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isolamento esterno a cappotto - Non voglio vivere in una casa di polistirolo 1

Non voglio vivere in una casa di polistirolo

16 risposte

Molti non credono nell’isolamento termico, addirittura lo odiano. Non lo vorrebbero nemmeno gratis.

<<ma è vero che le casaclima di cui si sente parlare sono quelle con il polistirolo?>>

<<Ma non mi viene la muffa se sono coperto di polistirolo?>>

Avrete sentito anche voi qualcuno parlare così.

isolamento esterno a cappotto - Non voglio vivere in una casa di polistirolo 2Per proteggersi dal freddo, si sa, basta un vecchio scatolone di cartone, coprirsi di vecchi giornali o ripararsi sotto un nylon, ma si può anche usare una coperta di lana oppure un plaid di cachemire.

isolamento esterno a cappotto - Non voglio vivere in una casa di polistirolo 3Ci sono molte strade.

 

 

Ecco una definizione di isolante termico: l’ isolante termico e’ quel materiale in grado di mantenere le condizioni climatiche interne all’edificio il più possibile costanti, indipendentemente dalla variazione delle temperature e delle condizioni climatiche esterne.

Isolare un edificio è senza dubbio una scelta vincente, purtroppo richiede uno sforzo di capitale e di progettazione. Chi è disposto ad affrontare un intervento di coibentazione esterna, il cappotto, dovrebbe spingersi verso gli spessori massimi possibili in base all’architettura della casa e agli ingombri: solo così le soddisfazioni giustificheranno ampiamente le fatiche affrontate.


isolamento esterno a cappotto - Non voglio vivere in una casa di polistirolo 4

I materiali isolanti si distinguono in materie organiche ed inorganiche:

ISOLANTI INORGANICI SINTETICI:

  • Vetro cellulare
  • Lana di vetro
  • Lana di roccia
  • Silicato di calcio
  • Isolante minerale

ISOLANTI INORGANICI NATURALI:

  • Argilla espansa
  • Perlite espansa
  • Vermiculite espansa
  • Pomice

ISOLANTI ORGANICI SINTETICI:

  • Polistirene espanso (EPS)
  • Polistirene estruso (XPS)
  • Poliuretano
  • Polietilene

ISOLANTI ORGANICI NATURALI:

  • Sughero
  • Fibre di cellulosa
  • Fibra di cocco
  • Canapa
  • Lino
  • Cotone
  • Cannicciato
  • Paglia
  • Trucioli
  • Pannelli in fibra di legno
  • Legno mineralizzato
  • Lana di pecora

La scelta è veramente ampia. Non esiste solo il polistirolo… l’eps, forse è tra i più economici! Ma come insegnano in Agenzia Casaclimaisolamento esterno a cappotto - Non voglio vivere in una casa di polistirolo 5 , “meglio incollare il petrolio in facciata una sola volta invece che bruciarlo in cantina tutti gli anni!


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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16 risposte a “Non voglio vivere in una casa di polistirolo”

  1. @ fabio

    no, la perlite agricola trattiene l’acqua. ai magazzini edili interessa soprattutto svuotare quello che hanno in casa

  2. Buongiorno: ma la perlite ad uso edilizio come termoisolante è la stessa che si usa in agricoltura oppure no? Non riesco a trovarla nelle ditte di materiale edile. E quale granulometria va usata? A me servirebbe mescolata con cemento o cemento refrattario a scopo di isolante termico al posto dell’argilla espansa. Grazie, buona giornata.

  3. tutto dipende dalla stratigrafia che lei è intenzionato a realizzare.
    provi ad elencarla dall’interno verso l’esterno con relativi materiali e spessori.

  4. Pensando di fare il cappotto a una casa in poroton con la canapa, girellando su Internet sono venuto a conoscenza di un materiale\pianta, il kenaf, che è un po’ il parente selvatico della canapa, ma ha quasi le stesse caratteristiche. Mi sono fatto fare un preventivo di due produttori calce-canapa e uno (l’unico in Italia…) di kenaf, e bella sorpresa forse grazie al fatto di comprare direttamente in fabbrica il costo è molto, ma molto di meno. Che cosa ne pensa di questo prodotto? http://kenaf-fiber.com/it/azienda.html N.B. non sono un promoter e non voglio fargli pubblicità a gratis, sono solo uno che nei prossimi mesi ne compra un autotreno per fare casa mia, vorrei avere bella roba spendendo il giusto, e chiedo il suo parere visto che i tecnici da cui mi devo servire guardano con indifferenza qualsiasi cosa vada fuori dai loro consolidati schemi mentali.

  5. a giudicare dai lapilli e dal tufo la sua misteriosa zona climatica E mi fa pensare a qualche altura in Sicilia.
    a volte bisogna anche fare compromessi in base alle maestranze locali e alla disponibilità di materiale.
    io non commissionerei un cappotto a chi non l’ha mai eseguito.
    forse il suo caso, dove l’intonaco vecchio è stato asportato, vale l’attenzione per progettare un intonaco termoisolante (magari non di quelli a palline di eps) che non offre prestazioni eccezionali ma sicuramente può offrire grandi soddisfazioni d’inverno e un miglioramento anche estivo.

