’ diretto( segnalao che la caldai ci mette un secondo ad arrivare a 45 gradi poi si spenge per tipartire,se spengo i termoarredi questo non succede).Quale potrebbe essere il problema che in camera da letto non sale la temperatura?E’ normale che la caldaia si accense e spenge in continuazione con i termoarredi accesi,sto consumando 8 mc al giorno di gas sembra normale ?Grazie

  39. nessuna ignoranza. sono i libretti delle caldaie che ci vogliono ignoranti.
    se la caldaia offre acqua calda sanitaria istantanea è inutile impostarla a 55°C perchè impone la miscelazione con acqua fredda per evitare di scottarsi. meglio abbassare e trovare la temperatura di comfort della doccia.
    la temperatura di mandata del riscaldamento è un’altra cosa e va impostata a seconda del clima esterno se non c’è sonda esterna.
    il termostato interno ambiente si occuperà di fermare la caldaia appena soddisfatta la temperatura.

  40. Avatar Francesco
    Francesco

    Buongiorno.
    Ho il riscaldamento a pavimento con caldaia a condensazione SIME (mi pare Murelle) senza sonda esterna.
    Zona climatica D.
    Acceso 24h a temperatura fissa a 18° sia zona giorno che notte, T mandata 36°C, Tmax 40°, T Acqua 55°.
    Così sono riuscito a trovare un buon rapporto comfort/risparmio.
    Non sono mai riuscito a capire dove intervenga però la regolazione della T Max Caldaia.
    In pratica, avendo la T mandata a 36°, se sposto la T max caldaia da 40° a 60°, cosa mi cambia?
    Grazie e scusate la mia ignoranza in materia.

  41. Buongiorno

    Volevo sapere come regolare la temperatura caldaia di una Vitodens 333.

    Grazie

    Maxx

  42. il problema è che una parete non isolata disperde calore: quanto disperde la struttura, tanto perde temperatura la superficie interna.
    se durante la perdita di temperatura noi non riforniamo la massa con nuova energia (spegnamo il riscaldamento) le temperature superficiali interne continueranno a scendere fino a che il riscaldamento non tornerà ad essere acceso.
    temperature delle superfici basse sono poco confortevoli e aumentano il rischio di condensa. il rischio è ovviamente legato al livello di umidità presente in ambiente

  43. Avatar Adriana

    Ok,vada per lasciarla accesa al minimo….ma anche la notte? Io spengo,per risparmiare….

  44. Avatar Tommaso

    Salve, vorrei avere un informazione apparentemente semplice ma forse no. Avendo una caldaia a condensazione con corpi scaldanti a radiatori sovradimensionati per una temperatura di mandata piu bassa, si consumano meno metricubi ad impostare la mandata a 40 gradi e lasciare le valvole termostatiche al massimo in modo che l’acqua scorra sempre oppure mandata a 55 gradi e utilizzare le valvole termostatiche sui 19/20 gradi? Grazie a chiunque voglia rispondermi.
    Tommaso.

  45. la riello nuova benessere dovrebbe avere la regolazione della temperatura del riscaldamento e dell’acqua calda sanitaria con due potenziometri (il display centrale visualizza subito la temperatura misurata).

    è possibile personalizzare la temperatura dell’acqua calda variandola di più o meno 4°C rispetto ai 40°C previsti dall’inserimento del Tasto Benessere e con il Tasto Rapido la caldaia “Nuova Benessere” mantiene lo scambiatore secondario sempre pronto all’erogazione di acqua calda sanitaria, riducendo i tempi di attesa dopo l’apertura del rubinetto…
    consiglio di provare se i 40° non siano già troppi (in caso abbasserei) e di prendere l’abitudine di aspettare l’acqua calda nella doccia facendo scorrere l’acqua calda del lavandino più vicino e NON a quantità esagerata: un filo è sufficiente di solito.
    in men che non si dica l’acqua giunge calda, senza aver gettato nello scarico tanti litri e senza aver stressato la caldaia con richieste inutili!