  6. Buonasera, la ringrazio per il suo contributo.
    purtroppo sono giunto al punto critico:
    ho fatto rimuovere l’intonaco per poi realizzare il cappotto, ma mi sono perso tra gli innumerevoli prodotti disponibili sul mercato.
    Inoltre in zona è difficile trovare professionisti esperti della materia.
    il villino è costruito con pietre di tufo ad eccezione di alcune pareti che furono realizzate successivamente in mattoni di lapilli.
    vorrei un suggerimento su quali pannelli e spessore valutare, considerando che sono in classe climatica E.
    Ancora grazie
    Sergio

  7. Il Vostro progettista saprà guidarvi bene nelle scelte. In ogni caso, quando le vetrate hanno metrature molto importanti ed esposizione adeguata sono causa di dispersioni termiche ma anche di guadagni solari gratuiti. Il frangisole è sempre meglio di un film troppo schermante che modifica troppo la tonalità esterna. Il freddo lo deve combattere la ottima prestazione del vetro+telaio. Schermare il vetro aiuta molto poco: leggi anche https://espertocasaclima.com/serramenti/isolamento-notturno-con-avvolgibili/

  8. Sto progettando una casa di legno e vetro, vorrei sapere quali sono i massimi valori di coibentazione possibili per le vetrate doppia, tripla camera con utilizzo di film protettivi etc. Per il caldo le pareti vetrate sono protette da frangisole ma il freddo..?

  9. La parete in legno massiccio adotta isolamento esterno ed interno solitamente.
    La soluzione a telaio delle case in legno è rappresentata da una stratigrafia di tamponamenti, praticamente sol strati di materiali coibenti e di irrigidimento.
    Il freno al vapore è importante per salvaguardare la struttura che potrebbe subire dei danni nel tempo.
    Oggi tutte le case in legno devono garantire il test di tenuta all’aria.

  10. Avatar victor segala
    victor segala

    Salve, introduco un nuovo argomento:tra parete in legno massicio e la classica a traliccio in zone con T° molto rigide d’inverno cosa consigliate? Coeff. U favorevole al modello a telaio ma l’uso del freno vapore in parete non è superato dai nuovi standard?Grazie. Victor

  11. forse la schiuma di poliuretano avrà una trasmittanza migliore di qualche punto, però la fibra di cellulosa si comporterà a dovere anche d’estate e dunque è un investimento che vi interessa 12 mesi l’anno! La protezione dal caldo non è da sottovalutare: spesso la si dimentica ricordandosi della sola bolletta del gas. In base ai materiali proposti si può anche fare un confronto preciso.

  12. mi hanno proposto di isolare l’estradoso del tetto con schiuma di poliuretano non sono molto convinto non e meglio la fibra di cellulosa anche se mi si dice che il risparmio energetico con il poliuretano sarebbe maggiore qualcuno mi puo dare un consiglio grazie guidi

  13. Chi legge di case…è già dei nostri!

  14. Avatar Enrico Cacciani
    Enrico Cacciani

    Vorrei essere dei vostri

  15. La troppa condensa che si forma sui Vostri vetri( molta nei giorni sotto zero un po’meno con temperature piu’ miti) temo sia colpa di una scarsa ventilazione! La casa ha alte prestazioni: se vogliamo proprio dirla tutta l’involucro HA alte prestazioni mentre i serramenti hanno una sola camera (2 lastre) garantendo comunque un ottimo Ug. Certo che il tallone d’achille sono i serramenti: ma considerate che i serramenti si comportano da “superficie fredda” solo perchè l’ambiente contiene un’umidità interna un po’ troppo elevata! Avete un ottimo involucro e quindi sta a voi, prima di tutto, monitorare l’umidità interna. Prendete due apparecchi e monitorate gli ambienti che presentano il problema. Approfittate del freddo intenso per arieggiare gli ambienti con pochi minuti di finestre aperte (aperte, non a ribalta!!!! dimenticate la ribalta! ribalta=spreco+raffreddamento delle spallette finestre+non buon ricambio d’aria)). Gli usi dei familiari non li conosco, ma monitorando l’umidità potrete intervenire con il ricambio d’aria ogni volta che superate i limiti: provate a satre entro il limite 58%. Poi raccontatemi com’e andata! Se avete altre informazioni utili scrivetemele!

  16. Gent. DR. Sampaoli
    Abito sulle colline del lago di Garda Zona Toscolano Maderno il clima invernale non è piu’ cosi mite come in passato. La famiglia è composta da 2 adulti e 2 ragazzi. 2 bagni. Casa a pannelli con struttura portante in legno a traliccio. Spessore pareti 29.5. isolamento termico 0,17W/m2K. Finestre in legno massiccio spessore 68mm vetro isolante a 2 lastre 6/18/
    coefficente di trasmittanza Ug= 1,1W/m2K a Bordo caldo
    Distanziatore Cromatech o,o43W/mK coefficente di trasmittanza medio del telaioUf=1,4W/m2K
    Grazie
    Cordiali saluti