  46. Avatar leonardo
    leonardo

    Salve io ho una caldaia riello nuova benessere e la domanda che io vi faccio è, la temperatura di mandata è riferito alla temperatura dell’acqua che compare sul display? Quindi dovrebbe essere regolata a 45 gradi, ed il termostato esterno anche a 20 è l’ideale?
    Grazie e distinti saluti.

  47. per un impianto radiante la temperatura di mandata potrebbe essere ancora più bassa rispetto a radiatori che forse non erano stati progettati per funzionare in bassa temperatura.
    il collettore del radiante a pavimento offre comunque la possibilità di aprire o strozzare le testine per migliorare il bilanciamento dell’impianto nelle varie zone:
    meglio aprire al massimo le zone destinate ai bagni (solitamente di piccola superficie) e poi strozzare le zone destinate agli ambienti più grandi (generalmente troppo caldi)

  48. non ho alcuna esperienza con quella caldaia a gasolio.
    arrivare a temperatura prima non significa un pari consumo, bensì il contrario.
    si pensi alla propria auto: correre per 20km a 200km/h non significa arrivare a destinazione con il minore dei consumi.
    leggi anche http://www.fiammagiro.it/storia_gruppi_termici_caldaie2.htm

  49. Avatar Aristide

    Per quanto riguarda la temperatura di mandata nel caso di una caldaia a condensazione, si sta riferendo ad un impianto a pavimento radiante o anche ad un impianto tradizionale costituito da radiatori di ghisa (in maggioranza) ed un paio in alluminio?
    Grazie

  50. Avatar Giuseppe

    Salve, sto cercando di regolare una vecchia caldaia da solo, nonostante non ne capisca molto. Ho osservato quello che faceva il tecnico che veniva per la manutenzione, e dopo aver letto qualcosa ho cercato di regalarla nel migliore dei modi. Nonostante questo i dubbi sono molti.
    Vi spiego la caldaia è una guival Atena serie otto con bruciatore termovur a gasolio. Dopo aver smontato ugello e filtri pompa non ho più avuto problemi di accensione e spegnimento, ma non sono più riuscito a regolare la fiamma, che non è più piccola, ma abbastanza consistente. Ora mi domando ma se la fiamma è più grande consumo di più? Non dovrebbe essere lo stesso consumo visto che la caldaia arriva a temperatura prima? Sulla mandata ho impostato una temperatura di quasi 50 gradi, sulla caldaia non so la temperatura, ho l’indicatore guasto.

  51. a parte l’imprecisione della temperatura dei cronotermostati, anche il punto dove si trova installato spesso non rispecchia la temperatura reale dell’ambiente.
    meglio alzarlo a 22° in modo che non stacchi spesso il funzionamento della caldaia e scoprendo invece come bilanciare i termosifoni e come regolare la temperatura di mandata della caldaia per avere un buon comfort in tutta la casa.

  52. buongiorno,vorrei capire come impostare l’offset del mio cronotermostato seitron magic plu,mi spiego meglio,il cronotermostato indica 20°ma in realta’ sono 19°,per compensare questa anomalia,come devo agire sul cronotermostato,devo impostare l’offset a+1°o a -1°
    grazie per la cortese risposta
    enzo

  53. Avatar Giorgio

    Buongiorno ho appena installato una caldaia viessman a condensazione vitodens 333,chiedo se sia più conveniente la funzione climatica o la sola riduzione della temperatura di mandata? Io uso anche un termocamino a legna nelle ore in cui siamo a casa.. Grazie anticipatamente.

  54. Salve, una domanda, io ho una caldaia a legna, in mandata nei termosifoni è impostata la temperatura di 65 gradi, ma in ritorno è di 46 gradi e la parte interna del termosifone è tiepida e invece la parte esterna scotta, come mai?

  55. Penso che la mia caldaia, senza condensazione, fosse sovradimensionata
    La potenza massima di riscaldamento era settata su 16.000 kcal/h o 18,6 kW/h
    Facendo un calcolo approssimativo, con zona climatica (Italia Centrale, inverno mite, temperatura minima media gennaio 2°, temperatura massima media di gennaio 10°) grandezza abitazione (85mq) e altezza soffiti (2,80m) ho calcolato che in pratica 7.900 kcal/h o 9,1 kW/h
    Quindi oggi proverò a cambiare la potenza massima che era settata a 18,6 kW con la più bassa possibile di 9,3 kW. Dovrei non solo avere un ambiente più confortevole (sensazione di calorie eccessiva con termosifoni accesi) ma anche far durare di più la caldaia e spendere meno.
    Che ne pensate?

  56. Grazie per la risposta
    Ma come è possibile che da 50 a 55 i termisoni passano dall’essere tipiedi al bruciare così tanto che non puoi appoggiarci la mano senza bruciartI?
    Inoltre il fatto che a mandata più bassa il cronotermostato non si spegne anche se i termosifoni sono spenti (quindi mio padre dice che loro vanno perché vogliono raggiungere la temperatura impostata, ma non ci arrivano mai perché la mandata è bassa, quindi vanno a vuoto) puo essere un problema o va bene così? Ho fatto bene a mettere a impostare 12000 kcal invece di 16000? Cosa ho cambiato in pratica?

  57. Buona sera Daniel.
    Abbassare la temperatura di mandata aiuta poco a ridurre i consumi se non è a condensazione anche se di contro ha il consumo maggiore di corrente elettrica della pompa che funziona più ore, è da valutare da caso a caso questo in linea di massima.
    Abbassare la temperatura dei locali è sicuramente il sistema migliore per risparmiare gas ovviamente a scapito del comfort.
    La temperatura dei termosifoni a 55°C va ancora bene e non ”brucia” l’aria il fatto che l’aria è viziata non centra con i termosifoni bensì dal ricambio d’aria, forse è una sensazione diversa.
    Purtroppo dare consigli in merito alla sua domanda risulta difficile ma è la sensazione di discomfort che le crea fastidio e malessere abitativo e l’unica soluzione è la coibentazione della casa per ottimizzare il comfort. L’impianto di riscaldamento non deve fare altro che ottimizzare la temperatura degli ambienti. E’ chiaro dal momento in cui lei scrive che tenendo la temperatura più alta di mandata ai radiatori l’impianto si accende e si spegne frequentemente dando sensazione di discomfort nel momento in cui sono spenti, quindi è l’edificio che non tiene il calore pertanto le consiglio di coibentare o prevedere un impianto radiante capace di migliorare il comfort con gli stessi consumi.

  58. con una mandata più bassa la caldaia pur funzionando un maggior numero di ore non consuma di più.
    il fatto di avere una sensazione di maggior comfort pur avendo un ambiente che solo quasi arriva ai 20°C è proprio dovuta al fatto che i corpi e le strutture e soprattutto le superfici interne delle pareti hanno avuto il modo di mantenere una temperatura più elevata e omogenea.
    se ciò che ci circonda ha una temperatura più vicina ai 20°C il nostro comfort è molto più elevato.

  59. Mi aiutate a capire come impostare la mia caldaia?
    Io ho una caldaia convenzionale 24 kw che ha parecchi anni, quindi niente condensazione o funzioni speciali.
    Mi chiedo prima di tutto se l’abbassamento della mandata fa risparmiare anche con una caldaia di questo tipo o è un approccio che funziona solo con le caldaie a condensazione.

    Comunque ho provato a mettere la mandata a poco meno di 50° e il termostato a 20°
    Con questa soluzione i termosifoni da accessi erano tiepidi e la temperatura in casa gradevole ma il termoststo non arrivava quasi mai a 20° e non si spegneva mai, certe volte rimaneva acceso ma i termosifoni erano freddi.

    Secondo mio padre si spendeva di più così e allora mi ha fatto alzare la mandata a 55° e mettere i termostati a 19°. Con questa soluzione i termosifoni bruciano, l’aria in casa ha un che di viziato, di poco ossigenato, la temperatura in casa è meno gradevole, specie una grande camera da letto che risulta di almeno 3 gradi più fredda del resto della casa. I termosifoni stanno accesi poco ma si accendono e spengono spesso e la botta di calore che mandano scalda troppo sul momento (sensazione a pelle) ma lascia una sensazione di freddo quando si spegne il termostato, come se non ci fosse stato il tempo di creare una temperatura gradevole.

    Oggi ho trovato un altro parametro che è la potenza in kw, che ho abbassato da 18,6 (16.000 Kcal) a 13,9 (12.000 Kcal).

    A questo punto però non so cosa fare. Con la mandata troppo bassa non raggiungono la temperatura e non si spengono mai ma si sta meglio. Con la mandata più alta sono troppo caldi, si respira male, la casa si scalda ma si raffredda subito ma si spengono e accendono continuamente.
    Mi potete dare dei consigli?

    Grazie

  60. Avatar Alessandro
    Alessandro

    Caro Marco, penso che stiamo dicendo la stessa cosa, anche se come sempre su internet è un po’ difficile capirsi. Ma i 20° dipende anche da quanto tempo vogliamo che ci metta a raggiungerli, perchè ho fatto delle prove e anche se imposto 65° in mandata prima che li raggiunga i 65° ci vuole un’ora e i 20 gradi li ha già raggiunti nel dt del cronotermostato. Anche se imposto a 45° li raggiunge nello stesso tempo, ma credo perchè finchè la temperatura di ritorno non raggiunge un certo livello questa spinge la fiamma al massimo. Infatti nella prima mezz’ora il consumo è identico, poi se continuo a far andare la caldaia nel primo caso il consumo rimane costante per almeno un’altra mezz’ora, mentre nel secondo caso inizia a diminuire.

  61. Buon giorno Alessandro,
    quanto dici è corretto in parte. Facciamo un esempio tu hai una pompa che deve spingere su due radiatori per due locali distinti con le identiche dispersioni, ma uno dista 15m dalla pompa l’altro 2 m .
    Accade che l’acqua di riscaldamento inviata dalla pompa ha più facilità a passare nel primo radiatore essendo più vicino e avendo meno perdite di carico. Accade che avrai un salto termico basso sul radiatore più vicino mentre più alto in quello più lontano, pertanto se prevedi le stesse dimensioni di radiatori probabilmente quello più lontano non avrà più una resa corretta alle esigenze.
    Se poi tari i due radiatori affinchè abbiano lo stesso salto termico devi verificare che i radiatori stessi siano stati progettati per salto termico ad esempio 10 °C e non magari 8 °C o 14°C .
    Ecco perchè dicevo che l’ottimale sarebbe tu avessi in mano il dimensionamento . In ogni caso se qualcosa si sbaglia nella taratura accade che qualche locale si scalda prima e qualche altro dopo.
    Spero di essere stato abbastanza chiaro e aver risposto alla sua domanda.

  62. Avatar Alessandro
    Alessandro

    Marco, ma se i caloriferi sono stati dimensionati in base alle calorie richieste di solito questi devono avere medesimo differenziale di temperatura. Ad esempio se mi servono 1275 W su un bagno per il tipo di termosifoni che ho servono 14 elementi con DT 50° quindi dovrò avere 75 mandata e 65 ritorno per i 20° nella stanza. Trovo assurdo che uno metta due termosifoni diversi se serve la stessa potenza, come buttare i soldi.

  63. Caro alessandro
    abbassando la temperatura di mandata sulla caldaia è possibile avere una riduzione del consumo di gas ma in percentuale ridotta in quanto se la casa ha bisogno di 10 dovrai sempre fornire 10 sia in alta che in bassa temperatura. Impostare o tarare i detentori affinchè il salto termico tra ingresso e uscita dai singoli collettori siano uguali è sbagliato in quanto ogni radiatore ha un suo dimensionamento.
    Mi spiego meglio : se ipotizziamo di avere due radiatori per tutta la casa, il primo è piccolo mentre l’altro è tre volte grande a parità di potenza erogata, accade che nel primo il salto termico dovrà essere molto piccolo a parità di temperatura di mandata mentre il secondo essendo molto più grande avrà un salto termico molto elevato.
    Questo per ricordare che il salto termico tra mandata e ritorno di ogni singolo radiatore non è poi cosi corretto dipende da diversi fattori. Se tu avessi il calcolo di dimensionamento dei radiatori del tuo appartamento vedresti esattamente le tarature.
    Buona giornata

    Al momento sto tarando i detentori in modo da avere mandata e ritorno uguali in tutti i caloriferi, anche se in quello più lontano ancora non son riuscito ad avere la stessa temperatura di mandata, forse non ci riuscirò nemmeno.
    Come dovrei fare per avere sempre una mandata costante con questa caldaia?

  64. Avatar Alessandro
    Alessandro

    Io ho una caldaia normale stagna (no condensazione) da 32Kw della Immergas ZEUS VIP, ma anche se abbasso la temperatura di mandata il consumo istantaneo è sempre uguale, per raggiungere la temperatura impostata ci sta più di mezz’ora considerando che impostando il termostato a 19° si accende a 18,8 e stacca a 19,2 quindi quando raggiunge la temperatura si ferma e perciò si raffredda l’impianto. Caloriferi in ghisa.
    Al momento sto tarando i detentori in modo da avere mandata e ritorno uguali in tutti i caloriferi, anche se in quello più lontano ancora non son riuscito ad avere la stessa temperatura di mandata, forse non ci riuscirò nemmeno.
    Come dovrei fare per avere sempre una mandata costante con questa caldaia?

  65. Avatar Riccardo Botti
    Riccardo Botti

    Impianto centralizzato con 2 caldaie a condensazione per 73 appartamenti. ogni appartamento ha un contabilizzatore che misura la portata in entrata, un crono termostato elettronico nel soggiorno-pranzo (che non è la stanza più fredda) e una termovalvola tradizionale (senza contabilizzatore) su ogni terminale in alluminio.
    I miei dubbi sono:
    per avere 20/21 gradi in ogni stanza come devo fare?
    Se imposto sul crono termostato e sulle valvole 21 gradi la temperatura viene raggiunta subito nel soggiorno ma non nella altre stanze quindi ottengo soggiorno cucina caldi e altre stanze fredde con alto rischio condense (già verificato);
    se imposto 21° sulle termovalvole e 23 gradi sul crono termostato ho le stanze a temperatura giusta ma il crono termostato sempre in richiesta di acqua calda dalla pompa in ingresso; questo può danneggiare la pompa all’ingresso dell’impianto dell’appartamento? Il contabilizzatore di portata continua a contabilizzare oppure essendo chiuse tutte le termovalvole si ferma?
    Grazie mille per l’eventuale risposta.
    Cordiali saluti

  66. Questo articolo è molto interessante.
    Ho un solo dubbio in merito ai terminali da utilizzare o meglio al numero degli elementi in alluminio da utilizzare utilizzando le tabelle dei vari produttori con un delta t pari a 20 o 30 ho come risultato un numero di elementi impressionante, ovviamente non vorrei utilizzare dei ventilconvettori
    cosa ne pensate?

  67. Buongiorno,

    nel condominio dove abito attualmente il riscaldamento (caldaia tradizionale a gas di circa 75 kW non a condensazione) è acceso dalle 06:00 alle 23:00 con una temperatura di mandata che non supera mai i 60 °C nemmeno quando fuori siamo sotto zero…dentro casa (le valvole termostatiche caleffi le impostiamo tra il 2 e il 3) non superiamo mai i 20°C ci siamo abituati bene a non esagerare con il riscaldamento… la mia domanda è questa: se proponessi di provare a tenere il riscaldamento acceso tutto il giorno e quindi evitare quelle 7 ore di spegnimento in cui l’acqua si raffredda a lato pratico secondo la sua esperienza consumeremmo di più o di meno rispetto ad adesso? (il termostato non permette di impostare un periodo notturno con temperatura di mandata più bassa). Mi piacerebbe proporre questa soluzione anche agli altri condomini nel caso in cui ci fosse qualche possibilità di riuscire a consumare meno metri cubi di metano al giorno… Ovviamente tenendo tutto il giorno accese il comfort sarebbe decisamente superiore…la ringrazio,

    Alberto

  68. secondo le mie esperienze personali la cosa migliore è

    trovare l’equilibrio in tutti gli ambienti (regolando la manopola del radiatore anche se non termostatico)
    impostare il termostato senza orari in modo che non stacchi la caldaia
    abbassare o alzare la temperatura di mandata a seconda del clima esterno.

    piano e sempre.

    forse essendo una caldaia vecchio stampo è difficilmente accessibile per la regolazione di mandata, ma questa è la via ottimale

  69. salve,

    è il mio primo inverno in una nuova casa e sono molto indeciso sulla regolazione dei calorifici. vivo in un appartamento di 80mq calpestabili con una caldaia vecchio stampo da 35k (non a condensazione); abito in un paese montano del lazio ed ad esempio in questi giorni la tempertatura scende fino a -3/-4 di notte. considerando la mia attuale caldaia sono indeciso se applciare questo metodo (temp. fissa a 20°); in alternativa pensavo ad una temperatura base di 16° e nelle ore in cui siamo in casa (siamo in due) la impsoto a 20° (dalle 18 alle 22). Cosa mi consiglia?

    grazie
    fabio

  70. in germania sono prodotti che si trovano ovunque. eps in forma di carta da parati.
    la cosa certa è che 4mm di eps sono, rispetto al nulla, molto potenti!
    toglietevi i vestiti in gennaio e avvolgetevi in 4mm di eps! fantastico! o no?

    il rotolo va incollato, non troverete la muffa dietro.

  71. Avatar Valerio

    Salve, non so se è il post corretto ma avrei una domanda che forse Le interesserà: per evitare il raffreddamento eccessivo delle pareti ho trovato questo prodotto:
    http://www.saarpor.de/pdf_Dokumente/produktseiten/climapor_d/daemmtapeten_gb.pdf

    si tratta di una sorta di sottoparato termoisolante da incollare alla parete: vorrei provarlo ma mi domandavo se corro il rischio di trovarmi poi della muffa SOTTO il sottoparato … dato che la parete così bardata non “respirebbe”.
    Grazie del tempo che vorrà dedicarmi e saluti.

  72. il bilanciamento di tutte le valvole termostatiche negli ambienti ha lo scopo di bilanciare la fornitura di calore nei vari ambienti.

    La temperatura di mandata dovrebbe rispecchiare la rigidità del clima. Inutile impostare una mandata di 60° se fuori ci sono 13° C.

    Il senso di tutta la regolazione e gli intervalli di funzionamento (che non consiglio) resta comunque il cercare di mantenere le temperature superficiali delle pareti disperdenti ad un livello più alto possibile ed omogeneo possibile per scongiurare:
    condense superficiali
    la proliferazione delle muffe
    il discomfort
    la stratificazione di temperatura con troppi gradi di differenza

  73. Avatar Massimiliano Agostini
    Massimiliano Agostini

    Io ho una caldaia a metano di tipo non a condensazione nella quale il valore minimo impostabile è 38 gradi, pensa che sia conveniente anche per questo tipo di caldaia un utilizzo in continuo a bassa temperatura? Ho termosifoni dotati di termovalvola nelle stanze calde quali soggiorno (dove c’è anche una efficiente stufa a legna) e cucina mentre il termostato ambiente è in una camera impostato a 18 gradi. Fino ad oggi ho impostato la temperatura della caldaia a 60 gradi facendola funzionare dalle 17 alle 8 del mattino e lasciandola spenta di giorno quando in casa non c’è nessuno.

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  85. […] poi l’impianto di riscaldamento tradizionale ad interviene appena la temperatura nel puffer si abbassa […]

  86. […] valvole termostatiche sui radiatori aiutano a diminuire i costi di riscaldamento. Ma come funzionano queste valvole termostatiche? […]

  87. […] fabbisogno di calore per quanto riguarda il riscaldamento  è pari a (7.600 + 1.400 – 2.600 – 1.600)= 4.800 […]